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Nome prodotto: Cambridge Audio Stream Magic 6 V2
Produttore: Cambridge Audio - UK
Tipologia dispositivo: Lettore di rete/Preamplificatore/DAC
Prezzo approssimativo: 900€
Ingressi: Ethernet, USB (Tipo B per il collegamento al PC, tipo A per i dispositivi storage), S/PDIF Coassiale,
Toslink, RCA Control Bus per utilizzo con altri componenti Cambridge Audio, Wi-Fi
Uscite: 1 coppia di RCA, 1 coppia di XLR, Coassiale S/PDIF, Toslink
Dimensioni (H x W x D): 86 x 430 x 310 mm.
Peso: 4 Kg.
Recensore: Chris Templer - TNT Sudafrica
Data recensione: Novembre, 2015
Traduzione a cura di: Henrik Lo Giudice
Il Cambridge Stream Magic 6 V2 è la combinazione del DacMagic e del riproduttore di rete NP30, che offre quasi tutto ciò che si può desiderare da un riproduttore di rete, compresa la possibilità di riprodurre musica fino a 24bit / 96Khz da un NAS (Network Attached Storage), da dischi USB e da internet, con un DAC USB in grado di gestire file a 24bit / 192Khz. Lo Stream Magic 6 V2 supporta i formati WAV, FLAC, AIFF, WMA, MP3, AAC, Ogg Vorbis e ALAC, mentre il suo DAC Dual Wolfson WM8740 accetta flussi di dati fino a 24bit / 192Khz attraverso l'ingresso USB. Gli ingressi Toslink, S/PDIF e ethernet supportano trasferimenti di dati fino a 24bit / 96Khz.
Ecco quel che si legge sul sito web della Cambridge:
Lo Stream Magic 6 è compatibile sia con le connessioni S/PDIF digitali che con quelle ottiche, presenti in molti lettori Blu-ray, console e riproduttori di rete. Bypassare i circuiti integrati di questi componenti, usando al loro posto lo Stream Magic 6 come fonte di riproduzione, porta il dettaglio sonoro ad un livello straordinario, dando vitalità alle colonne sonore dei film e dei videogiochi.
Inoltre, se fosse necessario, si può acquistare l'adattatore Bluetooth “BT100”, in modo da consentire la riproduzione di brani da cellulari o altri dispositivi Bluetooth. Non riesco a pensare ad un solo tipo di connessione che non sia stato incluso in questo dispositivo. Inoltre, l'unità include un preamplificatore completamente digitale, che offre in opzione il controllo digitale del volume e del bilanciamento tra i canali.
Sul sito della Cambridge si parla anche di “Magia del sovra-campionamento”. Tutto quello che viene inviato allo Stream Magic 6 viene sovra-campionato a 24bit / 384Khz, utilizzando il processo esclusivo ATF2 (Adaptive Time Filtering) sviluppato in collaborazione con l'azienda Svizzera Anagram Technologies, utilizzando un avanzato DSP (Digital Signal Processor) della Analog Devices. L'ATF2, oltre a evidenziare ogni minimo dettaglio da qualsiasi fonte di riproduzione (compresi CD, Blu-ray e file lossless), elimina il “jitter” che è sovente causa di un suono piatto, privo di vita e carente nei bassi. Tutti questi problemi spariscono quando si usa lo Stream Magic 6.
Lo Stream Magic 6 offre il supporto ai più recenti servizi di streaming musicali in alta qualità, come l'iPlayer Radio della BBC, Aupeo e Rhapsody. E ovviamente anche lo streaming a 320Kbps trae beneficio dall'upsampling offerto dallo Stream Magic 6. È anche incluso il supporto ai servizi podcast, come Podcast.com, Blog TalkRadio e BBC Podcast. Sono anche disponibili app per il controllo remoto dell'unità sia per iPhone e iPad che per i dispositivi Android. In tutto sono disponibili tre applicazioni: Stream Magic Lite, Stream Magic e Cambridge Connect. Queste vi consentono di accedere alla musica nella vostra rete locale, controllare lo streaming e le stazioni radio, permettendo di visualizzare tutte le informazioni di riproduzione (nome artista, brano, ecc.) direttamente sul display del dispositivo mobile. È anche possibile creare elenchi personalizzati di stazioni, servizi di streaming e unirli in singole playlist, con possibilità di riproduzione continua. La Cambridge sostiene che lo Stream Magic 6 possa accedere a oltre 20.000 stazioni radio e servizi di streaming, come BBC iPlayer Radio, Aupro, Pandora e Spotify. Tenete presente però, che questa recensione non riguarda in nessun modo tali servizi.
