LC >
La tecnologia digitale ha portato grandi sconvolgimenti e rivoluzioni nel nostro piccolo mondo dell'HiFi.
Ora sembra sia persino in grado di risolvere uno dei peggiori incubi acustici degli audiofili: l'acustica ambientale.
Secondo te, quanto può essere fatto per migliorare l'acustica della sala d'ascolto senza utilizzare nessun componente elettronico aggiuntivo?
In altre parole, puoi raccontarci la tua esperienza di trattamento acustico delle sale d'ascolto prima di decidere di risolvere tutto nel dominio digitale?
GZ >
Uno dei più grossi problemi che gli acquirenti di hi-end devono fronteggiare è che pur spendendo cifre folli in diffusori con una risposta in frequenza piatta, il suono poi in ambiente spesso è tutt'altro che *piatto* (in termini di risposta in frequenza).
Non c'è niente che possa sostituire un buon posizionamento dei diffusori e dell'arredamento in ambiente, la maggior parte dei benefici effetti all'ascolto possono essere ottenuti facendo attenzione a questo fattore.
Quando hai fatto tutto il possibile da questo punto di vista spesso si rende necessario cominciare a pensare di correggere ciò che ancora non va da un punto di vista elettronico.
Fino ad oggi non c'erano molti modi per poter fare questo.
Gli equalizzatori analogici presentavano una quantità di problemi piuttosto seri. I cavi (sebbene essi abbiano certamente degli effetti udibili) non sono la soluzione ottimale.
Un equalizatore parametrico completamente trasparente come il nostro è l'intervento più controllabile, ripetibile e consistente che si possa fare.
LC >
Puoi raccontarci quando e come hai pensato di progettare un pre/equalizatore interamente digitale?
Era un progetto di audio professionale che poi è diventato un apparecchio Home oppure è successo il contrario?
GZ >
L'RDP-1 è il diretto discendente del nostro equalizzatore digitale per la masterizzazione delle incisioni digitali, lo z-q1.
Lo z-q1 è ampiamente utilizzato nel mondo del mastering professionale e molti dei vostri CD sono stati masterizzati proprio con l'utilizzo di questo apparecchio.
Nel mondo dell'audio professionale, gli ingegneri chhe producono i masters sono conosciuti per essere degli *ascoltatori* estremamente critici e molti di coloro che hanno ascoltato
lo z-q1 hanno concordato che era il miglior equalizzatore digitale che avessero mai provato.
Allo stesso tempo, ero abbastanza infastidito dal fatto che il mio impianto hi-end fosse privo di controlli di tono, e così tanti impianti di miei amici nell'ambiente dell'hi-end.
Come sappiamo tutti, l'hi-end ha abbandonato i controlli di tono per un'ottima ragione: suonano male, con poche, pochissime eccezioni (il Cello Audio Palette è l'unica che mi viene in mente al momento).
Quando realizzati in modo corretto, tuttavia, essi sono uno strumento molto potente e flessibile nelle mani dell'utente.
Ho intravisto nello z-q1, il nostro prodotto professionale, un'opportunità di portare la nostra tecnologia di processamento del segnale (DSP) all'interno del mercato hi-end.
Come capita spesso, un distributore hi-end negli Stati uniti (Mark Goldman della Sound Components, in precedenza Wilson Audio) aveva già visto lo z-q1 ed aveva avuto la stessa idea.
Mark è stato strumentale per convincerci ad aggiungere un certo numero di caratteristiche allo z-q1 e immetterlo sul mercato come un prodotto per il grande pubblico Home. Questo succedeva quasi due anni fa.
Dopo circa 9 mesi di lavoro, un vero tour de force, il nostro rdp-1 vedeva la luce.
LC >
L'RDP-1 è un componente HiFi sofisticato e richiede un certo sforzo da parte dell'utente per essere sfruttato al suo meglio.
Pensi che sarà possibile, nel futuro prossimo, progettare un componente simile un po' più semplice e user-friendly?
Come abbiamo chiesto nella recensione
stai pensando ad un disco test per aiutare l'utente nel fine-tuning dell'acustica ambientale?
GZ >
Da un certo punto di vista l'RDP-1 può essere un po' complicato quando utilizzato per la correzione dell'acustica ambientale.
E' in questa fase che il rivenditore dovrebbe giocare un ruolo importante, stiamo infatti istruendo i nostri rivenditori per correggere l'acustica ambientale con l'uso dell'RDP-1.
