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Visitatore: Carlo Iaccarino
La mostra si è svolta dal 5 al 8 maggio 2016 presso il M.O.C., centro fieristico di Monaco di Baviera, in Germania
Scritto: Maggio 2016
Sito web ricco di informazioni: High End Society
Ecco altri spunti da alcuni espositori che mi hanno particolarmente colpito:
Si tratta di un costruttore francese di sistemi di altoparlanti su progetto dell'ex-Triangle Thierry Comte. Quest'anno, in fiera, ha portato un bel sistema Gallico, nel quale elettroniche Atoll alimentavano i suoi diffusori. In particolare, si tratta della serie GT, presente con tre modelli: un due vie da piedistallo, GT 1 - HD, da Euro 2.500/coppia, ed un tre vie (e 1/2) da pavimento, GT 3 - HD, da Euro 8.000/coppia; ad entrambi poteva essere associato il subwoofer amplificato (500 W) GT-SW2 SUB, da Euro 2.000. Entrambi i diffusori sono dotati di un controllo sul retro, per regolare l'emissione del tweeter; il diffusore da pavimento ha un ulteriore controllo per regolare anche l'emissione del midrange.
Le finiture sono bianco o nero lucido, oppure piano rosewood gloss; l'estetica è molto gradevole, e la mia orribile foto non rende loro giustizia, ma ve la propongo ugualmente, perché vorrei farvi notare la coppia esterna di "diffusori", accanto alla cassa da pavimento. In realtà, non si tratta di un altro diffusore, ma di tre subwoofer impilati e pilotati tramite DSP; ciò, assieme ai controlli per regolare l'emissione delle medio-alte, mirava ad illustrare la flessibilità di installazione dei diffusori francesi, uno degli obiettivi di progetto. Personalmente, sono rimasto molto colpito dal suono del piccolo due vie, anche, o meglio, soprattutto, SENZA l'ausilio di alcun subwoofer.
Eccomi nuovamente a colloquio con Jason Lim, vecchio amico di TNT dai tempi della sua NU-Force, poi venduta ad Optoma. Jason ha esibito i suoi molti apparecchi, fra cui alcune novità. Qui sotto, una foto d'insieme della sua esposizione.
Fra di essi, vi segnalo la versione definitiva dell'IDA-8, un amplificatore integrato con sezione DAC (Euro 1.000), il modello STA-9, un finale stereo da 120 W/ch che può essere configurato "a ponte", diventando così un finale monofonico da 290 W (Euro 850), e il suo compagno HPA-9, un amplificatore per cuffie/pre-amplificatore (anche questo per Euro 850). Inoltre, vi segnalo un apparecchio che in un solo telaio racchiude un pre-amplificatore digitale e un processore audio/video; ne esiste anche una versione dedicata al multicanale (HD-AVP, da Euro 2.400), che si completa con un finale multicanale. È altresì disponibile un'interessante versione "solo stereo", modello HD-AVA, da Euro 3.000, che si limita a 2 canali, ma aggiunge una sezione di potenza stereo, diventando così un ampli/processore integrato, per chi - come me... - si gusta il video in "semplice 2.0". Probabilmente, però, l'apparecchio che mi ha incuriosito di più è questo qui sotto (la foto non smentisce le mie pessime qualità di fotografo: è lo scatolotto sopra l'amplificatore).
Si chiama WR-100 ed è un adattatore che permette di connettere in WiFi gli amplificatori che non sono dotati di tale possibilità. Fin qui, nulla di strano; le particolarità stanno nella circostanza che questo apparecchio può connettersi alle unità di Nuprime sfruttando un cavo di rete (terminato RJ45) utilizzato in modo bidirezionale: manda loro il segnale ricevuto via WiFi (e tradotto), e ne riceve la (scarsa) alimentazione necessaria al suo funzionamento, risparmiando così anche sull'alimentatore. Jason ne ha contenuto il costo in Euro 130.
