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Editoriale di Settembre 2006

Stand-by...me!

Stimolato da alcune lettere ricevute in queste ultime settimane sulla nostra Rubrica della Posta mi sono finalmente deciso ad affrontare una questione sulla quale mi ripromettevo di scrivere un po' da lungo tempo.
Si tratta dell'annosa questione degli apparecchi lasciati permanentemente accesi o in attesa (stand-by). Molti componenti HiFi moderni, CD player ed amplificatori in particolare, hanno il vezzo di nascondere il tasto d'accensione sul pannello posteriore, quasi a suggerire di essere lasciati sempre accesi. In ogni caso, moltissimi apparecchi, una volta inserita la spina nella presa, entrano automaticamente in stand-by e così restano a meno che uno non decida di staccare fisicamente il cavo.

Ci sono varie ragioni per le quali non sarebbe una cattiva idea lasciare un apparecchio in attesa permanente. Intanto i circuiti sono sempre in una fase di pre-riscaldamento, quindi costantemente all'erta e pronti a fornire il massimo delle prestazioni nel giro di pochi minuti, evitando così lunghe attese di "warm-up". Inoltre, lasciare in stand-by o addirittura permanentemente accesi gli apparecchi evita ai circuiti elettronici lo shock dell'accensione (carica e scarica dei condensatori, shock termico agli stadi finali etc.). A detta di molti, ciò prolungherebbe la vita media dei componenti. Tra i Costruttori più famosi uno che consiglia di tenere permanentemente accesi i propri apparecchi è Naim.
In generale, lo stand-by o l'accensione permanente sembrano riscuotere un largo consenso tra gli audiofili: si dimezzano - quantomeno - i tempi di attesa. Non per fare a tutti i costi il bastian contrario ma in tutta franchezza questa esigenza di non poter aspettare neppure mezz'ora prima di godersi l'impianto "a regime" mi pare eccessiva. Posso capire chi con gli apparecchi ci "lavora" e con questo intendo dire professionisti e recensori. Essi possono avere la necessità di disporre sempre ed in ogni momento di un sistema "pronto" all'uso.
Personalmente sono ampiamente disposto a tollerare l'attesa che può derivare dall'utilizzo di apparecchi freddi. Nel frattempo che si scaldano....posso comunque godermi la Musica. Stiamo parlando di differenze sensibili ma assolutamente tollerabili. Non è che da freddo l'impianto è inascoltabile e dopo tre ore diventa divino!
Inoltre, questa storiella che gli apparecchi soffrirebbero ad essere accesi e spenti in continuazione mi pare piuttosto infondata. Da anni, per esigenze da "recensione", ho acceso e spento gli apparecchi in continuazione, anche a distanza di pochi minuti. Basta provare un po' di cavi per capire lo stress cui è sottoposto un amplificatore, vittima di ON e OFF ripetuti a brevissima distanza l'uno dall'altro.
Nonostante questo non ho mai avuto alcun problema: nessun apparecchio si è rotto e persino quelli più vecchi, quindi probabilmente più "sofferenti" dal punto di vista degli shock d'accensione, mai hanno mostrato defaillances di qualche tipo. Mai una volta. Può darsi che sia stato fortunato ma la casistica è invero molto, molto ampia (centinaia di prodotti).

Ad aggravare la situazione della mania da stand-by ci si mettono tutti gli apparecchi elettrici/elettronici presenti in casa: si va dal cordless ai vari caricabatterie, dai VCR ai DVD, dal PC alla stampante ed al modem, passando persino per alcuni elettrodomestici (lavatrici, forni etc.). Ho fatto una rapida ispezione in casa per verificare quante lucette restassero sempre accese, in segnalazione di stand-by: oltre agli apparecchi già citati ho dovuto aggiungere: centralina dell'antifurto, sensori ad infrarossi, spazzolini elettrici, orologio del forno, videocitofono a colori, antenne amplificate, centralina dei pannelli solari e...forse ho dimenticato qualcosa. Mi sono documentato un po' sull'argomento ed ho scovato qualche lavoro scientifico relativo a ricerche recenti effettuate in Giappone ed in Olanda, principalmente. I risultati sono riportati nella tabella riassuntiva qui sotto.
Come potete facilmente evincere dai dati (anche relativi ad apparecchi HiFi) tutti questi apparecchi consumano una media di 8-10 watt ciascuno. Moltiplicate questo consumo per il numero degli apparecchi e non sarà difficile convincervi che, in pratica, questa mania dello stand-by a tutti i costi equivale a tenere una lampadina da 100 watt permanentemente accesa 24 ore su 24.

