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Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Marzo, 2023
Abbiamo parlato tante volte su TNT-Audio (qui e qui) e sulla Rubrica della Posta di quanto possa essere frustante per un appassionato di HiFi non sentire più il proprio sistema come una volta: calo alle alte frequenze, buchi di risposta e, in generale, una minore percezione delle sfumature musicali sono tutti fattori che rendono la passione per l'HiFi un vero e proprio percorso a ostacoli.
A fianco a dispositivi sempre più sofisticati per la correzione in dominio digitale della risposta dell'orecchio, oggi si fa strada una soluzione innovativa, frutto della collaborazione tra Amazon e la Cochlear, azienda leader nel settore delle protesi acustiche.
In pratica, le nuove Fire Tv di Amazon ora sono in grado di dialogare con le protesi Cochlear, in maniera tale che l'utente senta esattamente il parlato e i suoni come dovrebbero essere, senza interferenze di rumori ambientali o altro. Questo sistema per ora funziona soltanto per i seguenti modelli: Cochlear Nucleus 8, Nucleus 7, Nucleus Kanso 2 e i processori Baha 6 Max, insieme ai seguenti modelli di TV: Fire TV Omni QLED Series, Fire TV Omni Series, Fire TV 4-Series, Fire TV Cube (terza generazione) o Fire TV Cube (seconda generazione). Cochlear aveva già realizzato un protocollo di comunicazione di questo tipo per gli smartphone, le TV sono state il naturale passo successivo.
Come funziona? Cochlear ha configurato il protocollo ASHA (Audio Streaming for Hearing Aids) in maniera tale da renderlo implementabile sulle TV di Amazon. In pratica i processori sonori di Cochlear si connettono via Bluetooth direttamente al software della TV in maniera tale che gli utenti possano ascoltare audio dalle loro app favorite, usare Alexa, ascoltare musica etc. senza alcun disturbo esterno. Qui potete trovare qualche informazione in più. Lo stream audio da dispositivi Bluetooth per protesi acustiche non è una novità assoluta, lo è il fatto che adesso anche le TV possono adattarsi a questo tipo di collegamento.
Naturalmente, il passo verso un sistema standardizzato che possa gestire altri dispositivi audio, come i nostri impianti HiFi, è breve e ovviamente, necessario. Col progressivo invecchiamento della popolazione e l'aumento dell'età media degli appassionati di audio, questa è una strada praticamente obbligata.
Speriamo di aver dato una buona notizia a tutti i nostri lettori che spesso ci chiedono come migliorare le prestazioni audio del proprio sistema in funzione della loro perdita d'udito. Avrete notato che questo tipo di domande sono sempre più frequenti sulla Rubrica della Posta di questa rivista.
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