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Questo articolo è stato scritto per coloro che hanno già un T-Amp. Se siete uno di quelli che, invece, non lo possiede, per favore leggete gli altri articoli, su TNT-Audio, riguardo a questo rivoluzionario nuovo amplificatore. Guardate la nostra recensione originale e le recenti opinioni degli altri utenti.
Poichè questo amplificatore è così economico e poichè il contenitore, i comandi ed i connettori di serie sono così fragili, nelle recensioni di TNT, nel forum e in molti altri newsgroup audio sul web, si analizzano le modalità per modificare questo amplificatore. Molte di queste discussioni sono abbastanza tecniche e rivolte agli audio-tweakers con una certa esperienza. Per esempio, c'è una vivace discussione, su questo argomento, su www.diyaudio.com/ in cui sono proposte modifiche alla stessa PCB (scheda circuitale n.d.t.).
Questo articolo è stato scritto per il principiante dell'audio, a cui potrebbe piacere partecipare a questo svago. Tende a fornire, alla gente non esperta, qualche guida pratica su come personalizzare il proprio T-Amp e renderlo più facile da usare. Si presume che abbiate, e sappiate come usare, qualche cacciavite a croce ed un saldatore (da 20 watts va bene), ma non molto di più. Per effettuare nuove saldature o giunzioni, avrete bisogno di una stazione saldante.
Strumenti supplementari sono: treccia o pompa dissaldante (guardate sotto la figura 6) e qualche liquido per saldature elettriche (per es. il Baker's Soldering Fluid No. 3).
Se seguirete la procedura qui descritta, potrete compiere i primi passi nella modifica dell'amplificatore ed acquisire quella pratica che potrete utilizzare in altre riparazioni elettriche o nella costruzione di kit.
Il T-amp è l'amplificatore ideale per divertirsi. E' sufficientemente economico per sperimentare senza rischiare troppo se tutto va male però, allo stesso tempo, è abbastanza resistente. Ho riscontrato che la scheda è piuttosto clemente con chi la maneggia in maniera grossolana o ha la saldatura maldestra. E, inoltre, è ragionevolmente sicura per giocarci. Usa solamente un alimentatore da 12V, per cui non vi sono voltaggi pericolosi o componenti caldi all'interno. Ciò detto, PER FAVORE, state attenti al saldatore bollente e NON COLLEGATE MAI questo amplificatore direttamente all'alimentazione di rete (220 V). Usate solo batterie o uno degli alimentatori raccomandati. Ok, procuratevi una coppia di giravite e impegnatevi....
Questo è il T-amp, con il contenitore visto di fronte. Sul frontale, vi è, solamente, la manopola combinata volume/interruttore di accensione. Il nome è potenziometro, o "pot", in breve, da qui in poi. Una delle modifiche che faremo è di sostituire questo componente economico con due parti separate: un interruttore di accensione/spegnimento (on/off) e un pot di buona qualità.
Il retro del T-Amp ha due set di clips poco costose per la connessione con sottili cavi per diffusori. I fori per questi fili sono molto piccoli, per cui la seconda modifica sarà quella di sostituire queste clips con connettori standard per diffusori che possano agganciare cavi più pesanti con connessioni a banana. Tra gli attacchi per i diffusori, ci sono altri due ingressi: uno per l'alimentazione a corrente continua a 12V (solamente 12V, ricordate, nessuna connessione diretta alla rete) e l'altro per un mini jack d'ingresso standard da 3,5 mm, del genere presente sui lettori CD, MP3 o i computer portatili. La connessione fornita è molto rudimentale e dovrebbe essere sostituita, anche nel caso in cui non intendiate aprire il vostro T-amp!
Sorprendentemente, la maggior parte dello spazio dello chassis è occupato dalle 8 batterie stilo, che possono essere utilizzate per alimentare l'amplificatore. Con l'alloggiamento delle batterie aperto, l'amplificatore stesso può essere visto (rovesciato) attraverso fessure tra i due compartimenti per le batterie.
Ci sono sei viti da rimuovere per aprire lo chassis. Le prime quattro sono nascoste sotto i piedini d'appoggio in gomma: rimuoveteli con le unghie o con un coltello affilato. Si potranno reincollare, se necessario. Successivamente, agli angoli posteriori dello scompartimento per le batterie, ci sono due viti più piccole. Nella figura sotto, il piccolo giravite le indica. Svitatele e separate le due parti dello chassis: non forzate niente, muovete un po' e si separeranno abbastanza facilmente. La figura sotto mostra ciò che vedrete.
