Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 1/3/2025 - 8/3/2025

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  1. Lonpoo passive o attive
  2. DVD-Audio e musica multicanale
  3. Consiglio per riparazione CD player
  4. Semplificazione impianto
  5. B&W 801 Matrix
  6. L'avventura della multiamplificazione attiva fase 1...
  7. Un consiglio riguardo un piccolo upgrade
  8. Sorgenti digitali
  9. Nuovi diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Lonpoo passive o attive
Buonasera direttore,
Seguo la sua rubrica ogni fine settimana e la sua lucida visione, piano piano, sta facendo breccia sulle mie cattive inclinazioni in hi-fi (non le confesserò quali, ma sono molte). L'aiuto che chiedo è il seguente: in una stanza di 4,75x 3,00 arredata con divano, un armadio non molto grande ed un tappeto andranno in una libreria sul lato corto due diffusori. La posizione d'ascolto è sul divano sul lato corto opposto, ahimé attaccato al muro. Quindi non mi aspetto molto. La sorgente sarà uno streamer, non so ancora quale. Ho pensato, anche per curiosità, ai Lonpoo LP42. Ho il dubbio se adottare quelli attivi o usare i passivi con un vecchio, ma revisionato, Creek cas 4040 che non sto utilizzando.
Grazie per tutto quello che troviamo ogni settimana su TNT Audio.
Cordiali saluti.
Marco - E-mail: lorenzixxmarco (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
la stanza non è enorme e se il posizionamento dei diffusori è in libreria, non vedo niente di meglio di una coppia di Lonpoo LP42X, cioè il modello attivo. Ci puoi collegare qualunque sorgente e le puoi gestire da telecomando. Con questi diffusori è sufficiente abbinare una qualunque sorgente, persino sprovvista dai DAC (visto che i diffusori hanno anche ingressi digitali, incluso HDMI per la TV) e il tuo impiantino low-cost è servito. Cerca di posizionarle in maniera tale che i tweeter si trovino all'altezza di ascoltatore seduto. In ogni caso, stante la posizione non ideale (la libreria) i controlli di tono potranno aiutarti un po' a correggere eventuali mancanze. Per quanto riguarda la posizione del punto d'ascolto, non è un problema avere la parete alla spalle, ma sarebbe buona cosa se fosse resa almeno un pochino assorbente. Lo streamer, in virtù del taglio low-cost del tutto, potrà essere uno dei vari modelli Argon Audio (vedi nostre recensioni), i vari WiiM dei quali si parla tanto bene, o anche qualcosa del catalogo Pro-Ject. Il tuo amplificatore Creek può tranquillamente trovare il suo posto sul mercato dell'usato, non farai troppa fatica a venderlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DVD-Audio e musica multicanale
Buongiorno caro Direttore. Premesso che intendo mantenere l'impianto stereo tradizionale, con il quale continuo ad ascoltare LP, CD e cassette, mi sto avvicinando al multicanale, soprattutto per l'ascolto dei DVD Audio e SACD 5.1. Ho acquistato un ampli Sony TA AN1000 che eroga una discreta potenza ed ho approfittato di un'offertissima acquistando due diffusori Monitor Audio Silver S10 che userò come frontali. La domanda riguarda l'acquisto degli altri diffusori, che siano "compatibili" con le casse già acquistate (oggi fuori produzione), rimanendo ovviamente in casa M.A. Ho ascoltato vari elementi della serie Silver e mi sembra che la timbrica sia la stessa. A quali parametri devo fare attenzione (sensibilità, impedenza...)? Esistono delle regole generali che vanno seguite in questi casi?
Chiedo scusa per le domande forse banali e, soprattutto, spero di non essere andato fuori tema.
Le rinnovo i miei complimenti e la saluto cordialmente.
Andrea - E-mail: valeascri (at) alice.it

