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Prodotto: Sonic Impact T-Amp - amplificatore integrato a stato solido in classe T
Costruttore: Sonic Impact Technologies - USA
Prezzo appross.: 39 $ (trentanove)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: 8 Gennaio, 2005
Per una volta vi chiedo scusa prima di iniziare. Questa prova è qualcosa di MOLTO particolare, la prova di un oggetto che scardina TOTALMENTE il concetto di rapporto qualità/prezzo in HiFi. Premetto anche che sarà una prova in più puntate.
Stiamo parlando, cari audiofili, di un giocattolino da 39 dollari di listino (ma si trova per poco più di 20!!!), con circa 10 watt per canale, che sta nel palmo di una mano, funziona anche a batterie (!!!), nato per applicazioni multimedia e che strapazza tanti amplificatori che costano N volte il suo prezzo.
In vari Forum statunitensi il T-Amp ha sollevato un polverone, con audiofili che lo confrontano con ampli HiFi da 2000/3000 dollari ed altri che si sono prodigati in modifiche e tweaking estremi. In un sito del settore (www.6moons.com) è stato collegato - per la recensione - ad una coppia di diffusori Avantgarde Duo (16.000 € la coppia) perché volevano capire fin dove poteva...arrivare.
In questo primo articolo cercherò di farvi capire la portata epocale dell'evento, in articoli successivi proporrò qualche semplice tweak per estrarre ancora più qualità da questo giocattolo e per fare ulteriori confronti.
Il Sonic Impact T-Amp è un amplificatore integrato a stato solido, in una cosiddetta classe T, basato sul chip integrato TA2024 della Tripath che funziona, secondo il Costruttore, con una tecnologia detta di "Digital Power Processing". Offrirebbe, sempre secondo la letteratura allegata, la qualità di un ampli in classe A/B con l'efficienza di una Classe D. Il datasheet ufficiale lo potete trovare sul sito della Tripath (link diretto al file PDF delle specifiche del chipset). Il T-Amp non è nient'altro che l'applicazione pedissequa di quanto consigliato nel datasheet. Non è l'implementazione che fa miracoli, quindi, ma il chip stesso. Un fratello "maggiore" dello stesso chip è utilizzato dalla BelCanto Design nel finale di potenza Evo2 (3200 $).
Il giocattolino offre una potenza continua di circa 6 watt per canale su 8 ohm, può essere collegato a diffusori da 8 o 4 ohm e funziona, udite udite, anche con 8 batterie stilo da 1,5 volts, oltre che con un eventuale alimentatore esterno (non fornito).
Ha i connettori a molla per le uscite diffusori, un ingresso singolo mini-jack per la sorgente (linea) ed una manopola di volume che funziona anche da interruttore on/off. Un led rosso segnala l'accensione.
Queste le principali caratteristiche tecniche dichiarate:
Prima di tutto, la potenza d'uscita: 6 watt sono pur sempre 6 watt e non è che possono far miracoli. D'altra parte, audiofili amanti di ampli valvolari single-ended non dovrebbero storcere più di tanto il naso, visto che questo T-Amp è più potente di tanti amplificatori di grande fama audiophile. Stante la limitazione della potenza, questo giocattolo lascia letteralmente a bocca aperta. La recensione potrebbe tranquillamente finire qui.
L'ho acquistato online (da www.thinkgeek.com) alla esorbitante cifra di 23 dollari (ventitre), tra spedizione UPS e dogana mi è costato un totale di 35 Euro ma io ne ho acquistato tre, quindi i dazi erano obbligatori. Su un acquisto singolo, il cui valore non dovrebbe superare i fatidici 50 $ tra spedizione e costo dell'oggetto, IVA e dogana dovrebbero essere FREE.
Insomma, stiamo parlando di un costo totale vicino ai 25 Euro TUTTO compreso...e lo avete in casa in meno di una settimana: fatto l'ordine di lunedì, il corriere ha bussato alla porta venerdì mattina...e stiamo parlando di un ordine online fatto negli USA...
Un altro sito che sembrerebbe averlo disponibile per spedizioni internazionali è www.partsexpress.com. Alcuni siti lo riportano col numero del modello (Model 5066) anziché con la dicitura T-Amp: si tratta dello stesso oggetto.
