Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 18/1/2025 - 25/1/2025

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  1. Meccanica CD
  2. WI-FI anche HiFi?
  3. Nuovo ampli integrato essenziale
  4. Pre valvolare
  5. Voglia di upgrade e modifiche
  6. Delusione analogica
  7. Audiofilo senza audio e senza filo
  8. Confronti sorprendenti
  9. Downgrade CD Player
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Meccanica CD
Buongiorno direttore,
le scrivo per chiedere un consiglio su una meccanica CD. Ho un amplificatore Parasound Halo e collegata una Cambridge CXC prima versione come meccanica e diffusori Horns 5degrees 27. Ho la necessità di sostituire quest'ultima. Ho visto che sotto i 1.000 euro sostanzialmente abbiamo ancora Cambridge o Audiolab. Secondo lei conviene investire su qualcosa di più (senza svenarsi) o non ci sono grandi differenze? E tra Cambridge e Audiolab c'è un "vincitore"?
Cerco come tutti, di non spendere in eccesso per avere magari impercettibili cambiamenti.
Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.
Alessandro - E-mail: alepasseri76 (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
dubito fortemente che riesca a sentire differenze tra una meccanica e un'altra, pertanto scegli pure quella che ti ispira di più, per funzionalità, estetica o altre caratteristiche. Aggiungi al lotto delle candidate anche la Nuprime CDT 8 Pro, che costa più o meno la stessa cifra che hai stanziato. L'abbiamo recensita qualche anno fa qui su TNT-Audio. C'è da dire che sia la Cambridge CXC V2 che l'Audiolab 6000 CDT costano la metà (circa 600€) e questo fa pendere la bilancia pesantemente verso di esse. Tecnicamente ci sono alcune differenze: la Cambridge offre la riproduzione gapless, che elimina le pausa tra una traccia e l'altra di un disco live, mentre sia la NuPrime che l'Audiolab utilizzano una sorta di upsampling che potrebbe in linea teorica offrire qualche piccolo vantaggio se collegate a DAC capaci di gestire risoluzioni più elevate. Non va dimenticato che, comunque, non si possono estrarre più informazioni da un supporto 16/44 come il CD. L'unico vantaggio, teorico, è che a risoluzioni più elevate si possono usare filtri con pendenza più blanda (e inferiori rotazioni di fase) in banda audio. L'Audiolab utilizza anche un buffer digitale read-ahead che dovrebbe migliorare la lettura di dischi danneggiati. In pratica ha una sorta di memoria che salva i dati nel frattempo che l'ottica li legge. Vedi quale di queste caratteristiche ti sembra più interessante e decidi di conseguenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

WI-FI anche HiFi?
Buongiorno ed auguri di buone feste. Avrei bisogno di un consiglio per trovare una soluzione adeguata alla seguente necessità familiare (casa di mio figlio): installare un sistema che consenta l'ascolto di TV, Play Station, giradischi (con unità RIAA separata) ricorrendo però solo a sistemi Wireless ed avendo una qualità, se non hifi, almeno vicina. In tal senso abbiamo scartato, almeno per adesso, una soundbar. Più in dettaglio si tratterebbe di avere

Il tutto, finalizzato al solo ascolto stereo due canali, sarebbe alloggiato in una parete attrezzata con ripiani; ne consegue che le casse dovrebbero essere di dimensione ridotta. La parete, che contiene anche il TV, si trova in mezzo ad una stanza, quindi ha spazio sia davanti che dietro. Il budget dovrebbe essere, se possibile, sotto i 1000 euro totali. Grazie per l'eventuale consiglio.
Cordiali saluti,
Domenico - E-mail: domenico.finucci (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Domenico,
la soluzione per le tue esigenze si chiama
Lonpoo LP42X, diffusori attivi wireless (Bluetooth) che accettano i seguenti ingressi:

In pratica ci puoi collegare di tutto (compreso un pre fono esterno, all'ingresso linea) e puoi comandare da telecomando la selezione degli ingressi, il volume, la regolazione dei toni. In pratica l'unità esterna diventa inutile, le casse dispongono di amplificazione, DAC e tutto ciò che serve. Gli unici cavi saranno quello di alimentazione per uno dei due diffusori, mentre l'altro va collegato a questo con un normale cavo di potenza. Ovviamente serviranno i cavi di segnale per le sorgenti che non hanno uscita Bluetooth. Costo totale del giochino: un centinaio di euro. In alternativa, le Argon Audio Forte A5 attive, anche queste recensite positivamente qui su TNT-Audio, che in più offrono persino l'ingresso phono per giradischi. Sono più grandi e costano circa 600€. L'unica cosa che manca rispetto alle LP 42X è un ingresso USB per connettere il PC. Sempre nel catalogo Argon, con ingombri e spesa inferiori, trovi le Fenris A4 e A5. Una qualunque di queste scelte risolverà completamente il problema che hai posto, regalando una qualità sonora insospettabile per il costo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli integrato essenziale
Buongiorno,
da molto tempo leggo con piacere il vostro sito, in cui ho sempre trovato opinioni molto autorevoli e preparate, che molto spesso mi hanno chiarito le idee su vari aspetti del mondo dell'alta fedeltà. Ho recentemente cambiato diffusori, ora ho un impianto composto da:

Ascolto il tutto in una stanza di circa 20/24 metri quadri, dalla forma sostanzialmente quadrata, con i diffusori a circa 2 metri di distanza l'uno dall'altro e a circa 40cm dal muro. Ormai ascolto soprattutto con lo streamer, ma direi che dischi e CD insieme rappresentano circa il 40% del totale. Ascolto cose molto diverse, con una predominanza di generi in cui è importante la componente di tastiere/sintetizzatori etc. Con questi diffusori (prima avevo dei Definitive D9) la differenza nel suono è sensibile, e ora riflettevo sul senso del cambiare l'amplificatore con qualcosa di livello superiore, diciamo nella fascia tra i 1000/1500€ (i nomi sono i soliti: Arcam SA20 o A15, Audiolab 7000, Musical Fidelity M3si). Solitamente prediligo amplificatori che non abbiano una personalità esagerata, mi piacerebbero abbastanza neutri e dettagliati soprattutto nella creazione di una buona profondità e ritmica.
