Intervista con Christopher Russell, CEO della Bryston Ltd.

[Ingresso della sede della Bryston] [Chris Russell, CEO della Bryston]

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Produttore: Bryston Ltd.
Intervistatore: Roger McCuaig - TNT Canada
Pubblicato: Dicembre, 2019
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

La Bryston non ha davvero bisogno di presentazioni, poiché gode di un'eccellente reputazione a livello mondiale per la qualità, le prestazioni e l'affidabilità dei suoi prodotti. Questa intervista si prefigge di illustrare la filosofia alla base dei suoi prodotti e la direzione che la Bryston sta seguendo mentre il mercato dell'audio si evolve. Questa intervista ha avuto luogo poco dopo che il Sig. Russell è tornato dal Rocky Mountain Audio Fest e io vorrei ringraziarlo per avermi dedicato del tempo, con un'agenda senza dubbio fitta di impegni, per rispondere alle mie domande.

Intervista

La Bryston è famosa per la sua garanzia ventennale. Quali misure o controlli di qualità specifici sono richiesti per permettervi di offrire una garanzia così estesa?
CR: Per garantire livelli sufficientemente elevati di qualità che giustifichino vent'anni di garanzia, la Bryston conduce estese ricerche su tutti i componenti e i loro fornitori. Per esempio: nei nostri alimentatori noi utilizziamo soltanto condensatori elettrolitici di qualità superiore, testati a 105°C, per garantire una lunga durata. Inoltre, noi progettiamo deliberatamente tutti i circuiti affinché operino a bassi livelli di stress, progettando in maniera ridondante le parti preposte alla gestione della potenza. Oltre a questo, rodiamo tutti i nostri prodotti per 100 ore, con gli amplificatori che vengono fatti funzionare a livelli di potenza elevati per rodarli e rivelare qualunque possibile difetto iniziale prima della fase di test finale.

In passato ho avuto un trasformatore step-up Bryston TF-1 e, davvero, pensavo che avrei potuto passarci sopra con l'auto senza ammaccarlo! Non è un po' eccessivo?
CR: Può sembrare eccessivo, ma parte del progetto consisteva nella presenza di un robusto scudo magnetico in acciaio intorno ai trasformatori e alla circuiteria, per evitare l'insorgenza di ogni ronzio. Ha funzionato piuttosto bene! Forse lei non lo sa, ma alcuni anni fa un recensore è passato sei volte con l'auto sopra un nostro telecomando BR-2, come parte del test; naturalmente il telecomando ha continuato a funzionare senza problemi.

Da quanto tempo la serie di amplificatori Cubed è in produzione e in cosa si differenzia dalla generazione precedente di amplificatori?
CR: La serie Cubed di amplificatori è stata presentata all'inizio del 2016. La nuova circuiteria è stata sviluppata in collaborazione con l'ingegnere Alexandru Salomie (Ph.D.) per migliorare la linearità e ridurre drasticamente la sensibilità degli amplificatori alle radiofrequenze, al rumore della linea elettrica e al rumore sul segnale in ingresso. Il risultato, come osservato da molti recensori, è un drastico miglioramento della profondità e della trasparenza dell'immagine e l'assenza di granulosità nella presentazione sonora.

Perché i vostri amplificatori hanno valori di potenza così elevati?
CR: La musica è costituita da un segnale molto dinamico, in alcuni casi l'intervallo supera i 100 dB. È difficile registrare un intervallo dinamico così ampio, ma le ultime registrazioni digitali a 24 bit riescono a farlo in maniera accurata. Pertanto, le elevate potenze degli amplificatori Bryston (come il 28B-3, che ha una potenza di oltre 1.000 W), non sono pensate soltanto per riprodurre la musica rock a volumi da far tremare la casa (sebbene certamente possano farlo!), ma più che altro per poter esprimere al massimo l'immensa dinamica delle migliori registrazioni, senza clipping né compressioni, per riprodurre l'elettrizzante "vitalità" di queste straordinarie esibizioni.

La linea di prodotti Bryston comprende anche lettori digitali. In termini percentuali, quanti acquirenti di prodotti audio high-end vedete spostarsi verso questo tipo di sorgente musicale? Per chi, come me, è abbastanza nuovo a questo tipo di sorgente musicale, può spiegare quanto questo è differente rispetto, semplicemente, a mettere la musica su un PC?
CR: La Bryston crede che il modo migliore e più accurato per lo streaming dalla rete sia avere un computer dedicato che non condivida le risorse con altri programmi che girano in background e che sia progettato e utilizzato per svolgere un unico compito: riprodurre musica con il minore jitter e la minore distorsione possibili, e con la massima trasparenza e chiarezza. I prodotti Bryston BDP fanno esattamente questo, e lo fanno davvero molto bene.

