Prodotti: giradischi Belladonna, braccio Septum
Produttore: Audiomeca - Francia
Costo, approssimativo: Belladonna 15.000 Euro, Septum 5.000 Euro
Recensore: Geoff Husband - TNT Francia
Recensito: Febbraio, 2007
Traduttore: Roberto Di Paola
Scrivere questo articolo è stato per me molto difficile. Perché? Perché ha significato infrangere una delle regole basilari di TNT-Audio; questa regola consiste nel fatto che noi tutti rimaniamo "lontani" ed indipendenti da ogni costruttore. E' ciò che Lucio ha voluto fin da quando ha creato TNT, una rivista on line senza pubblicità, che non ricevesse pressioni ed i cui redattori restassero indipendenti dall'industria. Noi tutti prendiamo ciò molto seriamente e sappiamo che se facessimo altrimenti verremmo defenestrati. Proprio questo rende TNT unica ed io so che Lucio veglia su di me affinché io resti pulito.
Il problema è che c'è un elemento umano, uno molto difficile da sopraffare. I produttori sono esseri umani e si preoccupano dei loro bimbi, ci contattano, ci chiedono consiglio, sostengono la loro tesi e così via. Così facendo, essi abbattono le barriere tra loro stessi e noi. Ciò influenza le recensioni? Io spero di no, ma parlando a titolo personale, la difficoltà più grande scrivendo onestamente su un componente, non è legata alla promessa che ci vengano regalati i campioni dei test o una mazzetta, oppure la minaccia di un procedimento legale - no. La difficoltà sta nel fatto che molte di queste persone si dimostrano oneste, bene informate ed i loro prodotti buoni, e non è facile dire loro, e ad un pubblico più vasto, "è spazzatura".
Allora si guardano le istruzioni che sono scritte in "giappolese" e si spende del tempo a correggerle ed a mandare indietro la copia. Dopo ci si accorge che sul loro sito web c'è una pagina "senza speranza" e via a consigliare loro come migliorarla. Ed ancora un semplice malfunzionamento di cui mettiamo al corrente il costruttore che lo ripara. Molti di noi lo fanno - tutto senza nulla in cambio, però si tratta sempre di rapporti con i produttori.
E c'è la fase successiva in cui chiediamo loro aiuto per una recensione - spesso per chiarire un aspetto tecnico, o per un suggerimento su un quesito tecnico - ed ecco di nuovo che le barriere tra me ed il produttore vengono valicate. E' perciò scomoda la mia posizione? Sì, ma io mi dico che se i consumatori ricevono delle istruzioni comprensibili, oppure se un mio articolo tecnico alla fine ha senso, o ancora se un problema di funzionamento in un componente viene risolto prima che il prodotto arrivi all'acquirente, allora il mio comportamento non è da biasimare. Ed in ultima analisi, io cerco ancora di ignorare tutti questi collegamenti mentre scrivo una recensione. Il fatto che io abbia detto a quelli dell'Opera Audio che non potevano chiamare il loro giradischi top di gamma "The Waterdrip" (il gocciolatoio, n.d.t.) influenza la recensione - io spero di no...
Ma nel caso di questo articolo, io ho attraversato tutte quelle barriere e molte altre ancora, infatti, sono rimasto intimamente coinvolto nella storia del Belladonna e del Septum fin dall'inizio. Non solo ho tradotto un comunicato stampa dell'Audiomeca Pierre Lurné, ho anche fatto da "practice wall" per Pierre.
Non ho alcun merito circa la progettazione del Belladonna, ed è chiaro che non sono qualificato per dare consigli sull'argomento, eppure mi son messo comodo mentre Pierre mi esponeva le sue idee. Vi chiedete il perché? Pierre è uno dei grandi maestri dell'analogico, e durante gli ultimi cinque anni ha risposto a domande sciocche, ha scritto risme di note esplicative e schemi, ed in generale mi ha insegnato molto di quel che so sui giradischi e sui bracci di lettura; e tutto questo è giunto fino a voi. Aggiungerò che dopo otto anni e più di un centinaio di recensioni, egli è tuttora l'unico costruttore ad essersi lamentato del fatto che sono stato troppo generoso a proposito di uno dei suoi prodotti. Questo lo rende speciale.