LC
Caro Andrea,
è una buona idea cercare di costruire un impianto per la musica multi-canale utilizzando diffusori che condividano la medesima impostazione timbrica, onde evitare sgradevoli squilibri del fronte sonoro. Quindi voto a favore per qualche modello della serie Silver di Monitor Audio, senza porti troppi problemi per quel che riguarda sensibilità e impedenza: in ogni caso il tuo amplificatore sarà in grado di gestirli senza alcun affanno. Tra l'altro, questi amplificatori multicanale moderni hanno tantissime regolazioni possibili, per cui non prevedo problemi nell'amplificare a dovere, e magari secondo il tuo gusto e le caratteristiche dell'ambiente, 5 o più diffusori dello stesso tipo. Mi pare che questo amplificatore Sony disponga anche di un sistema di calibrazione automatica tramite microfono, più facile di così!
Naturalmente, ça va sans dire, se già è complicato installare per bene due diffusori stereo, puoi immaginare quanto possa diventare complicato inserirne cinque o sei. Cura con attenzione questo aspetto, per una buona riuscita di tutta la (complicata) operazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per riparazione CD player
Buongiorno Direttore,
ho letto i suoi suggerimenti sui laboratori qualificati a Roma, vorrei far riparare un Linn Genki di cui non funziona più il convertitore, l'assistenza autorizzata in Italia mi sembra sia rimasta solo nei dintorni di Pisa dove opera ancora Antonio Trebbi. Vale la pena portarlo lì, oppure potrei rivolgermi al laboratorio Bernardini o Larel HiFi?
Più in generale, nella sua esperienza è meglio rivolgersi all'assistenza autorizzata o con un laboratorio competente e qualificato il risultato è equivalente?
Cordiali saluti,
Sergio - E-mail: sergiobalducci (at) alice.it

LC
Caro Sergio,
se la sezione che si è guastata è quella di conversione, credo proprio che qualunque laboratorio, come quelli citati, sia in grado di metterci mano. Valuta bene i costi, perché potresti anche considerare l'opzione di utilizzare un DAC esterno e usare il Genki solo come meccanica. Il vecchio Linn Numerik con alimentazione Brilliant potrebbe essere un'opzione tutt'altro che sconsigliabile, nonostante gli anni che ha sul groppone. Era un DAC semplicemente eccellente. L'assistenza ufficiale non è sempre la soluzione migliore. Ad esempio, su alcune macchine, come i CD players, la casa madre Linn non fa più service, e magari i costi - anche se fosse fattibile tramite l'importatore italiano - potrebbero essere molto alti. Su una macchina come il Genki una riparazione costosa quanto un buon DAC esterno sarebbe priva di senso. Rivolgiti dunque a uno dei laboratori citati ed esponi il problema, qualcosa ti sapranno dire sicuramente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Semplificazione impianto
Caro Lucio,
comincio in maniera sintetica: cosa posso comprare a circa 2000 euro nell'usato, che si avvicini al suono delle Wilson Sophia, da ascoltare in una stanza di circa 14m2, posizionando le casse a non più di 40cm dalla parete di fondo?
Mi spiego meglio: come ti avevo scritto in una mail di ottobre (vedi “semplificazione impianto” in
Vol. 1094), ho venduto il dac Schiit e il pre Nuprime, ora sostituiti dal WiiM Ultra. Il resto è sempre cd Marantz 6006, finale Nuforce STA 120 e Monitor Audio Gold 200. Ho fatto l'errore di ascoltare il mio (ex) pre abbinato a Zerozone e Wilson Sophia, la differenza con il mio impianto è imbarazzante, ma d'altronde le Sophia hanno anche un altro prezzo.
Sbaglio a pensare che la differenza principale di suono sia imputabile alle casse, al netto di ambienti d'ascolto diversi? D'altronde anche tu, nella risposta alla mia mail precedente, avevi sottolineato il fatto che un miglioramento significativo potrei averlo cambiando le Monitor Audio.
Grazie come sempre per l'attenzione.
Saluti,
Stefano - E-mail: vitastex (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
non basta avere dei bei diffusori per ottenere un buon suono. Le Wilson Sophia, eccellenti anche secondo gli standard attuali, sono diffusori grandi e con una gamma bassa molto importante. Se l'ambiente non è in grado di gestire un simile assalto sonoro, il risultato finale non sarà che disastroso. Nel tuo caso i 14mq dell'ambiente, uniti ai 40 cm di spazio dalla parete posteriore accendono così tanti allarmi che ci andrei molto, molto cauto. E, naturalmente, non solo per le Sophia, ma per qualunque diffusore in grado di sollecitare l'ambiente in quel modo. Forse meglio volare più basso, con qualche torre da pavimento di livello più elevato rispetto alle tue Monitor Audio e più a proprio agio in condizioni ambientali non ottimali. Sto pensando a Totem, tanto per citare un esempio classico. Comunque sia, è possibile che faresti fatica a riconoscere anche i tuoi diffusori, fatti suonare in una stanza diversa, con alle spalle la spinta bruta degli ZeroZone.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

