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Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: febbraio, 2024
Qualche mese fa, sulla rivista scientifica Frontiers in Veterinary Science è uscito un articolo dal titolo “Effect of classical music on growth performance, stress level, antioxidant index, immune function and meat quality in broilers at different stocking densities” che mette in relazione gli effetti dell'ascolto della musica classica sul sistema immunitario, i livelli di stress, l'indice di anti-ossidazione e la qualità della carne negli allevamenti di pollame.
Non si tratta della solita boutade da social, ma lo studio ha serissimi fondamenti scientifici. L'equipe di nove ricercatori cinesi, partendo da precedenti lavori sul benessere di altri animali (qualità del latte nelle mucche, comportamento sociale dei maiali, etc.) ha effettuato una serie di test, dividendo gli animali, in questo caso i polli da allevamento intensivo, in sottogruppi, ed esponendo alcuni a sessioni d'ascolto di musica classica. I risultati hanno dimostrato che i polli esposti alle stimolazioni musicali mostravano un tasso di crescita migliore e minori livelli di stress. Un altro esperimento, effettuato su galline ovaiole, ha dimostrato che ogni gallina esposta alla musica classica produceva un uovo in più a settimana (sette anziché sei).
Questi due studi (e altri) sembrano dunque dar ragione alla pratica, sempre più diffusa anche in Italia, di diffondere musica classica negli allevamenti. Ad esempio, un'azienda di Limana, in provincia di Belluno, è stata analizzata dall'Università Cà Foscari di Venezia, sottoponendo una popolazione di 13.000 galline all'ascolto di musica di Mozart dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio. Quindicimila galline invece sembrano prediligere la musica barocca, Vivaldi e Albinoni passano infatti attraverso gli altoparlanti di un'azienda veneta a Basiliano. Già nel 2019 vi avevamo raccontato di un'azienda casearia che faceva stagionare il formaggio a suon di musica.
Contrariamente a noi umani, il cui udito si deteriora nel tempo, le galline sono in grado di rigenerare le cellule ciliate uditive danneggiate, quindi possono vantare un orecchio audiophile per tutta la durata della loro vita. Eh lo so, piacerebbe molto anche a noi! Con questo udito sempre giovane, dunque, le galline sembrano gradire l'ascolto di musica classica per tutta la vita, e questo senza ricorrere a impianti HiFi super-sofisticati.
Insomma sembrerebbe esserci speranza anche per noi umani: magari l'ascolto di musica, classica o no che sia, ci può rendere la vita meno stressante. Mi spiegate quindi perché gli audiofili sono sempre così stressati, ansiosi e nervosi? La spiegazione che mi son dato è che molti audiofili non ascoltano la musica, ma i suoni prodotti dall'impianto, perdendosi tutti i benefici psico-fisici che le sette note magicamente sono in grado di regalarci. Coraggio, se ci riescono le galline, possiamo farcela anche noi!
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