Ragionando sulla fascia di mercato di questi modelli (e anche oltre) vedo però che praticamente tutti ormai hanno fin troppi ingressi di qualsiasi tipo, alcuni pure degli streamer, o anche solo alte potenze che per le mie esigenze sono abbastanza inutili, dato che con i 50W del Rotel e la sensibilità dei diffusori che è dichiarata in 91,5 dB ho anche più del volume a cui è pensabile arrivare in un condominio. Dunque: io vorrei sì un upgrade, ma anche evitare di spendere soldi che vanno a ripagare i mille ingressi e i watt di un amplificatore, piuttosto che le sue qualità musicali. In sostanza: ha senso dirigersi su modelli come quelli che ho indicato oppure ci sono alternative plausibili per investire quanto più possibile nelle qualità sonore dell'ampli? Oppure conviene che mi tengo quello che ho adesso?
Grazie mille,
Lorenzo - E-mail: penati_lorenzo (at) libero.it

LC
Caro Lorenzo,
con la cifra che hai intenzione di investire di sicuro qualcosa migliorerebbe comunque, anche se vai ad aggiungere caratteristiche che al momento non ti servono. Tuttavia, se vuoi qualcosa di essenziale, non vedo migliore alternativa del classico Rega Brio R, amplificatore minimalista da meno di 1000€, grazie al quale probabilmente potresti persino fare a meno della scheda fono attualmente in uso. Un po' più verso il limite superiore del tuo range di spesa trovi il Naim Nait 5si, intorno ai 1500€, anch'esso piuttosto essenziale. Entrambi sarebbero un passo avanti sensibile rispetto al pur onesto Rotel A11.
Altro ampli integrato sostanzialmente classico ed essenziale potrebbe essere il Musical Fidelity M2si, che si trova anche poco sotto €1000. Poco sopra i 1000€ trovi anche il Primare I15, completamente tradizionale a parte la tecnologia utilizzata, che implementa moduli Hypex in Classe D. Come vedi, le alternative non mancano!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre valvolare
Salve, vi scrivo per la prima volta e non nascondo di seguire da poco la vostra rivista in rete, pur essendo un vecchio audiofilo che, dopo più di 30 anni si riavvicina al mondo hi-fi dopo aver scoperto le opportunità della musica liquida (sono un abbonato di Qobuz) e tutte le possibilità di aggiornamenti musicali che offre. Decido quindi di acquistare uno streamer e aggiornare il mio impianto che vede ancora suonare degnamente le Sonus Faber Minima Amator (regalo di laurea nel 1993) con un nuovo amplificatore e ritorno nei negozi di hi-fi della mia regione (Campania) dove ero stato 32 anni fa per le Minima Amator. Premetto che come tutti i vecchi appassionati seguivo le riviste del tempo e il buon vecchio Moroni con l'interesse di un ventenne universitario e con pochi soldi a disposizione, e decido di dare alle mie Minima Amator un nuovo compagno (amplificatore) che sostituisca un vecchio Dussun (clone cinese di Mark Levinson pagato poco più di 250 euro e che ha fatto bene il suo mestiere) decido di acquistare un nuovo ampli e la scelta ricade su un Hegel h 190 dopo aver già acquistato come streamer un Matrix elementi x usato. Ritorno, quindi a frequentare le nuove fiere musicali, e a al Bari hi end di quest'anno ascolto e mi innamoro delle Magneplanar 1.7i che acquisto dopo poco dal rivenditore di Napoli dopo averle provate con il mio Hegel h 190 nel negozio con gran cortesia del buon rivenditore. Hegel va bene anche se ad alti volumi sento il suono che si indurisce ma essendo la mia stanza di ascolto di 22mq con un livello sonoro medio va bene così.
