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I volumi della posta precedente
LC
Caro Marco,
la stanza non è enorme e se il posizionamento dei diffusori è in libreria, non vedo niente di meglio di una coppia di Lonpoo LP42X, cioè il modello attivo. Ci puoi collegare qualunque sorgente e le puoi gestire da telecomando. Con questi diffusori è sufficiente abbinare una qualunque sorgente, persino sprovvista dai DAC (visto che i diffusori hanno anche ingressi digitali, incluso HDMI per la TV) e il tuo impiantino low-cost è servito. Cerca di posizionarle in maniera tale che i tweeter si trovino all'altezza di ascoltatore seduto. In ogni caso, stante la posizione non ideale (la libreria) i controlli di tono potranno aiutarti un po' a correggere eventuali mancanze. Per quanto riguarda la posizione del punto d'ascolto, non è un problema avere la parete alla spalle, ma sarebbe buona cosa se fosse resa almeno un pochino assorbente. Lo streamer, in virtù del taglio low-cost del tutto, potrà essere uno dei vari modelli Argon Audio (vedi nostre recensioni), i vari WiiM dei quali si parla tanto bene, o anche qualcosa del catalogo Pro-Ject. Il tuo amplificatore Creek può tranquillamente trovare il suo posto sul mercato dell'usato, non farai troppa fatica a venderlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
è una buona idea cercare di costruire un impianto per la musica multi-canale utilizzando diffusori che condividano la medesima impostazione timbrica, onde evitare sgradevoli squilibri del fronte sonoro. Quindi voto a favore per qualche modello della serie Silver di Monitor Audio, senza porti troppi problemi per quel che riguarda sensibilità e impedenza: in ogni caso il tuo amplificatore sarà in grado di gestirli senza alcun affanno. Tra l'altro, questi amplificatori multicanale moderni hanno tantissime regolazioni possibili, per cui non prevedo problemi nell'amplificare a dovere, e magari secondo il tuo gusto e le caratteristiche dell'ambiente, 5 o più diffusori dello stesso tipo. Mi pare che questo amplificatore Sony disponga anche di un sistema di calibrazione automatica tramite microfono, più facile di così!
Naturalmente, ça va sans dire, se già è complicato installare per bene due diffusori stereo, puoi immaginare quanto possa diventare complicato inserirne cinque o sei. Cura con attenzione questo aspetto, per una buona riuscita di tutta la (complicata) operazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Sergio,
se la sezione che si è guastata è quella di conversione, credo proprio che qualunque laboratorio, come quelli citati, sia in grado di metterci mano. Valuta bene i costi, perché potresti anche considerare l'opzione di utilizzare un DAC esterno e usare il Genki solo come meccanica. Il vecchio Linn Numerik con alimentazione Brilliant potrebbe essere un'opzione tutt'altro che sconsigliabile, nonostante gli anni che ha sul groppone. Era un DAC semplicemente eccellente. L'assistenza ufficiale non è sempre la soluzione migliore. Ad esempio, su alcune macchine, come i CD players, la casa madre Linn non fa più service, e magari i costi - anche se fosse fattibile tramite l'importatore italiano - potrebbero essere molto alti. Su una macchina come il Genki una riparazione costosa quanto un buon DAC esterno sarebbe priva di senso. Rivolgiti dunque a uno dei laboratori citati ed esponi il problema, qualcosa ti sapranno dire sicuramente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Semplificazione impianto
Caro Lucio,
comincio in maniera sintetica: cosa posso comprare a circa 2000 euro nell'usato, che si avvicini al suono delle Wilson Sophia, da ascoltare in una stanza di circa 14m2, posizionando le casse a non più di 40cm dalla parete di fondo?
Mi spiego meglio: come ti avevo scritto in una mail di ottobre (vedi “semplificazione impianto” in Vol. 1094), ho venduto il dac Schiit e il pre Nuprime, ora sostituiti dal WiiM Ultra. Il resto è sempre cd Marantz 6006, finale Nuforce STA 120 e Monitor Audio Gold 200. Ho fatto l'errore di ascoltare il mio (ex) pre abbinato a Zerozone e Wilson Sophia, la differenza con il mio impianto è imbarazzante, ma d'altronde le Sophia hanno anche un altro prezzo.
Sbaglio a pensare che la differenza principale di suono sia imputabile alle casse, al netto di ambienti d'ascolto diversi? D'altronde anche tu, nella risposta alla mia mail precedente, avevi sottolineato il fatto che un miglioramento significativo potrei averlo cambiando le Monitor Audio.
Grazie come sempre per l'attenzione.
