LC > Quando i primi cavi speciali per Hifi apparvero sul mercato
sembrava che il materiale dei conduttori e la sezione fossero le caratteristiche
più importanti.
Poi la ricerca e' andata avanti ed i progettisti hanno cominciato ad
utilizzare diversi dielettrici e fantasiose geometrie di costruzione.
Secondo te quali aspetti hanno più importanza -oggi- nella
progettazione di un cavo ?
TJ >
Quando lanciammo sul mercato il primo cavo hi-end per diffusori nel 1976 il
concetto era basato -esattamente come dici tu- sui materiali e sulla sezione.
Da allora abbiamo fatto passi avanti e sviluppato i nostri prodotti.
Ciò non significa che i nostri concetti iniziali fossero sbagliati ma,
come recita il nostro catalogo '97 (pag.6), possiamo dire a che punto siamo
oggi:
'Prima di considerare speciali ed esoterici effetti di secondo o terzo ordine,
come la lavorazione dei metalli, le performances di un cavo audio sono
determinate principalmente dalla resistenza in serie e dall'induttanza'
cioè a dire dalla geometria del cavo.
Il nostro concetto e' semplice e fisicamente realistico:
'per basse impedenze occorre prestare attenziome all'induttanza mentre per
alte impedenze occorre fare attenzione alla capacità!'
Tradotto in applicazioni questo significa bassa induttanza per i cavi di
potenza e bassa capacità per quelli di segnale.
Il nostro cavo per diffusori Supra Ply e' un esempio di questo concetto.
Qunando introducemmo sul mercato il Ply due anni fa esso era piuttosto
controcorrente poichè era costituito da conduttori piatti
il più vicini possibile l'uno all'altro su di una superficie piatta al
fine di ottenere un cavo il più piatto possibile (da cui il nome Ply).
Questa costruzione permette una bassa induttanza, mentre la maggior parte di
cavi HiFi avevano conduttori molto distanziati con valori alti di induttanza
e l'impegno era focalizzato sulla scelta del materiale, come il rame a
cristalli lunghi (LC-OFC).
Potevamo dimostrare per mezzo di misure che il nostro concetto era corretto
ed allora come poteva esserci d'aiuto il rame LC quando la geometria ad alta
induttanza poteva causare notevoli perdite dinamiche ?
Oggi, dopo due anni, tutti i progettisti di cavi ci hanno seguito ed insistono
sull'importanza della bassa induttanza. Nessuno più produce cavi a
conduttori distanziati.
Secondo il nostro concetto la capacità di un cavo di segnale deve essere
bassa. Per questo abbiamo iniziato a sviluppare un cavo di segnale dotato di
un materiale isolante con un bassissimo fattore dielettrico.
Siamo così giunti al Supra DAC, con schiuma di polietilene gonfiato
come isolante.
Questo e' il cavo a più bassa capacità sul mercato, per quel che
ci risulta. Questo risponde alla tua domanda circa l'importanza del
dielettrico.
Il Teflon ha una buona reputazione presso gli audiofili.
Per un cavo di segnale esso ha delle buone proprietà ma nei cavi di
potenza il suo utilizzo e' solo un costo alto ed ingiustificato.
Tuttavia la nostra speciale schiuma di polietilene e' persino migliore.
Questo fatto può essere spiegato: la velocità di trasmissione
deve essere la più elevata possibile sia per un cavo digitale che per
un cavo video e questo fattore velocità dipende direttamente dalla
capacitanza dell'isolante.
Questo e' facile da capire se consideri le cariche che cambiano segno nel
materiale. Perciò possiamo vedere subito la connessione tra
comportamento ad alta frequenza, velocità di propagazione e
proprietà dielettriche.
Quindi perchè non usare semplicemente il Teflon ? Perchè
il nostro speciale polietilene ha una capacitanza più bassa e costi
di produzione inferiori.
Semplicemente facciamo un cavo migliore ad un prezzo più basso!
La velocità di propagazione del Supra DAC e' il 78% della
velocità della luce. Col Teflon sarebbe stata il 69%.
Un altro parametro importante alle alte frequenze e' l'impedenza caratteristica
che e' anche questa direttamente dipendente dalla geometria e dal dielettrico
del cavo.
LC >
L'argento ed il rame OFC sono i materiali più usati nei cavi audio.
Nuovi materiali, come la fibra di carbonio, il titanio o le matrici
metalliche sembrano avere interessanti proprietà audio.
