[ TNT | Redazione | Ampli | Diffusori | HiFi Shows | Factory tours | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

The London Hi-Fi-Show 1999

Parte I: Valvole, vinile e stranezze varie

[English version]

Signore e signori!

Se dovessi usare una parole per descrivere questa mostra questa parola sarebbe "GRANDE".

Più espositori, più cose nuove, più visitatori. Anche una nuova sede, l'esibizione è stata organizzata su tre piani dell'hotel Hammersmith Novotel. C'era più musica rispetto all'anno scorso? Forse no, forse si.
Tutti, dico tutti gli espositori con cui ho parlato si lamentavano dell'acustica ambientale, del suono che ottenevano e di tutto il resto. Curiosamente però alcune salette avevano un suono niente male. È interessante notare che in queste sale erano utilizzate soluzioni con vinile e valvole o valvole e trombe o altre combinazioni basate sugli stessi schemi.
Con questo non voglio dire che non c'erano impianti bensuonanti composti da stato solido e digitale ma solo che in rapporto ai primi (soluzioni vinile + valvole + trombe) questi erano in numero sensibilmente minore.

La musica alla mostra

Con vergogna devo dire che non ho visitato la mostra nei giorni dedicati al pubblico. Ero così a pezzi dopo due giorni in giro per lo show, che avevo bisogno di un weekend di riposo. Oltretutto ero stato giovedì sera con Holger Stein (Stein Musik) ad ascoltare il suo prototipo di CD (un groviglio di componenti elettronici, pezzetti e fili senza contenitore) inserito nel mio impianto, poi venerdì lo show party.
Insomma un po' troppo. Così ho perso i concerti dal vivo che erano stati programmati nei giorni aperti al pubblico. Allo show party di venerdi sera poi... poteva andar meglio. La band ATC stava suonando degli ottimi pezzi Jazz e Blues. Il party era favoloso. Io potevo incontrare tonnellate di persone interessanti e invece che ho fatto?! Ho finito a discutere a lungo di complicati dettagli con un progettista di ampli e diffusori.

È stato simpatico incontrare dal vivo un po' di persone che conoscevo da un pezzo tramite rete. Quindi voglio salutare Guenther, Holger, Steve "Dude" Rochlin, Myles Astor e tutti gli altri. Non sono riuscito a sapere il nome della splendida ragazza che stava da "KJ West One" così un grande CIAO a te chiunque tu sia.

Ora una rapida descrizione della scena che si presentava una volta entrati nell'atrio della mostra.C'erano un sacco di stand che vendevano dischi e CD. Il mio amico John (che è anche quello che ha fatto la maggior parte delle foto qui riportate) ne ha comprati un po' (di CD).
Io, da parte mia, ho cercato di reprimere la voglia di comprare tutto il vinile che c'era dicendomi che avevo lasciato a casa i soldi e la carta di credito. Prima di tutto devo nominare la stanza dove ho passato più tempo di qualsiasi altra solo ascoltando e godendo la musica.
Devo anche dargli il mio solenne Award per il miglior suono della mostra. Questa stanza ha immediatamente attirato la mia attenzione dall'esterno solo con la musica che arrivava dalla porta aperta. Era la stanza nella quale Hiroyasu Kondo (Audio Note Japan) stava esibendo le sue ultime creazioni. I dettagli seguiranno per ora volevo solo dire che, arrivato qui mi rilassavo molto, mi impigrivo e spendevo almeno due ore al giorno in questa stanza.

Comunque, già sento la vostra domanda, a parte tutto quello che hai fatto, hai qualcosa da presentarci? Penso proprio di si!

Monty Pythons Flying Hi-Fi Equipment Circus

Okay, per primo presento questo. Per me era il più grande. Attirato da una musica melodiosa sono entrato in una stanza. La musica proveniva da una coppia di B&W Nautilus 802. Una lastra di delizioso vinile stava girando su un Garrard 501. In mezzo c'erano un po' di scatolette argentate e ramate di Audio Note Japan. Mi sono seduto. Sono subito stato avvicinato da un signore giapponese che, inchinandosi leggermente, mi offriva brochure dei suoi prodotti. Fermi tutti, io conosco quest'uomo! No, non può essere! O si?

