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Prodotto: Fidelizer - software per ottimizzare il computer, per Windows 7 / 8 / Server 2012
Realizzato da: WindowsX
Prezzo: versione di prova: gratuita, versione Plus: 39,95 dollari, versione Pro: 69,95 dollari - (Convertitore di valuta)
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Data della recensione: Gennaio, 2015 - Dicembre, 2016
Traduttore: Roberto Felletti
Purtroppo, sono abbastanza vecchio da ricordare quando la musicassetta iniziò ad essere adottata come supporto per la riproduzione hi-fi, per non parlare della comparsa del Compact Disc (CD), avvenuta nel 1982. La caratteristica, apparentemente rivoluzionaria, del CD consisteva nell'utilizzo di “uno” e “zero” per immagazzinare e riprodurre il segnale audio che, in questo modo, sarebbe stato sempre perfetto. Ovviamente non è stato così, e ben presto hanno cominciato a propinarci DAC audiofili separati e apparecchiature migliori per il trasporto del segnale, aprendo la caccia al miglior impianto riproduttivo digitale. Il successivo e significativo passo in avanti nel campo della riproduzione digitale è stato l'uso dei computer. All'inizio, con comunissimi PC dotati di Windows XP, il risultato era ben inferiore a quanto i migliori lettori CD e DAC di qualità riuscivano a fare, pur facendosi apprezzare grazie alla praticità nella scelta della musica da ascoltare rispetto alla ricerca manuale di un CD. Microsoft era consapevole dell'interesse nell'uso del computer come sorgente audio e ha lavorato per migliorare la qualità sonora, per quanto i propri sistemi operativi permettessero. Windows 7 è stato migliore di XP, Windows 8 lo è di più e, se dobbiamo dar credito a quanto si legge sui vari forum dedicati all'audio, Windows Server 2012 è tuttora il migliore. Poi esiste Linux, con le sue numerose distribuzioni, ma, relativamente a questa recensione, per ora lo tralascio.
Se siete ancora tra quelli che pensano che “gli uno siano uno e gli zero siano zero”, potete anche smettere subito di leggere. I vari sistemi operativi suonano in maniera diversa quando riproducono audio con qualità hi-fi, tuttavia è anche possibile migliorarne le prestazioni. Naturalmente, è molto difficile, soggettivamente, provarli tutti, a meno di disporre di due computer equipaggiati con il medesimo hardware ma con sistemi operativi differenti. Fortunatamente, alcuni miglioramenti si notano subito.
Il computer, come sorgente audio, sta diventando sempre più popolare, per varie ragioni. La prima consiste nella praticità di avere tutta la propria musica immagazzinata in un hard disk, con ogni album e brano selezionabile velocemente tramite un semplice click del mouse; secondariamente, ne abbiamo fatta di strada rispetto alle prime schede audio audiofile. Oggi, i DAC esterni e i convertitori offrono una qualità audio superba, spesso superiore a quella dei migliori lettori CD. E infine, ma non per importanza, possiamo disporre di software come JPlay, progettato per spremere il computer allo scopo di fornire una qualità audio ancora migliore.
Ma anche un prodotto come JPlay deve fare i conti con un computer alle prese con il resto dei suoi compiti abituali. Se non siete smanettoni, potreste domandarvi di che compiti si tratti; ad esempio, esso deve controllare costantemente se sono stati immessi comandi da tastiera o con il mouse, oppure restare sempre all'erta per prevenire usi impropri del sistema da parte di potenziali hacker o virus. Inoltre, deve tenere sotto controllo il file system. Un computer svolge tutti questi compiti, e molti altri, avvalendosi di interrupt: in altri termini, esso interrompe un compito per svolgerne un altro e l'operazione avviene senza che noi ce ne rendiamo quasi conto, a causa della rapidità di esecuzione.
Quindi, visto che ogni funzione è regolata dal computer tramite questi continui interrupt, quando si riproduce musica la sua attenzione non è rivolta specificatamente a tale compito. Proprio come un essere umano che cerca di svolgere più lavori contemporaneamente, il computer non riesce ad eseguire ogni singolo compito al meglio. Ma la qualità audio non è influenzata sfavorevolmente soltanto dalla gestione dei vari processi in background; anche il collegamento wi-fi fa la sua parte, per cui disattivarlo porterebbe un deciso miglioramento; la stessa cosa vale per il collegamento in rete. Se controllate il computer tramite wi-fi o se la vostra musica è immagazzinata in un disco di rete, potreste non gradire l'idea e vi trovereste a dover scegliere tra la praticità d'uso e la qualità audio definitiva. Per fortuna, il software in cui mi sono imbattuto permette di disabilitare o meno sia il wi-fi che la rete.
