JPlay - software di riproduzione musicale

[Software JPlay N3]

Spremiamo qualcosa in più da un server musicale Windows

[English version here]

Prodotto: JPlay
Produttore: JPlay
Costo: 99 euro

Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Data: Gennaio 2012
Aggiornamenti: Maggio 2012 - Maggio 2015 - Gennaio 2016
Traduzione: Marco Fiorani, Luca Martini, Roberto Felletti

Ritengo, o almeno lo spero, che ci siamo finalmente resi conto che l'audio digitale è soggetto all'influenza dei sistemi di riproduzione allo stesso modo di quello analogico. In questa recensione mi asterrò da qualsiasi controversia sui cavi digitali e mi concentrerò sul software di riproduzione.

Sembra proprio che, con l'avvento dell'audio su computer, ci ritroviamo con un nuovo insieme di variabili, che si aggiunge a quelle già note all'interno del nostro sistema hi-fi. A parte l'hardware, pare che sia il sistema operativo sia i software di riproduzione possano (e in effetti lo fanno) influenzare la qualità della musica che esce dai diffusori. Naturalmente, l'ampiezza di questi effetti dipenderà dalla capacità del vostro impianto di rivelare queste sottili differenze. Per quanto mi riguarda (quando mi è possibile) preferisco utilizzare Ubuntu (sistema operativo Linux) per riprodurre la musica tramite computer (nella fattispecie la musica è riprodotta prelevandola da una memoria quale un disco fisso, ma in realtà è il computer che fornisce le risorse per trasferirla dalla memoria al sistema hi-fi). La ragione può essere che ci sono un sacco di processi, nel sistema operativo Windows, che possono influenzare negativamente la riproduzione musicale. Ho ottenuto degli ottimi risultati con Windows XP, riducendo all'essenziale il sistema operativo, ma, se utilizzate il computer anche per altri scopi, questa non è la soluzione ideale.

Sentirete diverse opinioni su vari software di riproduzione che si ritiene possano suonare meglio o peggio della concorrenza. In generale, la mia esperienza mi porta a ritenere che ci siano minime differenze fra i programmi più popolari quali Winamp, Foobar e JRiver Jukebox, sebbene molto dipenda da come sono gestiti i parametri del computer e se esso utilizzi o meno dei plug-in quali gli ASIO. Quindi, quando TNT-Audio è stata contattata da qualcuno che chiedeva di provare un software di riproduzione ritenuto in grado di fare un vero passo in avanti, non mi sono lasciato sfuggire la possibilità di provarlo.

La vita non è mai semplice e, dopo vari scambi di corrispondenza con i ragazzi che producono JPlay, traspariva che per utilizzare il loro programma al meglio c'era bisogno di un computer con Windows 7, preferibilmente dotato di 4 GB di memoria RAM. Il meglio che avevo a disposizione era Windows Vista (su un portatile) con 2 GB, ma abbiamo deciso di provare lo stesso.

Il programma, che si chiama JPlay, è di dimensioni abbastanza piccole da poter essere inviato tramite email e la sua installazione è semplice come quella di qualsiasi altro software. Il primo problema che ho incontrato è stato il fatto che non riuscivo a fare in modo che Vista leggesse la musica salvata sul mio disco fisso esterno. Signor Gates, se stai leggendo queste righe vorrei farti notare che Vista è un sistema operativo così povero da non servire allo scopo e ti suggerirei di offrire a tutti gli utenti un upgrade gratuito, o fortemente scontato, a Windows 7. In ogni caso, per questa recensione, ho copiato alcune tracce su una chiavetta USB, per poi trasferirle sul disco fisso del portatile.

Dato che siamo in tema di sistemi operativi, va sottolineato che JPlay non funziona con Windows XP (o sistemi precedenti), soprattutto perché non hanno la possibilità di supportare la paginazione larga.

[Software di riproduzione JPlay N3]

L'utilizzo di JPlay è alquanto semplice, ma siete avvertiti: utilizza un'interfaccia estremamente semplificata, in quanto la maggior parte degli sforzi durante lo sviluppo si è concentrata sulle performance piuttosto che sulla semplicità d'uso. Ho preferito selezionare la musica da riprodurre da una lista in Windows Explorer, per poi copiarla sulla finestra di JPlay e quindi premere la barra spaziatrice che permette di avviare la riproduzione della traccia copiata. Questo ha funzionato perfettamente per singole tracce e, sebbene sia possibile copiare più di una traccia alla volta, la quantità di tracce che si possono copiare contemporaneamente dipende dalla memoria RAM disponibile, in quanto JPlay riproduce la musica dalla RAM anziché da un disco fisso in movimento.