Saluti,
Stefano - E-mail: vitastex (at) gmail.com
LC
Caro Stefano,
non basta avere dei bei diffusori per ottenere un buon suono. Le Wilson Sophia, eccellenti anche secondo gli standard attuali, sono diffusori grandi e con una gamma bassa molto importante. Se l'ambiente non è in grado di gestire un simile assalto sonoro, il risultato finale non sarà che disastroso. Nel tuo caso i 14mq dell'ambiente, uniti ai 40 cm di spazio dalla parete posteriore accendono così tanti allarmi che ci andrei molto, molto cauto. E, naturalmente, non solo per le Sophia, ma per qualunque diffusore in grado di sollecitare l'ambiente in quel modo. Forse meglio volare più basso, con qualche torre da pavimento di livello più elevato rispetto alle tue Monitor Audio e più a proprio agio in condizioni ambientali non ottimali. Sto pensando a Totem, tanto per citare un esempio classico. Comunque sia, è possibile che faresti fatica a riconoscere anche i tuoi diffusori, fatti suonare in una stanza diversa, con alle spalle la spinta bruta degli ZeroZone.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
B&W 801 Matrix
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Esce il nuovo album di Youth Lagoon, al secolo Trevor Powers, intitolato Rarely Do I Dream. Tra echi electro-pop, sperimentazioni e rock-pop raffinato questo album è pieno di sorprese. Questa è Neighborhood Scene.
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Gentile Lucio, ho cambiato casa per consentire ai miei figli di frequentare la scuola che preferiscono e non sarà una soluzione definitiva quindi ho deciso di lasciare le mie Turberry nella casa di proprietà ed accontentarmi di un po' di Sonos play1 sparse per la nuova casa in affitto. Inutile dire che mi sono già stancato e sto perdendo il piacere dell'ascolto di buona musica, per questo mi sono messo a cercare nell'usato e mi hanno offerto una coppia di 801 Matrix serie 3 praticamente nuove (ancora in rodaggio) ad un prezzo che ritengo molto conveniente. Queste casse sono state un sogno di gioventù quindi sono molto propenso a prenderle ma prima vorrei togliermi un paio di dubbi che mi frenano: ha senso oggi acquistare una coppia di 801 di circa 30 anni e per le quali non si trovano più ricambi? So che sono molto esigenti in termini di corrente ed io attualmente non ho ampli correttosi per pilotarle, si trova qualcosa di valido nell'usato? Che amplificazione consiglieresti per le 801? Meglio se ad un prezzo accessibile. Un amplificatore in classe D le piloterebbe bene? Io avevo in mente alcuni modelli tipo Nad 3020, Monrio cento oppure cercare un Musical Fidelity o ancora un Unison Research usati, ma sono aperto a qualsiasi suggerimento.
Grazie per la tua passione,
Davide - E-mail: info (at) davidefusco.com
Caro Davide,
la vera domanda (vedi anche lettera precedente) non è se le vecchie B&W 801 Matrix siano ancora valide oggi, ma se hai un ambiente adatto a farle rendere al meglio. Se sì, non vedo problemi al loro acquisto, i diffusori top di anni fa sono ancora in grado di suonare dannatamente bene. Certo, si tratta di vecchiette che potrebbero aver bisogno, prima o poi, di qualche intervento, ma per fortuna non mancano gi artigiani in grado di riparare praticamente qualunque altoparlante. Per questo motivo la mancanza di ricambi è un falso problema. Come amplificazione, secondo me ce la a pilotarle a dovere anche un piccolo Fosi V3, a suo agio anche con impedenze abbastanza basse. La sensibilità delle 801 dovrebbe essere intorno agli 87dB/w/m, quindi non particolarmente problematica, direi assolutamente nella media. Non dovesse bastare un solo V3, allora pensa alla coppia di V3 mono o, meglio ancora, agli ZeroZone, che pilotano anche le pareti di casa ;-)
Quel che ti consiglio di fare, tuttavia, è di ascoltarle, perché la memoria gioca brutti scherzi. Se i diffusori sono a portata d'orecchio, non esitare di andare a sentirli. Te lo dico perché le generazioni più recenti di 801 (e di B&W in generale) hanno un'impostazione timbrica particolare. Per capirci, non suonano come le 801 prima serie, se è a queste che si aggrappano i tuoi nostalgici ricordi audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Pietro,
quel che hai fatto, lo sai già, è assolutamente privo di senso. Non c'è alcun vantaggio a usare un crossover elettronico a monte di un crossover passivo, tranne quello di poter regolare il volume di alti e bassi smanettando con il controllo di livello dei due amplificatori. Realisticamente, se il suono ti sembra più “nitido e con ottima musicalità” è semplicemente perché hai alzato di qualche dB il livello della gamma medio-alta. La cosa da fare è estirpare il crossover passivo e regolare i tagli (e i livelli) con il crossover elettronico. La cosa più sensata potrebbe essere quella di contattare la stessa Chario per informazioni di prima mano. Quel che so io è che il taglio tra midwoofer e tweeter avviene a 1500Hz, se non sbaglio a 12dB/ottava, quindi se regoli il crossover elettronico in questo modo di sicuro non sbagli e non si rompe niente. Magari il crossover passivo originale ha qualche trucco particolare, ma non sono sicuro riusciresti a replicarlo perfettamente col Behringer. Senti Chario e vediamo che dicono. È possibile che ti consiglino di non toccare niente. In ogni caso, impostato il taglio, poi dovrai regolare i livelli per ottenere una risposta il più possibile lineare. Purtroppo non ho informazioni da passarti sui tagli del crossover delle Sony. Una cosa che potresti fare è smontarlo e chiedere a qualcuno del mestiere di fare un po' di reverse engineering ovvero ricavare schema e tagli osservando circuito e componenti, non è difficile.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Caro Giacomo,
