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TCC TC-754 - preampli linea + phono MM

Il T-Preamp!

[T-Preamp, vista frontale]
[English version]

Prodotto: TCC TC 754 - preamplificatore a stato solido 3 ingressi + fono
Costruttore: TCC/TEC - USA/China
Prezzo appross.: 93.50$ [± 80 €] - inclusa spedizione
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Dicembre, 2005

L'uscita sul mercato del T-Amp ed il suo imprevedibile boom di vendite ha generato aspettative in tantissimi audiofili, desiderosi di "espandere" le ridottissime possibilità operative del nanerottolo, ad esempio con più ingressi e, magari, uno stadio phono per poterci collegare un giradischi. Oggetti di questo tipo, ossia preamplificatori, esistono ma raramente hanno costo e dimensioni confrontabili al T-Amp. Sino ad oggi.
Abbiamo provato a lungo quello che non abbiamo esitato a battezzare T-Preamp: un giocattolino che costa circa 80 euro, dispone di 3 ingressi linea (per CD ed altre sorgenti) ed un quarto ingresso phono per giradischi dotati di testina MM. E' piccolo quanto un T-Amp e, udite udite, può utilizzare la stessa alimentazione a 12 volts (o 13.8), pur essendo venduto, contrariamente al T-Amp, già dotato di un suo alimentatore esterno. Già, negli 80 euro è compreso proprio tutto (alimentatore, cavi etc.), non dovete fare altro che attaccarlo ad un finale (o al T-Amp usato come tale) e farlo suonare.
Nessun connettore strano da adattare, piuttosto degli RCA dorati che non sfigurerebbero in certuni prodotti "high-end" (e quante volte li abbiamo visti), un alimentatore pronto da utilizzare, persino un cabinet in metallo...insomma tutto quel che serve. E' fornito anche un cavo di interconnessione dotato di RCA placcati oro ed un adattatore minijiack/RCA dorati che farà la felicità dei possessori di T-Amp o di chi vorrebbe collegare una qualunque sorgente audio con uscita minijack (scheda audio del PC, apparecchi portatili etc.).

Descrizione e caratteristiche tecniche

[T-Preamp - vista interna]

L'oggetto è interamente costruito in Cina dalla TCC/TEC ed implementa uno stadio phono MM interamente a componenti discreti (!!!) mentre il resto è gestito da due chip (Toshiba TC9208N and TC4013RP) che controllano gli ingressi e la loro selezione. I tre ingressi linea sono a guadagno unitario quindi, di fatto, il segnale non viene manipolato ed attraversa semplicemente una brevissima parte dello stampato ed il potenziometro di volume (a scatti, da 100 kOhm). Quindi potete pensarlo come un semplice pre "passivo" con un phono MM integrato. I chip citati consentono la selezione elettronica degli ingressi e la "memorizzazione" dell'ultimo ingresso selezionato. Pertanto, anche dopo che l'apparecchio viene spento, alla sua riaccensione si selezionerà automaticamente l'ultimo ingresso che stavate utilizzando. Non sono previste né un ingresso/uscita per TAPE (registratore) né un'uscita per cuffia.
In questa fascia di prezzo non esistono prodotti equivalenti. Diciamo che per circa 100 Euro potete acquistare un semplice pre fono come il NAD PP-2 o il ProJect Phonobox che, però, utilizzano operazionali e non dispongono né di controllo del volume, né di altri ingressi. Un'occhiata al circuito del TC 754 vi farà capire che la realizzazione è estremamente seria e curata, filatura praticamente assente e grande ordine che regna sovrano. La tecnologia utilizzata è assolutamente tradizionale ed il nomignolo T-Preamp da noi scelto non è in alcun modo correlato alla Classe T.
L'unità è fornita con un adattatore 220/12 Volts che funziona, ma non consente il massimo delle prestazioni da questo preamplificatore. Raccomando di utilizzare un alimentatore "serio", ad esempio lo stesso che utilizzate con il T-Amp. Una potenza di 3 ampere è sufficiente per alimentarli entrambi (il pre usa minori risorse rispetto al T-Amp) ma con un alimentatore ancora più grosso potete usare due T-Amp più il pre e dormire sonni tranquilli.
Il potenziometro del volume ha uno strano "feeling": gli scatti sono imprecisi e non consentono regolazioni "fini" del volume. Comunque, funziona bene.
Un grafico sul coperchio superiore illustra la tipica risposta in frequenza dello stadio phono.