B&W 801 Matrix
Gentile Lucio, ho cambiato casa per consentire ai miei figli di frequentare la scuola che preferiscono e non sarà una soluzione definitiva quindi ho deciso di lasciare le mie Turberry nella casa di proprietà ed accontentarmi di un po' di Sonos play1 sparse per la nuova casa in affitto. Inutile dire che mi sono già stancato e sto perdendo il piacere dell'ascolto di buona musica, per questo mi sono messo a cercare nell'usato e mi hanno offerto una coppia di 801 Matrix serie 3 praticamente nuove (ancora in rodaggio) ad un prezzo che ritengo molto conveniente. Queste casse sono state un sogno di gioventù quindi sono molto propenso a prenderle ma prima vorrei togliermi un paio di dubbi che mi frenano: ha senso oggi acquistare una coppia di 801 di circa 30 anni e per le quali non si trovano più ricambi? So che sono molto esigenti in termini di corrente ed io attualmente non ho ampli correttosi per pilotarle, si trova qualcosa di valido nell'usato? Che amplificazione consiglieresti per le 801? Meglio se ad un prezzo accessibile. Un amplificatore in classe D le piloterebbe bene? Io avevo in mente alcuni modelli tipo Nad 3020, Monrio cento oppure cercare un Musical Fidelity o ancora un Unison Research usati, ma sono aperto a qualsiasi suggerimento.
Grazie per la tua passione,
Davide - E-mail: info (at) davidefusco.com

[B&W 801 Matrix S3]

LC
Caro Davide,
la vera domanda (vedi anche lettera precedente) non è se le vecchie B&W 801 Matrix siano ancora valide oggi, ma se hai un ambiente adatto a farle rendere al meglio. Se sì, non vedo problemi al loro acquisto, i diffusori top di anni fa sono ancora in grado di suonare dannatamente bene. Certo, si tratta di vecchiette che potrebbero aver bisogno, prima o poi, di qualche intervento, ma per fortuna non mancano gi artigiani in grado di riparare praticamente qualunque altoparlante. Per questo motivo la mancanza di ricambi è un falso problema. Come amplificazione, secondo me ce la a pilotarle a dovere anche un piccolo Fosi V3, a suo agio anche con impedenze abbastanza basse. La sensibilità delle 801 dovrebbe essere intorno agli 87dB/w/m, quindi non particolarmente problematica, direi assolutamente nella media. Non dovesse bastare un solo V3, allora pensa alla coppia di V3 mono o, meglio ancora, agli ZeroZone, che pilotano anche le pareti di casa ;-)
Quel che ti consiglio di fare, tuttavia, è di ascoltarle, perché la memoria gioca brutti scherzi. Se i diffusori sono a portata d'orecchio, non esitare di andare a sentirli. Te lo dico perché le generazioni più recenti di 801 (e di B&W in generale) hanno un'impostazione timbrica particolare. Per capirci, non suonano come le 801 prima serie, se è a queste che si aggrappano i tuoi nostalgici ricordi audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

L'avventura della multiamplificazione attiva fase 1...
Carissimo Direttore,
nella mia ultima ci eravamo lasciati con in ballo un progetto di giocherellare con un crossover attivo e dei finali... Dico subito che me la sono presa comodissima... tanto lavoro poco tempo ed altro ... mah!!!
Mi ero procurato, quasi regalate, delle dignitosissime Sony SS-b5 ES che ho modificato scollegando il crossover e portando esternamente 3 uscite per le tre vie. Poi ho acquistato un crossover Behringer CX 3400 SUPER X-PRO, mi pare giudicato valido su un articolo dedicato di qualche anno fa di TNT AUDIO. Tutto a invecchiare e stagionare per 2 o 3 anni manco fosse in botti di rovere. Qualche giorno fa scarto il crossover (essì nemmeno lo avevo ancora aperto) me lo studio e non sapendo da dove cominciare e soprattutto come evitare di bruciare i tweeter e i medi, non mi azzardo a partire; ma faccio un esperimento intermedio. Infatti ascolto normalmente nel secondo impianto con un paio di Chario Academy 2 che sono provviste già di doppia morsettiera per bi-wiring o bi-ampling, quindi mi muovo facendo questo ragionamento: cosa posso sbagliare? Tanto c'è un crossover passivo che divide già.
Così utilizzo il crossover attivo per gestire una bi-amplificazione e mi diverto a settare il Behringer. Collego la sorgente al crossover, il crossover a due finali stereo e i finali alle casse: per gli alti un sedicente clone cinese Sugden a2ia se (non conosco il suono Sugden, ma questo finale suona davvero bene e internamente è quasi identico), per i bassi adopero invece un finale SONY PRO MUA200 (anche questo suona per me davvero bene e ha sempre spinto alla grande i woofer). La sorgente è un pc UBUNTU con, collegato mediante interfaccia usb, un convertitore d'annata WADIA PRO (un nonnino che a me piace da impazzire). Preamplificatori non ne uso, preferisco il volume digitale del software di lettura STRAWBERRY che adotta un sistema bit perfect.
Il risultato è stato davvero piacevole, probabilmente perché il crossover invia solo le frequenze tagliate alle due vie e rende tutto più efficiente pur ripassando il segnale per il crossover passivo? Non saprei e lo chiedo a te. Ne risulta Suono più nitido ottima estensione e ottima musicalità.
Di sicuro la biamplificazione mi permette di dare un po' più di dB ai tweeter che, ai miei volumi di ascolto, normalmente risultano un po' troppo attenuati (o io sono un tantino sordo che ti posso dire...). Per farla breve ora ho voglia di scollegare i crossover passivi ma non ho idea di come settare il taglio del crossover per non rovinare i tweeter, sapresti consigliarmi?
Magari sapresti darmi una dritta anche per i tagli da regolare per le casse SONY a 3 vie? Ti ringrazio in anticipo per qualsiasi consiglio tu voglia darmi.
P.S. da tanto non mi divertivo così.
Pietro - E-mail: pietrosurico1974 (at) gmail.com

