Per chi ci segue da tempo non è certo un mistero il fatto che la redazione di TNT-Audio sia una forte sostenitrice del supporto in vinile e della Vera Stereofonia.
Crediamo che il vinile sia, nonostante tutte le crociate fatte per distruggerlo, un supporto destinato a restare vivo ancora per lungo tempo. Statistiche di vendita a parte, dove il vinile fa ancora meglio dei "nuovi" s-formati digitali SACD e DVD-Audio, è sufficiente osservare quel che sta succedendo da qualche anno a questa parte nel mondo della Musica e dei media in generale. Tanti artisti, di fama internazionale, stanno stampando le loro nuove uscite anche in vinile ed aumentano le ristampe in vinile ad alta qualità di tanti "classici", specie di genere pop/rock.
Il vinile sta inoltre diventando "trendy" anche tra i giovanissimi, ovvero tra coloro che non hanno l'età per aver vissuto l'era analogica, precedente all'avvento del digitale. Tanti giovanissimi ci scrivono perché hanno voglia di "giradischi". Per molti sta diventando più trendy dello stesso iPod ;-)
Un'occhiata alla TV è poi sempre utile per tastare il polso ai "trend" più hot. Così, si moltiplicano le pubblicità dove compaiono giradischi. In genere si tratta pure di macchine di un certo pregio, non la plastichetta degli anni '80.
L'ultima in ordine di tempo risale giusto a ieri, ed è la pubblicità di un profumo per uomo (Hugo Boss, se non ho visto male). Tra le immagini che descrivono il "mondo" dell'uomo dello spot appare, in primo piano (in movimento) un bel giradischi (ma non era il digitale ad essere irresistibilmente cool?). E come non citare l'ormai famoso caso del serial TV Dr. House in onda su Italia 1, dove insieme al protagonista viene molto spesso inquadrato un bell'impianto HiFi dotato di un "signor" giradischi come il SOTA Sapphire (o è forse il modello SOTA Star che abbiamo recensito qualche anno fa?)
Ho notato persino un cambio di atteggiamento nelle persone - strettamente non audiofile - che vedono il mio impianto: anni fa qualcuno commentava "Ancora il giradischi? Ma non fa fruscio?". Oggi invece è il pezzo dell'impianto più "ammirato" e nessuno più si sogna di pensare che sia "obsoleto".
Insomma, c'è un vento nuovo...e profuma di vinile appena tirato fuori dalla copertina :-)
Tutto questo è ossigeno per noi appassionati: più diventa di moda, più facile sarà reperire i dischi ed il materiale hardware. E' possibile che ciò causi una lieve risalita dei prezzi ma non è affatto detto. L'offerta (hardware e software) è molto ampia e supera grandemente la domanda, per ora.
Così, nonostante questo evidente e crescente interesse, sono rimasto piuttosto sorpreso quando la RAI, nella fattispecie Radio 2, mi ha contattato per un programma sul vinile. Avevano bisogno dell'opinione di un esperto (?) sul vinile, esperto da intervistare all'interno di una puntata tutta dedicata al disco nero. Il programma è Dispenser e va in onda tutti i giorni sulle frequenze nazionali di RAI Radio 2. La puntata, brillantemente condotta dal giornalista Matteo Bordone, ha trattato in maniera piuttosto approfondita la tematica: le domande dell'intervista spaziavano dagli aspetti più di "costume" a quelli più prettamente tecnici ("Suona meglio il vinile o il CD?"). L'intervista è durata cinque minuti circa ed è disponibile per download (in formato MP3, orrore! del "peso" di 4 Mb circa) su un
sito di file sharing (cliccare in alto a sinistra su "Download file").
Da tanto tempo non si sentiva parlare di LP e vinile sui grandi "media"...questo è il segnale più evidente di un piccolo venticello che comincia a spirare nella direzione da noi sempre auspicata (supporto di alta qualità, non copiabile).
L'interesse, dunque, c'è. Tenendo conto che la maggior parte delle trasmissioni radio si affidano alle cosiddette tristissime "regie MP3" (in pratica dei computers che hanno immagazzinati i brani in formato compresso) è un sollievo sentir parlare di Musica non compressa ed anzi "analogica" anche alla radio. La RAI, tra l'altro, ha una lunga tradizione di utilizzo di eccellenti giradischi "broadcast" come i mastodontici EMT...chissà se qualcuno si è salvato e può ancora far sentire la sua "voce" nell'etere nazionale...
Chissà? Forse le multinazionali del disco potrebbero fiutare l'affare e riprendere a stampare vinile in larga scala. D'altra parte, dal loro punto di vista, il vinile è perfetto: infatti non si può copiare! Invece di inserire il famigerato "copy control" sui CD potrebbero decidersi a ridarci indietro il buon vecchio microsolco!
Per Natale regalate un LP, l'effetto è assicurato!
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