D'altra parte è abbastanza facile utilizzare l'RDP-1 come sofisticato controllo dei toni una volta che ne impari i processi di base.
E' facilmente programmabile e, almeno inizialmente, può essere utilizzato per imitare un controllo di toni -bassi e alti-, facili da usare per tutti.
Una volta che l'utente ha acquisito più familiarità con l'apparecchio ed ha imparato come correlare i cambiamenti nei settings con le variazioni timbriche all'ascolto, è sorprendente scoprire tutte le innumerevoli possibilità.
Abbiamo in commercializzazione un prodotto che non è esattamente un *parametrico* ma è più vicino ad un equalizzatore grafico a sei o sette bande di frequenza.
Cioè, le frequenze centrali e le ampiezze di banda sono prefissate ma la quantità di esaltazione o di taglio a quelle frequenze è variabile.
Quindi, tutto quello che si deve fare è trovare la manopola giusta e ruotarla. Questo apparecchio non sarà così versatile e potente come l'RDP-1 ma sarà più facile da usare e, ancora, un eccellente sistema di controlli di tono.
Nel futuro pubblicheremo un CD test con esempi *prima e dopo*. Più precisamente, ci sarà una traccia non equalizzata (una cattiva incisione) seguita da una passata attraverso l'RDP-1.
Le note del libretto spiegheranno quali sono state le regolazioni eseguite per ottenere quel risultato ed una spiegazione del perchè sono state scelte quelle regolazioni e non altre.
Ci saranno un certo numero di nostri clienti, ingegneri del suono professionisti, che ci aiuteranno nella realizzazione di questo CD
e speriamo che questo potrà essere d'aiuto sia agli audiofili che ai nostri distributori.
LC >
Analogisti incalliti non si sentono a proprio agio al pensiero di trasformare i loro preziosi dati analogici in una sequenza di sterili numeri 0 ed 1.
Qual'è il tuo punto di vista sulla riproduzione audio analogica?
Molti audiofili ritengono che il vinile stia tornando al suo vecchio splendore, tu come vedi la situazione attuale?
GZ >
Ritengo che si possano vedere l'audio digitale ed analogico come due entità separate.
Si potrebbe pensare che il nostro punto di vista dell'equalizzazione digitale è applicabile solo alla riproduzzione digitale e che sia meglio lasciare l'analogico così com'è.
Prima di prendere questa decisione, tuttavia, credo sia opportuno ascoltare quello che la nostra tecnologia ha da offrire.
Per esempio, noi produciamo un convertitore analogico/digitale (cioè un apparecchio che prende il segnale analogico di un giradischi, ad es. e lo trasforma in segnale digitale) chiamato radc-2.
Il radc-2 costa circa 650 $ e consente, appunto, di far passare dentro l'RDP-1 anche segnali originariamente analogici.
Qui è dove l'ascolto senza pregiudizi ed estremamente critico dovrebbe essere decisivo: il segnale in uscita dal radc-2 è davvero *sterile* e i benefici del passaggio e della manipolazione attraverso l'RDP-1 controbilanciano questi difetti, ammesso che ce ne siano?
Io credo che pochissimi audiofili hanno avuto la possibilità di far passare l'uscita del loro pre phono dentro un convertitore A/D di alta qualità.
Io credo che scoprirebbero quanto del carattere originario del suono del loro sistema analogico venga in realtà preservato dalla conversione in digitale.
Non suonerà sterile come si aspettano.
Per quamto mi riguarda, io sono estremamente favorevole alla riproduzione analogica!
L'analogico fa alcune cose estremamente bene e ritengo che la registrazione analogica svolga ancora un ruolo fondamentale nella produzione dei moderni Compact discs.
Ho sentito molti sistemi analogici suonare in un modo incredibile e davvero spero che che il vinile continui ad esistere come un mezzo di riproduzione musicale non foss'altro se non perchè è molto buono, rende felici molti audiofili ed è una parta importante della nostra eredità hi-end.
Nel mio impianto personale al momento non c'è un giradischi analogico.
Però posseggo un bellissimo registratore Ampex ATR 102 (per coloro che non lo conoscessero questo è un registratore per master a due tracce da un pollice e mezzo ed è uno delle due o tre macchine con le quali viene realizzato il master per il vinile).
LC >
Come vedi il futuro della riproduzione audio hi-end?
Credi in una totale integrazione audio-video?
Ritieni che si andrà verso dei sistemi di adattamento ambientale completamente automizzati?