LC
Caro Pietro,
quel che hai fatto, lo sai già, è assolutamente privo di senso. Non c'è alcun vantaggio a usare un crossover elettronico a monte di un crossover passivo, tranne quello di poter regolare il volume di alti e bassi smanettando con il controllo di livello dei due amplificatori. Realisticamente, se il suono ti sembra più “nitido e con ottima musicalità” è semplicemente perché hai alzato di qualche dB il livello della gamma medio-alta. La cosa da fare è estirpare il crossover passivo e regolare i tagli (e i livelli) con il crossover elettronico. La cosa più sensata potrebbe essere quella di contattare la stessa Chario per informazioni di prima mano. Quel che so io è che il taglio tra midwoofer e tweeter avviene a 1500Hz, se non sbaglio a 12dB/ottava, quindi se regoli il crossover elettronico in questo modo di sicuro non sbagli e non si rompe niente. Magari il crossover passivo originale ha qualche trucco particolare, ma non sono sicuro riusciresti a replicarlo perfettamente col Behringer. Senti Chario e vediamo che dicono. È possibile che ti consiglino di non toccare niente. In ogni caso, impostato il taglio, poi dovrai regolare i livelli per ottenere una risposta il più possibile lineare. Purtroppo non ho informazioni da passarti sui tagli del crossover delle Sony. Una cosa che potresti fare è smontarlo e chiedere a qualcuno del mestiere di fare un po' di reverse engineering ovvero ricavare schema e tagli osservando circuito e componenti, non è difficile.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Un consiglio riguardo un piccolo upgrade
Buongiorno Direttore,
avrei bisogno di un suo consiglio, se possibile. Il mio impianto è così composto:

Premetto che sono molto soddisfatto del suono. Però a bassi volume la musica risulta neutra piatta, non ho il palco, gli strumenti non si separano, cosa che avviene portando il volume oltre le ore 9.
Se mettessi un alimentatore separato alle elettroniche Naim avrei questo dettaglio anche a volumi piu' bassi?
Mi scusi per la richiesta un po' strana, però magari c'è la possibilità di migliorare.
Grazie comunque,
Giacomo - E-mail: casalig1964 (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
ho pubblicato una
richiesta identica alla tua la settimana scorsa su questa stessa Rubrica. Ti invito a leggerla per altri spunti. Rispetto alla situazione che lamenti tu, però, apparentemente ci sono delle differenze. Il lettore che ti ha preceduto lamentava un suono privo d'impatto e poco coinvolgente, tu invece lamenti che il suono resta dentro le casse, e che non hai una buona immagine stereofonica. Purtroppo il problema fisiologico delle nostre orecchie, sempre lui, permane e detta legge e perciò ti invito a riflettere su una cosa: la maggior parte delle informazioni ambientali, quelle che aiutano a ricostruire una (finta) immagine tridimensionale, si trovano nella zona delle alte frequenze e, parzialmente, nel basso più profondo, guarda caso proprio le frequenze che il nostro orecchio taglia via quando ascoltiamo a basso volume. Quindi no, un alimentatore nuovo non risolverà in alcun modo il problema. Ora rileggi questa frase a voce alta, più volte ;-)
La soluzione, anche nel tuo caso, potrebbe essere un trattamento ambientale dell'acustica in dominio digitale, con anche l'aiuto di una buona equalizzazione, sempre digitale. Basterà sistemare l'acustica della stanza e poi tirare su le alte frequenze e un po' di bassi profondi: l'immagine dovrebbe staccarsi dai diffusori. Chi ci ha progettato, evidentemente, non aveva l'HiFi tra le sue priorità, e neppure le esigenze condominiali che costringono ad ascoltare a volume basso. Dovremmo farcene una ragione, sono trent'anni che lo scrivo ma...sono una voce che grida nel deserto :-(
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sorgenti digitali
Ciao Lucio,
continua la mia ricerca per trovare una quadra: che differenza c'è tra la riproduzione di musica liquida, tra uno streamer, ed un telefono collegato ad un DAC tramite Bluetooth?
Aiutoooooo!!!!!
Un abbraccio
Dino - E-mail: marcugliadino (at) gmail.com