L'apparecchio è certificato CE ed è venduto con una garanzia di 60 giorni che copre eventuali difetti di fabbricazione.
Queste le sole caratteristiche tecniche dichiarate:

Ho ascoltato il T-Preamp con molti finali di potenza diversi (2 a stato solido, uno a valvole) oltre all'ovvio partner T-Amp, utilizzato come finale, con il suo controllo del volume messo al massimo. Ha funzionato per mesi, senza alcun problema, con un'alimentazione a 13.8 volts. I componenti sono dichiarati sopportare sino a 15 volts massimi (sconsiglio di esagerare).

Costo e disponibilità

Al momento attuale (Dicembre 2005) il TCC TC-754 (cioè il T-Preamp) può essere acquistato SOLO ONLINE presso il sito del Costruttore oppure presso Amazon.com. Il suo costo è di 93.50 dollari americani (circa 80€ al cambio attuale) inclusa la spedizione aerea. E' possibile che all'arrivo in Italia ci siano da pagare oneri doganali che, però, su cifre così basse, sono estremamente contenuti o del tutto assenti. I pagamenti si possono fare ESCLUSIVAMENTE con le principali carte di credito o anche con Paypal, il modo sicuro per utilizzare la carta di credito online. Al momento NON si può acquistare direttamente in Italia.
Il prezzo, se le richieste eccederanno l'offerta, potrebbe subire variazioni, un po' come è già successo per il T-Amp. Nel costo indicato è "tutto incluso": cavi, alimentatore, spedizione. L'unico costo "aleatorio" potrebbe essere quello dovuto alla dogana. Talvolta pacchi con valore così basso passano senza dover pagare alcun onere, altre volte vengono tassati, a seconda della mole di lavoro degli addetti allo sdoganamento delle merci e/o della solerzia dell'impiegato :-)
L'apparecchio è comunque marchiato CE, quindi può essere liberamente importato in Italia.

Finalmente il....T-Preamp!

[T-Preamp - vista posteriore]

Eccomi di nuovo qua, a distanza di quasi un anno dalla recensione del T-Amp, a giocherellare con un nuovo apparecchio HiFi dal costo che riscrive il concetto stesso di rapporto qualità/prezzo. Non si era mai visto, sul mercato, un prodotto con queste caratteristiche ad un prezzo così basso.
Per la stessa cifra, fino ad ora, si poteva acquistare uno stadio fono entry-level, niente più di questo. Qui invece siamo di fronte ad uno stadio phono ben più raffinato (tutto a componenti discreti), dalle specifiche tecniche molto buone, più un pre linea a tre ingressi elettronici, con memoria, un bel cabinet in metallo anodizzato nero e diversi "accessori" di buona qualità.
Operativamente, il T-Preamp funziona egregiamente: estremamente silenzioso, non presenta soffi o rumori di qualche genere. Anche passando da un ingresso all'altro ad alto volume non si sentono "bump" sugli altoparlanti. Il feedback "umano" è dunque eccellente, fatta eccezione per il feeling della manopola del volume, migliorabile.
Vediamo se anche dal punto di vista sonoro fornisce un buon "feedback". Prima di tutto esaminerò gli ingressi linea, poi passerò alla disamina dello stadio phono. Le note d'ascolto si riferiscono ESCLUSIVAMENTE all'apparecchio alimentato con un buon adattatore 220/13.8 volts di ottima qualità (Zetagi HP 145), lo stesso che utilizzo per il T-Amp.