Per gli acquisti online, di norma, è buona cosa conoscere un po' di inglese ed avere una carta di credito, anche se forse qualche sito accetta i bonifici. Doveste avere difficoltà nell'acquisto, potreste provare ad unirvi "in cordata" con altri audiofili. Sul nostro Forum molti si stanno organizzando in tal senso anche se, al momento attuale, l'oggetto è andato esaurito un po' ovunque.
Aggiornamento prezzi e disponibilità
Dopo l'enorme successo internazionale, il T-Amp ha subito un lieve aumento di prezzo. La buona notizia è che ora è disponibile anche in Italia, regolarmente distribuito e venduto (anche online) da www.playstereo.com. Al momento attuale costa circa 36 Euro. Lo stesso sito vende anche degli alimentatori adatti (Zetagi di diverse potenze).
Parlare di un oggetto così economico non è facile, perchè, semplicemente, NON HA CONCORRENTI. Gli ampli più economici partono da almeno 120-150 Euro. E' vero, sono più potenti e versatili, ma con la stessa spesa acquistate ben 7 T-Amp :-)))
Pur appartenendo ad una categoria a sè stante, questo T-Amp l'ho provato cercando di dimenticarmi del suo prezzo.
Credetemi, è molto, molto facile dimenticarsene. Bastano pochi secondi di ascolto per restare letteralmente sbalorditi.
L'aggettivo che meglio si presta a descrivere il suono di questo oggetto è imbarazzante. Già, perchè non sto parlando di un giocattolo che suonicchia tipo casse del PC...no, vi sto parlando di un suono audiophile da TUTTI i punti di vista: raffinatezza timbrica, contenuto armonico, dinamica e, udite udite, immagine tridimensionale. Proverò ad andare con ordine.
Avvertimento: chi legge abitualmente queste pagine sa che non sono il tipo che si sbilancia. In 10 anni di recensioni sarà accaduto forse una decina di volte, in presenza di apparecchi che, per un motivo o per l'altro, mi hanno fortemente impressionato. Non ci proverò neppure a non sbilanciarmi. Quella che segue è la descrizione di una ESPERIENZA UNICA come MAI mi era capitato di vivere in questi 25 anni di carriera audiofila.
Timbricamente, il T-Amp si presenta essenzialmente caldo e morbido, più con le batterie che con l'alimentatore esterno. In realtà, alla fine ho preferito fare le prove con un alimentatore esterno: suono più solido, definito, esteso (sia in basso che in alto), con maggiore dinamica e potenza. Le note d'ascolto si riferiscono pertanto all'uso senza batterie. Sia chiaro: anche a batterie è semplicemente stupefacente.
L'equilibrio timbrico, dicevo, è comunque tendente al caldo, ma l'estensione verso le alte frequenze e la raffinatezza riescono a rivelare ancora tutti i particolari di un'incisione. Tanto per capirci, è chiarissimo il suono dello schiudersi delle labbra di Loreena McKennitt, prima di iniziare a cantare "Please remember me..." (brano "Dante's prayer" dell'album "The book of secrets" - WEA 0630-19404-2 - anno 1997). Quella P iniziale è preceduta da un chiarissimo piccolo schiocco che il T-Amp riesce a riprodurre come se la cantante fosse là, in piedi davanti a voi. Un realismo da togliere il fiato, come accade con le migliori amplificazioni.
Proprio le voci, in realtà, erano la mia prima preoccupazione, non appena mi sono imposto di ascoltare criticamente il T-Amp. Ebbene, la naturalezza dell'emissione lascia davvero senza parole. Non sto parlando in termini relativi al prezzo...sto parlando in termini ASSOLUTI, indipendentemente dal prezzo. Il cantato sgorga fluido e pulito, questo piccolo amplificatore, fintanto che la potenza glielo consente, segue le escursioni dinamiche di voci anche impegnative senza sforzo apparente, con rari indurimenti e/o asprezze.
C'è qualcosa di magico nelle voci, qualcosa che comunica forte emozione all'ascolto. Non è solo una didascalica riproduzione delle inflessioni o delle escursioni tonali...no, c'è qualcosa di più, difficile da definire in termini esatti e che rende affascinante la riproduzione delle voci umane, femminili, maschili o corali che siano.
In gamma media e medio-alta, poi, non si riesce a fare a meno di notare la veridicità degli strumenti a corda o ad arco: viole, violoncelli, violini e chitarre appaiono riprodotte in tutta la loro connotazione metallica, armonicamente ricca senza mai essere fredda, pungente o aspra. O, meglio, c'è l'asprezza quando ci deve essere, ma è quella naturale dello strumento, non quella artefatta dell'elettronica.
