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Prodotto: Ricevitore Bluetooth e dac miniBlink
Produttore: Arcam - UK
Prezzo: 90 UKP (conversione
di valuta)
Autore: Andy Norman - TNT UK
Data recensione: Dicembre 2014
Traduzione a cura di: Stefano Miniero
Quando un paio di mesi fa la Arcam spedì l'amplificatore FMJ A19 a TNT-Audio perché lo valutassimo, aveva incluso nell'imballaggio anche una misteriosa scatoletta. Dentro, c'era quello che sembrava essere un sassolino di plastica nera. Ma, a differenza della maggior parte dei sassolini, questo aveva una porta mini-USB ed una presa mini jack ad una estremità. Il sassolino si è rivelato essere il ricevitore Bluetooth e DAC miniBlink, che ci avevano spedito perché erano particolarmente compiaciuti da come suonava, e pensavano che potesse interessare ai nostri lettori. Oltretutto, lo hanno anche offerto a TNT-Audio perché lo mettesse in palio come premio di un concorso, proprio per i nostri lettori. Siccome è la prima volta che qui su TNT-Audio indiciamo un concorso, vi consiglio di dare un'occhiata alla fine di questo articolo, per scoprire come avere la vostra chance di mettere le mani su questo piccolo dispositivo.
Prima di ascoltare il miniBlink, in realtà non avevo mai considerato seriamente il Bluetooth come mezzo di trasmissione per segnali hi-fi. Avevo comprato un ricevitore come paghetta per mio figlio, che lo usava per connettere il suo cellulare al ricevitore radio digitale che abbiamo in cucina, ma lo reputavo alla stessa stregua di quei trasmettitori FM che si possono acquistare per mandare segnali alla nostra autoradio, e che permettono quindi di utilizzare altri dispositivi mentre si guida. Ma il miniBlink prefigurava molto più di questo, e ce lo avevano caldamente raccomandato, quindi ho pensato che meritasse un'occhiata.
L'installazione è risultata piuttosto semplice. Il miniBlink viene alimentato tramite un adattatore con connettore USB e veicola la musica attraverso una singola presa mini jack. Ho tirato fuori un cavo ad Y per mandare la musica all'impianto hi-fi, ho connesso l'alimentazione, ed a quel punto era tutto pronto per funzionare. Ho "associato" il miniBlink con il mio iPad, una semplice procedura che richiede solo di selezionare la voce Arcam nei settaggi del menù per le connessioni Bluetooth. Quindi ho selezionato un album sull'iPad, ho premuto play ed è stata subito musica.
Ho provato persino a girovagare per casa, allo scopo di verificare se fosse possibile riprodurre musica anche da altre stanze, ma senza troppa fortuna. La trasmissione andava benissimo mentre mi trovavo nella stessa stanza in cui era anche il ricevitore, ma spostandosi in un'altra stanza, solo pochi metri più in là, si è avuto un decadimento del segnale, che ha determinato continue interruzioni nella riproduzione della musica.
La prima impressione è stata molto buona, in verità. L'immagine stereofonica era ampia, con gli strumenti ben disposti al suo interno. Ho avuto la leggera impressione che fosse un po' in avanti: non esattamente "in faccia", ma nemmeno "timida" o deboluccia. Ascoltando con maggior attenzione, e confrontandolo con un DAC ed un trasporto di livello "appropriato", ho avuto l'impressione che mancasse uno strato di dettaglio, nel quale si trovano la lunghezza della coda nei riverberi e gli attacchi più sottili, tutte cose che contribuiscono a dare all'immagine stereofonica la sua tridimensionalità. La gamma alta non era così raffinata come quella a cui sono abituato, essendo forse caratterizzata da un suono leggermente di tipo "MP3", meno brillante rispetto ad una connessione diretta con sorgenti di alta qualità.