Come già detto, si tratta di un preamplificatore a guadagno unitario, pertanto non amplifica il segnale che riceve dalla sorgente. Quindi, il degrado che il segnale inevitabilmente subisce è dovuto soltanto al suo brevissimo passaggio dagli ingressi fino al potenziometro del volume e da questo ai connettori d'uscita (vi ricordo: placcati oro).
Dopo averlo ascoltato per un po' di tempo, ho deciso di fare uno scherzo ad un amico: l'ho invitato ad ascoltare l'impianto con la scusa di nuovi diffusori in prova. Il T-Preamp era stato ignobilmente nascosto alla vista. Il giudizio sul suono complessivo era "molto buono!". Immaginate la sorpresa quando il piccoletto è stato "svelato" e, soprattutto, quando è stato reso noto il suo costo.
In effetti, il TC 754 è un pre linea estremamente interessante. Non esattamente rifinito e trasparente come un pre di buon livello, certamente un po' più aspro e confuso ma ancora confrontabile in maniera imbarazzante con pre "audiophile" di livello entry-level o con sezioni preamplificatrici di integratini "audiophile". Stiamo parlando di un fattore moltiplicativo di almeno 5x, per quanto riguarda il prezzo.
Dalla sua il piccolo preamplificatore ha un passo sostenuto, è ritmico e vivace. Forse non proprio smooth ma sorprendentemente non c'è quell'effetto collo di bottiglia che uno potrebbe immaginare, quando lo si inserisce in catene dal costo 200 volte superiore. Senza confronti diretti con pre di alto livello, le sue "mancanze" si fanno perdonare molto facilmente e si notano poco. Il sistema conserva un ottimo grado di "ascoltabilità" anche a lungo termine e tutti gli aspetti principali di un buon ascolto HiFi sono preservati. Non è high-end assoluta (e ci mancherebbe), ma suona incredibilmente bene per quello che costa. Mi chiedo cosa sarebbe in grado di fare se equipaggiato con un controllo del volume di qualità superiore...
Il vero problema degli "ascolti" di questo genere di componenti, specie se effettuati da audiofili con impianto di livello elevato, è che le aspettative sono sempre troppo alte, perché ormai ci si è dimenticati di come suonavano gli apparecchi entry-level. Non ha senso, pertanto, confrontare questo gioiellino con preamplificatori da migliaia di euro. Bisognerebbe ricordarsi (o provare) come suonano preamplificatori (o sezione pre di integrati) dal costo al di sotto dei 1000 euro (e non sono neppure tanti, a ben guardare). Allora sì che si riesce a capire la portata della rivoluzione in atto relativamente al concetto di rapporto qualità/prezzo. Già rendere possibile e "ragionevole" il confronto con apparecchi che offrono le stesse caratteristiche operative e che costano da 5 a 10 volte tanto a me sembra una rivoluzione: sarebbe come se si riuscisse a costruire una Ferrari (o, se preferite, una Punto) che costa 5 volte meno ed ha prestazioni confrontabili (20.000€ anziché 100.000, 2.000€ anziché 10.000, rispettivamente). O, se vi trovate più a vostro agio, un computer che per 200 € vi offre le stesse capacità operative e di calcolo di uno che ne costa 1000. In entrambi i settori si griderebbe al miracolo (in positivo). Nel settore HiFi invece ci si infuria. Valli a capire questi audiofili ;-)

Per valutare le prestazioni dello stadio fono MM ho pertanto evitato il confronto diretto ed immediato con i miei apparecchi di riferimento e mi sono fatto prestare un pre fono NAD PP-1 che, comunque, costa di più (circa 100 €) ed offre molto meno, come capacità operative. Il confronto non è eticamente impari, nel senso che pure il NAD è costruito in Cina per conto di un'Azienda occidentale.