Questo era il secondo punto sul quale volevo indagare. Normalmente, amplificatori (o diffusori) molto economici aggiungono una connotazione artificiale, metallica e fastidiosa alla riproduzione degli strumenti acustici a corda o ad arco. Non così il T-Amp, che si permette una prestazione di un realismo ben al di là della sua fascia di prezzo.
Il terzo punto che mi premeva verificare e sul quale, lo ammetto, partivo MOLTO prevenuto, era la gamma bassa: potenza, profondità ed articolazione sono tre parametri che studio sempre con estrema attenzione ed ai quali attribuisco molta importanza.
Ebbene, alla faccia di tutti i miei stupidi pregiudizi (e chi non ne avrebbe di fronte ad un oggetto simile?) il T-Amp mi sbatte in faccia, senza alcun timore, un basso profondo (profondo DAVVERO), ben articolato e potente, quanto non si può immaginare finchè non lo si ascolta. Ancora, non dimentichiamo che si tratta di pochi watt, ma fintanto che può, questo T-Amp sconvolge.
Nella traccia iniziale Prologue di "The book of secrets" (Loreena McKennitt - WEA - 0630-19404-2 - anno 1997) [sempre lei] un grosso tamburo che scandisce il tempo riempie la sala d'ascolto, riuscendo persino a trasmettere le vibrazioni al divano dove siedo normalmente per gli ascolti.
L'incredulità tra le facce di chi ha assistito al "fenomeno" era più che evidente. In effetti, vedere danzare avanti ed indietro con rabbia il woofer Morel delle Merlin TSM-MM, mosso da un giocattolo a batterie sconvolge TUTTE le abitudini audiofile, per le quali occorre avere GROSSI e "surdimensionati" (vero?) trasformatori toroidali, enormi condensatori ed amplificatori da 100 kg per vedere muovere i woofers come si deve. Scusate, accidenti, questo T-Amp ha qualcosa di magico. Come riesca a fare quel che fa rimane per me un mistero. Ma lo fa, eccome se lo fa!
Non sto prendendo un abbaglio accecato dal basso prezzo dell'oggetto. No, sono persino irritato che vada così dannatamente bene, perchè - credetemi - dà molto fastidio vedere amplificatori MOLTO più costosi, sui quali avete basato tutte le vostre certezze audio di una vita, far fatica a dimostrarsi superiori a questo giocattolo. Lo so che non ci si può credere e non vorrei crederci io per primo....ma l'evidenza dei fatti è di fronte alle mie orecchie e non posso negarla. Vi racconto quel che sento, anche se a denti (MOLTO) stretti.
Irritato, dunque, provo di tutto pur di mettere alle corde questo accidente. Infilo il primo disco dei Rage against the machine, traccia 3, quella che ha visto ampli di un certo pregio andare in affanno sulla devastante potenza di basso e batteria, registrati magistralmente. Ebbene, a patto di stare distanti dal clipping (sempre in agguato con diffusori dalla sensibilità media) la prestazione di questo ampli toglie il fiato. Basso e batteria appaiono veloci, potenti, mai slabbrati ed estremamente realistici. E si scende fino agli inferi, non si tratta dell'effetto bum-bum che mi sarei aspettato da un prodotto così.
Credendo di essere affetto da una sorta di ipoacusia acuta e fulminante, provo a confrontarmi con altri. Porto il giocattolo da un amico, in possesso di un impianto mid-class costituito da componenti ben suonanti: lettore CD Rega Planet, ampli Sonus Faber Quid (il mio, in prestito) e diffusori autocostruiti con componentistica di classe Audax e Focal. Il Quid è un ampli che mi è rimasto nel cuore (ed infatti non l'ho venduto) e, credetemi, sentirlo in difficoltà contro questo T-Amp mi ha messo addosso una profonda tristezza. Il poverino riusciva a riscattarsi in termini dinamici e di impatto, per ovvie ragioni "elettriche", ma tutto il resto era a favore del dannato giocattolo di plastica grigia.
Non soddisfatto, anzi sempre più infuriato, contatto tutto lo staff di orecchie di TNT-Audio. Mi risponde il nostro Geoff Husband confessandomi di essere alle prese pure lui con il nanerottolo. Pensate, l'ha collegato ai suoi diffusori Loth-X da 7000 Euro la coppia e lo ha messo a confronto con la sua amplificazione di riferimento Audio Note. La sua risposta è stata: "se mi stai chiedendo il parere perchè credi di essere diventato sordo di colpo...ebbene...non sei diventato sordo. Questo oggetto è un mostro ammazza-giganti".