Già da un po' di tempo, in Internet, è possibile trovare consigli e suggerimenti su come disabilitare alcune funzioni di un sistema operativo allo scopo di ottimizzarlo per la riproduzione audio. Alcuni anni fa, trascorsi troppo tempo a giocherellare con Windows XP installato su un computer dedicato esclusivamente all'audio. Pressoché tutti i consigli e i suggerimenti reperibili in rete implicavano una conoscenza approfondita del sistema operativo, non alla portata della maggior parte degli utenti, specialmente se il computer doveva servire anche per le normali attività quotidiane. Quello di cui si sentiva la mancanza era un modo per ottenere il medesimo risultato eseguendo un'unica applicazione che svolgesse tutto il lavoro al nostro posto. Leggendo qua e là, molte erano le proposte gratuite e io ne avevo usata una, di Computer Audio Design, la quale faceva uso di script e funzionava molto bene; tuttavia, alcuni script dovevano essere eseguiti ogni volta che si usava il computer. Ma il software denominato Fidelizer, oggetto di questa recensione, si è rivelato migliore.
Fidelizer, realizzato da Keetakawee Punpeng e commercializzato con il marchio WindowsX, viene proposto in tre versioni. Quella base è gratuita, essendo la versione di prova, e quasi certamente riuscirà a convincervi ad acquistarne una delle altre due disponibili. La versione Plus non ha le fastidiose schermate presenti in quella gratuita e migliora la qualità sonora. Entrambe devono essere eseguite dall'utente ogni volta che si avvia il computer. Invece, la versione Pro rende permanenti le modifiche apportate e pertanto non deve essere eseguita ogni volta; inoltre, essa dispone di regolazioni aggiuntive per incrementare ulteriormente la qualità audio.
Inizialmente ho scaricato la versione gratuita, provandola sul mio computer con Windows 8, anziché eseguire gli script CAD. Se dovessi stabilire quale software mi sia piaciuto di più, la mia preferenza andrebbe a Fidelizer. Il miglioramento sonoro non è impercettibile; si nota un maggior dettaglio, al punto che si riescono a capire molto di più i testi di tutte le registrazioni, tranne quelle peggiori. Ma anche tutto il resto è caratterizzato da una definizione migliore; la musica presenta un minore rumore di fondo e anche il timbro è più cristallino, particolarmente in presenza di alcuni suoni quali gli accordi di chitarra. È veramente come riscoprire la propria intera collezione musicale.
All'avvio di Fidelizer avete a disposizione parecchie opzioni, a seconda della modalità di funzionamento del computer. Ad esempio, potreste voler utilizzare il PC anche per altri compiti, oltre la musica, oppure potreste voler ottimizzarlo solo per essa, ottenendo così la migliore qualità sonora. Quella che segue è una lista di tali opzioni, tratte dal sito Fidelizer.
Come configurare Fidelizer
Fidelizer dispone di quattro livelli di ottimizzazione tra cui scegliere. L'impostazione di default, per un uso normale, è Workstation.
Workstation (per utilizzi generici) - Applica esclusivamente le ottimizzazioni del core di Fidelizer e del gestore delle risorse. Questa è la funzione chiave di Fidelizer e ogni Windows dovrebbe averla.
Streaming di rete (sistema più lento) - Agisce sulle ottimizzazioni del core a favore dell'audio via rete. Inoltre, riduce la priorità dei processi non audio allo scopo di migliorare le prestazioni sonore.
Modalità audiofila (sistema più lento/rete) - Agisce sulle ottimizzazioni del core a favore di un audio puro. Inoltre, riduce la priorità dei processi non audio e riassegna l'affinità del core allo scopo di migliorare le prestazioni sonore.
Modalità estrema (ottimizzazione completa, compreso l'arresto dei servizi di sistema) - Funziona come la modalità audiofila, arrestando anche i servizi di sistema. Qualora aveste bisogno di mantenere attivi alcuni servizi, scegliete Customize e selezionate sia Network features che User experiences.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Fidelizer.
