Prodotto: Styleaudio Carat-HD1V USB DAC
Costruttore: Styleaudio - Corea
Prezzo: 130 sterline UK (il prezzo può variare)
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Traduttore: Fabio Egizi
Data recensione: Novembre, 2008
Memorizzare musica su un disco rigido ed utilizzare il computer per riprodurla è diventata una pratica usuale. Mentre alcuni si servono tuttora della scheda audio interna, altri propendono verso una soluzione esterna, sia perché non sono intenzionati ad aprire il computer per montare una scheda audio migliore, sia perchè non vogliono che l'elaborazione del segnale audio avvenga all'interno del computer e quindi in un ambiente in cui sono presenti elevati rumori di natura meccanica ed elettrica. Questa è la ragione per cui la popolarità dei DAC USB è cresciuta così tanto negli ultimi tempi! Ho avuto la mia prima esperienza con un DAC USB quando ho recensito il Trends UD-10 nel Dicembre 2006. In questa occasione daremo uno sguardo al DAC USB Carat HD1V della Styleaudio azienda proveniente dalla Corea.
Il The Carat-HD1V fa subito una buona impressione quando vi arriva per posta! L'imballo esterno è sigillato con un nastro per pacchi con sopra raffigurati i tasti di un pianoforte. La scatola interna contenente il DAC non è meno accattivante con il suo colore nero e le scritte verdi. Aprendo la scatola ho trovato un contenitore nero con la scritta goffrata "Styleaudio" in colore argento, contenente le istruzioni di utilizzo del DAC. Il DAC stesso, è di colore nero, più sottile rispetto al Trends UD-10 (ma con la stessa impronta), ed ha un aspetto molto di classe. Internamente, il Carat sfoggia una schiera di componenti pregiati molto simile a quella del Trends UD-10: condensatori Oscon e Wima, resistenze di precisione Dale montate con orgoglio su un compatto (ebbene sì anche questo nero) PCB. Queste sono le note che presentano esteticamente questo HD1V, inoltre trovate tre manopole di diverso colore per la regolazione del controllo di volume delle cuffie. Ci si chiede: le prestazioni saranno all'altezza dell'estetica?
Ho collegato il Carat-HD1V ad un PC sul quale gira Ubuntu, e ho utilizzato 'Banshee' per riprodurre la musica. Erano informazioni che avevo già dato, ma vale la pena ripeterle, preferisco questa configurazione per riprodurre la musica rispetto a quella che vede Windows XP/Winamp/ASIO. Ho deciso di iniziare gli ascolti attraverso le cuffie per cui ho tirato fuori le mie Sennheiser PX100. Per questo motivo sono dovuto andare alla ricerca del mio adattatore, poiché il Carat fornisce una presa jack da 6.35mm per il collegamento della cuffia, mentre la mia PX100 ha uno spinotto da 3.5mm. Se state ventilando l'idea di acquistare il Carat (o un apparecchio simile), controllate che questo abbia la presa cuffie compatibile con il connettore delle vostre cuffie, e se così non fosse, procuratevi un adattatore adeguato.
Ho ascoltato diversi generi musicali attraverso la combinazione Carat/Sennheiser ma anche con il controllo del volume del DAC regolato al massimo, il livello era appena appena accettabile. Ho quindi provato ad ascoltare un paio di vecchie Pioneer ma il risultato è stato lo stesso. (ho anche provato ad ascoltare su un altro PC sul quale era installato XP/ASIO). Ho controllato senza risultati (per un paio di volte) che non ci fossero problemi con i collegamenti e con una veloce ricerca su Google sonno approdato ad un'altra recensione di questo oggetto che ha confermato quanto avevo rilevato. Immagino che un dispositivo come il Carat sarà spesso utilizzato in abbinamento a delle cuffie, per cui il livello massimo del volume rappresenta un problema. Detto questo, ho recuperato il Trends UD-10, e l'ho provato con le cuffie ottenendo lo stesso livello di volume. Almeno non rischierete di danneggiare le vostre orecchie ascoltando da questi DAC attraverso le cuffie. Va inoltre detto che la qualità del suono attraverso le cuffie si è rivelata molto buona.
La fornitura del Carat non prevede un alimentatore, essendo alimentato tramite la connessione USB del PC. La Styleaudio ha deciso di non includere un alimentatore reputando che chi voglia incrementare le prestazioni del Carat vorrà anche scegliere una alimentazione di proprio gradimento, ed inoltre in questo modo riesce a mantenere basso il costo del prodotto. Considerando anche il fatto che, dal punto di vista dell'ambiente, sarebbe deprecabile spedire in giro per il mondo migliaia di alimentatori, penso che questa politica sia ammirevole. Come comunicatomi dall'azienda, moltissime persone hano già a disposizione un alimentatore da 9 volt, ed infatti io possiedo un alimentatore di un vecchio modem nel mio magazzino pronto per essere messo in funzione.
Sfortunatamente, anche se l'alimentatore separato migliora di un po' la qualità del suono, nulla può per elevare il livello del volume in cuffia, per cui ho collegato un amplificatore in classe T, ed una coppia di piccole casse da provare con il Carat. Preferisco molto l'ascolto del Carat tramite amplificatore e diffusori, ed il suono riprodotto è molto godibile. Certo non è adatto per movimentare una festa, ma per un ascolto da scrivania il volume è più che sufficiente. Vorrei provarlo nelle stesse condizioni del Trends UD-10, e sono certo che otterrei sensibili miglioramenti rispetto alle classiche schede audio che si trovano all'interno dei PC! Vi faccio notare che anche se il volume delle cuffie può essere regolato dal potenziometro del Carat, l'uscita linea richiede qualcosa per la regolazione del volume (che non può essere controllato dal PC).
Sul mercato oggi si trovano diversi DAC USB. Un confronto con il Trends UD-10 ha un suo significato anche se i loro prezzi sono molto diversi. Nel Regno Unito, il Carat può essere acquistato a 130 sterline, mentre il Trends (dallo stesso rivenditore) costa solo 90 sterline. Il Trends risulta più flessibile per il collegamento di un DAC esterno (se ne aveste bisogno) mentre il Carat è limitato ad una connessione digitale ottica. Ma il Carat ha il controllo di volume per le cuffie (seppur con le succitate limitazioni). Il Carat vanta anche una coppia di connettori RCA phono al posto della presa jack da 3.5mm dell'UD-10. Preferisco l'aspetto del più compatto Carat ma non sono sicuro di poter mai acquistare apparecchiature audio che siano esteticamente compatibili. Immagino che l'acquirente tipico di questo genere di prodotti possa essere molto influenzato dall'aspetto esteriore. Le differenze sulla qualità del suono sono talmente esili da impedire di individuare un vincitore e, per quanto mi riguarda, la differenza di prezzo mi ha portato a preferire il Trends UD-10.
In conclusione, il Carat-HD1V USB DAC può considerarsi un buon upgrade per una scheda audio interna (anche se avrei preferito un livello di volume maggiore per le cuffie). È ottimo dal punto di vista estetico, caratteristica che potrebbe essere importante per alcuni, e non è molto costoso, anche se esistono alternative più economiche come il Trends UD-10. Comunque, raccomando vivamente l'utilizzo di un alimentatore esterno con il Carat. È soltanto con un'alimentazione separata che la qualità del suono migliora sensibilmente rispetto ad una scheda audio interna.
© Copyright 2008 Nick Whetstone - www.tnt-audio.com