Nella parte superiore vi è il controllo combinato volume/interruttore, saldato al proprio, piccolo, circuito stampato (PCB). Quest'ultimo è unito alla scheda principale dell'amp tramite un connettore bianco, che unisce due fili rossi all'interruttore per l'accensione, e un cavo di cinque fili bianchi alla manopola del volume. Il connettore può essere staccato. Di nuovo, effettuate l'operazione con attenzione. Questo vi permetterà di distaccare la parte superiore del T-Amp.
Se state pensando di collocare il vostro T-Amp in un nuovo contenitore e sostituire la manopola del volume e l'interruttore dell'accensione, potete metter via la parte superiore. Non ne avrete più bisogno, a meno che non vogliate provare a rimuovere il potenziometro dalla sua PCB tramite una dissaldatura. Usate un piccolo e sottile giravite per sollevare la manopola di plastica. Sotto, il pot è tenuto fermo da tre viti. Svitatele per liberare il pot e la scheda dalla parte posteriore dello chassis. Ora potete effettuare la dissaldatura, usando una pompa o treccia dissaldante, evidenziate nella figura sottostante.
Pur essendo l'interruttore on/off e il pot fragili, assolvono la loro funzione egregiamente, ma le clips per i diffusori sono economiche e sgradevoli. Devono essere levate! Queste sono agganciate all'interno del T-Amp. Per distaccarle, premere, in maniera decisa, su un lato della clip con il pollice, mentre sostenete la parte posteriore con le altre dita, e riuscirete a farla scivolare fuori da un lato. Il resto della clip verrà, ora, fuori dalla parte posteriore facilmente.
Potete, ora, dissaldare i fili rossi e neri da ogni clip. Notate che vi è un piccolo condensatore saldato tra ogni coppia. Dissaldateli attentamente e ricordate di riconnetterli, alla stessa maniera, ai nuovi connettori per diffusori. Mentre dissaldate i fili delle casse, sarebbe opportuno attaccare un piccolo cartellino ad ognuno (diffusore sin, diffusore destro, etc), per ricordarvi dove appartengono. Conservate i piccoli condensatori marroni, per usarli successivamente, e gettate via le clips dei diffusori. Non ne avrete più bisogno!
Guardando lo chassis dal basso, vi sono attaccati, ancora, un filo nero ed uno rosso. Sono i cavetti di alimentazione che provengono dalle batterie. Il T-amp non dà il meglio di sè con le batterie, per cui non vi è grande interesse nel lasciare il loro contenitore. Avrete bisogno di connettere i fili delle batterie al jack d'ingresso dell'alimentazione separata, per cui dissaldate ognuno attentamente o tagliateli giusto al di sotto del punto d'unione allo chassis.
Tutto ciò che assicura, ora, la PCB allo chassis è un po' di colla da entrambi i lati dei contenitori delle batterie e due gocce nere di plastica sciolta, tramite cui la scheda è stata fissata a caldo allo chassis. Quì dovrete prestare attenzione. Come tutti i circuiti stampati, anche questo dovrebbe essere trattato con cautela. Non provate a graffiarlo o piegarlo. Se lo rompete, è finita. Ma non preoccupatevi, perchè, seppur piccolo, è resistente. Usate un taglierino (del tipo a lamine intercambiabili n.d.t) per eliminare la colla attaccata alla PCB, ai lati del contenitore delle batterie.
Poi usate il vostro saldatore per fondere le due gocce di plastica nera che sono, ora, tutto ciò che tiene unita la scheda allo chassis. Fatelo con gentilezza. Verrà via, ma non forzate niente. Quando la scheda è libera, tiratela via dalla parte posteriore dello chassis e gli ingressi per l'alimentazione a 12V e il segnale audio, scivoleranno via. Se vi è, ancora, una piccola quantità di colla, staccatela con il taglierino. Congratulazioni, ora avete separato, con successo, la PCB. Siete a metà dell'opera!
Ora possiamo cominciare a mettere questa sottile scheda in un nuovo, vistoso e/o robusto contenitore e sostituire i componenti che abbiamo rimosso, con materiale di buona qualità. Questa seconda parte descriverà ciò che feci con il mio primo T-amp. E' solo un esempio di ciò che può essere fatto.
A questo punto, avrete bisogno di cercare un negozio di materiale elettronico, per procurarvi i componenti di buona qualità di cui abbisoggnerete. Se vi siete impantanati, perchè non vi unite al forum di discussione di TNT e chiedete aiuto? Sempre su Yahoo Gruppi esiste anche un forum specifico dedicato SOLO al T-Amp.
Per il nuovo case, ho scelto un piccolo box di legno dal reparto decorazioni per la casa di un grande magazzino. L'ho sistemato su un suo lato con quattro piedini di gomma nella parte inferiore e, voilà, un nuovo case per circa 8 euro. La marca del box è Boom, così, questo, è il mio personale Boom Box (acquistato in Inghilterra, non disponibile in Italia). Mi piace il frontale in metallo pesante, ma è stato un problema lavorare con questo contenitore, specialmente nell'accedere ai componenti montati sulla parte posteriore, per cui potreste preferir acquistare un contenitore adatto in plastica da un fornitore come Maplin. Ne producono alcuni carini translucidi, in plastica blu ghiaccio o rossa, oppure in alluminio etc. Non sono molto costosi.