Il reparto Ricerca e Sviluppo della Supra si sta orientando verso nuovi
conduttori ?
TJ >
Anche in questo caso noi abbiamo pensato in modo diverso ed agito al contrario
dei progetti più comuni.
Il fatto che l'argento ha una resistenza più bassa del rame e che
l'ossido d'argento e' conduttivo non ne fa un materiale adatto per rivestire
i conduttori di un cavo di potenza.
Il rame OFC e' buono ma per quanto tempo
esso rimane veramente *oxygen-free* a meno che non venga protetto tramite
uan sorta di *stagnatura* ?
Per esempio una guaina in PVC emette ioni di cloro che diventano cloruro
di rame sulla superficie del cavo, un processo che viene accelerato dal
passaggio della corrente (e' questo il *burn-in* di un cavo ?).
Questo problema e' accresciuto dal fatto che gli strands (i refoli) di un
cavo sono intrecciati, causando continui salti da strand a strand nel
tentativo fatto dalla corrente di seguire la via più breve.
Per questo motivo la corrente attraversa l'ossido sulla superficie degli
strands migliaia di volte per metro di cavo.
Quindi perchè usare rame OFC? L'argentatura non e' una buona soluzione
per questo problema poichè, grazie alla minore resistenza, aumenta il
numero di *attraversamenti* di strands. E l'ossido d'argento, sebbene conduttivo,
crea non linearità e livelli di diodicità.
Nuovamente abbiamo scelto la strada opposta.
Abbiamo stagnato gli strands invece, poichè lo stagno ha una resistenza
maggiore facendo così in modo che la corrente sia tenuta *dentro* il
rame che quindi rimane per davvero OFC,
ci sono meno *salti* e meno ossido.
Ancora, un risultato migliore ad un prezzo più basso.
In concreto questo e' il cavo Supra Ply.
L'argento rimane tuttavia una buona scelta in applicazioni per alta frequenza.
Riguardo altri materiali noi usiamo la fibra di carbonio nei nostri schermi su
di una base di nylon molto forte mentre non abbiamo ancora provato il titanio
in produzione.
LC >
Oltre a cavi di segnale e di potenza anche i cavi d'alimentazione sembra
influenzino la performance globale di un sistema audio. Abbiamo provato cavi
schermati d'alimentazione di tipo commerciale -vedi il nostro
Merlino- (non progettati per uso HiFi,
cioè) e abbiamo rilevato enormi miglioramenti rispetto ai cavi d'alimenatzione
forniti di serie con gli apparecchi.
Qual'e' la posizione della Supra rispetto a questo nuovo trend ?
TJ > Si, i cavi d'alimentazione influenzano il risultato finale.
Il campo magnetico alternato che si irradia da un cavo d'alimentazione
che passa vicino a circuiti di livello *linea* sicuramente induce disturbi
all'interno di questi.
Oltre alla frequenza di rete non solo ci sono
transienti prodotti da altri apparati elettrici come frigoriferi etc ma anche
la musica stessa causa transienti quando, per es., l'amplificatore attinge a
tutta la riserva di potenza immagazzianata nei condensatori di filtro a
seconda delle richieste del segnale musicale.
In condizioni statiche i condensatori sono carichi ad un livello che
corrisponde alla radice quadrata della tensione, ma quando c'e' una
richiesta, per esempio il colpo di una percussione, i condensatori saranno
caricati solo dalla parte superiore della sinusoide cioè solo leggermente
più della parte eccedente il livello statico.
Solo il 70%, al massimo, della sinusoide viene impiegato per compensare l'alimentazione
necessaria per le forti richieste di corrente.
Questo causa forti transienti di corrente sul cavo d'alimentazione
e rende anche importante il fatto che un cavo d'alimentazione deve essere
a bassa induttanza e conseguentemente dovrebbe essere progettato come
un cavo per diffusori, se le regole della sicurezza lo consentissero.
LC >
Oltre ai cavi - le connessioni, spinotti, banane etc giocano un ruolo
fondamentale nella buona trasmissione del segnale.
Molti audiofili si lamentano della qualità della connessione standard
RCA.
Qual'e' la posizione della Supra ?
TJ >
Si, le connessioni giocano un ruolo significativo. Abbiamo progettato alcuni RCA ed
alcuni connettori a banana.
Gli RCA sono torniti in un unico pezzo per evitare un elevato numero di punti
di contatto. L'isolante e' il Teflon.
