Prodotto: Audiophile Linux
Produttore: Marko Lerota
Costo: GRATIS (Freeware)
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Recensione: Novembre, 2013
Traduttore: Stefano Miniero
Molti impianti hi-fi ovviamente non utilizzano ancora un computer come sorgente audio, tuttavia molti dei prodotti che vengono immessi sul mercato al giorno d'oggi sono pensati proprio per il computer audio, e considerato che i CD player sono una razza in via di estinzione, sempre più audiofili si stanno rivolgendo al computer come il fornitore ideale di sequenze di uno e zero per i loro DAC, affinché li trasformino in musica. La stragrande maggioranza di noi è ora abituata all'utilizzo di un computer, normalmente con un sistema operativo Windows, ma come succede quando guidiamo un'automobile ignorando completamente la sua meccanica, non altrettanti di noi hanno la stessa familiarità con i meccanismi interni di quel sistema operativo. Così quando si tratta di riprodurre la musica attraverso un computer, di solito si installa semplicemente del software come Foobar2000, Winamp oppure Media Center, e si accetta il suono che si ottiene da tale configurazione. I più temerari (e abili) possono arrivare ad installare i driver ASIO , e per quelli che sono disposti a pagare c'è tra gli altri l'eccellente software JPlay, che ho recensito qui su TNT. Tuttavia come dicevo prima, JPlay non è gratis, e inoltre funziona meglio se lo si installa su un computer più potente, ragion per cui la cosa potrebbe rivelarsi piuttosto costosa se non si fa attenzione. Noi di TNT-Audio invece siamo sempre alla ricerca delle migliori occasioni da proporvi, della miglior resa (acustica) per la spesa, perciò in questo articolo darò un'occhiata a qualcosa che non potrebbe essere più economico di così, ovvero Audiophile Linux.
Come dicevo prima, molti sono abituati ad usare un computer con un sistema operativo Windows. Per cui fintanto che si avvia e che si riesce ad usare il software installato, a collegarci una stampante o uno scanner ed a connetterlo su Internet, tanto basta. Altri ovviamente usano dei computer Macintosh nello stesso modo. L'altro principale sistema operativo è Linux, se non fosse per il fatto che in realtà non si tratta di un solo sistema operativo, perché ce ne sono centinaia di varianti. Linux è tuttora percepito come un sistema operativo da smanettoni, come il lato oscuro dell'informatica, e del tutto comprensibilmente molti non vogliono neanche avvicinarcisi. All'inizio della diffusione di Linux occorreva davvero aver pratica nell'uso del terminale (un po' come controllare Windows con l'interfaccia DOS), e bisognava conoscere ogni tipo di codice misterioso per far funzionare qualunque cosa. Linux è disponibile in varie tipologie o (molte) distribuzioni. Attualmente è possibile scaricare ed installare sistemi come Ubuntu e Linux Mint (per elencare solo i primi che mi vengono in mente), ed usare quindi il computer in modo altrettanto semplice che se si usasse Windows. Tuttavia questo non ci da ancora un sistema operativo ottimizzato per la riproduzione della musica. Ci sono naturalmente alcune modifiche che possono essere fatte per migliorare la capacità di Linux di riprodurre musica, ma la maggior parte implica l'inoltrarsi nel territorio degli smanettoni, come ad esempio aprire un terminale e digitare strani comandi. Se si sbaglia anche un solo carattere, o ci si dimentica uno spazio, quello che otterrete sarà un messaggio di errore di cui non abbiamo alcuna comprensione, e tutto questo processo si interromperà bruscamente con voi che giurate a voi stessi di non perdere mai più il vostro tempo con Linux.