Un nuovo interruttore: Ogni negozio di elettricità vi venderà un piccolo interruttore come quello che ho usato io, ma qualsiasi semplice interruttore on/off andrà benissimo.
Un nuovo pot: se pensate di usare il T-amp come ampli integrato, avrete bisogno di un nuovo pot. Ho usato uno da 50k, valore utilizzato dalla maggior parte dei tweakers e perchè un vecchio amplificatore che avevo, funzionava benissimo con uno di questo valore. Ne ho comprato uno di alta qualità audio dell'ALPS. Prezzo: 120 € - la metà del costo dell'amplificatore originale! - da un fornitore inglese di articoli per autocostruzione, ma ne ho visti per molto meno su internet, e potete comprare altre marche di qualità che siano, anche, molto più economiche.
Nuovi connettori per i diffusori: possono essere acquistati singolarmente (due rossi e due neri) o in coppia. Ne avevo già alcuni economici da usare, tutti rossi, così ne ho colorati due di nero! Potete acquistarne, facilmente, alcuni carini, rossi e neri, dai fornitori di componenti elettronici che spediscono per posta. Inserite "connettori per diffusori" con il nome del vostro paese nel motore di ricerca.
Nuovi connettori per l'ingresso del segnale: potete usarne di molto semplici oppure esagerare e prenderli placcati in oro, dal costo di pochi euro. Ancora una volta, qualsiasi grosso fornitore li avrà. Ho anche aggiunto un jack d'ingresso separato per l'alimentazione DC continua, sul retro. Ciò perchè la scheda è un po' più corta della larghezza del mio box e volevo solamente spingere il LED presente sulla PCB attraverso un foro sul frontale. Non è un approccio molto elegante. Sarebbe più facile usare un LED separato. Ve ne sono di economici, facilmente reperibili, presso i negozi di materiale elettrico. Staccate quello della scheda, vicino all'estremità, e saldatene uno nuovo ai terminali. Questi ultimi lavorano solo in un'unica direzione, per cui, se non si accende, dovrete invertirlo. Questa è l'unica cosa che non ho fatto da solo.
Il primo passo è quello di stabilire dove mettere il potenziometro e l'interruttore sul frontale, e dove i connettori per i diffusori, gli RCA di ingresso e il jack d'ingresso per l'alimentazione esterna. Non c'è nessuna legge che imponga che debbano essere sul frontale o sul retro. Vi potete divertire o essere creativi. Ho posto il pot e l'interruttore sul frontale, dato che vi erano già due fori sul "coperchio" di metallo dov'era attaccata la maniglia. Gli ingressi per il segnale sono notevolmente separati, poichè ho cominciato con l'usare i mini jack da 3,5 mm sulla scheda e avevo bisogno di un foro largo per inserirlo all'inizio! Avendo deciso dove ubicare i componenti, fate con il trapano tutti i fori, per evitare la scocciatura di fare questi aggiustamenti quando alcune delle connessioni siano state fatte. Una volta che i fori sono fatti potete attaccarvi i componenti. Pensate a come prepararli per le saldature. Poichè il mio nuovo contenitore è un box di legno, e dovevo saldare alcune connessioni in uno spazio ristretto, ho messo una goccia di liquido per saldature e stagno sui punti che dovevano essere saldati prima di fissare i componenti sul retro del mio box. Poi sono riuscito ad unirli con un rapido tocco di calore e, successivamente, di stagno.
La maggior parte dei componenti si avvita nei fori. Con il pot e l'interruttore, dovrete fare un piccolo, ulteriore, foro o creare una dentellatura a fianco del foro principale dove viene inserito il cilindretto di metallo che blocca il movimento rotatorio del perno. Guardando il pot dal frontale con le linguette in alto, potete vedere questo cilindretto di fronte, sul lato destro.
Per connettere il vostro nuovo pot alla scheda, dovrete tagliare il cavo di connessione bianco. Ma fatelo un filo per volta. Per prima cosa, staccate i due fili rossi. Ignorateli, per il momento. Sono per l'interruttore. Mettete giù la scheda con il LED rivolto verso di voi. Il blocco bianco di connessione ha, ora, i due fili rossi in basso con i cinque fili sopra. Mettete giù il pot con calma (attaccatelo al vostro tavolo di lavoro con del blu tack, se ne avete), con il perno rotatorio verso di voi e le linguette rivolte verso l'alto, come nella figura sopra. Con questo orientamento, descrivo queste linguette come anteriore sinistra, anteriore centrale, anteriore destra, posteriore sinistra, centrale posteriore e posteriore destra. Ora, uno alla volta, tagliate i fili bianchi e saldateli al pot in questo ordine, cominciando con quello più vicino ai fili rossi. Li enumero da uno a cinque, a partire dai fili rossi.
