Visita della mostra High End 2018 a Monaco - Parte III

Visitatore: Carlo Iaccarino
La mostra si è svolta dal 10 al 13 maggio 2018 presso la M.O.C., centro fieristico di Monaco di Baviera, in Germania
Scritto: Agosto 2018
Sito web ricco di informazioni: High End Society

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Un'immagine vale mille parole...

Dopo già ben due parti, non vorrei che il mio report diventasse troppo verboso.
Allora, di seguito passo a brevi flash di quanto penso possa interessarvi. Ma tenete presente che avrei moltissimo altro di cui parlare.
FINK TEAM
È un marchio con a capo Karl-Heinz Fink, specializzato in progettazione di apparecchi audio. Lo fanno conto terzi, come accade con i diffusori Q-Acoustics, ma fanno anche attività in proprio. Quest'anno hanno portato alla mostra un diffusore un po' minaccioso sia per forma che per nome (almeno per noi fan di Star Trek The New Generation): il Borg, un diffusore da pavimento a due vie. Monta un tweeter AMT e presenta sul retro una serie di controlli per la regolazione fine sia dell'emissione in frequenza che dello smorzamento. Quest'ultima regolazione è piuttosto insolita: il costruttore dice che serve ad adattare il diffusore alla tecnologia dello stadio di potenza che lo pilota, perchè gli amplificatori a valvole reagiscono al carico diversamente da quelli a stato solido. Il prezzo dei Borg dovrebbe aggirarsi intorno ai 24.000 Euro la coppia.
il BORG della Fink Team

JOSEPH AUDIO
Come al suo solito, Jeff Joseph aveva allestito un impianto bensuonante, terminato con i suoi Perspective, diffusori da pavimento a due vie, da circa Eur 16.000. Il resto dell'impianto prevedeva elettroniche Alluxity: uno streamer ed un amplificatore integrato, questi ultimi per un totale di circa Eur 17.000
Joseph Audio - Alluxity
Ma non di solo digitale viveva quest'impianto: avrete notato il glorioso bobine dietro la Perspective di sinistra.
Joseph Audio

X-ODOS
Parlando di riproduzione di file musicali, ecco un altro marchio che ha suscitato molto interesse fra i visitatori della mostra: X-Odos.
Fanno due apparecchi. Uno è lo Stream, che è uno... streamer, in grado di leggere anche file in remoto (sulla propria rete) o in locale (da una memoria di massa connessa alla porta USB), nonchè di suonare le web radio e i file in alta risoluzione da Tidal, Qobuz e Highresaudio; il prezzo è di circa 3.000 Euro. Il secondo è lo One, un server musicale con memoria interna (ed una porta USB-A per attaccarci un drive esterno), una meccanica per il rippaggio dei CD, e la medesima funzionalità dello Stream quanto a web radio e file in alta risoluzione; prezzo: circa EUR 7.450 (IVA al 19% inclusa). La novità di quest'anno è la versione One +, che ha un DAC interno e viene circa EUR 10.000 (IVA al 19% inclusa). Entrambi gli apparecchi si pilotano con l'app per iOS sviluppata in proprio dalla X-Odos.
X-ODOS

NAD
Lo so, lo so: noi vecchietti leggiamo NAD e pensiamo 3020 e spartanità. Ma questo marchio ha fatto molta strada da allora, e alla mostra hanno portato apparecchi che fanno molto di più che "suonare musica"; più precisamente, macchine che eseguono questo compito in modo aggiornato, quindi molto più complesso.
Ad esempio, guardate questa combinazione sorgente/ampli.
NAD M32 + M50.2
Lo M50.2 è un riproduttore di file musicali; ma può anche rippare i dischi ottici nella sua memoria interna (fino a 2 H.D. da 2 TB) ed è in grado di applicare la decodifica MQA; in più è un apparecchio "Roon ready". In breve, è una sorgente musicale dei giorni nostri. Nel catalogo di NAD, si prevede che questa sorgente alimenti lo M32, un amplificatore integrato stereo da 2 x 180 W con un cospicuo numero di ingressi anche digitali, pure capace di gestire file MQA; anche questo apparecchio è "Roon ready". Se ne prevede la commercializzazione per Dicembre a circa 4.000 Euro; a parte, vi si possono montare moduli opzionali, ad esempio quello che fornisce ingressi HDMI 4k, oppure quello che abilita la comunicazione in una rete Blu-OS.
I pannelli posteriori di queste macchine danno un'idea di quanto sia diventata diversa oggi una banale combinazione sorgente/integrato ;-)
NAD M32 + M50.2 - pannelli posteriori
E le cose possono diventare davvero complesse se si sceglie la via del multicanale, come mostrano i pannelli posteriori dell'accoppiata M17V2/M27 :-)
NAD M17V2 + M27 - pannelli posteriori