LC
Caro Dino,
la differenza è che il telefono che trasmette via Bluetooth si perde un po' di informazioni per strada, perché questo tipo di connessione non è esattamente sempre lossless. Tuttavia, potresti collegare il telefono al DAC tramite USB, così sei sicuro di non perderti alcuna informazione. Su alcuni telefoni la connessione di un DAC all'uscita USB va liscia, nel senso che riconoscono il dispositivo in uscita e gli inviano il segnale digitale da convertire. In altri casi è necessario attivare, dal menù “impostazioni”, la modalità OTG, cui ultimamente sto dedicando una serie di
articoli e recensioni. Altro aspetto che i più oltranzisti della musica liquida di qualità potrebbero argomentare è la qualità della connessione dati: magari una rete dati in fibra di buona qualità consente uno streaming migliore di una connessione 4G dello smartphone, ma è un argomento spinoso che eviterei attentamente di affrontare, perché è più insidioso di quello dei cavi audio.
Ovviamente, come sempre detto, tutte queste supposte differenze, ivi compresa quella della qualità della trasmissione Bluetooth, sono rilevabili in condizioni ideali, su ottimi impianti all'interno di stanze d'ascolto ben realizzate e tramite orecchie ben allenate a percepire piccole differenze. Mai dare per scontati questi aspetti...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Buongiorno Lucio,
sono a chiederti un gentile consiglio riguardo una coppia di diffusori. Il mio semplice impianto: a scopo praticità sono appena passato da una coppia Audible Illusions Modulus 2 e Forté Audio Model 3 a un integrato Primare I30. Il suono naturalmente è diverso ma apprezzo l'equilibrio e l'onestà non clinica del Primare. È in arrivo un Gram Amp 2 da abbinare a Thorens TD 125 mkII e Technics 1210 (ne resterà uno). Per Daphile mi sono proposto di cercare un DAC R2R, magari proverò il Fiio K11 che sembra un buon punto di ingresso a questa tecnologia.
Uso da molti anni una coppia di piccole Magneplanar che apprezzo molto (con le relative limitazioni), ma dovrò rinunciarvi per qualche tempo per fare delle riparazioni, ed ecco quindi l'occasione per una nuova esperienza. Ascolto soprattutto rock pre-grunge, progressive, jazz, black music in generale, e classica. Nel compromesso tra i vari parametri della riproduzione dò più importanza alla qualità dei timbri, al bilanciamento complessivo e al rapporto con lo spazio, nel senso che una delle caratteristiche che più apprezzo delle Magneplanar è la loro capacità di coinvolgere l'ambiente ottenendo un punto d'ascolto ampio e consentendo anche un soddisfacente ascolto fuori posizione. I diffusori si troveranno a circa 60 cm dalla parete di fondo di un ambiente di circa 40 mq, il punto d'ascolto è a circa 3 m. Probabilmente omnidirezionali e dipolari fanno per me ma forse non solo; andrò sicuramente ad ascoltare Duevel e magari Martin Logan, mentre a quanto capisco Larsen ha interrotto la produzione a causa del decesso del titolare e progettista. Ho potuto ascoltare anche delle Tannoy Dual concentric da pavimento che mi hanno colpito molto per l'organicità, anche se un po' colorate. Vorrei chiederti consiglio per altri diffusori che potrebbero andare incontro alla mia ricerca. Acquisterei volentieri usato dove potrei spendere fino a €3.500 circa.
Grazie mille per il tuo aiuto.
Luca - E-mail: lm.cd07802 (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