La visita alla Nuprime è sempre foriera di stimoli di riflessioni. Per Jason, l'attuale stato dello sviluppo dei nostri giocattoli vede la preponderanza di un ascolto "da file", quindi richiede apparecchi che siano in grado di riprodurli autonomamente. Di qui la - già accennata - tendenza a proporre sul mercato apparecchi capaci di fare streaming di questi file, ma anche di decodificarli autonomamente e, magari, anche di amplificarli, poco (per cuffie) o tanto (ampli tradizionali). In questo contesto, per Jason il prossimo futuro vedrà una contrazione dell'offerta di DAC, per lo meno a livello umano, perché la capacità di decodifica dovrà stare all'interno della macchina, come, peraltro, già succede con la pletora di dispositivi portatili, a partire dagli smartphone per finire ai riproduttori dedicati, anche di file ad alta risoluzione. A tal proposito, mi ha anticipato che sta lavorando ad un prodotto che soddisfa proprio tutti questi requisiti, ma che non è ancora finalizzato; quindi non mi ha dato informazioni su prossima uscita e prezzo, e non mi ha neppure permesso di fotografare il "prototipo non prototipo"... Allora ho fotografato lui, mentre gioca col futuro. :-)
Sono tornato a cercare questi ragazzi, per avere aggiornamenti sulla loro attività. Mi hanno confermato che procedono bene e che la loro giovane linea di prodotti non ha subito cambiamenti. L'unica novità segnalatami è stata la definitiva messa in produzione del Gordian, il loro distributore/condizionatore di rete, che ora è disponibile, per un prezzo di Euro 1.400 (lordi...), un po' maggiore di quello previsto l'anno scorso. Per il resto, questo costruttore mantiene la sua sana impostazione da "piedi per terra", con prodotti per persone "normali", fatti per gente come noi da gente come noi; anche i prezzi si sono mantenuti accessibili, in una gamma immutata, il cui vertice continua ad essere costituito dai circa 3.300 Euro (sempre lordi...) occorrenti per lo integre4.
In realtà, di novità ce n'era anche un'altra, che ha costretto uno dei due a restare a casa per adempiere ai suoi doveri di neo-papà. Gli facciamo i nostri auguri e lo ringraziamo, perché quest'anno ci permette di fare una foto che - ne converrà anche lui - è molto migliore di quella dell'anno scorso. :-)
Girovagando per la mostra, sia pure con molto meno tempo a disposizione, ho comunque potuto fare molti ascolti interessanti che, per la vostra gioia, proporrò in una carrellata di foto, con pochi commenti. ;-)
Mi è piaciuta molto la sala allestita da CANTON per presentare i suoi nuovi diffusori della serie di punta Reference K, un modello da piedistallo ed uno da pavimento, sui quali posso offrire solo questa foto di gruppo, che spero renda giustizia alla loro estetica, con linee e colori che rendevano anche più accettabile la loro imponente mole. Il suono del due vie, amplificato Audionet, era davvero pieno ed equilibrato, nonostante la sala vuota; siamo lontani anni luce dal suono "tedesco" che qualcuno - come me... - potrebbe ancora ricordare da passate esperienze con questo costruttore.
Anche quest'anno il potente distributore Audio Reference aveva allestito una grossa sala con tutti i suoi marchi, stavolta dando maggiore risalto alla Sonus Faber, che forniva le casse praticamente per ogni impianto esposto, che passo a mostrarvi. Procediamo in ordine alfabetico:
A come AR...
D come D'Agostino...
K come Krell... (mi fa ancora strano vederli sotto lo stesso tetto...)
Torniamo dai nostri amici della DIGIBIT: il loro stand, quest'anno, era molto più professionale, e mi è parso molto più orientato ad attrarre distributori e compratori piuttosto che ad esibire i prodotti, che hanno trovato ampio e positivo riscontro presso la stampa specializzata.
In effetti, hanno avuto ragione: tutte le volte che sono tornato al loro spazio li ho trovati molto indaffarati in colloqui d'affari o con la stampa ufficiale, quindi non ho potuto (né voluto) disturbarli per fare quattro chiacchiere. Vi posso comunque mostrare una novità: l'unità di alimentazione aria 2 LPSU.
PRO-JECT aveva allestito un enorme spazio espositivo in una delle Hall a piano terra. C'era la solita piazza vinilica.
Era esposto anche un sistema strambo, con un giradischi che suonava in verticale, il modello VT-BT-R, da Euro 420, oltre alle elettroniche di cui vi parlerò in prosieguo.
Naturalmente non mancavano i grossi nomi, con impianti stratosferici.
Purtroppo ho pessime foto della sala MARTIN LOGAN, dove suonavano i monumentali ed irraggiungibili Neolith. Ma da questo costruttore ho anche visto due novità più terrene: il nuovo modello Renaissance ESL 15 A, da Euro 30.000, già disponibile, e quello, appena minore, Expression ESL 13A, con prezzo ancora da definire e consegna prevista a partire da Settembre.
Ottimo, come sempre, l'impianto composto da elettroniche CONSTELLATION e diffusori MAGICO.