JPlay ha anche altre caratteristiche, progettate per fornire la migliore riproduzione possibile. Una di queste è la possibilità di mettere il computer in ibernazione mentre la musica viene riprodotta. Questo interrompe tutti i processi in background in modo che il computer possa concentrare tutte le sue risorse sulla riproduzione musicale. Sfortunatamente, con tutte e due le versioni di JPlay che ho provato il mio portatile è andato in ibernazione, ma la riproduzione della musica non è iniziata. Non ho idea se questo sia un problema di Vista o del software, ma pare che con Windows 7 il tutto funzioni.

Ci sono un sacco di parametri che si possono definire in JPlay, principalmente premendo il tasto indicato a fianco di ciascuna opzione. Il tasto funge da interruttore per le opzioni, in modo tale che risulta molto semplice attivarle o disattivarle.

Quindi, come suona? Sinceramente, ritengo che tutti questi trucchi/miglioramenti ai sistemi di riproduzione su computer facciano ben poca differenza, ma in tutta franchezza devo ammettere che anche con Vista ho potuto ascoltare tracce, che mi erano familiari, suonare meglio definite, con migliore tessitura e con un basso più teso. Ho utilizzato JRiver Jukebox come sistema di riferimento e ho potuto sentire un netto miglioramento passando a JPlay. Josef di JPlay mi ha assicurato che le performance sono addirittura migliori con Windows 7.

Non c'è molto altro da aggiungere, sebbene ritenga di dover fare alcuni commenti. Per prima cosa, ho notato che JRiver Jukebox funzionava meglio se si suonavano tracce provenienti da una chiavetta USB anziché dal disco fisso. Mi sono accorto che questo succedeva anche utilizzando Ubuntu. Quindi parte del miglioramento che si ottiene con JPlay è ovviamente dovuto al fatto che copia la musica dal disco fisso alla memoria RAM, sebbene ci siano comunque anche un sacco di altri miglioramenti. Attendo con speranza il momento in cui saranno disponibili grandi dischi fissi a “stato solido” a buon mercato, su cui potremo salvare la nostra musica. Ma, durante questa recensione, mi sono anche chiesto se e quando avremo un computer e un sistema operativo completamente dedicati alla riproduzione musicale.

Raccomanderei JPlay? Ho qualche riserva riguardo il prezzo, dato che ha un'interfaccia molto semplificata e qualche limitazione, se lo si compara con i software di riproduzione più popolari. Ma c'è qualcuno che paga cifre ben superiori al costo di JPlay per dei cavi che, probabilmente, non faranno granché per migliorare la qualità del suono. Per come stanno le cose, mi sento di suggerire che JPlay sarà maggiormente apprezzato da chi utilizza Windows 7 anziché Vista. Ma se utilizzate l'ultima versione del sistema operativo e volete provare a capire quanto si possa riuscire a spremere da un computer-audio, perché non scaricate la versione di prova e fate un tentativo voi stessi? È decisamente facile da installare e utilizzare.

AGGIORNAMENTO - Maggio 2012

JPLAY non sembra essere un prodotto destinato a svanire in breve tempo. A giudicare dal numero di audiofili con cui corrispondo, e che mi riferiscono che hanno usato e apprezzato JPLAY, sembra si stia guadagnando un buon numero di appassionati. I ragazzi di JPLAY hanno avuto la cortesia di tenermi aggiornato su ogni miglioramento fatto al software, in gran parte piccole modifiche. Di recente, un passo in avanti ben più rilevante è stato fatto quando JPLAY (V 4.2) è stato integrato con JRiver Media Center (JMC); così ho pensato che fosse giunto il momento di un aggiornamento della recensione.

È passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho usato JPLAY e quando ho caricato sul mio vecchio portatile l'ultima versione di JPLAY Mini sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità del suono. Ero però curioso di provarlo all'interno di JRiver Media Center, quindi ho scaricato la versione di prova gratuita di quest'ultimo e, con poco sforzo, l'ho impostato per usarlo assieme a JPLAY. Dopo aver importato un po' di musica, l'ho trovato molto più veloce e facile da usare di JPLAY Mini. Questa non è una recensione di JMC, quindi dirò solo che si tratta di un ottimo software che vi aiuterà a copiare la musica sul vostro PC, e ad eseguirla. Non gestisce solo file musicali, ma anche immagini e video. Nel periodo in cui l'ho usato, durante questa recensione, ha funzionato più o meno alla perfezione. È possibile provare la versione completa di JMC per 30 giorni.