Bene, prima che rinunciate definitivamente a Linux, c'è una buona notizia per voi. Qualcuno, un tizio chiamato Marko Lerota per la precisione, ha modificato una versione di Linux Mint per riprodurre in modo ottimale la musica, ed ha quindi salvato la versione modificata di quel sistema operativo in modo che possiate scaricarla liberamente ed usarla senza essere costretti ad addentrarvi negli oscuri meandri del sistema. Marko è un system administrator con molti anni di esperienza su Linux, ed è anche un appassionato audiofilo. Suona bene, non trovate? Si, so che alcuni di voi pensano che scaricare ed installare un intero sistema operativo sia molto più difficile che installare semplicemente del software qualsiasi. La verità è che installare un sistema operativo quale che sia, è un processo un tantino più lungo rispetto a quello necessario per una applicazione su un sistema operativo che sia invece già installato e funzionante. Tuttavia non richiede molto di più che l'uso di semplici operazioni che la maggior parte di utilizzatori di computer già conosce ed usa correntemente, incluso il download e il lancio di programmi. Marko fornisce istruzioni chiare e comprensibili sul suo sito web per avere Audiophile Linux (AP-L) installato e funzionante, ed io mi limiterò ad aggiungere qualcosa a quelle istruzioni.
La prima preoccupazione che ho avuto quando ho dovuto provare un sistema operativo Linux è stato metterlo sullo stesso computer dove c'era il mio sistema Windows. Che succederebbe se qualcosa andasse storto e non potessi più accedere al mio Windows? Non è difficile configurare in modo sicuro un computer con un dual boot. È quando si hanno due sistemi operativi sullo stesso computer, e si seleziona semplicemente quello che si vuole usare durante la fase di accensione. Penso comunque che tutti noi ci sentiremmo un po' più al sicuro se ci cacciassimo nei guai con un nuovo sistema operativo direttamente su un altro computer, azzerando in tal modo il rischio di far danni sul computer che usiamo normalmente tutti i giorni. Che ne pensate quindi di un secondo computer da usare per la riproduzione della musica? "Fermo lì", sento dire qualcuno in fondo alla stanza, "avevo capito che stavi parlando di un modo economico per ottenere un buon sistema di riproduzione della musica!". Bene, non sto dicendo di andare a comprare un PC basato su i7 con 64GB di RAM. Tutto quello che ci serve per AP-L è una macchina con una CPU dual-core (o superiore), ed almeno 2 GB di RAM. Una rapida occhiata su Ebay mi ha permesso di trovare un numero sterminato di possibili candidati, naturalmente usati, ma abbondantemente "carrozzati" per fungere da music server.
Effettivamente io ho comprato un altro PC per farne il mio music server nella stanza per le recensioni. Si tratta di un HP DC7800 SFF equipaggiato con una CPU Core Duo 2.33 e 4GB di RAM. Il suffisso SFF sta appunto per "Small Form Factor", ed entra su un ripiano del tavolino hi-fi sebbene sporga leggermente con la parte posteriore. Il DC7800 mi è costato meno di 100 sterline. Non intendo fare qui una lista dei consigli per gli acquisti ma se desiderate qualcosa di più compatto, potete prendere in considerazione le macchine basate su CPU Intel Atom come la gamma Revo della Acer. Un'altra possibilità sarebbe quella di usare un laptop, cosa che vi svincolerebbe dalla necessità di avere testiera, mouse e monitor separati. Dal momento che non dovrete usare il sistema operativo preinstallato, dovreste cercare macchine con XP o Vista tenuto conto che sono tendenzialmente meno care di quelle equipaggiate con Windows 7.
Il rischio principale quando si compra un computer di seconda mano sono le condizioni del disco rigido. Non c'è infatti alcun modo di sapere quanto sia stato usato. Nonostante la data di fabbricazione sia stampata da qualche parte sul telaio, questo non ci dice ancora nulla circa lo stato in cui si trova. Ritengo quindi che sia una cosa sensata acquistare un nuovo disco rigido ed installarcelo. In questo modo sarete ragionevolmente sicuri di avere un disco rigido che funzionerà bene per alcuni anni. La capacità che sceglierete dipenderà dal fatto che dobbiate metterci anche la musica oltre al sistema operativo, o se al contrario vorrete tenere la musica su una disco USB esterno, oppure ancora su un disco di rete. Anche aggiungendo il costo del nuovo disco, il computer che ho comprato costa circa un terzo di quello che ho speso per il mio primo CD player (che era comunque solo un modello entry-level).