Dopo 9 mesi decido che è tempo di prendere un ampli serio che faccia brillare le Magneplanar note come divoratrici di watt e Ampere e decido di cercare dei finali in classe A sul mercato dell'usato e trovo una occasione di un pre e finale Am Audio A 100mk2 / pre A 4 che nonostante i suoi 20 anni è tenuto benissimo e il proprietario lo usa con delle Magneplanar 3.7 quindi ghiotta occasione per provare l'accoppiata e portarlo a casa. Non c'è che dire, da appassionato di jazz i finali Am audio fanno brillare le Am audio e ritrovo quel suono un po' simile alle Minima Amator (morbido, trasparente, quelle voci) che le Maggie portano all'inverosimile, sembra che gli strumenti suonino nella mia stanza e il palco immenso si illumina all'accensione dell'impianto. Avendo sempre voluto possedere un ampli valvolare, pur essendo un ascoltatore digitale, chiedo consigli inerenti un buon pre valvolare (mercato usato tetto max 2500 euro) possa accoppiare con i finali A100 che possa dare quel tocco magico delle valvole come una ciliegina sulla torta del mio impianto. Avevo pensato ai vecchi pre Audio Research Ls 25 MK2 o Ls5 per una questione di budget ma ho paura che 20/30 anni su un pre siano troppi con relativi problemi sulla ricerca di valvole da sostituire o introvabili etc. Ho pensato che una possibile alternativa, visto il mio budget limitato a un moderno Prima Luna pre evo 300 di cui si parla bene, ovvero un pre nuovo o con pochi anni sul groppone. La mia domanda è quale strada intraprendere tra il vecchio Audio Research e il nuovo Valv Prima Luna per avere un salto di qualità con l'attuale pre Am Audio? Chiaramente sono ben accetti consigli su altri pre valvolari diversi da quelli che ho indicato, mi scuso per la lunghezza della lettera e vi auguro un felice Natale.
Vincenzo - E-mail: vincenzoforlano2000 (at) yahoo.it

LC
Caro Vincenzo,
sei sicuro di sapere esattamente a cosa vai incontro? Il “tocco magico delle valvole”, come lo chiami tu, lo è per esperienza diretta o per sentito dire? Prima di investire qualunque cifra, farei qualche prova sul campo, o inserendo un pre valvolare nel tuo impianto o portandoti appresso il tuo pre a stato solido per negozi, onde fare confronti sensati. Potrebbero esserci delle sorprese. Ciò premesso, meglio un pre a valvole moderno o relativamente recente, a uno con qualche decennio sulle spalle. Le valvole utilizzate in sezione pre hanno una durata molto lunga, ma non infinita, e anche condensatori e resistenze potrebbero mostrare i segni del tempo. Bene dunque il pre Prima Luna che citi o altro modello della stessa casa. Diciamo che non ci sono molte alternative sul mercato, a prezzi ragionevoli. Hai trovato dei negozianti disponibili, fai tesoro di questa possibilità e fai quante più prove a confronto ti consentono.
Una nota a latere: questa leggenda che le Magneplanar siano divoratrici di watt è bizzarra: i pannelli Magneplanar hanno impedenza COSTANTE, sono in pratica un carico puramente resistivo, ovvero la cosa più facile da pilotare per qualunque amplificatore che sia in grado di gestire carichi bassi (3-4Ω), in pratica qualunque buon amplificatore moderno. Ormai hanno raggiunto anche livelli di sensibilità abbastanza elevata, quindi bastano pochi watt per farle suonare forte. Le tue, ad esempio, sono da 86dB/w/m, ovvero ben più sensibili della maggior parte dei minidiffusori in commercio. Tanto per capirci meglio, le vecchie Sonus Faber Minima FM2 non arrivavano a 83dB. A volte mi chiedo chi si inventi stupidaggini del genere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade e modifiche
Buon pomeriggio Lucio e auguri di buon natale. Le chiedevo un suo parere sul mio impianto. Ho una stanza di 25 mq complessiva. Elettroniche Naim ampli Nait xs2 70 w per canale, cd Naim 5xs e flat cap xs che alimento con i 3 cavi snaic 2 sono snaic 5 e 1 snaic 4, i due apparecchi contemporaneamente cd naim ed ampli naim.
Diffusori pagati molto nuovi non usati Harbeth hl p3 esr xd ultimo modello a sospensione pneumatica che sono installati sopra stand molto pesanti music tool modello tool one peso kg 29 cadauno alti 60 cm.
Il suono mi appaga molto ma alcuni miei amici mi chiedevano di provare il Nait 5 i 50 anniversario prodotto da naim in pochi esemplari 1973 ma vedendolo mi sembra piccolo e costa 2.950 euro non so se valga la pena vendere il mio xs 2 che suona divinamente con il piccolo naim giusto perchè ha ingresso phono mm che il mio integrato non ha per collegarlo giradischi poi con i diffusori Harbeth che chiedono molta potenza che faccio vado a peggiorare anziché migliorare.
Penso che il piccolo nait 5 50 anniversario forse tra dieci anni si rivaluterà del doppio ma chi può dirlo. Il giradischi Rega P5 con braccio Rega rb 700 lo consideri un giradischi valido o è meglio sostituirlo con il nuovo Rega p8 con braccio rega rb 880 a sentire molti il p5 è anche meglio del p8 ed il braccio rega rb 700 non è per niente inferiore al braccio rb 880 forse dovremo andare sul p10 con braccio rega rb 3000 ma siamo ad altri livelli di prezzo.