Consumo in watt di apparecchi audio, video etc lasciati in regime di stand-by

Apparecchio

Siderius (1995)

Rath (1997)

Nakagami (1997b)

Sandberg (1994)

Sidler (1996)

VCR

12.0

15

7.5

10

10.8

TV

7.5

12

1.9*

7.5

9.9

Impianto HiFi (compatto)

10.0

12

8.8*

6

7.9

Amplificatore

3.5

9

n.a.

1

n.a.

Sintonizzatore (o sintoampli)

3.5

n.a.

n.a.

2.5

n.a.

Apparecchi portatili

5.0

4

n.a.

1.1

n.a.

Decoder (digitale)

9 - 15**

n.a.

n.a.

n.a.

12.2

Decoder satellitare

13.0

20

n.a.

8

14.8

Printer

6.8

10

1.7*

n.a.

n.a.

Segreteria telefonica

3.0

4

n.a.

2.5

2.5

(*) media calcolata includendo anche apparecchi a consumo zero
(**) basato su Siderius (1997)

Per riferimenti più precisi agli studi in questione fate riferimento alla stringata bibliografia riportata in calce a quest'articolo. Troverete anche il link diretto ad uno di questi articoli, ripubblicato per il web.
Se ora a questi apparecchi aggiungessimo anche i nostri amati componenti HiFi il panorama assumerebbe contorni preoccupanti dal punto di vista della nostra bolletta ENEL. Pensate se poi si dovessero lasciare permanentemente accesi amplificatori a bassa efficienza, come molti a valvole e/o in classe A!
Tuttavia, non è soltanto una mera questione venale, finalizzata a limitare i consumi e/o a salvaguardare l'ambiente. Come certamente sapete, la maggior parte degli apparecchi elettronici "consumer" fa uso di alimentazioni switching molto economiche che iniettano nella rete elettrica ed irradiano nell'ambiente circostante ogni sorta di interferenza e nefandezza (leggasi EMI e RFI). Facciamo tanto per proteggere il nostro impianto dal male oscuro della rete elettrica, con filtri costosi, cavi d'alimentazione improbabili etc etc...e poi ci dimentichiamo di estirpare alla fonte la causa dei nostri problemi.
Cominciamo a spegnere tutto ciò che si può spegnere e magari colleghiamo tutte le utenze alla rete tramite ciabatte asservite da interruttore, così si elimina anche il problema dello stand-by permamente. Fatti salvi rari casi ove ciò non è consigliabile (apparecchi dove serve l'ora, ad esempio) direi che tutto il resto si possa "zittire" del tutto.
Se non siete convinti dell'utilità di tale operazione fate una prova: staccate TUTTE le utenze domestiche dalla rete elettrica e lasciate collegato il solo impianto HiFi. Ascoltatelo con attenzione, poi provate a ricollegare tutto. Ripetete l'esperimento al contrario. Credo che sarà un'esperienza illuminante, specie se l'impianto è collegato al resto della rete elettrica, senza linea dedicata o filtri.
Infine, a meno che non siate dei recensori professionisti, lasciate pure spento l'impianto. Durante il warm-up...ascoltate la Musica...per ascoltare l'impianto c'è sempre tempo ;-)

Bibliografia essenziale

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Oasis "Stand By Me" - Be Here Now (1998)

Made a meal and threw it up on Sunday I've got a lot of things to learn Said I would and I believe in one day Before my heart starts to burn. So whats the matter with you? Sing me something new ... Don't you know The cold and wind and rain don't know They only seem to come and go, away Times are hard when things have got no meaning I've found a key upon the floor Maybe you and I will not believe in the things we find behind the door Stand By Me -- Nobody knows the way it's gonna be Stand By Me -- Nobody knows the way it's gonna be Stand By Me -- Nobody knows the way it's gonna be If you're leaving will you take me with you I'm tired of talking on my phone But there is one thing I can never give you My heart will never be your home

© Copyright 2006 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

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