Arrivati a questo punto, fatemi spendere qualche parola sui computer a basso rumore. Alcuni si dannano l'anima per ottenere dei computer completamente silenziosi ma io trovo che i computer a basso rumore siano già abbastanza buoni, e la differenza di costo tra le due tipologie può essere davvero grande. Se avete un PC particolarmente rumoroso, molto probabilmente è a causa della ventola di raffreddamento della CPU, ed in quel caso vi consiglio di acquistare un sistema di raffreddamento più silenzioso, ma senza spenderci più di 20-30 sterline. Non indicherò qui niente di specifico dal momento che i vari modelli vanno e vengono in continuazione, ma una ricerca veloce su Google dovrebbe aiutarvi a trovare alcune indicazioni.
In generale non è difficile cambiare dischi rigidi e sistemi di raffreddamento per la CPU (vale più per i desktop che per i laptop - NdT) ma se non ritenete di esserne capaci, provate a chiedere ad amici e parenti, se lo sono. Vi sorprenderete nello scoprire quanta gente sia capace di fare questo tipo di lavoretti.
Una volta trovato un computer adatto (oppure il vostro principale, se vi sentite sicuri nel provare il dual boot), è tempo di installare AP-L. Andate sulle pagine della documentazione sul sito di Audiophile Linux, e cliccate sul link Install Instructions. Inizierete il procedimento sul vostro computer principale (ma senza apportarvi alcuna modifica a parte scaricare ed usare un paio di funzionalità del software). Seguite semplicemente le istruzioni fornite sul sito di AP-L, e qui ci sono un paio di suggerimenti extra e link che potrebbero tornarvi utili:
Scaricate il file ISO dal link sulla pagina delle istruzioni (assicuratevi di scaricarlo in un punto dove potrete trovarlo facilmente più tardi, come ad esempio il vostro Desktop, o la cartella dei Download).
Seguite il link per il checksum e copiate ed incollatelo su Notepad o su qualunque software usiate per scrivere testi e salvatelo infine come file di testo. Abbiate cura di salvarlo nello stesso posto che avete usato per il file ISO, con nome 'checksum'.
Scaricate il software MD5Sum da qui, ed installatelo.
Lanciate il programma chiamato MD5Sum e quando si avvia mostrategli su quale nome file volete fare il check, ad esempio il file ISO che avete scaricato prima da AP-L. Dopodiché copiate il checksum nella finestra di MD5SUM, e cliccate su COMPARE. Vi verrà chiesto a questo punto se i due corrispondono l'un l'altro. Se corrispondono, molto probabilmente (ma non con certezza) avete un download buono del file ISO. Se non corrispondono dovrete cancellare il file ISO, scaricarlo nuovamente, e rifare la procedura di checksum daccapo.
Quando avrete una copia buona dell'ISO dovrete metterla su una DVD vergine. Questa operazione non è semplicemente una masterizzazione di un file, quindi vi servirà un qualche software aggiuntivo se non ne avete già uno in grado di masterizzare i file immagine (gli ISO appunto - NdT). Nel caso, vi consiglio di usare ImgBurn ma ce ne sono molti altri ugualmente buoni e gratis che possono masterizzare immagini ISO. Qui trovate una guida che vi dice come usare ImgBurn per masterizzare un file immagine su un DVD.
Bene, adesso che avete l'immagine di AP-L masterizzata su un DVD potete iniziare a lavorare sul vostro nuovo music server.