ho pubblicato una richiesta identica alla tua la settimana scorsa su questa stessa Rubrica. Ti invito a leggerla per altri spunti. Rispetto alla situazione che lamenti tu, però, apparentemente ci sono delle differenze. Il lettore che ti ha preceduto lamentava un suono privo d'impatto e poco coinvolgente, tu invece lamenti che il suono resta dentro le casse, e che non hai una buona immagine stereofonica. Purtroppo il problema fisiologico delle nostre orecchie, sempre lui, permane e detta legge e perciò ti invito a riflettere su una cosa: la maggior parte delle informazioni ambientali, quelle che aiutano a ricostruire una (finta) immagine tridimensionale, si trovano nella zona delle alte frequenze e, parzialmente, nel basso più profondo, guarda caso proprio le frequenze che il nostro orecchio taglia via quando ascoltiamo a basso volume. Quindi no, un alimentatore nuovo non risolverà in alcun modo il problema. Ora rileggi questa frase a voce alta, più volte ;-)
La soluzione, anche nel tuo caso, potrebbe essere un trattamento ambientale dell'acustica in dominio digitale, con anche l'aiuto di una buona equalizzazione, sempre digitale. Basterà sistemare l'acustica della stanza e poi tirare su le alte frequenze e un po' di bassi profondi: l'immagine dovrebbe staccarsi dai diffusori. Chi ci ha progettato, evidentemente, non aveva l'HiFi tra le sue priorità, e neppure le esigenze condominiali che costringono ad ascoltare a volume basso. Dovremmo farcene una ragione, sono trent'anni che lo scrivo ma...sono una voce che grida nel deserto :-(
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Dino,
la differenza è che il telefono che trasmette via Bluetooth si perde un po' di informazioni per strada, perché questo tipo di connessione non è esattamente sempre lossless. Tuttavia, potresti collegare il telefono al DAC tramite USB, così sei sicuro di non perderti alcuna informazione. Su alcuni telefoni la connessione di un DAC all'uscita USB va liscia, nel senso che riconoscono il dispositivo in uscita e gli inviano il segnale digitale da convertire. In altri casi è necessario attivare, dal menù “impostazioni”, la modalità OTG, cui ultimamente sto dedicando una serie di articoli e recensioni. Altro aspetto che i più oltranzisti della musica liquida di qualità potrebbero argomentare è la qualità della connessione dati: magari una rete dati in fibra di buona qualità consente uno streaming migliore di una connessione 4G dello smartphone, ma è un argomento spinoso che eviterei attentamente di affrontare, perché è più insidioso di quello dei cavi audio.
Ovviamente, come sempre detto, tutte queste supposte differenze, ivi compresa quella della qualità della trasmissione Bluetooth, sono rilevabili in condizioni ideali, su ottimi impianti all'interno di stanze d'ascolto ben realizzate e tramite orecchie ben allenate a percepire piccole differenze. Mai dare per scontati questi aspetti...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Luca,
è un vero peccato per Larsen, magari però è il momento giusto per acquistare gli ultimi esemplari rimasti! Ovviamente devi avere una parete cui appoggiarle completamente. In alternativa, Duevel mi pare risponda a tutte le caratteristiche che stai cercando nei nuovi diffusori. Con €3500 non dovrebbe essere impossibile trovare una coppia di Bellaluna Diamante usate, potrebbero tranquillamente essere i diffusori che ti accompagneranno per il prossimo decennio almeno. Vedi se ti riesce di ascoltarle in condizioni ottimali. Eviterei le Tannoy, che non rispondono - se non parzialmente - alle tue richieste mentre vedrei bene qualche ibrido Martin Logan o, di nuovo, un bel pannello Magneplanar di generazione recente. Se ami quel suono, difficilmente potrai adattarti a qualcosa di completamente diverso. Mi dirai che le Magneplanar le hai già, magari è giunto il momento di fare un upgrade non abbandonando la vecchia strada. Tieni conto che questi pannelli hanno fatto dei consistenti passi avanti, specie in gamma bassa. Se ti capita, ascolta qualcosa di recente del loro catalogo. Per la cifra che pensavi di investire oggi trovi, nuove, le 0.7.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Raffaele,
ti ringrazio per l'aggiornamento. L'accoppiata Tisbury-ZeroZone non può suonare dura sul medio-alto, evidentemente c'è qualcosa che non va altrove. O stanza o diffusori. Faccio anche un po' fatica a giustificarla con il cambio del cavo d'alimentazione sul pre Cambridge ma chissà. Per quanto riguarda i diffusori certo, la scelta è personale, dovrà ascoltare un po' per capire cosa gli piace. Comunque sia, mi fa piacere che sia tornato a divertirti con l'HiFi, questo è l'importante. A me sembra che tanti, troppi audiofili, vivano malissimo questa passione, con ansie, insicurezze, rabbia e paranoie varie. Dovrebbe essere divertente, invece.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
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