Era proprio lui. In piedi di fronte a me c'era Kondo San in persona, sorridente che presentava le sue ultime creature. Queste non sono più commercializzate sotto il marchio "Audio Note Japan".
Kondo San ha fondato una nuova azienda, la "Kondo Amplification". Qui a Londra c'è stata la prima presentazione dei suoi prodotti. Era incluso il preamplificatore M-100. Questo è un ulteriore sviluppo dell'Audio Note M7 (il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno alle 10.000 sterline).

Era presentato anche il convertitore M-100, nuovo di zecca. Non utilizza filtri di oversampling ma 16 DAC Burr-Brown per canale in parallelo seguiti da uno stadio analogico a valvole (prezzo indicativo 12000 sterline).
Imparare dal passato è per me forse la cosa più eccitante.
Kondo San fu conosciuto negli anni '80 perchè realizzava amplificatori a valvole single-ended. Il primo amplificatore presentato dalla "Kondo Amplification" è un pushpull di 2A3.

Considerando la non trascurabile difficoltà di pilotaggio dei diffusori B&W, il suono di questo piccolo amplificatore era niente men che meraviglioso. La musica dal sistema analogico mi ha tenuto inchiodato alla sedia per ore, mentre il front-and digitale mi aveva quasi convinto che, dopotutto, anche il CD ha qualche merito. Sicuramente il miglior suono della mostra!

Così siamo arrivati a questo punto. Dopo aver premiato il miglior suono della mostra l'articolo è finito? Non ancora.

The Hoerning Perikles hybrid horn loudspeaker

Questo sistema faceva superbamente quello che un sistema HIFI dovrebbe fare, facendovi scordare che stavate ascoltando una assieme di fili, tubi, resistenze, condensatori e Dio sa cosa, ma a che prezzo! Un prezzo molto elevato in questo caso è giustificato, sempre se voi avete il denaro necessario. Per il resto di noi, eccovi le altre cose. O almeno quelle che ho trovato interessanti.

Cominciamo con il diffusore qui a destra. Se voi foste stati alla mostra avreste potuto vederle come non vederle. Entrambi il costruttore e l'importatore Tommy Hoerning e Matthew Jameson sono normalmente troppo impegnati a costruire e vendere grandi e bensuonanti sistemi a tromba basati su altoparlanti Lowther. Essi sono anche troppo occupati per avere un sito WEB o almeno un e-mail.
Queste qui fotografate sono le "Perikles". Il diffusore è composto da un PM6C senza il conetto degli alti, un woofer Beyma da 12" sulla parete posteriore, e uno speciale tweeter a cono e costa 2449 sterline. La sensibilità è di 96dB/W/m e la risposta è data 40Hz - 20KHz. Devo dire che, per un diffusore ad alta efficienza di prezzo tutto sommato contenuto e nonostante le condizioni di ascolto non fossero ideale sono rimasto favorevolmente impressionato da questo oggetto. Matthew Jameson può essere raggiunto al tel. 01257 473175, ditegli che vi manda Thorsten.

Ho sentito le "Perikles" giovedì pilotate dai ben conosciuti OTL Atma-Sphere. Questi ultimi sono ora disponibili nel Regno Unito importati da "Audio Suite". Venerdi nella saletta di "Audio Suite" suonavano i diffusori tedeschi "eurostatic" (nella foto sotto). Sono diffusori elettrostatici ibridi ugualmente importati da Audio Suite. Io non amo molto i diffusori elettrostatici ma il mio amico John, che ne è invece un fan, pensava che il sistema suonasse abbastanza bene.

Dato che stiamo parlando delle trombe Lowther, si è vista, a proposito, una profusione di nuovi e rinnovati progetti. Quelli della "Carfrae Loudspeakers", che l'anno scorso mi avevano sbalordito con la loro mastodontica "Carfrae Horn" da 18000 steline, quest'anno presentavano un progetto un po' meno estremo, il "Little Big Horn" che, grazie alla sua forma è stato chiamato la "Doughnut Horn".