LINDEMANN
25esimo anniversario di attività per questo marchio Bavarese, ultimamente distintosi fra gli alfieri del DSD, che propone una linea completa di apparecchi con soluzioni particolari per la riproduzione di musica liquida.
Impianto Lindemann
Sono stato soprattutto favorevolmente colpito dall'iniziativa adottata per celebrare il venticinquennale: invece di puntare in alto, hanno presentato una linea completa di apparecchi abbordabili, tutti dalla foggia di scatolotti senza fronzoli, ma non dimessi, e tutti pieni di sostanza.
Si tratta della linea Limetree, formata da un pre-phono (MM-MC), un ampli cuffie/preamplificatore (tre ingressi), un DAC USB basato sul chip AK 4493 (fino a 24bit/348 kHz o DSD 256) ed un network bridge (tutti questi con un prezzo previsto di EUR 595). La linea si completa con un lettore di rete con DA interno ed uscite linea e cuffia (questo da EUR 795); gli ultimi due apparecchi sono anche Roon-ready e possono suonare le web radio e i file ad alta risoluzione da TIDAL, Spotify, Qobuz, Deezer e Highresaudio.
Lindemann Limetree Phono
Tutta la linea dovrebbe essere disponibile a partire da Settembre; per la mostra avevano già disponibili i modelli Phono e Headphone.

INNUOS
È una ditta anglo-portoghese specializzata in riproduzione di file musicali. In mostra hanno allestito un impianto la cui sorgente era costituita dal loro ultimo server musicale, lo Statement.
Innuos
Lo Statement è un apparecchio in due telai: uno ospita la meccanica CD per il rippaggio dei dischi e la piastra con i circuiti dedicati alle funzioni di rete e di memorizzazione, l'altro ospita l'alimentatore, lo stadio di conversione AC/DC e le 8 linee separate di alimentazione delle varie sezioni interne all'altro telaio. Mi sono dimenticato di appuntare i prezzi, che, comunque, ricordo sostanziosi.
Innuos Statement

JBL
In realtà questa era la saletta dello Harman luxury audio group. Non vedevo l'ora di ascoltare le JBL, visto che l'anno scorso ne avevo tratto un'insolita sfavorevole impressione. Quest'anno, invece, non sono stato deluso: un ottimo suono (almeno per le mie incompetenti orecchie) giungeva da un impianto terminato con una coppia dei nuovi diffusori L-100 Classic, che emettevano un suono "familiare": il prezzo previsto dovrebbe essere di Euro 10.000 la coppia.
JBL
Nella mia orribile foto si può scorgere, oltre le L-100, il resto dell'impianto composto da elettroniche Mark Levinson. In quella saletta era in mostra la linea completa delle nuove macchine ML: come sorgente c'era lo ML 519 (lettore di dischi ottici, DAC, streamer, ecc.), da EUR 20.000; l'amplificazione era fornita o dall'integrato stereo 585.5, da EUR 14.000, o dall'accoppiata fra pre 533, da EUR 16.000, e finale stereo 534, da EUR 21.000. Questo impianto ML era anche usato per pilotare una coppia di grandi diffusori Revel da pavimento, di cui non ho appuntato la sigla e che, comunque, non sono neppure riuscito ad ascoltare. Grande suono, come ho scritto, ed apparecchi meravigliosi, ma dai prezzi eccessivamente alti, almeno per le mie tasche: la combinazione meno cara veniva poco meno di EUR 45.000...