Stesso discorso per l'impianto di KHARMA, anche se l'estetica del modello principale della casa, in esposizione, mi è sembrata un tantino... funerea.
Vi segnalo, poi, un impianto chiaramente messo lì per provocazione.
Una sorgente (in questo caso un giradischi e un pre-phono Rega), un ADC/DAC (qui il GT-40 della Alpha Digital Labs) e due cassettine amplificate (della Audioengine).
Per me, è servito a dimostrare che, con gli strumenti giusti (di casse amplificate Audioengine ne fa molte, anche wireless), si può costruire un impianto partendo da poco: il GT-40 e le cassettine qui ritratte costano, assieme, poco più di Euro 800; se avete il vinile, avrete probabilmente anche il pre-phono, altrimenti la sorgente sarà il vostro PC, e quello esposto potrebbe essere un ottimo impianto da scrivania. Parlando del GT-40, non posso non menzionare anche il suo successore migliorato. Sempre dalla ALPHA DESIGN LABORATORIES, arriva finalmente in commercio lo Stratos, ad un prezzo di Euro 1.400, ahimè, ben superiore a quello che ci era stato annunciato informalmente l'anno scorso.
Avrei voluto riassumerne le mille caratteristiche che lo rendono attuale detentore ufficiale del titolo di "coltellino svizzero", ma faccio prima a postare una foto. :-)
Infine, devo fare almeno menzione di molti altri costruttori che ho visitato, ma troppo velocemente e senza neppure avere una buona foto da mostrarvi.
Partiamo da TOTEM. Solita saletta, solito allestimento: bene, mi piace ritrovarmi in un ambiente "familiare", mi aiuta anche a ricordare; e mi consente di rinviarvi all'articolo dell'anno scorso, anche per le foto...
Solita efficacia ed affabilità del boss, Vince Bruzzese, che ha condotto le sue demo con musica "vera", molti brani in pochi minuti, così da dare varietà ed incontrare i gusti di tutti. Anche quest'anno ha dimostrato le Tribe V, diffusore snello da montare a ridosso - o dentro - la parete (USD 7.000, oltre USD 500 circa per gli orribili supporti); in dimostrazione anche il modello Fire, della serie Elements, un modello da stand a due vie, da USD 7.000, del quale ci ha mostrato il possente altoparlante prodotto in-house, con grosso magnete e lungo fondo corsa, che incrocia meccanicamente col tweeter. In entrambi i casi, si aveva un suono molto potente, nonostante le ridotte dimensioni dei diffusori. A tal proposito Bruzzese, col suo solito atteggiamento simpaticamente guascone nei confronti dei concorrenti, ha così concluso: «gli altri vi vendono un mobile pieno di aria, noi vi vendiamo tecnologia.» :-)
In dimostrazione anche il sistema KIN MINI, sulle cui lodi mi sono già sperticato nei miei scorsi resoconti; quest'anno la serie prevede un nuovo subwoofer amplificato, il modello KIN SUB, da USD 625. Il piccolo satellite ed il subwoofer minore costituiscono il sistema KIN MINI 2.1, che costa USD 1.000 netti; applicando solo l'IVA rimarremmo ancora nei paraggi dei 1.000 Euro annunciati in sede di lancio della serie: i costi saliranno certamente con l'importazione, ma resta l'impegno nel mantenersi allo stesso livello, il che costa loro un certo sforzo, non sempre coronato dal successo: anche se sono Canadesi, devono pagare praticamente tutti i fornitori (anche quelli Europei...) con i "forti"dollari USA.
Ancora, sono passato allo spazio di AUDIO-TECHNICA, per la solita e rassicurante parata di fonorivelatori e di cuffie, con la solita, affollatissima, salettina con giradischi in funzione e con il fantastico DAC/amplificatore per cuffia AT-HA5050H, effettivamente in commercio e di cui si conferma l'annunciato prezzo di Euro 6.000 (lordi).
Altra conferma dell'anno scorso viene dalla RADSONE, che ora commercializza ufficialmente il suo airDAC, DAC USB e wireless ad alta risoluzione (anche DSD) con ampli cuffie e software proprietario per la riduzione di quelli che la casa chiama artefatti digitali; soluzioni innovative per un oggetto di qualità il cui prezzo è stato fissato in Euro 1.000 netti.
