Reporter: Giorgio Pozzoli
Anche quest'anno Stefano Zaini (The Sound Of The Valve) ha organizzato una manifestazione esclusivamente audio presso il Centro Congressi Milanofiori, con l'idea di attirare un buon numero di espositori ed ottenere un buon successo di pubblico alla faccia dell'Home Theatre.
Ipotesi azzardata? Incredibile? Vana speranza? Alla prova dei fatti assolutamente no: anzi, se consideriamo l'affluenza già di primo mattino, direi che un certo stupore è lecito anche a quanti comunque credessere nell'iniziativa. In effetti lo spazio espositivo era completamente esaurito e decisamente affollato, e a quanto pare si prevede di ampliarlo per l'anno prossimo.
La sede ancora una volta, purtroppo, ha mostrato i suoi limiti. Nonostante un grande ed evidente (per chi c'è stato nella scorsa edizione) lavoro di isolamento delle salette, l'isolamento non era perfetto (ma dove lo è?), e resta il fatto che il corridoio è poco più di uno stretto budello in cui ci si muove spesso in senso unico alternato. Infine alcune salette hanno mantenuto (almeno nella giornata di sabato, in cui ho potuto verificare di persona) un livello di saturazione davvero elevatissimo, non compatibile con un agevole deflusso dei visitatori.
Un discorso a parte merita l'acustica delle salette, che era quello che era, anche senza tener conto delle infelicissime dimensioni di alcune. Si potevano notare nella maggioranza dei casi disperati tentativi di regolarizzare la risposta in frequenza, che invero ed ad onta di tutti gli sforzi comunque non risultava un granchè (chissà come era, prima degli interventi); interessante notare anche che, a parità di struttura espositiva, alcuni usavano pannelli riflettenti ed altri pannelli assorbenti, il che fa pensare ad una situazione iniziale assolutamente infernale. In ogni caso nella stragrande maggioranza delle salette mancava totalmente qualunque effetto di "aria" fra gli strumenti.
Ma chi c'era in definitiva? Andiamo con ordine.
In saletta 1 Aloia presentava le sue elettroniche ed i suoi diffusori. Suonavano una coppia di VTA The Last e dei Vacuum Tube Preamplifier The Last; i diffusori erano dei grossi ed interessanti oggetti composti da tre sezioni distaccabili, con dei crossover esterni estremamente complessi composti da diversi moduli abbinabili.
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In saletta 2 Omicron Group presentava i suoi prodotti, inclusi i tavolini componibili ad incastro Stargate della serie Anti-Vibrating Modular Structure. Un oggetto abbastanza particolare che compariva nella saletta era un giradischi custom costituito da una base ottenuta da una struttura del tipo sopra citato e da un pianale porta piatto sospeso su tiranti in nylon speciale. Anche i diffusori Coherence Stage (M.Acoustics), 3 vie bass reflex, non erano niente male, con il loro tweeter praticamente in aria libera.
AM Audio (sala 3) presentava invece le sue nuove elettroniche PA-25, accompagnate da parecchi altri parenti in esposizione statica. Qualcuno del pubblico ha detto "più belle dentro che fuori": non sono d'accordo, nel senso che neanche la linea esterna mi sembra tanto male. Un po' "pesante", forse: ma dà una impressione di solidità eccellente, come in realtà è. I diffusori utilizzati erano i Rubini (recentemente recensiti da noi), ma c'era buona parte della famigliola in esposizione statica.
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Grossa novità in sala 4: Labor Limae presentava i suoi nuovi diffusori Res Levis, basati su tecnologia estremamente di punta (e di moda): la forma ovoidale dovrebbe garantire al cabinet l'assenza di superfici piane che possano dar luogo a dannose riflessioni interne ed una solidità eccellente. La sospensione high tech (progettata dall'ing. Russo di Moss) e costituita da una specie di trespolo su cui il diffusore è trattenuto da dei finimenti è assolutamente particolare. La struttura dovrebbe garantire una frequenza di risonanza bassissima.
Sempre di Moss si poteva vedere il giradischi Rebel TJ, con un basamento sostenuto da 3 molle ad aria Moss da pavimento e con il motore a sua volta isolato dal basamento da altre tre molle.
In sala 5 Vintage HiFi presentava un assortimento di tubi d'epoca davvero interessante.
La Kiom di Luca Chiomenti, il ben noto collaboratore di CHF e progettista dello Scherzo, presentava le sue realizzazioni in sala 6: i diffusori sono in particolare bellissime realizzazioni di alta ebanisteria, tutte in massello a vista.
Max Research, che presentava, come sta diventando tradizione, confronti fra vari supporti (vinile, CD, SACD) con al collaborazione di Ricci (Fone') faceva il pieno nella sala 7: difficile anche solo riuscire ad infilarci il naso... C'erano i soliti diffusori Minimum Box dalla caratteristica forma a piramide tronca ed i Medium Box, entrambi ricoperti in sughero.
In sala 8 AuDeus presentava i diffusori Rojene pilotati dalle bellissime elettroniche Shindo Lab, con il loro colore verde; c'erano anche i CD player Einstein, incredibilmente belli e raffinati, con caricamento dall'alto e uscita a valvole.