LIVING VOICE
Devo ringraziare il mio (nostro) vecchio amico Daniele Sabiu, che mi ha imposto di visitare la saletta Living Voice. Certo, lui puntava a farmi sentire i mostruosi diffusoroni a tromba di questo marchio. Io, però sono rimasto molto favorevolmente impressionato dal sistema usato per pilotare gli OBX-RW3, un tre vie da pavimento dalla sensibilità dichiarata di 94 dB, maggiore della media, e con crossover contenuto in uno scatolotto esterno. Mi è piaciuto anche il loro aspetto slanciato, complice la bellissima finitura esposta, in Santos Rosewood (ne sono disponibili anche altre). Prezzo? EUR 13.500 (IVA tedesca al 19% inclusa).
LIVING VOICE OBX-RW3

SONUS FABER
Solita ampia esposizione per Sonus Faber che, fra le altre cose, presentava la nuova linea Sonetto, composta da tre torri, due boookshelf, due canali centrali ed un modello da incasso. Tutti dotati del solito fantastico look Italiano.
SONUS FABER SONETTO
Il distributore tedesco di SF ha un amplissimo portafoglio di marchi molto noti, tutti esposti negli stessi amplissimi spazi. Ad esempio, si potevano ammirare i nuovi giradischi della EAT, uno dei quali con un elegante abito di pelle
EAT
Sempre lí, anche DAN D'AGOSTINO mostrava i suoi prodotti, fra cui la sua nuova ammiraglia, l'ampli mono Relentless.
DANIEL D'AGOSTINO - RELENTLESS

E poi?...

Come al solito, si veniva subissati dalla pletora di cose da vedere e da ascoltare.
Prodotti per l'ascolto personale, come gli ampli cuffia US 4 e US 4+, rispettivamente da EUR 4.000 e 5.000, della NIIMBUS
NIIMBUS
o gli ampli cuffia, con o senza DAC, della LAKE PEOPLE
LAKE PEOPLE.

C'era la solita piazza vinilica della PRO-JECT
PRO-JECT
PRO-JECT
PRO-JECT
PRO-JECT

Vi potevate imbattere in diffusori dall'estetica molto particolare, come questi della canadese ART VIBES, che aveva portato alla mostra il modello DALÌ, da EUR 25.000.
DALI BY ART VIBES

O si si poteva ritrovare il suono familiare e confortevole dei diffusori FRANCO SERBLIN, ditta che aveva allestito un impianto con elettroniche Accuphase e diffusori da pavimento Ktema.
FRANCO SERBLIN KTEMA

Anche quest'anno AUDIOQUEST aveva portato alla mostra tutti i suoi cavi e i loro apparecchi dedicati a pulizia e condizionamento della corrente di alimentazione. Ecco due interni di altrettanti apparecchi Niagara.
AUDIOQUEST NIAGARA
AUDIOQUEST NIAGARA
Ed ecco l'idea di Audioquest per il corretto cablaggio di un impianto.
AUDIOQUEST - CABLAGGIO IMPIANTO
Il che mi ha fatto sorridere, perchè sono tornato con la mente agli anni '90, ed al lavoro di Audio Review, e di Fabrizio Montanucci in particolare, sulle interazioni deboli; ricordo che ad un Top Audio portarono addirittura i loro analizzatori per mostrare gli effetti dei disturbi creati e captati dai cablaggi, meritoriamente quantificando un fenomeno sinora relegato nel dominio degli ascoltoni. Rappresentarono anche le immagini di un impianto cablato come facciamo tutti, col solito groviglio di cavi dietro, ed uno, invece, corretto, bello ordinato secondo i risultati delle loro ricerche, del tutto simile a quello proposto 25 anni dopo da Audioquest. Magari gli Italiani non sempre lo fanno meglio, ma in questo caso l'hanno fatto certamente prima :-)

Poi c'erano i soliti megaimpianti da parte di

CONSTELLATION
CONSTELLATION WILSON
KHARMA
KHARMA
NAGRA
NAGRA WILSON
SOULUTION
SOULUTION
MAGICO
MAGICO SOULUTION
EMM LABS, in accoppiata con LANSCHE AUDIO
EMM LABS + LANSCHE AUDIO
VALVE AMPLIFICATION COMPANY, in accoppiata con VON SCHWEIKERT
VALVE AMPLIFICATION COMPANY + VON SCHWEICKERT

Alla fine...

