Recensore: Daniele Aspesi
Pubblicato: Dicembre 2013

Il 9 e il 10 novembre si è tenuta la 15a edizione del Milano hi-fidelity, sempre patrocinata dal signor Stefano Zaini, di The Sound Of The Valve. Quest'anno la mostra si è svolta in contemporanea con la più grande rassegna italiana di chitarre e strumenti musicali, la Second Hand Guitar (SHG) & RitmiShow: un week end interessante, quindi, per gli appassionati di musica suonata e (specialmente per chi non è capace, come il sottoscritto) ascoltata.

Questa congiuntura ha sicuramente portato un po' di visitatori in più alla manifestazione audio che, rispetto all'edizione 2012, si è un po' ridimensionata.
Anche questa edizione del Milano hi-fidelity si è svolta in un hotel nella prima periferia di Milano, ben servito da mezzi pubblici e con comodi parcheggi (gratuiti) nelle vicinanze.
La rassegna è stata organizzata nel centro congressi dell'hotel, il che ha garantito agli espositori la disponibilità di sale di dimensioni paragonabili (e molte volte più grandi) a quelle di un salotto medio, permettendo quindi un ascolto simile alle condizioni reali. Quante volte ci è capitato di partecipare a mostre in cui gli impianti (e i visitatori) erano compressi in micro stanze?

La prima saletta in cui sono entrato ospitava la Import Audio: i diffusori elettrostatici erano pilotati da finali monofonici. Le sorgenti erano in alternativa un giradischi e un lettore di file flac. C'era anche un lettore CD, ma decisamente non come sorgente preferita.

La seconda sala era occupata da due realtà italiane, la Alef (ex Delta Sigma), per l'amplificazione, e la Extreme Audio, per i diffusori, che sfoggiavano i loro prodotti di punta. La sala era davvero grande, tanto che per renderla più "a misura d'uomo" l'espositore ha dovuto dividerla a metà con un pannello.

La Trenner & Friedl, piccola realtà austriaca, ha portato i suoi bookshelf Art, già recensiti qui su TNT, e uno dei loro modelli da pavimento, le Pharoah, al termine di una catena Naim (lettore digitale + ampli integrato). Da quanto mi ha raccontato l'addetto, alla Trenner & Friedl hanno voluto portare la stessa attenzione all'ecologia della loro patria anche nei prodotti hi-fi. Oltre alla progettazione secondo la proporzione aurea, i loro nuovi diffusori sono caratterizzati da una elevata sensibilità, richiedendo quindi pochissimi watt per suonare. Mobili molto ben curati, setup minimale e look piacevolmente anni '50 fanno vincere loro il premio WAF della fiera!

HiFi 24 mostrava una catena con un dac TEAC, un pre passivo Music First e un amplificatore stereo Stasis, per pilotare delle Audes Blues.

Anche nella sala AVSolutions la sorgente era liquida. E digitale era anche la correzione ambientale, ad opera di un DSP (Digital Signal Processing) che teneva conto delle riflessioni e delle risonanze della stanza, con o senza subwoofer attivi.

La Audiofilia, di Riccione, aveva portato un'ampia scelta del loro catalogo, con elettroniche e diffusori in cui il legno era protagonista, non solo per mobili e telai, ma anche per le membrane degli stessi driver, rendendo il tutto molto piacevole alla vista.

Nella sala della H.E.A.D. si poteva ammirare ed ascoltare tutto il loro catalogo, dal preamplificatore con dac al giradischi realizzato con particolari tecniche e materiali (il solo piatto pesa più di 25 kg!), ai diffusori omnidirezionali.
Dopo una lunga spiegazione sulle speciali caratteristiche del giradischi, inizia la musica... da un file flac! Peccato, ero curioso, a questo punto.