Ancora una volta sono rimasto impressionato dal livello di dettaglio ottenuto da JPLAY e dalla messa a fuoco di ogni elemento della musica, ma soprattutto dal controllo dei bassi. Si sentono in effetti più chiaramente testi, percussioni (dove è più facile identificare i singoli colpi) e percezioni spaziali (con una migliore definizione del palcoscenico virtuale). Suonare le tracce attraverso JPlay ha significato riscoprirne un buon numero e in effetti, talvolta, ho pensato che mi ricordavano come suonavano su un giradischi!

La mia originaria critica sulla difficoltà d'uso di JPlay non era più giustificata. JMC offre tutti i consueti strumenti che facilitano la riproduzione come playlist, riproduzione casuale e ricerca; quindi, escluso il problema (risolvibile) di non avere un telecomando, non ho critiche sulla sua interfaccia utente.

Ho poi installato una versione di prova di Windows 8, su suggerimento dei ragazzi di JPlay, i quali affermano come il programma suoni meglio su Windows 7 e ancor meglio su Windows 8. Invece di eliminare la mia installazione esistente di Vista (di cui mi libererei volentieri) ho inserito un altro disco fisso sul portatile, installandoci Windows 8. Su quest'ultimo, lasciatemi dire che non mi piace affatto. Per utilizzarlo sembra essere necessario avere doti di preveggenza; non avendo questo dono, ho dovuto cercare in rete anche come fare per spegnerlo. Capisco che è pensato per essere utilizzato con tecnologia touch-screen, ma è necessaria una simile interfaccia utente anche per chi usa ancora mouse e tastiera?

Il lato positivo, come mi era stato anticipato, era che la musica sembrava ancora migliore utilizzando JPlay con Windows 8 anziché Vista. Avrei forse tratto beneficio con più RAM dei 2 GB del mio notebook ma, oggettivamente, tutto ciò che ho fatto era più veloce che su Vista! Naturalmente, per coloro che utilizzano Vista è piuttosto oneroso passare a Windows 8 (versione completa) e acquistare Media Center, ma in questo modo si otterrà la migliore combinazione di qualità audio e funzionalità. Gli sviluppatori affermano che JPlay Mini (la versione base originale) suona meglio di JPlay utilizzato con Media Center (presumibilmente perché ci sono meno processi attivi), ma sul mio sistema la differenza era quasi impercettibile e nell'uso quotidiano preferirei la comodità di utilizzo di JPlay in Media Center. L'ambiente JPlay sta migliorando talmente che mi domando se non sia il caso di cambiare il mio sistema Squeezebox/Slimserver. L'unica cosa che mi frena è il telecomando e, dal momento che sto cercando di mantenere il Wi-Fi fuori di casa mia, lo Squeezebox ha ancora un vantaggio pratico, anche con un possibile aggiornamento al modello Touch. Con due sistemi in due sale, sono contento di usarli entrambi!

[Schermata di JRiver Media Center con JPlay integrato]

In conclusione, JPlay sembra migliorare costantemente. Non sarà mai superato, in quanto il costo di acquisto include tutti gli aggiornamenti futuri. L'integrazione con JRiver Media Center lo rende molto più facile da usare, quindi ora lo consiglio vivamente senza le mie precedenti riserve. Ricordate che esiste una versione di prova gratuita per chi desideri capire se sia adeguato alle proprie esigenze. Tenete anche presente che JPlay suona meglio con Windows 8 che con Vista, almeno nel mio caso; e mi è stato riferito che, allo stesso modo, suona meglio con Windows 8 che con Windows 7.

Un avvertimento è però d'obbligo, se si utilizza un sistema operativo a 32 bit. C'è un piccolo problema con JRiver Music Center, che riproduce solo due o tre tracce in sequenza (con l'utilizzo di JPlay) e quindi va in pausa. È quindi necessario fare clic su STOP e riavviare la riproduzione selezionando il brano successivo. I produttori di JPlay stanno lavorando su questo problema, nel momento in cui scrivo; il problema non si verifica con sistemi a 64 bit.

Una sala che, alla recente mostra audio di Monaco, usava JPlay come sorgente è stata votata per il miglior suono. Non ho una grande fiducia in tali riconoscimenti (e naturalmente erano coinvolti altri fattori) ma un amico che ha partecipato alla mostra mi ha riportato la stessa impressione al suo ritorno.