La lista, comunque, non si ferma qui: supporto per la riproduzione senza pause tra le tracce, convertitore digitale-analogico con sovra-campionamento con ingressi S/PDIF e TosLink, nonché ingresso USB per i segnali audio (tutto compatibile a 24-bit), equipaggiato con doppio convertitore Wolfson WM8740 DAC, sovra-campionamento ATF2 fino a 24-bit/384kHz, ingresso USB per segnali audio che permette lo streaming fino a 24-bit/192kHz dal computer, filtri digitali selezionabili, ovvero Linear Phase (fase lineare), Minimum phase (fase minima) e Steep (alta pendenza). Uscite audio sia bilanciate che sbilanciate, per una miglior connettività, il tutto in uno chassis interamente metallico, con uno spesso frontale in alluminio spazzolato e piedini smorzanti a due strati, che conferiscono un miglior controllo delle risonanze, consumo in standby Eco-friendly inferiore a 0.5W ed un telecomando di un bell'azzurro marina, che permette anche di gestire un eventuale amplificatore Cambridge Audio.
L'imballaggio è essenziale; con abbondante polistirene espanso, una maniglia e un bel marchio.
Il telecomando è abbastanza grande, misura 235mm x 48mm. La parte superiore è in alluminio, mentre il resto in plastica. Un aspetto negativo di questo telecomando è che ha la parte posteriore curva, con una barra stabilizzatrice presente ad una sola estremità. Questo tende a fare inclinare il telecomando da un lato quando si preme un pulsante, dunque è necessario tenerlo fermo con un altro dito. Il costruttore avrebbe fatto meglio a dare un occhiata a quello del Jolida, in fase di progetto.
La configurazione si è rivelata molto semplice. Il dispositivo ha subito riconosciuto la mia rete e il disco rigido USB.
Il controllo dello Stream Magic dal suo pannello frontale è molto semplice. L'unico appunto da fare riguarda la dimensione ridotta del display incorporato, con i caratteri un po' troppo grandi, che non permettono di visualizzare tante informazioni nello stesso momento. La navigazione all'interno dei menu è un gioco da ragazzi, dalla scelta del dispositivo di ingresso, alla cartella dove risiedono i file, fino al brano scelto. Una caratteristica molto utile e apprezzata dello Stream Magic, è che una volta selezionato il brano, vengono riprodotti anche quelli successivi che si trovano nella stessa directory. Se si vuole ascoltare un album completo, basta selezionare la prima traccia e mettersi comodi. Le playlist non sono necessarie, ma crearne una è molto semplice. Lo Stream Magic può essere controllato col telecomando, ma è molto più semplice farlo dai pulsanti sul pannello frontale. Dal momento che la mia posizione d'ascolto è a cinque metri dal dispositivo, il piccolo display non mi è molto utile: mi servirebbe un binocolo per vederlo. Invece, i comandi “start”, “stop”, “pause” e “selezione filtri” tramite telecomando sono molto utili dalla posizione di ascolto. Il comando impiega circa due secondi per essere eseguito, infatti all'inizio premevo due volte lo stesso pulsante, ma dopo un po' mi sono abituato. Il filtro a tre stadi “Linear phase”, “Minimum phase” e “Steep” consente un controllo marginale della risposta in frequenza e il loro effetto è quasi inavvertibile. Dopo diverse prove, la posizione “Steep” (ad alta pendenza) mi è sembrata quella migliore.
Io uso normalmente un tablet Android, con una App dedicata (giusto per ulteriore verifica, la App funziona anche sul mio cellulare Android). Le app dello Stream Magic sono migliorabili sotto molti punti di vista. L'app principale, che per me ha la migliore interfaccia grafica, manca di stabilità. Anche il rendering grafico delle cover degli album è scarso. Ho notato che la maggior parte delle recensioni che si trovano in giro per la rete, si riferiscono alla versione per iPad delle app. Sia le app Stream Magic Lite, che Cambridge connect si attivano solo in modalità panoramica (landscape mode), mentre quella principale anche in modalità “potrait”. Io utilizzo sempre quella principale e la maggior parte delle volte funziona.
Tutta la musica ascoltata è stata “rippata” o scaricata dai soliti siti web. In alcuni casi si tratta di file ad alta risoluzione, ma dato che lo Stream Magic sovra-campiona tutto a 24bit / 384Khz, diventa difficile fare considerazioni. Sono giunto alla conclusione che la maggior parte della musica che ascolto è stata originariamente registrata su nastri e un sovra-campionamento non li trasforma in file ad alta risoluzione, ma li rende solo sovra-campionati. Se cercate veri file ad alta risoluzione, date un'occhiata a servizi come iTrax ed i quotidiani aggiornamenti della newsletter del Dr Mark Waldrep.