Ancora conferme dall'anno scorso con la GRIMM AUDIO, che ora propone il suo diffusore amplificato con processore digitale incorporato (basta attaccarci una sorgente e suona) in tre versioni: il modello base, LS1a, da Euro 14.000, il modello LS1, da Euro 18.000, completabile con un modulo subwoofer da Euro 6.000, ed il modello top, LSIbe, col tweeter in berillio, da Euro 26.000, pure completabile col suo modulo subwoofer da Euro 10.000. I prezzi sono decisamente alti, ma il suono - in ascolto la versione al berillio - era davvero ottimo.
Mi riferisco ancora alla mia visita dell'anno scorso per confermare la presenza di due aziende che, avendo modificato il loro listino, mi pare che oramai siano scese in aperta (ma non dichiarata) concorrenza: entrambe propongono due ottimi ed avanzati sistemi di correzione ambientale. La svizzera ILLUSONIC propone modelli multicanale per una correzione ambientale molto complessa. Ma produce anche una macchina, il IAP 2, per Euro 11.000 circa, che funge da pre-amplificatore stereo, accetta segnali sia analogici che digitali (anche su HDMI e Ethernet), ed esegue analisi e correzione per un sistema a 2 canali, più semplice e azionabile anche da "uno di noi". Offerta analoga viene dalla francese TRINNOV, che pure propone il suo computer per la correzione ambientale, con un complesso software per la correzione multicanale, ma anche apparecchi più semplici per la correzione di un sistema stereo. In particolare, Trinnov produce il modello Amethist, che funge anche da pre-stereo, è capace di trattare segnali in ingresso analogici e digitali, anche di rete e wi-fi, ed effettua la DRC. Il tutto per Euro 10.000 netti (un discreto incremento rispetto ai prezzi proposti gli anni passati...), a cui si possono aggiungere altri Euro 500 per il microfono opzionale (se ne possono usare anche altri, ma questo è quello dedicato...).
Meritano una segnalazione anche i Russi di G 9, produttori di apparecchi valvolari: il pre-phono NERO Phono MM MkII, il pre-amplificatore NERO Pre MkII e il finale monofonico NERO 2 MkII, che viene proposto in due versioni, a seconda dei tetrodi di uscita: KT88, per una potenza di 60 W, o KT120, per una potenza di 85 W. I prezzi sono da... oligarca: 67.000 Euro per il sistema con i finali con le KT88 e 70.000 Euro per quello con i finali con le KT120; e mancano ancora sorgente e casse. Suonavano bene, e ci mancherebbe... Ma, allora, perché ve le segnalo? Perché, innanzitutto, dimostra che c'è interesse anche per questa fascia di mercato che, credo, sia quella economicamente più vantaggiosa per i produttori, nonché quella in cui i progettisti possono avere le mani più "libere". Inoltre, pare che, tecnicamente, questi apparecchi offrano delle raffinatezze circuitali assolutamente non banali. Io non ne capisco nulla, ma se una vecchia volpe dello stato solido come Ole Lund Christensen si mostra molto interessato, allora un pizzico di cusiosità ti viene pure... ;-)
Ancora, vorrei menzionare LABORATORIUM, marchio che prosegue la produzione dei diffusori dell'indimenticato Franco Serblin. In fiera, un emozionato Massimiliano Favella esponeva il modello Lignea, un due vie da supporto. Non ho neanche provato a fare una foto, per non rovinare l'estetica molto particolare e, per me, bellissima di questo diffusore. Il mobile è costituito da un solo blocco di legno massello che assume una forma liquida, che si fonde perfettamente con il frontale che ospita gli altoparlanti e con il piedistallo in metallo, forse l'unico elemento da perfezionare. L'ascolto è stato molto piacevole, raffinato, elegante, e mai fastidioso: era da molto tempo che non sentivo più il "suono S.F." cui eravamo abituati (tutta l'impostazione di Favella è nel segno della continuità, anche il materiale iconografico pubblicitario...). Non è un suono appariscente, non fa tremare i muri della casa, né si spinge fino all'estrema definizione; ma credo che questi due piccoli diffusori troveranno parecchi estimatori. Il prezzo è ancora da fissare, ma Favella ha "promesso" di mantenersi sotto i 5.000 Euro la coppia: non pochi, ma pare che non si possa scendere molto di più.
Diciamo la prima cosa evidente. Se l'anno scorso MCINTOSH non c'era, quest'anno, invece, c'era, eccome, in una saletta tutta sua, autonoma - anche fisicamente - rispetto a quella del megadistributore degli altri marchi del gruppo Fine Sounds, nel quale continua a comparire.
