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Autore: Lucio Cadeddu - TNT-Audio Italia
Pubblicato: ottobre, 2024
Da sempre ripeto, sulla nostra Rubrica della Posta, che prima di decidere qualunque acquisto in tema HiFi sia assolutamente necessario ascoltare preventivamente, magari anche in condizioni controllate, ovvero a casa propria. Questo, ovviamente, presuppone la possibilità che il negozio ci lasci un componente (o più) in prova per un weekend, per poterli valutare nell'ambiente e nell'impianto personale. Si tratta di un evento rarissimo, e che si verifica soltanto in presenza di investimenti importanti. E allora bisogna rivolgersi alle salette dei negozi, quando ci sono (sia le une che gli altri).
I negozi fisici sono sempre più rari e i pochi che ci sono non sempre dispongono di salette adatte, o della pazienza sufficiente per gestire le talvolta irreali pretese dell'aspirante cliente. Il rischio, concreto, è che poi il cliente acquisti online a un prezzo inferiore, dopo aver usufruito del servizio dell'ascolto in negozio. Non è facile evitare questa brutta abitudine, diciamo che sta all'etica dell'audiofilo non approfittare del tempo e della disponibilità altrui.
Ora, supponiamo che si riescano a trovare il negozio, la sala e la disponibilità del negoziante. Esiste un quarto problema, ovvero...la sala è adeguata per giudicare eventuali differenze tra componenti o anche solo le caratteristiche principali del componente che si desidera acquistare? La risposta, come si vede nella foto qui sopra è...dipende!
Un ambiente come questo, che sembra completamente riflettente, dove addirittura un'intera parete è di vetro (e poco cambia se la si copre con una tenda) peraltro stracolmo di altri diffusori, non consente in alcun modo di poter giudicare e comprendere il suono di un componente. Il rischio di prendere fischi per fiaschi è altissimo. E dev'essere ciò che è successo a un nostro lettore che ha ascoltato dei diffusori in questo ambiente e, ovviamente, non ha capito granché del loro suono.
L'acustica ambientale influenza per almeno il 50% il suono di un impianto. Se la stanza è inadeguata, qualunque componente non solo suonerà malissimo, ma sarà impossibile capirne il carattere. Magari si tratta di un diffusore morbido a poco aggressivo ma, messo all'interno di un siffatto ambiente, strillerà in maniera insopportabile. Inoltre, la presenza di superfici riflettenti per il 90% della sala, che creano innumerevoli rinforzi in gamma medio-alta, renderà impossibile da gestire anche la gamma bassa. A peggiorare la situazione si scorge una piantagione di woofer caricati in reflex, sparsi ovunque, che fanno da camere di risonanza, alterando pesantemente la risposta in gamma bassa del diffusore in prova e dell'intera stanza. Non dimentichiamo che un cabinet in bass reflex non è altro che un box accordato per risuonare a una certa frequenza, quella di accordo. Quando un'onda sonora esterna lo investe, fa quello che una qualunque camera accordata farebbe, ovvero risuona. È un radiatore di Helmholtz, che assorbirà energia dall'aria circostante alla sua frequenza di risonanza! Potete immaginare quanto danno fa in gamma bassa la presenza di così tante camere di risonanza tutte vicine le une alle altre...
Senza portare il ragionamento all'esagerazione delle single speaker demonstration, che hanno il loro perché, non consiglierei di esagerare in senso opposto!
In più, a peggiorare le cose...c'è la posizione d'ascolto. È tollerabile non essere esattamente al centro tra i diffusori, ma almeno pretendiamo di stare seduti. Non si può giudicare un impianto stando in piedi. Il motivo, di nuovo, è tecnico: le alte frequenze sono estremamente direzionali, ascoltare un tweeter completamente fuori asse altera del tutto la sua capacità di suonare lineare.
Il consiglio che mi sento di dare, quando le condizioni di prova sono queste, è: astenetevi dall'esprimere giudizi e, naturalmente, dal prendere decisioni sull'acquisto o non acquisto di un componente, la probabilità di sbagliare è molto vicina a 1 (il 100%).
Mi si potrà obiettare: meglio un ascolto così che niente. No, meglio niente! Meglio acquistare a scatola chiusa, con la possibilità di reso, che farsi idee sbagliate, anche perché le prime impressioni sono difficili da cancellare. Poi, se i componenti da acquistare sono costosi - qui si parlava di diffusori da 12000€, quanto un'automobile di piccola cilindrata - è follia pensare di prendere una decisione in questo contesto. Possiamo e dobbiamo pretendere di meglio, soprattutto per investimenti così importanti. Magari si trattava di una sorta di evento pubblico, quindi per forza aperto a più persone. Va bene così, questi mini-HiFi Show possono essere utili, l'importante è non utilizzarli per decidere un acquisto!
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