Ebbene, il mio confronto "a memoria" non mi ingannava e lo stadio phono del T-Preamp si dimostra notevolmente superiore rispetto a quello del NAD PP-1. Le differenze sono evidentissime su tutti parametri fondamentali. Si parte da una gamma bassa più solida, corposa, estesa e pure meglio articolata (ad es. nel bellissimo giro di basso di "Never as good as the first time" di Sade) per passare ad una gamma media di maggiore spessore armonico e dotata di superiore presenza.
In gamma alta, mentre il NAD si perde qualche armonico per strada, il T-Preamp fa del suo meglio per conservare il contenuto spettrale di, ad esempio, piatti e chitarre acustiche. Una volta familiarizzato col suono del T-Preamp è difficile tornare alla rappresentazione "rimpicciolita" offerta dal NAD. Tutto appare più "povero", meno pieno e musicale. Anche l'immagine, che pur non eccelle in profondità nel T-Preamp (e vorrei vedere), appare più estesa e meglio messa a fuoco rispetto al "concorrente". Tutto questo sembra confermare la teoria che vorrebbe migliori gli stadi phono a discreti rispetto a quelli con operazionali non allo stato dell'arte. Non ho avuto a disposizione il ProJect Phonobox, di fascia di prezzo analoga, e che era risultato a sua volta migliore del PP-1, ma ricordo chiaramente che le differenze tra i due (PP-1 e PhonoBox) non erano così sensibili come in questo caso (T-Preamp contro PP-1).
I difetti del T-Preamp, andandoli a scovare a confronto con pre fono che costano 10 volte di più, sono la dinamica complessiva, un po' compressa e l'immagine, decisamente meno olografica. E' chiaro che avvicinare le prestazioni di un Black Cube SE con alimentatore PWX è pura illusione. Gli mancano l'incedere quasi regale, fatto di forma e di sostanza e pure quella cattiveria dinamica - specie in basso - che rende il vinile così "speciale".
Tutto sommato, però, la prestazione è convincente ed assolutamente godibile, pari o superiore a quella di buoni stadi fono di integrati audiophile di nobile stirpe (es. Naim Nait).
Per capirci, si tratta di uno stadio phono in grado di rendere giustizia a sistemi analogici non solo "entry-level", come si potrebbe pensare, ma anche qualche gradino sopra. E scusate se è poco. Il rumore, come anche le specifiche suggerirebbero, è estremamente contenuto (-85 dB).

[T-Preamp + T-Amp combo]
T-Amp (sopra) e T-Preamp (sotto). Dietro l'ultimo CD dei Prodigy per un confronto di dimensioni. L'accostamento non è casuale...

Naturalmente, ho anche provato il T-Preamp con quello che credo sia il suo partner "naturale" ovvero il T-Amp. L'insieme, alimentato dallo stesso trasformatore Zetagi HP145 costa circa 80+30+40 &euro = 150 €. Per questa cifra acquistate un pre 3 ingressi + fono MM ed un "finale" da 6 watt per canale di qualità sopraffina. Siamo ancora sotto il costo di un integrato giapponese entry-level e, stavolta, abbiamo le STESSE capacità operative o addirittura qualcosina in più (gli ingressi fono sono praticamente spariti da tutti gli ampli integrati sul mercato). Il confronto, dal punto di vista delle prestazioni sonore, è imbarazzante, non c'è bisogno che aggiunga altro.
Chi criticò il T-Amp perché era un "chip con un potenziometro" (sic) e quindi non un vero amplificatore (doppio sic) ora dovrebbe rivedere le proprie posizioni. Con 150 euro ci si porta a casa un pre completo di tutto, un "finalino" e pure un'alimentazione separata.
Ancora, non dimentichiamoci che i pre con ingresso fono presenti sul mercato partono da almeno 500 euro, oltre 5 volte tanto il prezzo del T-Preamp. E' un fatto che non può non essere sottolineato.

Qualche consiglio

Prima di tutto, alcune ovvietà (nota per i possessori di T-Amp): il T-Preamp è un preamplificatore quindi NON aggiunge "potenza" al T-Amp, aggiunge solo ingressi e flessibilità operativa. Se avete bisogno di collegare diverse sorgenti al vostro T-Amp e vi siete stufati di attaccare e staccare cavi ogni volta e se, magari, ci avreste sempre voluto collegare pure un giradischi, ora potete farlo, questo è l'apparecchio giusto!
Ai tre ingressi potete collegare lettore CD (o DVD), uscita linea del PC ed un'altra sorgente (che so, TV o altro). Sull'ingresso fono ci collegate un giradischi dotato di testina fono MM. Per utilizzare il T-Amp come "finale di potenza" connesso a questo pre, dovreste mettere il potenziometro del volume del T-Amp al massimo. In alternativa, se preferite regolare il volume dal T-Amp, mettere il potenziomentro del T-Preamp al massimo. L'unica precauzione da prendere è la sequenza di accesione/spegnimento: prima si accende il pre e poi il finale (ad es. il T-Amp) mentre per spegnere si procede all'inverso (prima si spegne il finale o T-Amp che sia e poi si spegne il pre).