Confortato circa la salute e la funzionalità delle mie orecchie, ho cominciato a cercare il limite di questo ampli. Per prima cosa, gli ho fornito un'alimentazione di tutto rispetto, al posto delle batterie. La Sonic Impact raccomanda di usare un alimentatore esterno da 12-14 Volts e 1,2 A di corrente (1,5 massimi). Quello prodotto da loro è disponibile solo per 120 Volts americani e costa 20 dollari. Io per 30 euro ho trovato un alimentatore stabilizzato da 13.8 Volts e ben 5 amperes di corrente: un mostro che alimenterebbe due o persino 3 T-Amp...per utilizzi che vi racconterò in separata sede :-)
Si tratta dell'italiano ZetaGi HP 145. Nel catalogo dell'Azienda italiana, specializzata in alimentatori, esistono modelli più e meno potenti (da 2,5 - 3,5 e 7A) per cifre inferiori o leggermente superiori. Ho scelto quello da 5A perché mi consente di alimentare più di un T-Amp simultaneamente.
Con un'alimentazione così surdimensionata il T-Amp vola letteralmente, la potenza a disposizione e la dinamica aumentano un po' ma, soprattutto, il basso diventa più potente, solido ed articolato. Così, così, è così che deve andare!
Come già detto, tutto è vincolato alla potenza a disposizione (bassa). Diciamo che finchè può questo nanerottolo fa...molto bene. Non è veloce e dinamico come i buoni ampli "tradizionali" ma fatevi bendare e cercate di indovinare potenza e prezzo di questo oggetto. Credo ci sarebbero molte sorprese. E' chiaro che i partners ideali sono diffusori dalla sensibilità medio-alta (previste prove anche in questo senso) ma anche con diffusori tradizionali, pur di non pretendere la Luna, la performance è di tutto rispetto. C'è qualche compressione qua e là, come è logico che sia, qualche traccia di lentezza, ma sono sicuro che molto di questo è dovuto all'affanno "elettrico": con diffusori che gli consentano margini di utilizzo più tranquilli sono sicuro che anche questi aspetti migliorerebbero non poco.
Il basso, in particolare quello più profondo, potrebbe essere un po' più veloce e meno morbido, e gli attacchi ed i rilasci un pelino più pronti ma, signori miei, stiamo parlando di 23 miserabili dollari, neppure il prezzo di un CD!!!
E qui casca l'asino. Ho sempre detto: eh, certo, da apparecchi economici non ci si può aspettare una grande performance in termini di immagine tridimensionale...ed eccoti pronta la smentita, una doccia fredda di portata tale che è difficile riprendersi. La cosa che più impressiona è la larghezza della scena, davvero enorme in termini assoluti, estesa ben oltre i confini dei diffusori, perfettamente a fuoco e credibile (o incredibile, se preferite). Poi altezza e profondità, in tono un po' minore ma ugualmente stupefacenti visto l'oggetto. I piani sonori...si, ci sono pure quelli, ben delineati e disposti ad occupare uno stage virtuale semplicemente incredibile.
La stabilità delle voci al centro della scena, la disposizione geometrica delle varie sorgenti, l'aria attorno agli strumenti...tutto fa pensare di trovarsi di fronte ad un ampli da svariate migliaia di euro. Ebbene si, inutile negarlo.
Quando ho chiesto a Geoff Husband mi ha detto "Huge soundstage!" che non credo necessiti di traduzione alcuna.
L'amico col quale ho eseguito la prova "mid-class" (ora felice possessore di un T-Amp...) ha confessato di aver scoperto la scena tridimensionale su alcuni dischi nei quali credeva non esistesse quasi per niente. Trucco, magia...non lo so, fate un po' voi. Io sono ancora sconcertato.
Questo è un primo, frettoloso resoconto. Non potevo aspettare altre indagini per condividere con voi questa incredibile scoperta. Le farò e le sto facendo. Farò prove a confronto con ampli integrati considerati campioncini nelle loro rispettive categorie, testerò il T-Amp con diffusori più sensibili, in altri impianti ed ambienti, farò esperimenti di tweaking (già iniziati) e proverò una biamplificazione passiva con due T-Amp...poi vi riferirò.