Vorrei fare delle modifiche magari mettere sul naim xs 2 lo stesso trasformatore che ha il supernait 3 le harbet con potenza maggiore non le rovinano come anche modificare il flat cap xs con circuitazione dr la fanno mi pare Lasa piacenza e avrei con 600 euro più o meno quella cifra un apparecchio che sarebbe come 2 hip cap dr.
Le Harbeth vorrei provare a mettere il tweeter scanspeak d 2010 ma scrivendo a loro me lo hanno sconsigliato in quanto il diffusore è stato costruito con delle caratteristiche che modificandolo ne perderei in qualità e timbrica quindi lascio stare non perchè non sono soddisfatto sono pienamente soddisfatto del mio impianto, ma solo per il gusto di provare un nuovo tweeter lo scans peak d 2010 è il migliore degli ultimi 30 anni prodotto m pare le aveva le diapason micra vecchi modelli e vecchi modelli di spendor sp 100 e sp3/1.
Per ultimo le Rogers 75 anniversario prodotte in pochi esemplari 300 in tutto il mondo a 7900 euro le hai mai ascoltate mi sembra una cifra assurda e vorrei sentirlo per una comparazione con le mie harbet hl p3 esr xd che costano la metà.
Se consideri che le Spendor serie classica sp 100 ex demo da 14.000 euro stanno 8.500 euro 500 euro in più delle rogers 75 anniversario mini monitor siamo non dico altro.
Saluti e rinnovo gli auguri di Buon Natale.
Marco - E-mail: mark65mm (at) virgilio.it

LC
Caro Marco,
come ho fatto nella lettera che precede la tua (che sembrava dettata a un software di riconoscimento vocale), ho provato a sistemare l'italiano, la grammatica e la punteggiatura per renderla più leggibile, ma alla fine mi sono arreso. Rileggete mai quel che scrivete, prima di inviarlo? Ti confesso di non aver capito il senso di varie frasi, e forse neppure il senso complessivo di questa tua. Provo a semplificare, nel mezzo della confusione che sembra albergare sovrana nei tuoi pensieri.
Non vedo ragione alcuna per acquistare il Nait 50° anniversario, è solo un'operazione di restomod, ovvero marketing nostalgico, per celebrare il vecchio, primo integrato Nait (che, tra l'altro, possiedo e conosco molto bene). Terrei il Nait XS2 senza dubbio alcuno. E, anche se non ha senso porsi il problema, dubito che la nuova edizione del Nait 1 possa rivalutarsi in futuro. Naturalmente non modificherei il tuo Nait XS montando a caso trasformatori diversi. Se volessi migliorare davvero, cerca un Supernait usato. E non modificherei neppure gli alimentatori Naim, diventerebbero invendibili. Per lo stesso motivo mai mi metterei a toccare un diffusore come il tuo, sostituendo “a caso” un tweeter. Io credo che i progettisti Harbeth sappiano fare il loro mestiere molto meglio di te e se hanno scelto quei tweeter è perché volevano ottenere un certo tipo di suono. Tra l'altro, sostituire i tweeter senza modificare il crossover è puro nonsenso, perché magari cambiano sensibilità ed impedenza...e andrebbe rivisto tutto. I diffusori così rimaneggiati, di nuovo, diventerebbero invendibili. In ogni caso, se il D2010 fosse il “miglior tweeter degli ultimi 30 anni”, non ti chiedi come mai non sia presente su tutti i migliori diffusori sul mercato? Sarebbe da stupidi realizzare diffusori con tweeter peggiori, no? Tra l'altro, si tratta di un (buon) tweeter che costa solo 80€, difficile credere sia il massimo che la tecnologia oggi possa offrire, dopo 30 anni di progresso nei materiali e nelle tecniche di costruzione. Per quanto riguarda il giradischi Rega, se volessi fare un upgrade, dovresti investire su una testina di livello più elevato, non cambiare giradischi!
Infine no, non ho ascoltato i diffusori di cui scrivi, e in tutta sincerità non ho capito il senso delle ultime frasi della tua missiva. È chiaro che esistano diffusori migliori dei tuoi, più o meno costosi, non capisco pertanto il senso della tua lamentela. Vuoi sentirti dire che diffusori più costosi non suonano meglio dei tuoi? A che pro? Affermi che “sono pienamente soddisfatto del mio impianto”...ma forse non è esattamente così.
Spero di esserti stato utile (ne dubito),
Lucio Cadeddu

Delusione analogica
Caro Lucio,
grazie infinite per la meticolosità, entusiasmo e competenza con cui aiuti sia il neofita che l'ascoltatore esperto. Il tempo che dedichi alle prove e alla descrizione di queste è una miniera inesauribile per poter crescere, formarsi, ragionare e sognare. Il rigore scientifico adottato da te, dai tuoi collaboratori e dai tuoi colleghi dovrebbe essere termine di paragone per migliaia di altri divulgatori, in ogni ambito. Viva Galileo! Ho un impianto molto basico collocato in un ambiente di circa 4x4, ascolto pop e classica con ottoni (suono la tromba), ogni tanto jazz:

Le due sorgenti sono collegate rispettivamente ai due ingressi dell'ampli, che posso commutare con il selettore. Il P3 è l'ultimo arrivato. Del suono proveniente da questo mi entusiasma la distinguibilità e separazione degli strumenti, trovo che riproduca un dettaglio a cui non ero assolutamente più abituato. PROBLEMA: sono insoddisfatto per il minore volume e la minore corposità del suono proveniente dalla sorgente analogica rispetto allo stesso brano (digitalizzazione permettendo) riprodotto dal Fiio. Direi che il suono proveniente da P3+preamp perda molto nelle frequenze medio basse e basse e il volume risulti nettamente inferiore.