Come già detto prima, l'alimentatore fornito insieme col T-Preamp funziona bene, ma non consente al piccolino di esprimersi nella maniera migliore. Consiglio l'utilizzo di un buon alimentatore esterno tipo quello utilizzato per il T-Amp (ad esempio: HP 143 o 145 della ZetaGi). Comunque sia, qualunque alimentatore 12-13.8 volts, stabilizzato, di buon amperaggio (almeno 3 ampere) sarà sufficiente a pilotare il T-Preamp, anche se in simultanea con il T-Amp. Qualora i T-Amp da alimentare fossero due (+ T-Preamp) consiglio di andare su un alimentatore da almeno 5A. Ricordatevi SEMPRE che l'eccessivo voltaggio (espresso in Volts) può distruggere i componenti elettronici, NON l'eccesiva riserva di potenza (espressa in Amperes). Anzi, più alta è la riserva di potenza più siamo sicuri che gli apparecchi alimentati abbiano a disposizione tutta l'energia necessaria.
IMPORTANTE: non giudicate l'apparecchio con il suo alimentatore, la differenza tra questo ed un buon alimentatore come quelli citati sopra è MOLTO SENSIBILE.
Per quanto riguarda la polarità stavolta non c'è da sbagliarsi, in quanto è chiaramente indicata nel retro dell'apparecchio. Comunque, per i più distratti, il polo positivo (+) è quello centrale (come nel T-Amp).
Per quanto riguarda i cavi, anche qui nessun problema: il T-Preamp dispone già di tutto quel che serve ed i connettori RCA dorati possono accettare qualunque cavo di segnale, anche dotato di connettori piuttosto "ingombranti". Io ci ho collegato senza problemi dei WBT con serraggio a vite e dei Bullet Plugs. Raccomando l'utilizzo di cavi di segnale adeguati, quello fornito di serie, pur dotato di connettori dorati, non è granché. Un qualunque cavo entry-level di buona marca (Monster, Supra, VdH etc.) fa meglio. In alternativa, qualora voleste risparmiare, potete provare i nostri progetti di autocostruzione.
Come il T-Amp, anche il T-Preamp è molto piccolo e leggero: cavi pesanti o eccessivamente rigidi possono "ribaltarlo". O mettere un paio di gocce di blue-tac o pasta per lavelli tra esso ed il piano d'appoggio oppure ci mettere un bel peso sopra (tipo un grosso libro).
Un po' di riscaldamento è necessario, l'apparecchio dà il meglio di sè dopo circa 15 minuti di funzionamento. E' previsto stare costantemente in stand-by, consuma pochissimo e non scalda. Il passaggio dallo stand-by alla piena operatività richiede circa 2 secondi.
Prima di giudicarne il suono, prendetevi tutto il tempo che serve. Non sottovalutatelo perché è piccolo e costa poco: utilizzate gli stessi criteri e le stesse condizioni operative che riservereste ad un pre di buon livello. Poi, e solo poi, ricordatevi il costo. Un WOW! sarà inevitabile.
Infine, se vi state chiedendo QUANTO l'aggiunta di questo componente influenzerà la qualità sonora del T-Amp...beh, è presto detto: il T-Amp "da solo" suona sostanzialmente meglio. Ma non c'è alternativa, se volete più ingressi (e pure un fono MM!) questa è una strada praticamente obbligata. Qualunque componente (di prezzo ragionevole) mettiate a monte del T-Amp sarà qualcosa in più che il segnale dovrà attraversare, impossibile pensare che questo "passaggio" non tolga qualcosa.