Per ora, credo che le mie sensazioni di stupore siano state comunicate in maniera abbastanza chiara. Per essere più chiaro: non vi sto dicendo "questo è il NAD 3020 del 21esimo secolo". No, questo è MOLTO di più, è un oggetto che, se accoppiato con diffusori abbastanza sensibili, può non far rimpiangere amplificazioni (anche pre e finali) di costo molto, molto alto. Mi rendo conto che mi sto giocando una parte della mia (misera) reputazione di critico audio ma raramente sono stato così sicuro di una cosa. Questa piccola meraviglia è una vera rivoluzione epocale.
Se state pensando che la Sonic Impact mi abbia fatto diventare azionista di maggioranza pur di avere una recensione positiva...beh, sappiate che ho personalmente acquistato i T-Amp usati per queste prove e che la Sonic Impact non ne è stata neppure informata. Se state pensando che sia vittima di una allucinazione, provate a mettere "Sonic Impact T-Amp" su Google e navigate tra le opinioni di tanti audiofili esperti che l'hanno provato senza pregiudizi.
Alcuni consigli li ho già dati in corso di recensione. Non giudicate il T-Amp con il suo miserrimo cavetto minijack fornito di serie né con le sole batterie. Fareste un torto a lui...ed a voi.
Un buon alimentatore da almeno 1,5 amperes e 13 volts è necessario per avere prestazioni...stupefacenti. Si trovano presso qualunque negozio di materiale elettrico/elettronico. Tipicamente sono usati per alimentare stazioni CB.
Eviterei alimentatori switching per non aumentare eventuali interferenze iniettate in rete. Li riconoscente perché sono molto piccoli e leggeri.
Attenzione: non è indicata in alcun modo la polarità, quindi sappiate che il positivo (+) è il pin centrale.
Utilizzate i vostri soliti cavi di interconnessione, tramite un adattatore minijack-RCA femmina come questo in foto. E' il modo migliore per far confronti con la vostra attuale amplificazione. Io ho acquistato quello della G&BL, alla folle cifra di 2 euro e mezzo, presso un grande centro commerciale (Auchan).
Ne esistono di altre marche (ad es. Proel) per cifre analoghe. Esistono anche cavi specifici con minijack da una parte ed RCA dall'altra (anche se "invertiti") e li fa, ad esempio, la Monster Cable. Esiste sia l'Interlink 200 che il 400, con queste terminazioni, ad un costo di poche decine di euro.
Ancora: il T-Amp è molto leggero, anche il solo peso dei cavi di interconnessione può ribaltarlo. Quattro punti di blu-tac sono sufficienti per ancorarlo saldamente al piano d'appoggio. Sto sperimentando diversi piedini, vi terrò informati sulle mie impressioni.
Fatelo scaldare qualche minuto prima di ascoltarlo con attenzione. Ai primi segni di clipping e di distorsione selvaggia, abbassate il volume. Il chip è ultra-protetto...ma non si sa mai.
Durante l'uso intenso l'amplificatore tende a scaldare un pochino ma non temete, è protetto anche da eccessi di temperatura. Dovrebbe essere protetto anche contro survoltaggi ed in effetti un mio tentativo di alimentarlo con un'unità da 19.5 Volts non ha prodotto danni, almeno nel minuto che l'ho tenuto sotto tensione. Funziona anche con alimentatori sottodimensionati (es. 1 ampere) ma, ovviamente, dal punto di vista sonoro ne risente un po' anche se, pure in queste condizioni, suona meglio che con le batterie. A proposito di queste, io l'ho provato con delle normali alcaline entry-level (nuove), non escludo che con qualche set di pile speciali ad alta potenza non possa andar meglio. In ogni caso, a regime, le batterie non dovrebbero fornire più di 12 ore di Musica, pertanto direi che l'alimentatore esterno è d'obbligo. Le batterie si potranno usare per impieghi "volanti" o in esterno, quando dovesse mancare una presa di corrente.
Per i diffusori, vi potreste sorprendere di quanto forte possano suonare i 6 watt del T-Amp. Tuttavia, per ascolti realistici in ambienti medio-grandi, non starei sotto i 90 dB di sensibilità. Può essere che voi ascoltiate a volumi molto più bassi del mio standard, quindi mi è difficile dirvi con certezza se vale la pena provare oppure no. Per la spesa irrisoria (quella di un CD!) si può fare comunque un esperimento. Personalmente, ho acquistato tanti dischi che avrò ascoltato, sì e no, due volte.