Le banane sono del tipo a molla per una superficie di contatto la più ampia
possibile. Possono essere usate sia in asse col cavo sia a 90 gradi.
Sono placcate oro sebbene non sia del tutto convinto che questo faccia una
grande differenza. Tuttavia, l'opinione tra gli audiofili e' che la doratura
sia un fatto dovuto piuttosto che un significativo miglioramento delle
proprietà elettro-chimiche.
LC > Ci sono differenze sostanziali delle quali tener conto nel progettare cavi di segnale per apparecchiature digitali o analogiche ?
TJ > Ci sono alcuni parametri ai quali fare attenzione nel
trasferimento di un segnale digitale ma se un cavo e' abbastanza buono
per l'audio digitale sarà adattissiomo anche per interconnessioni
analogiche.
Non credo ci siano delle ragioni *diverse* da considerare nel progetto di cavi
per segnali digitali o analogici. Dateci una ragione e faremo delle ricerche
su questo.
LC >
Alcuni accessori particolari chiamati *cable enhancers* promettono di migliorare
le prestazioni di un cavo utilizzando segnali elettrici ad hoc per minimizzare
il periodo di break-in dei conduttori.
Alcuni CD-test dichiarano di svolgere la stessa azione utilizzando lo stesso
principio. Noi crediamo che i cavi necessitino di un certo rodaggio (specie
quelli di alimentazione) per cui questi sistemi sembrano funzionare più
o meno in questa direzione.
Avete provato qualcuno di questi sistemi? C'e' una qualche spiegazione allo
strano fenomeno del rodaggio dei cavi ?
TJ >
Preferisco evitare di fare commenti su questi apparati poichè
li conosco troppo poco.
In generale ritengo che meno si influenza il segnale più questo
si mantiene puro.
Credo che la musica stessa e' sufficientemente *random* da evitare un qualsiasi
fenomeno di adattamento o break-in.
Tuttavia non mi azzardo ad affermare che il fenomeno stesso non esista.
Siamo dei progettisti coi piedi per terra e finchè non c'e' rilevanza
tecnica nelle teorie ci teniamo su posizioni sicure ed attente.
Si e' detto che il fenomeno del break-in dipende dal fatto che le note
di uno strumento iniziano sempre con un'onda positiva. C'e' qualcuno che ha
studiato questo fatto ?
Prendiamo per esempio un chitarrista; egli talvolta suona
le corde nella direzione *verso* i microfoni mentre altre volte nella direzione
opposta.
Allora, in quale posizione di fase si trova il fronte d'onda quando
incontra il microfono ? Dipende dalla distanza ?
Come vedi non ne sono affatto convinto.
Potrebbe esserci, tuttavia, un processo elettrochimico che crea un cambiamento
sulla superficie del rame grazie all'influenza del materiale della guaina,
come ho già detto prima, rispondendo alla seconda domanda.
Si potrebbero sviluppare dei cloruri di rame o d'argento o qualche altro
componente chimico a seconda dei materiali utilizzati per l'isolante.
Ma, se così fosse, il burn-in sarebbe un'anomalia di funzionamento
del cavo.
La storia mostra che, tuttavia, ogni differenza può essere
interpretata come positiva anche se tecnicamente sbagliata, a causa delle
aspettative e delle condizioni psicologiche di ognuno.
Facciamo l'esempio dei cavi a conduttori distanziati progettati
in modo errato: c'e' una differenza significativa nel suono tra un cavo
di quel tipo ed un economico spezzone di cavo intrecciato.
Poichè il cavo a conduttori distanziati e' un costoso modello di un
certo marchio famoso uno prende per scontato che il suono corretto venga
fornito da questo.
E' questo il caso del burn-in ? Io non so.
Questo mi porta a dire che, ma non vorrei essere frainteso, accetto il
gusto personale ed e', infatti, perfettamente lecito apprezzare un suono
che non e' rappresentabile tramite una curva perfetta.
LC > Ci sono dei piani segreti alla Supra ? Oltre ai cavi ed ai connettori state progettando qualcos'altro ?
TJ > Si, la nostra ricerca e' in continua attività. Possiamo svelare un piccolo segreto circa un nuovo prodotto: abbiamo un brevetto internazionale su un cavo d'alimentazione schermato, che e' in via di approvazione per le norme di sicurezza. Ci saranno altre novità per cui tenete le orecchie aperte.
Cortesemente Tommy Jenving
per TNT.
Copyright © 10 Marzo 1997 Lucio Cadeddu