Tweaking

Beh, restando sul "facile" credo proprio che un buon potenziometro del volume, come quello che abbiamo installato nel nostro T-Amp modificato non potrà che far bene al piccolo preamplificatore. Dell'alimentazione migliorata ho già detto, proporrei anche una leggera insonorizzazione del cabinet mediante fogli di antirombo (o blue-tac) da incollare sotto al coperchio superiore, più l'utilizzo di buoni piedini antivibrazioni, ad esempio i Brightstar Isonodes. Un'altra cosa interessante potrebbe essere mettere T-Preamp e T-Amp all'interno dello stesso contenitore, tenendo conto che condividono pure la stessa alimentazione. Così si avrebbe un "integratino" con alimentazione separata e si minimizzerebbe il percorso del segnale. I più bravi tra voi potrebbero riuscire ad infilare il minuscolo circuito del T-Amp all'interno stesso del T-Preamp! Poi, certo, occorrerà ingegnarsi a sistemare i morsetti per i diffusori (a lato o sul coperchio).

Lamentele

Costruzione e finitura. Beh, criticare un prodotto così completo che costa così poco non è certo facile, nel senso che mi sembrerebbe assurdo chiedere ancora di pù. Comunque non mi tiro indietro: del potenziometro del volume ho già detto, davvero sarebbe meglio qualcosa di più preciso. Con sorgenti ad uscita molto elevata la "distanza" tra uno scatto e l'altro può essere eccessiva nel senso che o si sente troppo piano o troppo forte. Preferirei qualcosa senza gli scatti.
L'alimentatore esterno, come già detto, andrebbe migliorato. 3.6 VA sono decisamente pochini.
La qualità della costruzione è buona, eccellente all'interno. Infine, qualche audiofilo potrebbe lamentare l'assenza di un controllo di balance, del loop per il registratore, di un ingresso phono MC, dell'uscita cuffia e di un telecomando...:-)

Suono. Se assistito da una buona "alimentazione" il T-Preamp suona convincente e coinvolgente e rende arduo credere che si possa ottenere tanta qualità ad un costo così basso, in spazi così contenuti. Tuttavia, non è un pre che possa competere con avversari di classe high-end: gli manca un bel po' di magia e di raffinatezza per fare questo. Può suonare a tratti asciutto e poco "armonico" (più sugli ingressi linea che sul phono) ed anche l'estensione e la potenza del basso, specie nella prima ottava, lasciano spazio a qualche riserva (nota: sto pensando in termini "assoluti" non il rapporto al prezzo).

Conclusioni

Se siete stati già contagiati dalla T-Amp-mania beh, avete bisogno di questo preamplificatore per costruire una coppia pre-finale ad un prezzo impensabile sino ad un anno fa, anche andando a cercare le occasioni più incredibili nel mercato dell'usato. Impossibile pensare a concorrenti seri, dal punto di vista sonoro, per questa accoppiata "killer", ad un livello di costo fino a 10 volte tanto, fatte salve le limitazioni d'uso sul versante della potenza del T-Amp. E questo è tutto merito della flessibilità del T-Preamp e del suono del T-Amp.
Tuttavia, anche se il T-Amp non è mai stato nelle vostre corde, questo potrebbe essere un pre da considerare seriamente se nel vostro impianto mancasse un ingresso fono per quel giradischi che avreste sempre voluto rimettere in funzione. Oppure, il pre quasi "obbligato" per un impianto minimale, tutto "portatile" per la stanza dei bambini, lo studio o la casa delle vacanze. A questo prezzo (l'equivalente di 4 CD, scusate se insisto con il paragone "musicale") è impossibile sbagliare.
Questi oggetti mi riconciliano con l'HiFi a basso costo e mi fanno ben sperare per un allargamento della cultura del buon ascolto anche presso fasce di utenti "spaventati" dai costi sempre troppo elevati di questo settore.

Per una "seconda opinione" leggetevi anche la recensione del nostro Geoff Husband, che ha messo a confronto il T-Preamp con altri apparecchi.

Copyright © 2005 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

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