Qui si vede anche un subwoofer abbastanza nascosto che era mostrato con le "Little Big Horn" e mi ha scioccato per uno o due minuti con tutti i bassi che tirava fuori. Il driver utilizzato sulle "Little Big Horn" è un Lowther DX4, utilizzato in pochi diffusori.

Uno di questi era il più strambo diffusore Lowther che io abbia mai visto. In questo caso il DX4 era montato sulla lato superiore del mobile che era piccolo e camuffato come una credenza. Il suono era buono ma non di mio gusto.

The Beauhorn room - you should have heard the music

Mi è piaciuto molto di più il suono che ho sentito nella saletta Beauhorn. Sono rimasto fortemente sorpreso, considerando che io sto sentendo a casa un sistema che utilizza gli stessi altoparlanti. Il mio amico John e anche Holger hanno trovato la musica di questo sistema di loro gradimento.

ProAc Future Series Loudspeakers

La ragione (io credo) era che l'ultima versione dei "Beauhorn Virtuoso Reference" utilizzano proprio l'ultimo nato Lowther DX4. Il DX4 eleva le già eccellenti prestazioni del diffusore a livelli ancora più alti.

Un'altra tromba Lowther anche questa senza foto. Comunque, riguardo il suono, le trombe Veritas (specialmente la grossa H3) suonavano promettenti.

Per tirare un piccolo respiro dopo tutte queste trombe e valvole vi presento gli ultimi nati in casa ProAc. Chiamati "Future Series" questi sono aggeggi veramente strani. A me piacciono e la concezione tecnica che hanno alle spalle è eccellente.
Il tweeter è un'unità a nastro (true ribbon) e il midrange funziona in campo libero (senza un volume chiuso).
Gli altoparlanti sono forniti su specifica da Scan Speak e Seas. La saletta nella quale le Future suonavano era troppo affollata per me e quindi non mi sono fermato ad ascoltarle. Considerando che era un giorno aperto al pubblico vedo un... roseo futuro per le Future.

Un altro nuovo arrivo della mostra sono stati i diffusori Southcoast. A vederle si presentano con una varietà di tipologie abbastanza sconcertante. Nella foto sotto c'è solo una piccola parte dell'intera linea. Dal piccolo 2 vie da stand utilizzante il leggendario tweeter a nastro Visaton e un woofer Morel al massiccio 5 vie utilizzante driver Volt, Audax, Seas e, di nuovo, il tweeter Visaton, ci deve essere sicuramente qualcosa per ogni gusto e portafoglio.
In particolare mi sono goduto le "BIG MUTHA" sparate a mille con i Pink Floyd "The dark Side". Ho sentito la direzione dell'hotel vociare riguardo dei presunti danneggiamenti accorsi alla struttura dell'edificio dopo questa scappatella; nei giorni seguenti le facevano suonare più piano. La "Southcoast" offre inoltre molti kit inclusa l'intera gamma Visaton.

Southcoast Speakers

Lasciando per un momento il mondo dei diffusori vorrei proporre alla vostra attenzione l'intero catalogo di Audio Products. APN o Audio Products Netherland è una nuova marca che viene da una lunga esperienza nello sviluppo di kit audio per la rivista "Audio & Technique".
Tutti i prodotti sono disponibili sia in kit che assemblati. La produzione comprende tre tipi di diffusori, un DAC, un pre a valvole e un certo numero di amplificatori. I prezzi partono da 460 sterline per il tipo più piccolo dei diffusori (finiti, il kit costa 245 sterline), 960 sterline per il DAC (700 il kit), fino alle 2380 sterline (1925 il kit) degli ampli ibridi monoblocco da 50W.

Il suono era abbastanza buono, specialmente considerando il prezzo. Devo comunque dire che ero più coinvolto quando a suonare era il vinile con un prototipo di ampli single-ended a valvole e le casse più grandi.

Parlando di single-ended nella saletta di Audion mi aspettavo di vedere single-ended su single-ended (dov'è il nuovo ampli con le PX25?). Invece a suonare c'era un nuovo integrato ibrido, del costo di 1395 sterline, che comprendeva un totale controllo remoto. Anche se non arrivava alle prestazioni dei migliori SE Audion questo piccoletto non andava affatto male.