Il mio ragionamento da neofita è che probabilmente il preamp porti un segnale troppo debole (potenziometro rigorosamente sul massimo) all'amp, ma non mi rendo conto se un preamp diverso (eventualmente quale sui €250?) potrebbe effettivamente migliorare la situazione o se l'anello debole si trovi da un'altra parte. Potresti darmi un consiglio in merito?
Era dagli anni '90 che avevo relegato il piatto in soffitta, a favore dei cd prima e dello streaming poi. Non ricordavo fosse così magico estrarre i vinili dalle loro custodie, metterli sul piatto, appoggiare la testina, attimi di sospensione con il crepitio...musica. Il vinile è musica fisica, da “toccare” con le orecchie e sentire con le mani. Viva il vinile!
Grazie di cuore per la tua passione!
Roberto - E-mail: roberto (at) rivalta.it

LC
Caro Roberto,
mi spiace che tanto entusiasmo per il “rituale” analogico sia rovinato da un suono che non ti soddisfa. Spesso il segnale di un pre fono o di un ingresso fono è più basso rispetto a quello degli altri ingressi linea, problema che si risolve alzando un po' di più il volume, ma ciò che non va bene è che tu lo senta vuoto sul basso e sul medio-basso. Se tutto fosse regolato a dovere, in teoria non dovresti soffrire di questo problema, anzi. Il tuo sistema analogico non ha niente che, sulla carta, lascerebbe supporre una prestazione così deludente. Puoi, certo, migliorare il pre fono, ad esempio con un Rega Fono, da circa €250. Potresti anche provare ad aumentare di qualche decimo di grammo il peso di lettura della testina, un po' di corpo in gamma bassa dovrebbe venir fuori. Quel che vorrei capire meglio, però, è se questo problema di leggerezza in gamma bassa e medio-bassa sia o no indipendentemente dal volume. Già, perché se l'analogico suona più piano, e tu non riallinei il volume, parte della leggerezza che lamenti potrebbe essere dovuta proprio a questa differenza di livello d'ascolto. Ultima cosa, i dischi. Non è da escludere che i dischi in tuo possesso non siano in perfette condizioni o, magari, siano delle vecchie edizioni o stampe economiche. Anche questo può fare la differenza rispetto a un file digitale realizzato con tutti i crismi. Controlla tutte queste cose che ti ho elencato e sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Audiofilo senza audio e senza filo
Buona sera, Gent.mo Direttore. Nel corso della mia lunga vita, mi sono permesso di scriverLe una sola volta in precedenza. Ora che intendo cedere ai miei figli (non è ancora un testamento) tutti i miei dispositivi per l'ascolto ad un certo livello di musica analogica (mi sembra di vederla già terrorizzato ma non aggiungerò mai nessun elenco), vorrei ritirarmi in santa pace nel mio studiolo e ascoltare SEMPRE SOLO E SOLAMENTE MUSICA LIQUIDA con questi essenziali dispositivi:

  1. SERVER MUSIC CENTER che non abbia le caratteristiche, le tecnologie e la complessità di un sistema di sicurezza di un Istituto Bancario
  2. OTTIME CUFFIE HI-FI STEREO PER PADIGLIONI AURICOLARI STANCHI E CONSUMATI
  3. SOLO SE NECESSARIO, IL MIO ATTUALE E GAGLIARDO PC DESK ASUS CON UNA BUONA SCHEDA AUDIO ESTERNA PRO-JECT, DUE HARD DISK ESTERNI E UN DISCRETO NAS
  4. SOLO SE INDISPENSABILE, UN NUOVO PC (MAGARI MINI-PC) CON CARATTERISTICHE CHE IGNORO.
N.B. NON SOPPORTO E NON SONO ASSOLUTAMENTE INTERESSATO A DISPOSITIVI STREAMING - OPERAZIONI PURAMENTE COMMERCIALI. IDEM PER AURICOLARI.
Un'ultima soffiata. Un mio caro amico recentemente ha acquistato il solo Lettore per cd - privo dell'ingresso per cuffie - al costo outlet di Euro 30.000,00 - motivando la leggerissima spesa in quanto acquista solo cd giapponesi di musica classica e lirica. Nel mio caso, prima di trovarmi ricoverato in TSO accanto al mio amico, le finanze che mi posso permettere arrivarono ad un tetto massimo complessivo di 10.000,00 euro, salvo compassionevole obolo da parte dei figli.
Grazie.