Quando è apparso evidente che Pierre stava per produrre un nuovo front-end analogico, mi sono attaccato a lui perché sapevo che avrei potuto seguire il processo di progettazione e realizzazione fin dai primi passi. Era un'opportunità unica non solo per me, ma anche per voi lettori. Quello che segue è un documento dettagliato circa il processo di immissione sul mercato di un giradischi e un braccio high-end. Inoltre, entro i miei limiti, spiegherò le "motivazioni" che stanno dietro tutte le scelte progettuali fatte da Pierre. Nel far ciò, abbandonerò la mia usuale natura scettica ed ingoierò interamente le sue teorie, poiché altrimenti scriverei un articolo molto "goffo" e controverso che risulterebbe impossibile leggere. So molto bene che un altro progettista potrebbe trascorrere mesi cercando di convincermi dell'assoluta superiorità di un differente approccio, ma quello di Pierre Lurné è logico e basato su solide basi fisiche ed ingegneristiche. In ogni caso, egli si è assicurato che io comprendessi esattamente quale fosse la legge fisica dietro ogni determinata caratteristica del progetto. Se le sue sono sempre le soluzioni migliori è inevitabilmente discutibile, ma le idee di Pierre di certo non sono astruse. C'è un vecchio proverbio che dice - "c'è più di un modo per pelare un gatto", perdonatemi se ignoro gli altri.
Quindi la mia posizione è compromessa? Potete contarci! Ho trascorso troppo tempo negli ultimi 18 mesi come confidente di Pierre, per cui sono assolutamente di parte; nessuno tra quelli che hanno avuto un simile contatto con un costruttore può dire diversamente. Il vantaggio è che piuttosto di rigurgitare dei comunicati stampa, ho una conoscienza più profonda di quel che è accaduto e su ciò che vi sta dietro. L'altra faccia della medaglia è che le mie valutazioni sul suono dell'accoppiata Belladonna + Septum si limiteranno alle osservazioni più generali sul suono del prototipo che ho avuto qui per alcune settimane. Avrei potuto mantenere le distanze da Pierre ed effettuare il test d'ascolto del Belladonna in anteprima mondiale. Ho scelto di sacrificare questo per quel che segue: devo lasciare ad altri il compito di dare un giudizio onesto sui risultati. Ricordate sempre che i lettori devono leggere quanto segue sapendo dei miei rapporti con Pierre Lurné. Tutto quello che aggiungerò è che l'ho fatto per piacere, per TNT e per la mia insaziabile curiosità - per il mio "aiuto" con il Belladonna non ho accettato, né lo farò in futuro, alcuna forma di pagamento.
Nel 2002 (aaahhh quanto tempo è passato!), ero nel bel mezzo delle mie recensioni di giradischi. Pochi anni prima avevo letto una recensione su qualche pezzo di carta dal Regno Unito che trattava una mezza dozzina di giradischi, tra i quali il più costoso era l'Audiomeca Romance con il suo braccio. Quel giradischi sembrava favoloso ed insolito, era prodotto in Francia dove vivevo, così scrissi all'Audiomeca per chiederne un esemplare in prova. Da lì iniziò la corrispondenza con il fondatore e progettista, Pierre Lurné, che continua ancora oggi. Il giradischi è arrivato in tempo, in sé insolito, ed è entrato presto nelle prove. Non voglio ripetermi quindi potete leggere quelle che furono le mie impressioni qui. Ma assieme all'apparecchio è arrivato anche un fiume di articoli fotocopiati, incartamenti scientifici e pile di lettere manoscritte da Pierre in persona. Ogni minimo aspetto da me non accertato avrebbe avuto immediatamente, ed in modo esaustivo, una replica. Quando ho mandato la bozza della recensione a Pierre, egli ha insistito sul fatto che il braccio certamente non era "rifinito tanto bene quanto il mio SME", e mi incitava ad aggiungere che era in disaccordo con quanto avevo dichiarato nella recensione! Quello che non ho detto nella recensione, e che avrei dovuto, era cosa fosse un prodotto completo e professionale. Seguì una intervista con Pierre nella quale spiegava alcune delle sue teorie.
Tuttavia io non sapevo una cosa: il Romance che ho ricevuto era uno degli ultimi giradischi prodotti dall'Audiomeca; la produzione era già cessata, pertanto tutto quell'aiuto mi era stato dato senza la possibilità di "tradursi" in vendite. A partire da quella data l'Audiomeca è stata costretta a concentrarsi sul digitale, infatti, Pierre ha dichiarato "o il CD o si chiude".
Siamo rimasti in contatto; Pierre mi mandava delle rose (l'altra sua passione è preservare antiche specie di rose), ed io gli chiedevo continuamente "perché non fai un altro giradischi?" - non riuscivo a resistere, era una tale perdita!