A Silvernote Turntable

Ehi! Rileggendo tutto quello che ho scritto mi chiedo "DOVE SONO I GIRADISCHI!?" Si signore, si signora. Eccoli! A sinistra e destra ci sono due esempi dalla saletta "Silvernote", l'RC-1 e l'RC-3 rispettivamente a 4995 e 14995 sterline. Questi erano indicati come prodotti di serie. In realtà Silvernote li costruisce anche su specifica del cliente. Se avete le possibilità e volete qualcosa di veramente unico nel suono e nell'esecuzione chiamate 01992 620905.

 

LothX - how on earth did they get all that stuff over from Singapore!?

Un maggior numero di giradischi erano disponibili nella saletta LothX. Erano molto belli essendo costruiti completamente in acrilico. Apparentemente avevano prezzi adatti un po' a tutte le borse.
LothX viene da Singapore e produce anche un vasto parco diffusori, un pre a valvole alimentato a batteria e un sacco di altre cose grandi e piccole. Per vostro diletto guardate qui a destra.

Il suono era molto buono e vorrei ascoltare molti altri loro prodotti presto.

Giradischi ce n'erano anche da DNM/Virtual Reality, un'azienda inusuale e molto "Britannica". L'anno scorso me li ero persi. Come al solito esponevano la linea di elettroniche DNM, i giradischi Reson e i diffusori Redheko. Il suono era molto buono, ciò è sorprendente, specialmente considerando che non c'è una sola valvola nelle elettroniche DNM. Date un'occhiata sotto.

Is this Virtual Reality? Or just Audio?

Un'altra saletta degna di nota era quella LINN. Purtroppo il segno di distinzione non era il suono. Piuttosto l'inusuale aspetto dei nuovi amplificatori Klimaxx che, impilati verticalmente, rapivano lo sguardo.
Non c'erano giradischi in vista, i diffusori erano i Keilidh. Come sorgente era utilizzato un CD12 (12000 sterline). Sono sicuro che c'è una spiegazione a questo ma il suono era tale che io sono uscito molto più velocemente di come sono entrato.

Passando attraverso la saletta che introduceva, alle Britanniche sponde, il Watt/Puppy mk6 ho pensato che Dave Wilson o ha perso l'ispirazione o semplicemente cerca di favorire un certo tipo di suono richiesto da un certo gruppo di ricchi audiofili. Non so. Certamente questa è la peggior incarnazione del Watt/Puppy. Può essere che il problema fosse l'accoppiata con i finali. Questi comunque erano Krell.

Un cronista di una rivista americana descriveva il suono come degno di quello di un rack Sony da 1000 sterline. Sono d'accordo. Avendo passato tre dei grandi nomi dell'HIFI ed essendomi liberato degli Awards per le peggiori figure è tempo di entrare nella saletta Quad.

Qui mi sono sorpreso non poco. In mostra c'era un nuovo ampli a valvole Quad. Non era un remake di un vecchio Quad II, ma un vero nuovo progetto. L'ex progettista Audio Note Andy Grove (il papà dell'Ankoru) ha superato se stesso riprogettando le Quad ESL-63. La combinazione dell'ampli Quad II-forty e il nuovo diffusore ESL989 era piuttosto piacevole. Per favore, dacci altre cose così, Quad!

Paragonata all'anno scorso io direi che Quad si merita l'Awards per il maggior miglioramento del suono della mostra.

Entrando nell'argomento elettrostatici, diamo un'occhiata veloce nella saletta più interna. Ci sono i diffusori "Eros Hybrid ESL". Per terra un 211 SE li pilota. Nonostante i problemi di acustica dell'ambiente non suonavano tanto male. C'era anche il "Purcell Upsampler" della dCS e l'Elgar DAC. Cosa dire di questo cd upsampled a 24 bit/192Khz? Non più di tanto. Il DAC di Kondo San senza nessun oversampilng o upsampling mi piaceva molto di più ed era anche più economico.