Il T-Amp può funzionare anche come ottimo ampli per cuffia oltre che, ovviamente, come ampli per i suoni di un PC, utilizzo nel quale è del tutto sprecato. Per le cuffie, comunque, vanno fatte un certo numero di precisazioni: l'ampli NON dispone di uscita cuffie, ma solo di uscita diffusori. Quindi bisogna arrangiarsi a costruire un adattatore per spinotto jack oppure utilizzare cuffie che si collegano direttamente all'uscita diffusori dell'amplificatore (AKG K1000, ad esempio). Ancora, il T-Amp ha i negativi delle uscite SEPARATI mentre la maggior parte delle cuffie li ha in comune sullo spinotto jack o minijack. Si potrebbe tagliare il cavo e recuperare i due negativi separati in questo modo ma è bene dotarsi di un secondo cavo cuffie per poter fare la prova...
Coi negativi in comune l'ampli potrebbe andare in protezione o bruciarsi.
Infine, il T-Amp è progettato per avere una risposta lineare per impedenze fino a 16 ohm circa. Al di sopra dei 16 ohm la risposta in frequenza tende a salire verso le alte frequenze. Consiglio pertanto cuffie a bassa impedenza oppure l'intervento di un tecnico per adattare l'impedenza o per modificare il filtro passa-basso interno.
Cuffie dall'impedenza "compatibile" potrebbero essere le Grado serie SR (32 ohm), alcuni modelli Koss e Sennheiser. In realtà un po' tutti i Costruttori hanno a catalogo modelli di impedenza compresa tra i 30 ed i 50 ohm, consultate i siti dei rispettivi produttori per maggiori informazioni.
Se per caso state pensando ad un sistema per far aumentare la potenza del T-Amp, mettendolo a ponte o altro, scordatevelo. Il T-Amp non può essere messo a ponte (in mono, cioè) né la sua potenza può essere incrementata in qualche modo. Con la massima tensione di alimentazione tollerata (sotto i 14 volts) quel chip eroga circa 6 watt, non uno di più. Il massimo che si può fare (vi relazioneremo su questo in seguito, inutile chiedere ora) è usarne due o tre per una biamplificazione o triamplificazione passiva di diffusori predisposti per il biwiring o il tri-wiring. In pratica se ne può usare uno per i tweeters ed uno per i woofers.
L'implementazione presenta qualche piccolo problema, per ora non possiamo dirvi di più.
Se, presi da irrefrenabile voglia di capire come suona (o di mettere alla prova l'onestà intellettuale del sottoscritto), vi doveste dimenticare come si prova un apparecchio HiFi, respirate profondamente e, prima di trarre conclusioni affrettate, mettete il giocattolino in condizioni di esprimersi alle stesse condizioni della vostra amplificazione di riferimento.
Rodaggio, stessi cavi, buona alimentazione e posizionamento, tutto deve essere a posto. Dopo qualche giorno di rodaggio, liberatevi dei pregiudizi e cominciate ad ascoltare, come se si trattasse di un qualunque altro amplificatore. Solo allora, nel giro di una settimana di ascolti, riuscirete a capire la portata di questo evento ed il motivo per il quale ne ho parlato in questi termini mai usati prima d'ora.
Il partito del tweaking si è già messo all'opera da qualche tempo. Una prima versione "audiophile" del T-Amp, migliorata dal punto di vista della componentistica, del cabinet e dell'alimentazione, si chiama Clari-T-Amp, a cura di Vinnie Rossi (costa circa 500$). Se doveste accontentarvi di un cabinet carino, uscite ed ingressi di rango "audiophile" con connettori standard, potete vedere il T-Amp cabinet. Si tratta di realizzazioni poco più che amatoriali, seppure in vendita regolare, negli USA.
Per altre cose, cercate un po' in Rete, negli USA è un brulicare di discussioni su questo piccolo miracolo.
Se volete vedere come l'abbiamo modificato noi (nuovo cabinet, nuovo potenziometro e nuovi connettori d'ingresso ed uscita), potete dare un'occhiata a questo articolo. Descrizione passo-passo (adatta per principianti) e tante foto esplicative, in modo da rendere la procedura adatta a tutti.