Quando si esegue la versione Pro viene richiesto di riavviare il computer, dopodiché bisogna aspettare un po' di tempo (variabile, presumibilmente, in base alle caratteristiche hardware) prima che Windows riparta, affinché le (tante) modifiche vengano applicate; questa breve attesa sarà ripagata! Io avevo scelto la modalità estrema, poiché il computer non svolgeva altri compiti a parte riprodurre musica. La versione Pro porta la qualità a ben altri livelli; c'è un'evidente maggiore trasparenza, al punto che non è necessario un ascolto eccessivamente attento per notarla. Con un palcoscenico caratterizzato da un minore rumore di fondo, la musica risulta, per così dire, rilassata senza essere debole. È come se ascoltaste l'impianto trovandovi fuori dalla stanza e poi entraste e vi sedeste di fronte a esso. Non si tratta di una di quelle migliorie che richiedono alcuni giorni d'ascolto per rendersi conto che qualcosa è cambiato in meglio. E c'è il valore aggiunto di poter accendere il computer, avviare il riproduttore multimediale preferito ed essere già in grado di ascoltare un po' di musica.
Non c'è molto altro da aggiungere, a parte sottolineare che sia la versione di prova sia quella Pro di Fidelizer non hanno creato difficoltà in fase di installazione; non che ci sia granché da fare, se non copiare il file scaricato sul Desktop e cliccarci sopra due volte per eseguirlo. Rendere Fidelizer operativo richiede pochi minuti. Nessuna versione ha dato problemi e tutto ha funzionato come ci si aspettava. Ovviamente, nulla è garantito che funzioni al 100% con ogni sistema operativo e su ogni computer, per cui WindowsX, che produce Fidelizer, offre assistenza via email se l'utente riscontra problemi. Nell'improbabile eventualità che non riusciate a far funzionare Fidelizer sul vostro computer, sarete rimborsati.
Capisco che alcuni possano essere riluttanti a pagare per un software la cui funzione è modificare alcune impostazioni del computer, tuttavia è possibile provare Fidelizer gratuitamente. La versione di prova dà un'idea di cosa questo software può fare ma, fidatevi di me, la versione Pro va ben oltre e, secondo il mio parere, vale il prezzo richiesto. Fidelizer si è rivelato il miglior singolo miglioramento al mio impianto in cui io mi sia finora imbattuto; è realmente valido.
Tanto per chiarire, Fidelizer non è un riproduttore multimediale; dovete comunque utilizzarne uno, tipo Foobar oppure JRiver Media Centre. E se disponete già di JPlay, Fidelizer ne migliora le prestazioni, non lo sostituisce.
Prodotto: Fidelizer Pro 7.0
Prezzo: 69,95 dollari (sconto del 10% per i già clienti)
Produttore: Fidelizer Audio
Nulla è immutabile nel settore dell'hi-fi e, ovviamente, ancor meno in quello informatico. Pertanto, non sono rimasto sorpreso quando mi è stato chiesto di recensire la nuova versione di Fidelizer. L'oggetto di questo aggiornamento è Fidelizer Pro 7.0, ma è disponibile anche una nuova versione di Fidelizer Plus, che svolge gli stessi compiti della versione Pro ma con qualche funzione in meno, e il cui prezzo è 39,95 dollari.
Se avete già utilizzato Fidelizer, non cambia nulla relativamente all'acquisto, download, installazione e nemmeno sull'uso che ne fate. Se, invece, non l'avete mai usato, ribadisco che acquistarlo, installarlo e farlo funzionare è molto semplice. Questo software dà l'impressione di essere qualcosa scritto da un esperto; non si è mai bloccato né ha causato problemi al computer su cui è stato installato.
Fidelizer Pro 7.0 non sembra fare molto di più (o qualcosa in più) rispetto alla versione precedente, relativamente all'ottimizzazione di Windows allo scopo di ottenere la migliore qualità audio. Ciò che davvero offre, rispetto alla vecchia versione, è costituito da un maggior numero di opzioni che gli permettono di farlo funzionare ottimamente con differenti applicazioni audio, quali, ad esempio, Foobar, JPlay, o JStreamer. Inoltre, «modifica la configurazione di sistema allo scopo di migliorare enormemente le prestazioni audio caricando all'avvio alcune funzionalità».