Devo dire che sono stato sfortunato: quest'anno non avevo tempo, come premesso, e quindi non sono potuto passare da loro per ulteriori ascolti che mi permettessero di farmi un'impressione migliore di quella della mia prima ed unica visita. Però sono stato rinfrancato dalla ritrovata presenza del marchio-icona di questo settore.
Vorrei anche segnalarvi il ritorno alle origini di CYRUS, che propone, per 1.000 Euro, il suo Cyrus ONE, amplificatore stereo con pre-phono MM, uscita cuffia con ampli dedicato e connettività Bluetooth (Apt-x); la sezione di potenza è in classe D, con un sistema, detto SID, che si adatta all'impedenza dei diffusori. Detta così, non pare questa grande novità. Ed è vero: oramai ce ne sono molti di ampli con tali caratteristiche. Quello che mi ha fatto pensare ad un ritorno alle origini è la scelta estetica, di proporre di nuovo un mattoncino nero con due manopole senza scritte sul frontale, con un led ciascuna, per la posizione del volume e l'ingresso selezionato. Certo, il materiale è piacevole alla vista ed al tatto, ma si tratta sempre del vecchio scatolotto piccolo e nero, manifesto estetico del minimalismo britannico degli anni '80... Non so quanto questa scelta estetica premierà le indubbie qualità di questo apparecchio.
Un sicuro rimpianto è stato l'assenza di PS AUDIO, per i cui prodotti nutro una particolare simpatia. Ho, comunque, incontrato Scott McGowan ed ho potuto fare con lui quattro veloci chiacchiere. Mi ha detto che sono particolarmente in attività e, su mia specifica domanda, mi ha confermato il successo commerciale dello Sprout - il piccolo ampli lifestyle, progetto affidato personalmente a lui - del quale hanno esaurito gli stock di produzione. Entrambi abbiamo notato, non senza un pizzico di compiacimento, che la strada intrapresa pare giusta, se anche altri costruttori hanno presentato i loro ampli piccoli, economici, dotati di pre-phono, ampli cuffia e connettività wireless. Ad esempio, Pro-ject propone il MAIA (2 x 30 W, DAC 24/192, USB X-MOS, ecc...) per 500 Euro, ed il MAIA DS (2 x 60 W ed altre migliorie) per 800 Euro. Peccato non aver potuto ascoltare il nuovo DAC PS Audio più abbordabile. Ma conto di rifarmi sul suolo patrio... :-)
Ho salutato Scott, ricevendo la "promessa" della loro presenza l'anno prossimo...
Altra assenza di rilievo è stata CLEARAUDIO, che, invece, l'anno scorso aveva allestito un'esibizione enorme, con tanto di motocicletta. Trattandosi di uno dei grossi nomi dell'HiFi, famoso nel mondo vinilico ora così di moda e, per giunta, Tedesco, la sua assenza mi ha lasciato alquanto perplesso... Così come mi è dispiaciuto non trovare la Canadese BRYSTON, che l'anno scorso mi aveva deliziato con i suoi amplificatori e i suoi diffusori... ed anche con il suo caffè... :-)
Non posso che ripetermi anche quest'anno. Ho avuto solo due giorni, mi sono perso molte demo, non ho visto tutto quanto esposto, ma... mi sono molto divertito. Resta un paese dei balocchi, ovviamente per chi, come me, la visita senza interesse professionale. Invece, chi ci stava per lavoro se l'è sudata; però, vedevo comunque in giro, anche a fine giornata, facce stanche ma soddisfatte, contente. C'era un'aria, specialmente verso le 18, un po' strana, vorrei dire "da passeggio". Gli addetti alle salette si muovevano dalle loro postazioni e sembravano quasi un gruppo di amici che si ritrovasse per un aperitivo alla chiusura degli uffici il venerdì sera... Probabilmente è anche questo clima il motivo del successo di questa mostra: esibitori professionali e seri, ma non seriosi e, fondamentalmente, in massima parte appassionati anche loro di questi costosi giocattoli e della riproduzione della musica. In fondo, è come se per il tempo della mostra si formasse una specie di bolla, nella quale noi visitatori "andiamo in vacanza"; ma penso che neppure gli espositori la prendano come un lavoro forzato ;-).
Un'ultima menzione la merita la segreteria organizzativa, sempre pronta a soddisfare ogni richiesta degli operatori, stampa inclusa ;-), e sempre col sorriso sulle labbra. Anche questo fa di High End una mostra assolutamente da visitare: se ne visitate molte, potrete agevolmente fare i paragoni; se ne visitate una sola, scegliete questa.
© Copyright 2016 Carlo Iaccarino - www.tnt-audio.com
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