è un vero peccato per Larsen, magari però è il momento giusto per acquistare gli ultimi esemplari rimasti! Ovviamente devi avere una parete cui appoggiarle completamente. In alternativa, Duevel mi pare risponda a tutte le caratteristiche che stai cercando nei nuovi diffusori. Con €3500 non dovrebbe essere impossibile trovare una coppia di Bellaluna Diamante usate, potrebbero tranquillamente essere i diffusori che ti accompagneranno per il prossimo decennio almeno. Vedi se ti riesce di ascoltarle in condizioni ottimali. Eviterei le Tannoy, che non rispondono - se non parzialmente - alle tue richieste mentre vedrei bene qualche ibrido Martin Logan o, di nuovo, un bel pannello Magneplanar di generazione recente. Se ami quel suono, difficilmente potrai adattarti a qualcosa di completamente diverso. Mi dirai che le Magneplanar le hai già, magari è giunto il momento di fare un upgrade non abbandonando la vecchia strada. Tieni conto che questi pannelli hanno fatto dei consistenti passi avanti, specie in gamma bassa. Se ti capita, ascolta qualcosa di recente del loro catalogo. Per la cifra che pensavi di investire oggi trovi, nuove, le 0.7.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio buongiorno,
ti scrivo per aggiornarti sulle prove fatte e sul risultato (quasi finale) dell'impianto di mio nipote. Come prima cosa, abbiamo acquistato un Cambridge CXN v2 usato che, collegato direttamente agli ZeroZone, con funzione pre attivata, dava un suono po' troppo "harsh". Abbiamo quindi preso, sempre usato, un pre Tisbury: subito ha dato segno di poter allineare meglio le peculiarità degli apparecchi, ma ancora in modo non del tutto soddisfacente (suono più arioso e controllato ma ancora un po' duro sugli alti). Abbiamo così iniziato a fare prove su prove: un buon risultato lo abbiamo ottenuto con l'impostazione degli switch sul pre a -10dB, che dava un giusto equilibrio tra la musica moderna e la classica, ma ancora non al top, in quanto si percepiva ancora un po' di grana. Cambio cavi, diversi supporti, cambio prese etc.: alla fine staccando un cavo di alimentazione Cablerie d'Eupen filtrato dal Cambridge abbiamo eliminato quella durezza che ancora permaneva. Ad oggi il suono è piacevole e chiaro, con buona immagine e ottima dinamica.
Ti dicevo di un risultato "quasi finale", in quanto mio nipote vorrebbe a questo punto cambiare anche i diffusori: tra le decine se non centinaia di possibilità nell'usato (tra i miei consigli: inglesi come Proac, le Elac o Q acoustics o Duevel - su quest'ultimi due incide la voglia anche estetica del diffusore di mio nipote): l'unica cosa che gli ho consigliato è di cercare di ascoltare prima dell'acquisto, in quanto il diffusore ha un impatto importante e caratterizzante e non sempre domabile.
Tutte queste prove, oltre a divertirmi (non riesco più a "giocare tanto" con il mio impianto) sono state un bel momento "formativo" dell'audiofilo in erba e soprattutto dei bei momenti di condivisione di musica e audiofilia.
Come sempre ti ringrazio e ti saluto,
Grazie ancora,
Raffaele - E-mail: raffaele.fierro (at) gmail.com

LC
Caro Raffaele,
ti ringrazio per l'aggiornamento. L'accoppiata Tisbury-ZeroZone non può suonare dura sul medio-alto, evidentemente c'è qualcosa che non va altrove. O stanza o diffusori. Faccio anche un po' fatica a giustificarla con il cambio del cavo d'alimentazione sul pre Cambridge ma chissà. Per quanto riguarda i diffusori certo, la scelta è personale, dovrà ascoltare un po' per capire cosa gli piace. Comunque sia, mi fa piacere che sia tornato a divertirti con l'HiFi, questo è l'importante. A me sembra che tanti, troppi audiofili, vivano malissimo questa passione, con ansie, insicurezze, rabbia e paranoie varie. Dovrebbe essere divertente, invece.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Esce il nuovo album di Youth Lagoon, al secolo Trevor Powers, intitolato Rarely Do I Dream. Tra echi electro-pop, sperimentazioni e rock-pop raffinato questo album è pieno di sorprese. Questa è Neighborhood Scene.

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