Riguardo al BDP-π, cos'è che rende il Raspberry Pi la scelta giusta per questo prodotto?
CR: Quando la Bryston ha deciso di realizzare lettori digitali, abbiamo valutato un certo numero di fattori; tra questi c'erano la costruzione modulare per permettere upgrade futuri, la disponibilità del software e l'economia di produzione. Il Raspberry Pi racchiudeva tutte queste caratteristiche in un unico dispositivo.

Il 5 settembre la Bryston ha annunciato un nuovo prodotto, lo Streaming DAC BDA-3.14. Questa apparecchiatura integra un DAC in un lettore per lo streaming. Tempismo perfetto, perché Amazon ha appena annunciato un nuovo servizio di streaming lossless. Avendo molti ingressi e un controllo del volume digitale integrato, per qualcuno questo dispositivo potrebbe essere un sistema "tutto-in-uno". La prego, ce ne parli.
CR: Il BDA-3.14 della Bryston unisce il nostro pluripremiato DAC di alto livello con il nostro streamer digitale più conosciuto, il BDP-Pi, e ha anche una funzione di controllo del volume, tutto in un'apparecchiatura. Si tratta di un lettore audio tutto-in-uno di qualità super, molto accessibile economicamente, che necessita soltanto di un amplificatore e di un paio di diffusori per essere una sorgente musicale domestica davvero sorprendente. Il DAC utilizza due chip di conversione gemelli a 32 bit che funzionano in modalità bilanciata per offrire il maggior intervallo dinamico possibile e un livello di rumore e di distorsione più basso possibile.

Ci sono molti produttori di diffusori, sembra quasi che ogni settimana spunti fuori una nuova azienda! Perché qualcuno dovrebbe prendere in considerazione l'idea di acquistare diffusori Bryston?
CR: La linea di diffusori Bryston è stata progettata per unire un intervallo di frequenze molto ampio e lineare con una distorsione più bassa possibile e una capacità di gestione della potenza più alta possibile. Come detto prima, le registrazioni più recenti e migliori sono caratterizzate da un intervallo dinamico estremamente ampio, che può richiedere potenze molto elevate. Ben pochi diffusori riescono a gestire una dinamica così ampia e potenze immense senza livelli elevati di distorsione, compressione e anche danni catastrofici. I diffusori Bryston sono stati progettati per gestire con facilità queste situazioni, offrendo al contempo caratteristiche di dispersione molto costanti in caso di intervalli di frequenze molto ampi. Questo permette ai diffusori di adattarsi in maniera molto naturale a configurazioni ambientali differenti, nonché di suonare in maniera estremamente realistica in quasi tutti gli ambienti.

A me sembra che raramente vediamo diffusori attivi alle mostre audio o negli showroom high-end. Da una parte i diffusori attivi sembrano rappresentare la direzione giusta per la Bryston, poiché valorizzano il vostro know-how su amplificatori/crossover digitali nonché la vostra reputazione; però, dall'altra sembra un po' un rischio perché gli audiofili hanno la tendenza a restare incollati a vecchie idee. Da quanto tempo la Bryston costruisce diffusori attivi e chi dovrebbe prendere in considerazione un'opzione simile?
CR: È innegabile che gli altoparlanti dei diffusori, quando sono collegati direttamente ai connettori dell'amplificatore senza componenti passivi lungo il percorso del segnale, funzionino al meglio con uno smorzamento ideale, con una risposta più uniforme e costante possibile, con la minore distorsione e con l'efficienza più elevata possibile. Inevitabilmente, questo significa crossover attivi a monte degli amplificatori per ciascun altoparlante; in altre parole, sistemi attivi. Semplicemente, non c'è altro modo per ottenere quel livello definitivo di prestazioni. Il tipo di cliente che potrebbe prendere in considerazione un'opzione simile è chiunque cerchi il meglio in termini di realismo, chi vuole sollevare l'ultimo velo che si frappone tra la registrazione e l'ascoltatore e chi riconosce che valga la pena fare un piccolo investimento extra per avere l'ultima parola in fatto di intervallo dinamico, linearità ed estensione della frequenza, e desideri ottenere trasparenza e realismo quasi perfetti dal proprio impianto.