Giancarlo - E-mail: 152peg (at) gmail.com

LC
Caro Giancarlo,
parto dal fondo: ognuno è libero di spendere i propri soldi come preferisce, anche acquistando un lettore CD da €30.000, ci mancherebbe! La motivazione addotta dal tuo amico è deboluccia, ma va bene anche così. Ovviamente mi auguro che a valle di contanto lettore ci sia altrettanto impianto che, fatte le dovute proporzioni, dovrebbe aggirarsi su €100.000 almeno. È anche grazie a persone così che questo settore sta in piedi (a malapena e un po' barcollante). Per quanto riguarda le tue esigenze comincio col dire che se volessi ascoltare solo in cuffia, dovresti prevedere un buon ampli dedicato a questa. Senza un buon ampli cuffia, è assolutamente inutile spendere cifre importanti nella cuffia. Non mi è purtroppo chiaro cosa tu desideri come sorgente. La dicitura “Server Music Center” mi è ahimé ignota, tanto più se poi dici di voler escludere gli streamer. Come la vorresti ascoltare questa musica liquida? Da file o da rete? Comunque sia, io ti consiglierei un fact-totum tipo uno dei tanti Cocktail Audio. Ad esempio, il modello X45Pro ha tutto ciò che ti serve: può anche gestire NAS, HDD esterni o interni, collegarsi a un PC, e gestire la musica via rete da tutti i provider oggi disponibili. Puoi comandare tutto tramite app. Ha anche un'uscita cuffia, che però dovrebbe lasciare il posto a un buon ampli cuffia (che so, uno dei tanti modelli iFi, ad esempio) da collegare alle uscite analogiche. Non è a buon mercato (tra i 4000 e i 5000 €) ma esistono, volendo, anche modelli un po' più semplici, sempre nel catalogo Cocktail Audio. La scelte delle cuffie, infine, è un fatto estremamente personale, quindi armati di pazienza e prova diverse soluzioni. La prima cosa da decidere, ad esempio, è se preferisci un modello aperto o chiuso. Questo secondo tipo consente un isolamento quasi totale dal mondo esterno, ma molti la trovano una soluzione un po' affaticante. Le cuffie aperte in genere sono più leggere, un parametro importante se le devi tenere in testa per ore, ma talvolta non raggiungono le prestazioni delle cuffie chiuse limitatamente alle basse frequenze. Esistono delle eccezioni, e per questo motivo dovrai provare un po' tu cosa ti convince di più. Anche la scelta della forma dei padiglioni è strettamente personale. Dei padiglioni comodi per le mie orecchie possono essere scomodi per le tue. Devi anche decidere se vuoi delle cuffie Bluetooth (senza cavo) o cablate. La prima soluzione, in genere, pur comodissima, è qualitativamente inferiore. Comunque, nei 10.000 Euro previsti direi che ci stai dentro benissimo anche acquistando il Cocktail X45Pro, visto che avanzerebbero almeno 5000 € per ampli cuffia e cuffie. Direi che c'è abbastanza per godersi la musica come si deve. Fai qualche prova e sentiamoci di nuovo per una cernita finale, se vuoi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Confronti sorprendenti
Ciao Lucio,
desideravo informarti che oggi sono andato ad ascoltare sia il Lettore Marantz SACD 30n che l'amplificatore Naim Supernait 3. Ho portato con me le mie immancabili cuffie Denon AH-D5000 ed un disco SSD con file di qualità CD ed altri a 24/192 Khz. Per evitare l'influenza di troppe “variabili” in gioco prima di andarlo ad ascoltare ho ascoltato il mio Marantz NA8005 con l'uscita cuffie un ora prima. Quando sono andato in negozio ho ascoltato Marantz SACD 30n sempre con la sua uscita cuffie. Senza dilungarmi troppo ti posso dire che quel lettore è letteralmente “un altro pianeta” e se volessi fare una stima economica di quanto varrebbe direi il triplo del mio che guarda caso rappresenta quasi il triplo del costo del mio (1200 Euro conto 3400 Euro). Nessun tipo compromesso rispetto al mio, tutto era meglio senza eccezione. Devo dire però che l'uscita cuffie era certamente migliora della mia e questo potrebbe aver alterato un po' il confronto, ma non credo di molto. Ora passo all'uscita cuffie del naim che dicono essere in classe A e di un ottima qualità. Devo premettero però che c'erano dei problemi non da poco, si sentiva un forte rumore (tipo quello da interferenza) sia nelle cuffie e sia negli altoparlanti. Il venditore crede che il problema dipenda dall'alimentazione forse della sua presa elettrica, anche se usava tutti cavi ultra schermati che sembravano serpenti. Il lettore Marantz non mostrava affatto questi problemi. Il rumore si sentiva solo quando nessun suono veniva riprodotto, tuttavia in queste condizioni più alzavo il volume è più forte si sentiva il rumore. Quando un brano veniva riprodotto non si sentiva alcun rumore. Ipotizzando che l'amplificatore non fosse rotto, ma funzionasse normalmente devo dire che non mi ha convinto in modo particolare. Ma forse potrebbe dipendere da fattori esterni. Dato l'uscita cuffia del Marantz era già buona, quella