Bene, ora parliamo di come suona. Dopo la delusione dello Schitt Bifrost, ero molto cauto mentre collegavo lo Stream Magic. Ho ascoltato tutta la musica che usualmente utilizzo per fare le recensioni (un CD da me creato anni fa, di cui conservo una copia su server) e sono giunto alla conclusione che lo Stream Magic migliora ogni aspetto del suono. Uno dei problemi della riproduzione digitale è l'eccessiva “brillantezza”, per non parlare della risoluzione, specialmente nei brani orchestrali. Lo Stream Magic batte tutti e tutto ciò che ho ascoltato finora, compresi alcuni prodotti di grandi marchi. Dopo circa un mese di ascolto mi sono recato ad ascoltare diversi concerti di musica classica, Oboe e Pianoforte, Orchestra da camera (con e senza James Galway al flauto) e Orchestra completa. Quando sono tornato a casa e ho ricominciato ad ascoltare nuovamente lo Stream Magic, ho iniziato veramente ad apprezzarne le qualità. L'ascolto è più che un piacere, con molti più dettagli (senza contare i respiri dei musicisti, il ticchettìo delle ance dei flauti, il passaggio delle auto, o i rumori del traffico della metro sotto la National Youth String Orchestra) e un timbro corretto, che per me è l'aspetto più importante e al contempo difficile da ottenere.
Con la registrazione del Dorian DOR-90134 di Jean Guillou, all'organo van de Heuvel del St. Eustache, è possibile percepire il cambiamento nel basso da 32” da aperto a chiuso. Inoltre il passaggio dal Grand Quint da 10 2/3” al Sou Basse da 16”, che dà come risultato un basso acustico da 32”, è reso in modo chiaro e con un cambiamento nella struttura armonica ben definito. Un'altra registrazione Dorian, questa volta la Sonata Reubke 94esimo Salmo all'organo Aeolian Skinner della Trinity Church di New York, presenta una canna che suona molto forte, e che lo Stream Magic riproduce senza esitazioni. In una vecchia registrazione di Bernstein di Tchaikovsky, la delicata Serenata per archi, questi suonano altrettanto bene che nella performance dal vivo. La registrazione prestigiosa della DG Recordings, DG429 984-2 presa dalla Overture 1812, con l'Orchestra Gothenberg, Symphony Brass Band, Artillery Division e Church Bells, viene fuori in modo tonante, tradita solo dalla compressione dinamica che si avverte in un punto della registrazione.
Il classico intramontabile The Dark Side of the Moon (in una delle ristampe più recenti) viene riprodotto bene, con tutto ciò che le persone vogliono ascoltare, come le percussioni di “heartbeat” e la pesante elaborazione del suono. Onestamente preferisco la versione rippata da CD alle ristampe in vinile. Alcuni anni fa ho registrato su nastro (e successivamente digitalizzato) un organo Hammond A110 con Tone Cabinet PR40 e percussioni eseguito da un amico, e tale registrazione suonava bene, come dal vivo, probabilmente perché non era stata effettuata alcuna compressione o post-elaborazione, tranne ovviamente la digitalizzazione a 24bit / 96Khz. Lo Stream Magic in effetti, riproduce molto fedelmente il suono dell'organo Hammond ed è la prova di quanto ci si possa avvicinare alla realtà.
Allo stesso modo, le incisioni ricche di trombe e violini suonano come dovrebbero. La registrazione di Bernstein / Berlioz, Sinfonia Fantastica suona in modo davvero fantastico, è possibile avvertire lo squillo delle campane ed un livello di dettaglio sopraffino. In un'altra registrazione, quella dell'Auditorium Organ nella Convention Hall di Atlantic City (ACCHOS/CD01), è presente una traccia dimostrativa di un Diaphone Dulcian da 64” che si ferma a un “do” a ben 8Hz. Questa nota può essere chiaramente avvertita tra il clangore meccanico delle canne, il che dimostra che il Cambridge non si scompone neanche sulle basse frequenze.
Il Cambridge è un riproduttore molto versatile, che include anche un preamplificatore che non ho testato. La qualità della riproduzione sorpassa quella di tutti i dispositivi che ho finora ascoltato, compresi CD, SACD e ogni altro genere di apparecchio. Non è probabilmente il migliore in assoluto, ma per il prezzo è imbattibile.
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