Come è possibile confrontare gli impianti con diffusori attivi con quelli con diffusori passivi? Penso, nello specifico, al rapporto prezzo/prestazioni.
CR: Nei diffusori migliori, i crossover passivi possono funzionare molto bene. La serie Signature della Bryston ne è un eccellente esempio, specialmente con il crossover passivo esterno che noi proponiamo, caratterizzato da choke con nucleo in aria e condensatori a film/foglio. Tuttavia, se avete un diffusore che vi piace davvero e ha le caratteristiche che state cercando, avrete la garanzia di avere un miglioramento deciso, importante, onnicomprensivo passando alla versione attiva di quel diffusore con una spesa extra relativamente modesta, anziché cercare di scendere a patti con le caratteristiche di un diffusore completamente nuovo, probabilmente più costoso, che comporterà un intero nuovo insieme di compromessi e caratteristiche a cui abituarsi. Per l'appassionato di musica che cerca di spremere ogni minima goccia di chiarezza e di dettaglio dal proprio impianto, passare a dei diffusori attivi è probabilmente la scelta migliore da fare per raggiungere quello scopo.

Recentemente ho fatto quattro chiacchiere con Christian Ouellet, della Solen Electronics. Lui vede l'evoluzione dell'industria audio prendere due strade, una costituita da prodotti di fascia bassa, venduti dalle grandi catene, e l'altra costituita da prodotti molto high-end e quindi molto costosi. I prodotti di fascia media sono scomparsi. Lei è d'accordo su questo? In caso affermativo, la vostra strategia produttiva si è evoluta di conseguenza?
CR: Secondo me è più semplice considerare i canali di distribuzione più che il delineamento del profitto. I prodotti Bryston sono venduti a clienti audiofili da negozi specializzati, sono venduti a clienti appassionati di home-theater da negozi specializzati e sono venduti a clienti "pro" da un gruppo di diversi negozi specializzati. Inoltre i prodotti Bryston sono venduti in molti paesi in tutto il mondo, e ogni realtà geografica ha i propri, unici, schemi e preferenze. Principalmente, le prestazioni e la qualità costruttiva sono i motivi per cui i clienti scelgono i prodotti Bryston. Secondariamente, noi abbiamo sempre costruito prodotti con la migliore qualità di cui siamo capaci, e abbiamo sempre speso una buona percentuale delle nostre risorse per la ricerca e lo sviluppo, per realizzare le più innovative e raffinate apparecchiature possibili per l'ascolto della musica. Pertanto, sebbene i nostri prodotti abbiano sempre avuto prezzi abbastanza ragionevoli, non ci siamo mai rivolti al cliente che cerca soluzioni veloci ed economiche da grande catena.

Abbiamo raggiunto un altro punto di svolta in ambito tecnologico. Negli anni '80 il CD uccise il vinile e ora l'audio digitale e la rinascita del vinile uccidono il CD. Io sono un grande sostenitore del vinile, possiedo circa 2.000 dischi e alcuni giradischi, ma con la velocità alla quale i prezzi dei nuovi dischi crescono, prima o poi mi vedrò costretto a rinunciare a questa opzione. Che strada seguiremo?
CR: Innanzitutto, le vendite di LP sono in crescita. LP e CD usati sono tuttora disponibili, per cui le persone hanno un'ampia scelta, e qualunque formato che attiri gli ascoltatori più giovani non può che essere qualcosa di positivo. Qualsiasi mezzo per la registrazione della musica ha avuto il suo periodo d'oro, poi qualcos'altro ha preso il sopravvento. Tuttora c'è un mercato in crescita per gli LP, e i CD occupano ancora una fetta di mercato, ma la comodità e il grande spazio richiesto dai download stanno diventando una forte motivazione per le vendite. La musica scaricata ha anche un altro potenziale: può essere di altissima fedeltà, e materiale a 24 bit - 192 kHz è sempre più facilmente reperibile. Vale sempre la pena ricordare, fino a un certo grado, ciò che Marshall McLuhan diceva: «Il mezzo è il messaggio»; anche i vecchi 78 giri possono essere fonte di materiale unico, molti audiofili continuano ad amare il suono caratteristico del CD, e certamente i CD sono un tesoro immenso di musica che vogliamo conservare il più a lungo possibile.


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