Quindi, in 18 mesi mi sono trovato a recensire il DAC Enkianthus ed il lettore CD Mephisto entrambi di Audiomeca - ancora una volta sono stato inondato da note e documenti (nei quali, questa volta, mi sono proprio perso...).
14 novembre 2003
"Sono Christiane, devo dirti che Pierre è in ospedale per un incidente d'auto."
Christiane è la moglie di Pierre. Egli è stato fortunato ad uscirne vivo, ed ancora oggi soffre per le ferite riportate. Benché fosse ancora in ospedale, non ha smesso di scrivermi dal suo letto per correggere un errore nella recensione del lettore CD...
Alla fine di marzo 2004, Pierre, che usava ancora le stampelle, ha inviato un'email davvero "significativa", ed io mi ci sono aggrappato :-)
"Ultimo punto, sarei abbastanza felice di tornare all'analogico ma la vedo come una possibilità marginale. Ti ho già accennato che di tanto in tanto penso ad un nuovo braccio."
E così in quattro mesi trascorsi su di un letto d'ospedale, il tarlo aveva appena cominciato a rodere - io gli ho fatto notare quanti nuovi giradischi venivano commercializzati e che l'interesse per il CD era in caduta.
Ma lui ha ripreso
"Quando ti ho parlato di un mio nuovo braccio di lettura, prima di tutto, la decisione è tutt'altro che presa e non sono previsti né un nuovo giradischi né uno stand. Se avessi tempo e soldi...Peccato per il giradischi: molto tempo fa ero giunto ad un'idea carina ed elegante che però, per le mie possibilità economiche, era irrealizzabile."
ma almeno ne stava parlando
Nel 2004 ero alle prese con i miei articoli sul VTA, e Pierre era uno dei produttori che mi aiutavano con i dettagli tecnici (ed onestà) che altrimenti non avrei potuto trovare, mi piace pensare che era anche un modo per concentrare i suoi pensieri sull'analogico...
Avevo anche un progetto riguardante la costruzione di un giradischi che potesse accettare due bracci, utile per certe recensioni - Pierre mi ha impedito di fare alcuni errori fondamentali e mi ha spedito un vecchio piatto di un Romance, il bugiardo ha detto che era per semplificarmi la vita.
Così tra una cosa e l'altra, ci siamo scambiati delle e-mail per molte settimane, nel luglio del 2004 Pierre scriveva
"Hot news: probabilmente faremo un Romance ed un Romeo "II". Dopo 15 anni!!...Per favore mantieni il segreto per adesso. La decisione definitiva non è ancora presa."
Per quasi 12 mesi l'argomento "ha dormito", e dopo...
"Sarebbe il caso di progettare e realizzare un nuovo prodotto analogico al giorno d'oggi? Un braccio ed un giradischi in seguito."
"Does Dolly Parton sleep on her back???" Go go go!
Da allora in poi le cose sono cambiate - molto rapidamente si è deciso che c'era l'opportunità di riprendere quell'"idea carina ed elegante" e produrre una nuova combinazione allo stato dell'arte piuttosto che un Romance MkII. Così cominciava il lento processo di gestazione del Belladonna e del Septum. Alla fine, Pierre era tornato nell'analogico a 15 anni di distanza dal suo ultimo progetto, cioè il Romance con braccio Romeo. Tutto ciò mi rendeva felice...
(*) Chi è Pierre Lurné? Nato nel 1948, ha scoperto di amare la musica sentendosi "depresso" perché, al tempo in cui era studente, il suo vecchio grammofono Teppaz "affettava" i suoi dischi; quindi ha cominciato ad usare le conoscienze acquisite all'università per autocostruirsi i bracci.
Ben presto quello è diventato un modo per guadagnarsi da vivere (anche se nega di avere mai guadagnato abbastanza da "viverci"!), progettando per altre aziende; allora ha fondato l'Audiomeca nel 1979. Così come era il progettista di diversi giradischi e bracci per l'Audiomeca, era anche responsabile della progettazione per Goldmund, Jadis e Vecteur. Più tardi, ha progettato una serie di prodotti digitali, compresa una delle pochissime meccaniche di lettura per CD prodotte da un costruttore indipendente. A tutto ciò si sommano gli oltre 30 anni di realizzazioni di giradischi e bracci commercialmente validi - non conosco nessuno che abbia altrettanta esperienza.