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Nella saletta successiva suonavano le realizzazioni della New Audio Frontiers di Viadana: amplificatori a tubi curatissimi tanto nell'estetica che nella realizzazione interna (gran utilizzo di condensatori e resistori di pregio, talvolta utilizzati in parallelo per ottenere la sonorità desiderata). Al momento erano utilizzati i Reference 845, poderosi monoblocchi a tubi (due 845 in SEP) da 40W per canale, con diffusori Signature. Sorgenti di alto livello, adeguato a quello delle elettroniche.
Lo Studio Progettazione Audio presentava, come l'anno scorso, l'Amplificatore di Musica con altoparlanti The Sound Of The Valve su disegno Lowther Delfic. La loro attività è rivolta più alle realizzazioni su specifiche del cliente che alla realizzazione e commercializzazione di prodotti.
EMGI Audio, in una saletta veramente minuscola in cui diveniva fisicamente difficile entrare (guardate solo la posizione delle teste degli ascoltatori nella foto) presentava i nuovi diffusori Choice 2 F.A., sempre basati sulla tecnologia CRP (fondo della cassa strutturato in modo da eliminare le riflessioni) realizzata questa volta con composti poliuretanici invece che in legno.
Nadir presentava ancora i suoi condizionatori di rete ed i suoi cavi, ed in più un prototipo di amplificatore a tubi.
HiFi Carucci e Morsiani presentavano un sistema basato su sorgente analogica ovviamente Morsiani e pre fono The Black Cube II di Lehmann Audio (recentemente recensito da noi), elettroniche Antique Sound Lab e altoparlanti Piega. Buon suono come al solito quando c'è di mezzo Morsiani.
Infine, in sala 14, The Sound Of The Valve. Gli enormi diffusori monovia The Wall campeggiavano con il loro caldo color legno. L'amplificatore era il Delicate Sound of 45, 1.5W per canale, più che sufficienti per pilotare comunque i diffusori, nonostante (o forse dovrei meglio dire proprio a causa de) i 6 driver in parallelo.
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Altri espositori erano poi sparsi negli angoli più improbabili dei corridoi.
Fra questi c'era NorthStar, che presentava il nuovo convertitore in esposizione statica. Come al solito, molto interessante.
Accanto, Audio Plus proponeva i propri filtri di rete Angstrom; filtro è qui il termine corretto, ma certamente riduttivo dato che si tratta di oggetti decisamente sofisticati e costruiti a mano con materiali di prima qualità, che si potevano vedere in uso in moltissime salette, talvota insieme ad un condizionatore Nadir, ma spesso da soli. A quanto pare la tensione di rete non è propriamente pulitissima, al Centro Congressi.
Più in là si poteva trovare la PickUp Service di Torlai, il noto riparatore di testine.
Temo che la lista sia tutt'altro che completa: mi scuso fin d'ora per possibili mancanze ed omissioni. In pratica erano presenti, se non mi sbaglio, la stragrande maggioranza degli espositori dell'anno scorso ed alcuni nuovi.
Notizie particolari? mah, sinceramente non sono un gran stanatore di notizie.
Posso riportare comunque la solita nota desolata sui visitatori: ce ne erano tanti, sì ma quelli sotto i 25-30 anni erano davvero rari. Va bene, si trattava di un evento dedicato all'Hi End, cioè al massimo anche per quanto riguarda il costo, e quindi è chiaro che i ragazzini non se lo potevano permettere. In effetti se è vero che alla fine degli anni 70 io avevo 22 anni, ed al Sim ci andavo eccome, allora evitavo accuratamente gli oggetti di costo proibitivo!!!
Possiamo anche accusare la scuola di non formare i giovani alla musica, possiamo anche dire che l'evoluzione del sistema ha privilegiato il video, ma allora perchè i siti MP3 sono tanto utilizzati anche dall'Italia? perchè si vedono tanti ragazzi e ragazze che ascoltano musica con le cuffiette?
È chiaro che i giovani sono interessati alla fruizione di musica, ma pretendono prezzi accettabili (possibilmente nulli... ma quello è pretendere troppo davvero): probabilmente si rendono conto d'istinto del fatto che i CD abbiano prezzi eccessivi rispetto ai contenuti (insomma, vi sembra il caso di pagare un CD delle Spice Girls o di Ricky Martin quanto uno di Beethoven suonato da una ottima orchestra?).
E quanto agli operatori, lo so che la vita è dura, ma siete certi di avere la coscienza a posto a proposito dei prezzi degli apparecchi per l'ascolto?
Volevo invece ringraziare tutti i lettori di TNT. Sono rimasto stupito dall'atteggiamento che c'è oggi nei confronti di TNT-Audio. In una saletta un espositore, saputo che collaboravo con TNT si è offerto immediatamente di inviarci in prova i suoi prodotti. In un altro caso a chi chiedeva quale era l'indirizzo del suo sito web un espositore ha risposto semplicemente "Guardate, la cosa più semplice è andare su TNT, e selezionare..." etc etc. Insomma, ormai la cosa sembra funzionare da sola. Grazie a voi lettori, ovviamente.
Ringraziamo ancora una volta per le foto Stefano Zaini.
© Copyright 2001 Giorgio Pozzoli - http://www.tnt-audio.com
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