Costruzione e finitura. Beh, che volete che vi dica di uno scatolotto di plastica grigia e nera, che sta nel palmo di una mano? E' poco più che un giocattolo. Per quel che costa è fatto sin troppo bene. I connettori a molla per i cavi dei diffusori sono troppo piccoli e delicati e lo spazio tra il minijack d'ingresso e la presa per l'alimentatore esterno è ridotto...ma l'oggetto è minuscolo, i cm sono cm e non si possono espandere.
Infine, il T-Amp non è esattamente "flessibile": un solo ingresso può non essere sufficiente se utilizzate più sorgenti (CD, PC, sintonizzatore, DVD, registratore o giradischi). Servirebbe un preamplificatore, da usare a monte del T-Amp. Magari piccolo come il T-Amp, poco costoso ed alimentabile dallo stesso trasformatore che usate per il T-Amp. E sarebbe bello se fosse dotato di ingresso fono per il giradischi! Beh, questo oggetto esiste e si chiama T-Preamp!
Suono. Ehm, limitato in potenza, a tratti presenta qualche indurimento in gamma medio-alta, il basso potrebbe essere più autoritario e controllato, specie nella prima ottava (c'è un calo sotto ai 35 Hz). La dinamica non è travolgente ma...scusate...sto parlando in termini assoluti. Se per un attimo dovessi ricordarmi dei 23 dollari...farei meglio a star zitto.
Se siete riusciti ad arrivare sino in fondo senza la frenesia di volerne acquistare subito uno ho fallito il mio scopo. Questo è un amplificatore che, come dice Geoff, tutti dovrebbero avere o sentire almeno una volta.
Non vi sto dicendo di vendere subito i vostri Mark Levinson, i Krell, gli Jadis, i Conrad Johnson etc. No!, vi sto dicendo che questo T-Amp potrebbe mettere in seria difficoltà più di una amplificazione di gamma media, moltissimi ampli di fascia economica e diversi ampli a valvole da pochi watt. Proprio su questa affermazione potrò essere più specifico in un futuro articolo (inutile chiedere adesso).
Vi sto dicendo che si tratta di un evento epocale, di un oggetto da possedere per fare brutti scherzi agli amici, un giocattolo che, nel bene o nel male, sta rivoluzionando il concetto stesso di best-buy. Se dovessimo basare i nostri futuri giudizi utilizzando il T-Amp come termine di paragone, temo che molti oggetti "best-buy" ne uscirebbero grandemente ridimensionati.
Non dovesse piacervi in sostituzione al vostro Krell potrete sempre riutilizzarlo come (eccellente) ampli per cuffia, per un secondo impianto, per il PC (anatema!) o per regalarlo ad un figlio, nipote od amico che si volessero avvicinare all'HiFi, quella vera.
E già, questo T-Amp è a tutti gli effetti un vero amplificatore HiFi con tutti i crismi. Un vero, incredibile, ammazza-giganti!!!
Nel frattempo, il nostro Geoff Husband, corrispondente inglese dalla terra di Francia, ci ha inviato le sue impressioni sull'oggetto:
Siamo un gruppetto piuttosto "competitivo" noi di TNT-Audio. Competitivo...tra di noi, s'intende. Spesso scopriamo qualcosa e la comunichiamo con entusiasmo agli altri membri dello staff (la sporca dozzina N.d.D), non senza un certo orgoglio. Potete dunque immaginare la mia seccatura quando ho ricevuto una e-mail dal nostro direttore dove ci consigliava di ascoltare con attenzione un amplificatorino da 20 dollari, come se fosse la cosa più sconvolgente che gli fosse mai capitata.Seguendo il consiglio di Geoff alcuni lettori ci hanno inviato le loro prime impressioni sul T-Amp. Le abbiamo raccolte in un articolo separato.
Che diamine, stavo provando lo stesso amplificatorino da circa un mese e contavo di cominciare a farci qualche ascolto serio. Ero estremamente eccitato dalla novità. L'e-mail di Lucio, in pratica, mi ha battuto sul tempo! Tuttavia, ha anche significato che quel che stavo sentendo non era follia e mi è servita come conferma delle mie impressioni prima di scriverci qualcosa. Ecco dunque le mie impressioni sul T-Amp:I lettori affezionati di TNT-Audio sanno che il mio sistema di riferimento fa uso di un pre Audio Note M3 (7400 €), una coppia di finali mono Audio Note Quest (7000 € la coppia, con le valvole 300B) ed una coppia di diffusori Loth-X Polaris (7500 €, 104 dB di sensibilità). In tutto, tra ampli e casse, stiamo parlando di un sistemino ad altissima sensibilità che costa oltre 22.000 €.