Accertatevi che il computer si avvii dall'unità ottica. Potrebbe essere necessario andare sul BIOS per fare ciò. Non spaventatevi se non vi siete mai azzardati a farlo prima. Ci sono vari modi per andare nel BIOS su differenti modelli di computer. Su alcuni dovete premere il tasto DELETE (CANC sulle tastiere Italiane - NdT) durante la fase di avvio, su altri è il tasto F8, e su altri ancora il tasto è indicato sulla schermata iniziale all'accensione. Se non trovate il modo giusto per il vostro computer, la cosa migliore è cercare la risposta su Google. Una volta nel BIOS, dovreste trovare la sezione dove si cambia la sequenza di BOOT (BOOT PRIORITY o BOOT ORDER), e quindi modificarla in modo che l'unità ottica sia la prima in quella lista. Nella maggior parte dei casi le nuove impostazioni del BIOS si salvano premendo il tasto F10 per confermare ed uscire dal BIOS stesso. Potrebbe essere leggermente diverso sul vostro BIOS ma quasi certamente ci saranno le istruzioni su fare SAVE & EXIT. Prima di uscire dal BIOS, assicuratevi che il DVD contenente l'immagine ISO di AP-L sia nell'unità ottica.
Appena il computer si riavvia dovreste vedere l'unità DVD che inizia a girare, e dovreste andare al punto numero 3 delle istruzioni di Marko sul sito AP-L e continuare a seguirle. Non sentitevi frustrati, non potete danneggiare irreparabilmente niente anche se fate un errore, e di fatto se seguite semplicemente le istruzioni, AP-L si installerà da solo su quel computer. Alla fine dell'installazione vi verrà chiesto di rimuovere il DVD, ed a questo punto potrete iniziare ad usare il nuovo sistema operativo.
Marko fornisce istruzioni su come usare Fluxbox (un'interfaccia alternativa per Linux Mint), e su come configurare QuickJack (il "motore" che riproduce la musica) e DeafBeef (il software che vi permette di selezionare e suonare la musica). Tutto ciò è solo relativamente semplice ma come per ogni altra cosa nella vita, tutto appare meno strano la seconda o la terza volta che lo fate.
Una volta che è stato tutto configurato, dovreste essere in grado di accendere il computer ed andare direttamente in Flux box, aprire QuickJack e DeafBeef, e selezionare e suonare la vostra musica. Ci sono ancora un paio di cose da fare per arrivare a questa condizione, come ad esempio automatizzare il vostro processo di login, e definire Fluxbox come vostro desktop preferito. La seconda cosa si fa cliccando sull'icona centrale delle tre al di sotto del log nel riquadro, selezionando l'opzione Fluxbox, ed infine cliccando YES quando viene chiesto se desiderate che questa sia la vostra finestra standard. Se per caso vi steste domandando perché usare Fluxbox piuttosto che un'altra interfaccia utente come Cinnamon, il motivo è che la prima utilizza meno risorse in termini di CPU, ragion per cui (almeno in teoria) dovreste ottenere una riproduzione audio migliore.
E questo è tutto. Potreste aver bisogno di configurare QuickJack per usare il DAC che avrete connesso (così come descritto su "playing music"). Assicuratevi di aver configurato Quick Jack perché si avvii automaticamente. Ed a questo punto dovreste essere in grado di riprodurre musica. Ma AP-L è altrettanto buono di JPlay? Devo dire che su un buon sistema JPlay conserva ancora un piccolo margine ma non così tanto che ascoltando AP-L mi venga voglia di passare a JPlay. Considerato il fatto che AP-L è gratis e funziona anche su computer molto meno potenti, io penso che si possa considerare un grosso regalo per la comunità degli audiofili. La mia unica preoccupazione, ma questo non dipende da AP-L, è che quando faccio suonare la musica sto di fatto usando un secondo computer (in aggiunta al computer principale che di solito tengo acceso sempre). Per questo motivo sono tuttora alla ricerca di un sistema per utilizzare qualcosa che consumi solamente pochi watt di potenza, e conto di riparlarne qui quando avrò trovato una soluzione funzionante.
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