del Naim era superiore, ma tuttavia in alcun brani non suonava altrettanto bene. Il punto è che il vero salto di qualità lo faceva il segnale che riproduceva dettagli in modo in cui non avevo mai sentito prima. L'amplificatore non faceva altro che amplificare quello che c'era in entrata e lo faceva anche bene, ma non in modo do sorprendermi particolarmente. Addirittura ho avuto l'impressione che quando ho ascoltato un brano particolare andasse quasi in distorsione, cosa mai successa con il mio Arcam. Devo dire però che il Naim suonava più lineare nel mio Arcam, su questo non c'è dubbio, ma per tutto il resto non mi sembra questo gran salto di qualità. La conclusione del discorso è che se effettivamente il Naim non era rotto come dice il negoziante, passare dal mio ampli Arcam FMJ A32 al Naim Supenait 3 che costa il doppio non basta per avere un salto di qualità decente. Forse ci vorrebbe un Arcam A49 che immagino sia superiore visto anche il suo costo, ma si tratta sempre di ipotesi. Diverso il discorso del Marantz SACD 30n che rappresenta un enorme passo avanti sotto tutti i punti di vista compreso soprattutto l'affaticamento di ascolto che era nettamente inferiore al mio NA8005 ed ad un DAC Metrum R2R che posseggo. In poche parole il lettore sarà il mio prima acquisto, per quanto riguarda poi l'amplificatore si vedrà ma di certo non basterà qualcosa che costi un po' più di mio. Il negoziante che tratta anche Esoteric, ritiene che quel lettore suona meglio anche degli Esoteric da 8000 Euro, e non si spiega come mai gli Esoteric costano così tanto. Quando poi gli ho chiesto dei vari Streamer Cambridge, Naim e DAC R2R lui sostiene che il Marantz SACD 30n suoni meglio e per la sua categoria di prezzo non c'è niente a confronto.
Inutile dire che quei lettori li aveva anche in esposizione. Addirittura ritiene che suona meglio anche del più vecchio, ma più costoso Marantz SA-KI Ruby da 4000 Euro, diversamente che quello che dicono i forum. Per quanto riguarda il mio parere personale: non mai sentito un lettore che suona meglio del Marantz SACD 30n. In definitiva la per quello che ho sentito e per quelle che sono le mio preferenze personali la sorgente conta e molto.
Approfitto dell'occasione per augurarti buon anno!!
Cordiali Saluti,
Marco - E-mail: info (at) pro-software.it

LC
Caro Marco,
perdonami se freno un po' i tuoi entusiasmi ma tutto ciò che hai sentito non è la differenza tra due sorgenti digitali ma tra due uscite cuffia diverse. Sono abbastanza sicuro che, collegati i due lettori allo stesso amplificatore e agli stessi diffusori tali differenze abissali si ridurrebbero di molto. Comunque sia, acquista pure questo Marantz SACD 30N e riverifichiamo tutto sul campo. Allo stesso modo, trovo inconcludente - nel senso che non si possono trarre le conclusioni che tu hai tratto - la prova del Supernait. Non si può valutare la differenza tra un amplificatore e un altro ascoltandoli tramite l'uscita cuffia! Non è per questo che sono stati progettati, ma per pilotare diffusori, tipicamente ben più ostici e complicati. Allo stesso modo, non ha molto senso confrontare l'uscita cuffia di un lettore CD con quella di un amplificatore, non foss'altro che per il semplice fatto che a monte dell'uscita cuffia dell'amplificatore c'è tanta altra roba (es. una sezione pre) che sul lettore CD non c'è. La cosa da fare sarebbe stata quella di portare sia il Marantz che il Supernait all'interno del tuo impianto, per una prova leggermente più scientifica. Prova a chiedere al negoziante questa possibilità, anche dietro pagamento di una consistente cauzione o chiedendo la sua diretta supervisione. Solo così capiresti davvero le differenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Downgrade CD Player
Gentile Direttore,
ti ringrazio innanzitutto per la risposta “illuminante” ai miei quesiti sul
Vol. 1088. Circa il DAC Topping abbinato al lettore audio/video ho fatto qualche confronto: il DAC ha un suono più brillante, con i medio alti ed i bassi in primo piano, cosicché sembra più realistico ed emozionante, però con l'ascolto diventa leggermente affaticante. L'elettronica YBA ha invece un suono un pochino meno aperto, ma nell'insieme mi sembra più musicale ed invoglia ad alzare il volume. C'è comunque una differenza di prezzo, anche se non c'è una corrispondente differenza di prestazioni. Il TOPPING per il suo prezzo se la cava molto bene! Sono convinto della bontà dei tuoi suggerimenti, anche per questo fatto.
Sto pensando alle indicazioni che hai dato più volte ai lettori di TNT-Audio sulla equivalenza di qualità musicale tra i vari modelli di lettori CD al di sotto delle mille euro (Rega Apollo escluso). Chiedo per questo, se lo stesso giudizio valga anche per i DAC, e quindi se un modello da 500 euro ed uno da 900, alla fine suonino quasi uguali.