Avevo letto sul Web di un amplificatore minuscolo in grado di competere con costosissimi amplificatori single-ended a valvole ed ho subito pensato che il mio sistema fosse l'ideale per una veritiera prova a confronto. Con le Polaris, uno tra i diffusori più sensibili e facili da pilotare che ci siano al mondo, il T-Amp sarebbe stato a proprio agio, non dovendo erogare più che un paio di watt al massimo, per ascolti realistici.
Perciò, per puro spirito di "ricerca", ho scollegato gli Audio Note, ho collegato il lettore CD Audio Note Zero tramite un adattatore minijack/RCA e cavi super-economici al Sonic Impact T-Amp. Per quanto riguarda i cavi dei diffusori, poiché era impossibile che i miei usuali Sonic Link potessero andare dentro i minuscoli connettori del T-Amp, ho provveduto ad utilizzare dei pessimi cavi per car stereo, dalla sezione infima.
All'accensione il T-Amp si è rivelato assolutamente silenzioso, nessun rumore o ronzio. Ho infilato "Aja" degli Steely Dan nel CD e mi sono seduto ad ascoltare.
E...cavolo! Per meno della metà del costo di una valvola 300B questo coso stava producendo Musica. Un soundstage di larghezza impressionante, dettaglio al livello della mia coppia Audio Note e poi velocità ed impatto. Questa cosa impressionerà i vicini...e può suonare molto forte, con le Polaris.
Non è questo il momento di andare in profondità con la disamina del suono (non è la mia recensione) ma per farvi capire la prospettiva (ho detto che sto parlando di un ampli da 20 € contro un sistema da 15.000 €?) vi dirò questo: se domani invitassi uno di voi a casa e collegassi la mezza dozzina di ampli a valvole molto costosi che ho avuto modo di provare in questi mesi e, di nascosto, collegassi anche il T-Amp...beh, non vi sembrerebbe fuori posto, proprio per niente.
Tuttavia, non suona come un ampli single-ended. Limitato per quanto possibile dai peggiori cavi che avevo a disposizione, il T-Amp suonava piatto ed a tratti un po' duro, confrontato con la mia amplificazione Audio Note. Non posso misurare l'emozione ma un po' di questa era scomparsa. Mancava il calore e l'ambienza che gli Audio Note conferiscono alla Musica. L'immagine tridimensionale era un po' limitata ma l'ampiezza dello stage era impressionante, il dettaglio di livello assoluto e la Musica fluiva in maniera libera, senza avere quella tipica grana degli amplificatori a stato solido che costano 30 volte il suo prezzo.
Detto questo, ammetto che suona meglio di diversi amplificatori costosi che ho ascoltato e se fossi forzato a "downgradare" il mio sistema per la cifra di 15.000 € il T-Amp mi renderebbe il risparmio assolutamente sopportabile.
Pensateci un attimmo: come suonerebbe con dei cavi, di segnale e di potenza, decenti? Come suonerebbe con un'alimentazione decente? (ad es. quella di Graham Slee per i suoi pre fono). E come suonerebbe se si potessero cambiare alcuni componenti o connettori? E se ne mettessi due per un biamping passivo o persino 4 per un quad-amping con un pre di qualità? Potrei acquistare un cabinet elegante, metterci qualche led blu ed una coppia di sovradimensionati morsetti per i diffusori, una grossa manopola del volume...e poi venderlo per 10.000 €...muha, muhaha! muhahahaha argh gurgle!
Seriamente, come vi sembra questa idea? Acquistatene due, costruite una coppia di diffusori ad alta sensibilità, ad esempio i nostri TNT BFB e collegatene uno per cassa, con l'aggiunta di un supertweeter! High-end per 150 € tutto compreso? Non voglio dirvi altro perché per queste cifre ci si può giusto giocare! Cosa farò io? Beh, sono già andato su Ebay e mi sono preso una coppia di driver full-range da 12" della Goodmans (roba vintage di 40 anni fa). Ho speso 50 €. Ho dei progetti in mente. Dopo tre anni di schiena incurvata sotto il peso di componenti ultrracostosi mi sembra che l'HiFi stia diventando nuovamente divertente.Acquistatene uno e poi inviate un generoso grazie a Lucio per avervi fatto scoprire il T-Amp.
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