AGGIORNAMENTO - Maggio 2015

I ragazzi di JPlay hanno continuato a inviarmi le ultime versioni del loro software, così ho pensato che era ora di riparlarne. Sorprendentemente, ogni nuova versione migliora quella precedente, ma con la versione 5 ho riscontrato un concreto passo in avanti, particolarmente con la versione alternativa, ottimizzata per processori Intel CORE. Mentre scrivo queste righe, ho appena installato la versione alternativa che gira, con Foobar 2000, su una versione di Windows 8 ottimizzata per Fidelizer. Non ho molto altro da dire su JPlay e, sebbene consideri Fidelizer il mezzo più importante per ottenere un suono di qualità, JPlay va un po' oltre, se l'obiettivo è spremere il meglio da un computer usato come sorgente audio. Ricordate che una volta acquistato JPlay, gli aggiornamenti sono gratuiti.

AGGIORNAMENTO - Gennaio 2016 - Utilizzo di JStreamer

Gli sviluppatori di JPlay continuano a inviare gli aggiornamenti del loro software e la versione attuale è la 6.2; mi è stato chiesto di ascoltarla in configurazione streamer e quindi, utilizzando un portatile più moderno, ho installato i componenti necessari, il software Linn Kazoo e Minimserver. Kazoo permette di selezionare e ascoltare la musica che, grazie a Minimserver, viene convertita dal formato FLAC (e altri formati compressi) in formato WAV (non compresso).

Da tempo si sostiene che i file WAV suonino meglio dei FLAC, quindi perché gli audiofili non conservano tutta la loro collezione in formato WAV? Un motivo è che i WAV sono notevolmente più grossi dei corrispettivi FLAC, sebbene questo aspetto non sia più così determinante oggi, poiché i dispositivi di archiviazione costano meno. Un altro punto a sfavore dei WAV è che essi non gestiscono bene i tag, cioè le informazioni su titolo del brano, numero del brano, artista, ecc. Quindi, perché non mantenere i file nel formato FLAC e convertirli in WAV subito prima di riprodurli? Ebbene, Minimserver permette proprio di compiere questa operazione.

Configurare tutto il software non è stato così difficile, nonostante si debbano digitare alcuni (brevi) comandi attraverso l'interfaccia di Minimserver per fare in modo che i file compressi vengano convertiti in WAV. È anche possibile convertire gli MP3 in WAV, però naturalmente non si possono ricostruire le informazioni perdute durante la conversione originaria in MP3.

Poiché, per questa prova, ho utilizzato un portatile nuovo, non ho potuto effettuare un confronto diretto con JPlay integrato con Foobar 2000. Inoltre, il mio vecchio portatile traeva beneficio, in maniera significativa, dall'uso di Fidelizer (che non ho potuto trasferire sul nuovo). E, tanto per rendere il tutto un po' più “differente”, il nuovo portatile ha Windows 10, un sistema operativo che alcuni sostengono suoni meglio di Windows 8 (presente sul vecchio).

Sommando tutti i fattori sopra elencati, direi che la configurazione con JPLAY Streamer, sul portatile nuovo, ha conferito un suono più dettagliato e preciso rispetto a quella del portatile vecchio. Anche il rumore di fondo è leggermente minore. Questo è stato un gran risultato, se si considera che il portatile vecchio era avvantaggiato dalla presenza di Fidelizer.

Comunque, devo precisare un paio di cose:

A essere onesti, poteva dipendere da Windows 10 stesso, poiché si trattava di una nuova installazione e, probabilmente, il sistema operativo non era sufficientemente ottimizzato. Di conseguenza, non sono rimasto sorpreso nell'avere riscontrato problemi, qui e là.

La gente ama Jplay, ma lo odia anche. Coloro i quali l'hanno acquistato, sicuramente, non si lamenteranno del valore del prodotto, poiché esso è costantemente e significativamente aggiornato (gratis). Tuttavia, non è del tutto un programma “pronto all'uso” e sembra più adatto agli smanettoni informatici perché, di tanto in tanto, occorre metterci le mani se si vuole trarne la migliore qualità sonora. Però, a giudicare da quanto ho ascoltato con JPLAY Streamer, il gioco vale la candela.

A proposito, mi hanno detto che il suono migliora ulteriormente se si usa la configurazione con due computer ma, poiché non ho il wi-fi, non ho potuto provarla personalmente.

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