Per concludere torno ancora sul tema dei contributi volontari a TNT-Audio: mi ha sorpreso nella tua risposta quanto siate sobri nella gestione e modesti nelle vostre aspettative! Vi fa ancora una volta onore, ma forse dovreste esortare un po' di più i lettori, che usufruiscono di un eccellente servizio a costo zero! Buona la sollecitazione che avete inserito a fine recensioni.
Grazie per l'attenzione.
Buon lavoro e buon anno nuovo!
Mario - E-mail: invernizzi.mvt (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
grazie per il feedback sui confronti da te effettuati. Aggiungo solo una nota: ti dovresti concentrare non tanto sulla quantità o presenza più o meno evidente di certe frequenze (uno ha più gamma medio-alta, l'altro meno) quanto sulla quantità di informazioni estratte: è qui che si gioca tutta la differenza tra un componente più fedele e uno meno fedele. Per quanto riguarda i DAC confermo che le differenze tra prodotti non troppo distanti come fascia di prezzo sono piccole, quasi trascurabili. Tanto per capirci, tra un Fosi ZD3 (€200) e un Manunta Audio EVO3.1 (€990) le differenze sono veramente piccole e percepibili SOLO all'interno di un impianto estremamente rivelatore installato ad hoc in una stanza acusticamente ideale. In altre condizioni, più caserecce, il solito saloncino con parete attrezzata arredato senza alcun fine acustico che non sia quello di accontentare (obbedire a) la consorte, come il 99% delle case degli appassionati, sono sicuro che sarebbe impossibile percepire le differenze. Poiché il suono di un lettore CD è dato al 99.9% della sezione di conversione e d'uscita, capisci che lo stesso parallelo possa essere fatto anche per questo tipo di componenti.
Infine grazie per il sostegno alla causa delle donazioni. Sai, credo sia inutile ripetere il concetto più volte, il link al sistema di donazione Paypal ormai è inserito in ogni nuovo articolo che pubblichiamo, nessuno può dire di non averlo notato. Tuttavia, delle migliaia di visitatori (abituali!) chi contribuisce è un manipolo di un centinaio di generosi, che non smettiamo mai di ringraziare. Una certa ritrosia è normale, sul web si attinge gratis a tante informazioni, pagare potrebbe essere ritenuto superfluo. La differenza, che anche un visitatore casuale dovrebbe notare, è che TNT-Audio è ormai l'unico sito web che non ha ha finestre pop-up per cookies, newsletter, pubblicità, attivazione di notifiche etc. Chi apre una nostra pagina, vede solo quello che deve vedere: informazioni, peraltro completamente indipendenti e, soprattutto, non brodo allungato fino alla nausea, come capita ormai di vedere ovunque, con lo scopo di poter inserire in una pagina più banner possibili. E stendo un velo pietoso sui video di YouTube, che allungano in 30 minuti considerazioni che potrebbero essere condensate in cinque minuti. Comunque sia, noi procediamo benissimo anche così, stiamo lavorando a un restyle del sito in occasione, imminente, del nostro 30esimo anno di presenza sul web. Con le donazioni ricevute dovremmo essere in grado di realizzarlo senza troppi problemi. Poi, certo, resta il fatto che le donazioni potrebbero aiutare a finanziare altre iniziative (reportages, traduzioni etc.) ma siamo andati avanti finora contando sulle nostre sole forze, continueremo a farlo :-)
Grazie per il feedback e per il sostegno!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
sono un vecchio seguace di TNT-Audio che dopo 3-4 anni di stand-by è ritornato a frequentare il sito e la musica. Poiché le vecchie casse (
TNT Lilliput autocostruite) sono spirate ho deciso di acquistare le Lonpoo 42x, colpito dalla sua recensione. Cercando su Amazon le ho trovate ed ho visto che le sue appena accennate lamentele hanno sortito un effetto ottimale. Ora le casse hanno tutti gli ingressi desiderabili, il telecomando e la regolazione volume su un fianco.
Ecco volevo solo segnalarglielo e ringraziarla per l'indefesso ed ammirevole lavoro di diffusione della buona (ed abbordabile) musica.
Grazie ancora,
Claudio - E-mail: turcla (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
sì, sembra che in Lonpoo abbiano ascoltato le mie osservazioni, migliorando la flessibilità operativa delle precedenti LP42X. Purtroppo hanno lasciato inalterata la sigla, per cui si rischia di fare un po' di confusione. In ogni caso, con tutti i vantaggi operativi che offrono adesso, questi piccoli diffusori attivi sono dei temibili concorrenti per tutti gli altri costruttori. Molto difficile fare di meglio al prezzo richiesto. Le stesse LP42 passive resistono sul trono dopo diversi anni. O sono stati veramente bravi, o hanno avuto una fortuna sfacciata nell'azzeccare un progetto così incredibilmente ben suonante, a questo prezzo.
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Inauguriamo il nuovo anno con il disco nuovo di Ringo Starr, leggendario batterista dei Beatles, che continua a fare musica con entusiasmo nonostante stia per spegnere 85 candeline. L'album, di ispirazione country, si intitola Look up e questa è la title-track, con Molly Tuttle come guest star.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una “TNT-Audio Suggestion” su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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