 Un altro nuovo venuto in terra Britannica è Odeon di Einstein. Questi sono diffusori ibridi a tromba costruiti in Germania, progettati specialmente per essere accoppiati ad ampli a valvole.
Sentiti con le elettroniche CR developments mi sono piaciuti abbastanza; tanto da chiederli per una recensione. E il nuovo pre CR developments tutto cromato, con i VU Meters è stupefacente. Non ho idea di come suoni ma se l'apparenza conta...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una saletta in cui mi è realmente piaciuto sostare è stata quella di GT Audio. In mostra c'erano il Platine Verdier, le loro elettroniche sotto il marchio "Tron" e le trombe Avantgarde. Il suono era soave, dinamico e estremamente "dal vivo".

Volevo mostravi il nuovo "Tron PX 25 SE" ma le foto sono venute male. Avantgarde ha presentato un nuovo subwoofer che io penso fosse indirizzato a sostituire i vecchi modelli un po' fiacchi. Ma i sub sono noiose scatole nere. Guardatevi invece le Avantgarde Trio in questo splendido blu metallico.

 

 

 

Mentre salivo le scale ho incontrato quella che era probabilmente la combinazione più strana della mostra. Simon "the recordplayer" Yorke esibito insiem a SAP (Italia). Un nuovo diffusore prototipo dalla SAP, il Quartetto, era collegato ad un attraente ampli OTL e al giradischi Yorke S9.

Yorke S-9 Turntable

Il risultato? MMHH, ho sentimenti contrastanti riguardo i diffusori, anche se sono ancora prototipi e comunque promettono bene. Vedremo il prodotto finale.
Da completo fanatico delle valvole quale sono devo mostrarvi un primo piano dell'amplificatore. Esso è descritto come zero feedback, single ended, OTL, con una potenza di circa 18W. Mi piace. E suppongo piacesse anche al mio amico Paul. Quindi, Paul, questo è per te...

REL Q-200 Subwoofer

C'è ancora tanta roba della quale vorrei raccontarvi. Per esempio i diffusori Aureavox di ATD che prova a offrire diffusori, accoppiabili con ampli a valvole, di dimensioni compatibili con i normali ambienti casalinghi (per esempio; non più "Non c'è modo di mettere questi grandi e brutti "cosi" qui..." dalla tua sposa)

Poi c'è stato Living Voice Audio che mi ha molto deluso. Dopo aver presentato l'anno scorso il prototipo di "Rude Boy" (un molto promettente 3 vie ad alta efficienza) io deduco che loro sono stati troppo occupati a soddisfare gli ordini dei loro diffusori più piccoli per svilupparlo a prodotto finale. Che peccato!

Il vigoroso costruttore britannico di subwoofer REL ha introdotto il loro prodotto in tema di sub miniatura il REL Q200.
Veramente piccolo, è pensato non solo per tirar fuori dei bassi prodigiosi ma anche per integrarsi con il resto del sistema mantenendo una musicalità inaspettata, non come la media dei sub "sparatuoni" da home theather.

Prima di andare voglio lasciarvi con un'occhiata nella sala EAR. Con Tim de Paravicini più grande del solito, questa sala tendeva ad essere abbastanza interessante.

Potrei andare avanti ancora per molto. Potrei parlare dello splendido look degli ampli a valvole della italiana Nightingale, dei sorprendenti diffusori Lumley, dei nuovi diffusori da stand NUX di Diapason o delle ibride Zingali con la loro splendida tromba in legno, ma confido che voi leggerete di questo da qualche altra parte.

Così vi saluto. Spero che abbiate gradito il nostro piccolo viaggio alla scoperta delle esotiche, inusuali e grandi novità HIFI che questa mostra ha offerto. Devo ringraziare gli organizzatori della mostra per il tempo concessomi. Già aspetto la prossima mostra a Settembre 2000.

[Avanti alla Parte 2]

© Copyright 1999 Thorsten Loesch - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Giovanni Aste

Come stampare questo articolo

[ TNT | Redazione | Ampli | Diffusori | HiFi Shows | Factory tours | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]