Ma, nonostante questi piccoli appunti e senza la possibilità di fare una comparazione diretta A/B, non c'erano difetti evidenti, ed il suono era naturale e godibile. L'ascolto dei Greatest Hits di Paul Simon ne è un perfetto esempio; era sufficientemente dettagliato perché si sentisse il sibilo del nastro qua e là, e perché le percussioni e l'introduzione di chitarra in "50 Ways..." fossero resi con grande efficacia. Le voci erano generalmente calde e rilassate, ed erano particolarmente ricche quelle accompagnate dal pianoforte elettrico nel brano "Still Crazy". Forse la ritmica in alcuni casi non era di quelle che fanno battere il piede in terra come mi sarebbe piaciuto, ad esempio in "Late in the Evening", ma in genere il suono era realistico e sostanzialmente corretto. L'entità dei progressi di questi DAC più economici e l'avvicinamento delle loro prestazioni a quelle degli apparecchi più costosi di appena un paio di anni fa, è una cosa che mi stupisce.Ho anche provato a cambiare l'alimentatore con una batteria USB separata, del tipo di quelle che si usano per ricaricare i telefonini e altri dispositivi quando si è in viaggio. Questo ha leggermente migliorato la gamma alta, ma ha anche compresso un pochino la dinamica. Apro una parentesi: se avete una di queste batterie per le ricariche di emergenza, può valere la pena provarla con i vostri dispositivi audio alimentati via USB.
Sono rimasto piuttosto colpito dal miniBlink, ma visto che non avevo alcuna familiarità con i dispositivi Bluetooth, non potevo sapere con certezza se fosse in qualche modo migliore dei concorrenti. Quindi ho preso un ricevitore Belkin HD per metterlo a confronto con il miniBlink. Anche il Belkin ha suonato piuttosto bene, anche se con un'immagine leggermente meno solida, almeno utilizzando la sua uscita analogica. Il Belkin comunque ha due vantaggi rispetto all'Arcam: il primo è il suo prezzo, che è attualmente circa un terzo di quello dell'Arcam, e l'altro è che ha la possibilità di veicolare il segnale verso un DAC esterno. Anche la Arcam offre un ricevitore di livello più elevato, dotato di questa caratteristica, ma costa circa il doppio del miniBlink. Ragion per cui ho collegato l'uscita digitale del Belkin al mio solito Marantz e mi sono messo ad ascoltare.
Il Belkin, attraverso il Marantz, ha suonato in modo molto simile all'Arcam in connessione diretta. Questo mi ha permesso di trarre tre conclusioni: la prima è che la qualità del suono è limitata dalla compressione insita nel protocollo Bluetooth, piuttosto che dalla qualità del DAC; la seconda è che il Belkin offre un ottimo valore aggiunto, se desiderate un dispositivo Bluetooth con una uscita digitale; infine, che l'uscita audio analogica dell'Arcam, almeno per me, varrebbe il suo prezzo superiore rispetto a quello del Belkin, se questo fosse il solo utilizzo che si desidera farne.
In termini di utilizzo pratico, non c'era in realtà molta differenza tra l'Arcam ed il Belkin. La connettività era simile tra i due dispositivi. Nessuno dei due è riuscito a superare il test della "stanza accanto", ma l'Arcam ne è uscito leggermente meglio. Comunque, questo non cambia le cose in modo significativo. Con entrambi dovete essere nel raggio di pochi metri nella stessa stanza, affinché la connessione rimanga stabile. L'associazione di ambedue i dispositivi con un iPad si è rivelata molto facile. Se state prendendo in considerazione l'acquisto di un ricevitore Bluetooth, ci sono lievi differenze in termini di procedura di associazione e di numero di connessioni simultanee, ma non ho approfondito a sufficienza questo aspetto per poterne parlare qui.
Il miniBlink è un piccolo dispositivo molto carino, che sarei ben felice di accogliere in casa (soprattutto se lo vincessi in un concorso)! Ha un design molto gradevole e suona in modo piuttosto sorprendente, data la sua praticità, le sue ridotte dimensioni ed il suo basso prezzo. In termini comparativi, forse è un pochino costoso, considerato che non ha alcuna uscita digitale, ma se fossi interessato solamente all'uscita audio, è sicuramente superiore al Belkin. Dal punto di vista della qualità del suono, non può certo sostituire un dispositivo collegato via cavo, ma è divertente da usare e potrebbe trovare un suo spazio in molti sistemi.
© Copyright 2014 Andy Norman - andy@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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