Avrei moltissimo altro da raccontarvi: Rob Watts della CHORD con il suo interessante (e complesso) intervento sui DAC e sul filtraggio (un aspetto su tutti: il pre-ringing non è cosa cattiva, ma, anzi, essenziale per un'esatta ricostruzione del segnale in uscita dal convertitore A/D - con buona pace di MQA...); AURENDER col suo primo diffusore amplificato a batteria (una di quelle da trapano della Bosch...) capace di accettare in ingresso un segnale senza fili digitale non compresso a risoluzione CD (16/44.1), il piccolo e bensuonante S5W;GENUIN AUDIO e la sua soluzione proprietaria (e costosa) per la riproduzione di file musicali, mediante il music server Tars (EURO 12.500) che può pilotare i loro Neo, diffusori attivi da pavimento con DSP interno (EURO 17.500 la coppia); i diffusori OCEAN WAY da supporto, o meglio, da mixer di studio (EURO 7.000) pilotati dall'accoppiata fra preamplificatore con alimentatore esterno (EUR 32.500) e finali monofonici (EUR 22.000 l'uno) della VIOLA, per un vero studio monitor sound...

In ogni caso, c'è una cosa che proprio non potete farvi sfuggire, se decidete (come dovreste) di visitare l'High End a Monaco: la MUSICA. C'è dovunque; anche per la strada, come mostra questa insolita formazione (ho anche comprato i loro CD...)
MUSICANTI DA STRADA

Ma, soprattutto, c'è un posto che DOVETE includere nella vostra visita monachese: il grande magazzino LUDWIG BECK, il cui ultimo piano è completamente dedicato alla musica. In poche parole, è un enorme negozio di dischi, dove potrete scorrere le dita non solo fra innumerevoli CD, ma anche - udite, udite! - fra tanti LP. C'è anche uno spazio isolato dedicato alle demo di prodotti DEVIALET! Il negozio di dischi chiude alle 8 di sera, il che consente di godervi la mostra per intero sino alla chiusura e poi avere ancora tempo di visitare questo negozio, che si trova nella centralissima Marienplatz, dove ferma anche la metro che dalla MOC vi riporta in centro... Infatti, non di rado ci ho incontrato gente che avevo visto in giro per i corridoi della mostra e che ora stava sbavando sugli scaffali di LP ;-)
Ecco alcune foto che ho scattato all'interno di questo posto, che ho visitato con estremo piacere, soprattutto in quest'epoca, in cui i negozi di dischi sono diventati una rarità.

LUDWIG BECK - CD
LUDWIG BECK - LP
LUDWIG BECK - DEVIALET

Th-th-that's all, folks!

Vi sarete accorti da (tutte) le mie parole che la High End si conferma una mostra audio davvero divertente. Vi invito calorosamente a programmare una vista all'high End di Monaco se volete capire cosa sia la riproduzione audio seriamente intesa e verso dove si indirizzi nel prossimo futuro. Certo, c'è un'enormità di roba dai prezzi altissimi, ma mi pare anche normale: la mostra si chiama "High End". Però fra gli espositori se ne trovano anche di quelli che non si limitano agli oggetti inarrivabili, che non si rivolgono solo agli Sceicchi Arabi o agli oligarchi Russi, che non puntano solo ad espandere i limiti delle possibilità costruttive delle apparecchiature audio. Alla mostra, trovate anche molti produttori che propongono apparecchi a vari livelli di prezzo, che possono definirsi anche abbordabili. Ciò che non troverete (o meglio, che non dovreste trovare) sono persone che vi offrono apparecchi di scarsa qualità. Sia nell'aria rarefatta degli oggetti da prezzi inarrivabili, sia negli umili territori degli apparecchi più umani, ho visto solo roba di qualità, ed ho parlato solo con gente dedicata ad offrire prodotti di qualità. Magari sarò stato ingannato dall'aspetto esteriore degli apparecchi in mostra, ma non posso dire di aver visto oggetti realizzati a tirar via, poco curati; piuttosto, ho visto principalmente cose in grado di generare nel loro acquirente il legittimo orgoglio del possesso.
Ciò, unito alla solita vibrante atmosfera che si respira alla mostra, anche tra i visitatori, ne rende sempre piacevole la visita. Spero di potere ripetere la stessa esperienza anche l'anno prossimo, dal 9 al 12 maggio 2019.

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