Da quando ho recensito la versione precedente di Fidelizer, mi sono procurato un portatile più moderno, con Windows 10, con JStreamer o Foobar come opzioni per l'ascolto della musica. Sebbene Fidelizer 7.0 avesse indubbiamente apportato un evidente miglioramento alla qualità sonora complessiva, all'inizio non avevo avuto la sensazione che tale miglioramento fosse così percepibile nel computer con Windows 8; questo potrebbe dipendere dal fatto che la qualità dell'uscita audio, in Windows 10, è leggermente migliore oppure a causa, probabilmente, della mia precedente esperienza con Fidelizer. Comunque sia, dopo un paio di settimane di uso di entrambi i portatili, Windows 8 e 10, avevo riscontrato che quello con Windows 10, dotato della nuova versione di Fidelizer Pro, suonava leggermente meglio. La nuova versione è migliore dal punto di vista dell'ottimizzazione e il fatto che sia stata progettata per interfacciarsi con i software di riproduzione audio che si usano, anziché essere causa di possibili conflitti con essi, è confortante. Se non andate tanto d'accordo con i computer, non preoccupatevi: l'interfaccia per l'ottimizzazione è user friendly e non dovete fare altro che selezionare le opzioni desiderate; inoltre, sul sito di Fidelizer trovate un sacco di guide chiare ed esaurienti. Una caratteristica di Fidelizer che continua a piacermi è quella che permette l'avvio del lettore multimediale all'avvio del computer, in modo che sia possibile ascoltare musica già da subito e con Fidelizer attivo.
Come già in precedenza, ci sono tre livelli di ottimizzazione, secondo l'uso a cui il computer è adibito: uso quotidiano, ottimizzato per l'ascolto della musica in via prioritaria oppure utilizzato esclusivamente per la musica, disabilitando tutte le altre funzionalità non necessarie per la riproduzione audio. In breve, una soluzione per ogni esigenza. Personalmente, consiglierei di usare un computer dedicato all'ascolto della musica, però mi rendo conto che non tutti possono farlo.
Nel corso della recensione di Fidelizer Pro 7.0, all'incirca nel periodo della recensione dell'iFi iPurifier2, mi domandavo quali, tra le varie opzioni disponibili per migliorare un computer come sorgente audio, rappresentassero un importante miglioramento e se, realmente, ci servissero tutte. Ad esempio, se si parte da zero con un computer nuovo è meglio acquistare JPlay o Fidelizer? Secondo me, avrebbe più senso iniziare con Fidelizer, perché agisce sull'intero sistema operativo; così facendo, credo che chiunque riuscirebbe a percepire più distintamente i miglioramenti apportati dal software. Poi si potrebbe passare a JPlay o JStreamer, in abbinamento con qualcosa tipo Foobar, e stabilire quale si preferisce. L'iPurifier2 è, ovviamente, un dispositivo fisico e probabilmente non dovrebbe essere confrontato con degli aggiornamenti software, però lo consiglierei come il passo successivo dopo Fidelizer. Ma abbiamo davvero bisogno di tutti questi prodotti? Sicuramente, alcuni si accavallano ad altri, relativamente al loro compito specifico, ma ritengo che tutti e tre i prodotti menzionati, combinati tra loro, offrano la migliore qualità audio. Tuttavia, i miglioramenti, complessivamente, minimizzano il valore di ciò che già si possiede. E, in tutta sincerità, devo dire che la qualità sonora dei miei due impianti hi-fi è talmente buona che ritengo difficile migliorarla. Solo quando prodotti simili vengono offerti per una recensione ci si rende conto che potrebbe esserci un certo miglioramento, però poi ci si ricorda della legge dei rendimenti marginali e non ci si aspettano più grossi cambiamenti da ogni upgrade. Detto ciò, ribadisco che, se partite da zero con un computer Windows da usare per l'ascolto di musica, Fidelizer rappresenta una base molto solida su cui costruire il vostro impianto e pertanto lo consiglio vivamente. Anche se già usate JPlay (o prodotti analoghi), consiglierei comunque di provare Fidelizer. Mi fa piacere che prodotti di questo genere vengano proposti a prezzi accessibili, oltretutto con la possibilità di provarli prima di spendere soldi.
© Copyright 2015-2016 Nick Whetstone - nick@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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