GZ >
Questa è, per me, una domanda alla quale faccio fatica a rispondere perchè io vivo un conflitto tra la bellezza e la semplicità di un sistema di riproduzione a due canali ed il fatto che mi rendo conto che il mercato consumer si stia orientando verso la riproduzione multicanale.
E devo ammettere che quest'ultima ha i suoi aspetti affascinanti.
Nella fascia più bassa del mercato è sicuro che assisteremo ad una integrazione audio-video e alcune avvisaglie cominciano ad apparire anche nel mercato hi-end, con prodotti tipo il Theta Casablanca.
L'unico problema serio secondo me è che la riproduzione audio di qualità potrebbe soffrirne, come conseguenza dell'aver a che fare con apparecchi a sei canali che abbiano ancora un costo accettabile per l'utente finale.
Quindi, certamente credo nell'integrazione audio-video a patto che la riproduzione classica stereo due canali non sarà sacrificata in alcun modo.
Per quanto riguarda i sistemi automatizzati che si adattano all'acustica ambientale (fully-automated room-adaptive), bè, non saprei.
Detengo un brevetto internazionale per un sistema di questo tipo ma non sono sicuro che si tratti della soluzione ideale per il mercato hi-end, specialmente se si parla di audio multicanale.
Credo che non ci possano essere sostituti ad un buon professionista capace con un buon paio di orecchie.
Analiticamente, è possibile implementare e risolvere, via la tecnologia DSP, un problema di ottimizzazione che corrisponde ad un problema di acustica ambientale ed è proprio ciò che questi sistemi auto-adattanti possono fare.
Ho l'impressione che tuttavia la soluzione non sia mai *consistente* e che non necessariamente sia quella al giusto problema in primis.
E' straordinario ciò che si può fare col DSP oggi, questo è certo, però quando c'è la Musica di mezzo, dietro a tutto ci deve essere un'interfaccia umana.
LC >
Il nuovo DVD si prepara ad invadere il mercato. Lo standard audio sembra ormai piuttosto ragionevole (si dice sia il buon 24/96 anche se qualcuno pare spinga verso un Super CD a 100 kHz), qual'è la tua opinione in proposito?
GZ >
Sono molto eccitato dal potenziale insito nl DVD. Personalmente spero di poter disporre di una traccia audio due canali PCM a 24-bit e 96 kHz.
Sarebbe interessante vedere le possibilità con un audio multicanale
di alta qualità, ma mi sembra una questione secondaria.
Ricordi lo stereo tipo ping-pong? Non posso nemmeno immaginare in che modo le incisioni *normali* possano utilizzare i sei canali.
Tuttavia, ci sono varie ragioni perchè lo standard 24/96 è attraente e penso che i detrattori del digitale dovranno cambiare le proprie opinioni una volta che possono ascoltare le potenzialità del sistema 24/96.
Potrei riempire varie pagine spiegando perchè questo è uno standard migliore e tutto ciò che possiamo ottenere da esso e perchè, ma preferisco lasciare questi aspetti ad un'altra volta, se qualcuno avesse voglia di sentire le mie opinioni in proposito
LC >
Cos'hai in progetto ora? Hai mai pensato ad una versione budget dell'RDP-1?
GZ >
Indovina un po'? Abbiamo cominciato a distribuire l'RDQ-1, che è il fratello minore (ma non un clone) dell'RDP-1.
L'rdq-1 ha tutte le funzioni di equalizzazione dell'rdp-1, ma è stato progettato per essere utilizzato in un sistema dove sia già presente un pre analogico.
Mentre l'rdp-1 ha sei ingressi digitali e tre uscite, l'rdq-1 ha due di queste.
Manca inoltre il controllo di volume digitale ed il telecomando, ma mantiene la stessa sezione di equalizzazione, quella che noi chiamiamo Transparent Tone Control.
L'rdq-1 costa, di listino, 3000 $
Ho già citato il convertitore A/D radc-2 (650 $). Alla fine di questo mese (Feb. 98) cominceremo a distribuire l'rdq-6 e il rdac-6, che sono nient'altro che un'equalizzatore digitale a sei canali ed un convertitore D/A a sei canali.
Dr. Glenn Zelniker
Presidente e Progettista capo della Z-Systems Audio Laboratories (Florida - USA)
Cortesemente Glenn Zelniker per TNT-audio.
Copyright © 1998 Lucio Cadeddu