Nonsolomusica aveva a disposizione una sala piuttosto grande, con tre punti d'ascolto. L'impianto attivo, in foto, era composto da diffusori fullrange, pilotati da elettroniche di progettazione italiana e un giradischi (anche qui un modello piuttosto complesso, con motore molto distante dal piatto) con stadio phono digitale. Il campionamento avviene direttamente in uscita dal fonorivelatore, a 192kHz/24 bit, per poi applicare la conversione RIAA direttamente in digitale. Interessante!

L'allestimento della 4k Audio era particolarmente curato a livello di ambiente. Il setup audio, decisamente poco minimale, utilizzava tra l'altro due correttori attivi digitali: un DSP, per le riflessioni ambientali, e un correttore di stereofonia, per allineare medi e bassi, come spiegato dall'espositore.
Qui è avvenuta una scena curiosa: come spesso capita, ci si porta la propria musica da provare su impianti che possiamo magari solo sognare. Alla richiesta di un visitatore di poter ascoltare un CD, la risposta è stata: “Certo! Deve solo avere un po' di pazienza, lo devo convertire in file.”. Se questo non è un segno che il CD è sul viale del tramonto...

La Absoluta produce amplificazioni a valvole hi-end con due target di clienti molto diversi. I medesimi circuiti elettronici vengono alloggiati in case spartani, per gli audiofili che badano solo alla sostanza, o in telai di design, con cromature e valvole a vista per la versione lusso.
Una grande attenzione al design anche per i diffusori Armonia, che completavano il setup.

Anche nella grande sala AAAVT si poteva ascoltare musica liquida, di gran lunga la sorgente preferita da quasi tutti gli espositori (anche solo per praticità nelle trasferte). Un buffer riceveva il segnale, che passava da un preamplificatore e poi dall'ampli.
Tutto rigorosamente a valvole e tutto, come da tradizione AAAVT, con prezzi molto ragionevoli.

La Bit 4 Sound, come suggerisce il nome, si occupa di musica liquida. Ha in catalogo una serie di lettori multimediali basati su sistemi Windows customizzati e dei software per la correzione ambientale in digitale. I suoi sistemi alimentavano gli amplificatori della EAM Lab, con la quale divideva la sala.
Look molto moderno, quasi robotico anche per diffusori e mobili porta elettroniche.

La prima sala occupata da The Sound Of The Valve ospitava una selezione di componenti hi-di usati e vintage, rimessi a nuovo e perfettamente funzionanti. Due sistemi si alternavano all'ascolto, entrambi con imponenti diffusori elettrostatici.
L'espositore, con cui ho scambiato quattro chiacchiere, mi ha confermato che il settore usato hi-end è ancora abbastanza in salute. Anche i due impianti certo non mostravano la loro età.

Nell'ultima sala, grande molto ben curata, anche come ambientazione, era possibile ascoltare i prodotti di punta di The Sound Of The Valve. Accanto ai diffusori Tubolar Bells e al loro famoso giradischi con braccio tangenziale a sospensione d'aria, due imponenti finali monoblocco davano vita ad una sessione di percussioni molto particolare e di grande impatto.
Ottima conclusione per questa bella giornata!

Le fiere sono organizzate perché i costruttori e i commercianti possano mettere in mostra i loro prodotti migliori. Se ciò è vero, questa fiera ha confermato il trend che si sta delineando negli ultimi tempi: le case produttrici puntano tantissimo sulla musica liquida e sul vinile.
L'hi-end analogico sembra spostarsi verso progetti molto complessi, che sicuramente colpiscono per le soluzioni meccaniche trovate.
I lettori di file certamente non possono vantare look appariscenti, ma vincono a mani basse quanto a praticità.

Setup più o meno complicati, correzioni ambientali fisiche e digitali, accessori e componenti vari erano tutti lì per cercare di aiutarci a trovare il migliore suono possibile.
In attesa di trovare le soluzioni più adatte a me, mi sono portato a casa 5 dischi e tanta, tanta voglia di ascoltare musica!

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