Il filo uno al centrale posteriore (al controllo del volume dal canale destro)
Il filo due al centrale anteriore (al controllo del volume dal canale sinistro)
Il filo tre va al posteriore destro. Dovrete, anche, saldare un piccolo filo dal posteriore all'anteriore destro (il marrone nella foto; anche se dovrebbe essere verde, perchè è la terra!).
Il filo quattro va all'anteriore sinistro (dal controllo del volume al canale sinistro dell'amp)
Il filo cinque va al posteriore sinistro (dal controllo del volume al canale destro dell'amp). E sì, sarebbe stato più semplice se ci fossero stati colori differenti! Ma la sistemazione è comunque logica, se ci pensate. Non attacate, ancora, il pot al contenitore, ma, quando lo fate, avrete bisogno di una manopola, per ruotare il perno facilmente. Si fissano con un giravite o una chiave di Allen. Kevin ed Ed, al Salisbury Hi-Fi, mi hanno dato quello nella foto-grazie!
Collegare il nuovo interruttore è facile. Con un semplice interruttore come quello che ho usato io, attaccate un filo rosso alla linguetta centrale e l'altro a quello a fianco, all'estremità.
Nel dissaldare le clips dei diffusori li avete segnati come diffusore destro e sinistro, ricordate? Bene, ora dovete risaldare ognuno dei quattro cavi: per il diffusore sin, un cavo rosso e uno nero, con il piccolo condensatore marrone a ponte tra loro; la stessa cosa dal lato destro. Come ho già detto, questo è stato un compito delicato per me, il lavorare all'interno di questo box, per cui pensateci quando scegliete il vostro contenitore.
Ci sono due modi di farlo: quello elegante, ma difficile, e quello facile. Quello difficile comporta la dissaldatura del connettore mini jack dalla scheda. Ciò richiede pazienza, ma è fattibile. Nella figura sotto, il LED è in basso. Rimosso il connettore, potete unire le prese di segnale come segue (
Capovolgete la PCB con il LED il più vicino possibile a voi; i pins d'ingresso sono, ora, in alto a sinistra. Il pin della massa è il primo pin saldato nell'angolo superiore sinistro. Unitelo alla linguetta più esterna di ogni presa di segnale. Secondo, lavorando dall'angolo superiore sinistro, trovate il primo pin, giù sul lato sinistro della scheda, e saldate un filo, da questo, al pin centrale della presa di segnale destra (in rosso). Terzo, spostandosi verso l'interno, dalla sinistra, saltate due pins saldati e saldate un cavetto da qui al pin centrale della presa di segnale sinistra (bianca). Nell'effettuare queste ultime connessioni alla PCB, fate attenzione a non fare una saldatura a ponte tra loro e i pins che si trovano oltre. Come detto precedentemente, cercate un contenitore che vi permetta di realizzare queste saldature facilmente.
L'ultima connessione ad essere effettuata, sarà il jack d'ingresso dell'alimentatore esterno a 12V in corrente continua. Se non ne avete uno, lo potete ordinare (sia il modello HP 143 che l'HP 145) da questi fornitori: www.zgitaly.it. Il sito fornisce dettagli sui distributori locali. Alcuni riferiscono ottimi risultati con un alimentatore più grosso, per es. da 7A e 13,8V! Ricordate i fili rossi e neri della batteria che avete tagliato? Bene, sono quelli che dovete connettere al jack d'ingresso: il filo rosso al pin interno e il nero al pin esterno. Questa polarità è importante!
E... bene, questo è proprio tutto! Prima di chiudere il contenitore, ricontrollate che tutte le connessioni siano resistenti ed accurate. E' facile compiere errori ed alcuni cavi sottili potrebbero staccarsi mentre lavorate. Se tutte le connessioni sono state effettuate come descritto sopra, scoprirete che è un piacere attaccare l'amplificatore ad una sorgente di qualità (es. un lettore CD) e ai diffusori. La prima volta che connettete l'alimentatore, l'interruttore potrebbe essere nella posizione on, per cui ruotate il potenziometro fino a metà, prima di accenderlo. Questi amplificatori saranno anche piccoli, ma possono suonare abbastanza forte.
© Copyright 2005 David Holgate - www.tnt-audio.com
HTML: Tom Browne
P.S.: l'autore risponde ad eventuali domande e richieste di chiarimenti SOLO ed ESCLUSIVAMENTE in lingua inglese.
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