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Opera Consonance Reference Tuner 1.0

La FM stereo spazza via il DAB

[Display un po'... monotono]
La faccia del Consonance FM
[English version]

Prodotto: Consonance Reference Tuner 1.0
Costruttore: Opera Audio Co., Ltd - Beijing, CHINA
Costo (appr.): 1400 € (£895)
Fornitore esemplare in prova: Alium Audio - UK
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Pubblicato: Maggio, 2006
Traduttore: Roberto D'Agosta

Amo le buone trasmissioni radio FM e per molto tempo non ho ascoltato nessuna sorgente analogica che fosse migliore della BBC Radio 3. Anche le altre radio BBC non erano affatto male. Al giorno d'oggi il segnale tra lo studio ed il trasmettitore è compresso in un formato audio digitale e il rapporto di compressione varia a seconda del carico di lavoro complessivo della rete. Nel 1986 la BBC specificava di avere una capacità di 32 bit al fine di eliminare le perdite di segnale e di prevenire possibili distorsioni rispetto al segnale a 16 bit (e già anticipava i susseguenti aggiornamenti a 24 bit). Adesso invece usano un DAB (digital audio broadcasting, trasmissione audio digitale, n.d.t.) ad un rate di dati progettato per gestire un ampio numero di radio piuttosto che garantire la qualità audio.

Nel mondo dell'Hi-Fi si era soliti considerare la sorgente FM stereo come un componente importante del sistema e quella venerabile rivista d'audio, Hi-Fi News & Record Review, aveva ogni mese una splendida colonna intitolata Radio scritta fino al suo ritiro nel avvenuto nel 1988 dal compianto Angus Mackenzie. Gli succedette John Nelson fino a metà degli anni Novanta quando la radio FM sembrò sparire dall'orizzonte dell'Hi-Fi.
Se la caduta di interesse da parte dei media riflette l'interesse del lettore e dell'ascoltatore, allora non è affatto sorprendente che non ci siano state grida di dolore all'abbassamento degli standard qualitativi dei segnali delle trasmissioni FM per permettere a molte radio di infilarsi in porzioni sempre più piccole di banda.

Infatti una grande densità di stazioni radio richiede una minore deviazione dalla frequenza centrale e questo implica una più stretta risposta in frequenza. Quindi la richiesta di spazio da parte di un numero crescente di stazioni è stata il propellente del DAB. Alla fine dei conti --come al solito-- l'ascoltatore di alto livello audio soffre per le scelte di mercato del basso livello d'ascolto perché l'unica persona che conta è il direttore amministrativo della compagnia che ha bisogno di più stazioni per poter trasmettere più pubblicità e generare maggiori introiti.

Sfortunatamente oggigiorno è molto più probabile che troviate in una di quelle tanto famose riviste audio la recensione di un nuovo schermo al plasma piuttosto che una anche piccola nota su un sintonizzatore analogico. Anche se devo dire che nel numero di Settembre di Hifi World il mio amico Paul ha avuto pubblicata una lunga lettera in cui esaltava i pregi del suo Leak Troughline con il One Thing Decoder. La One Thing ha una nota nel suo sito web in cui dice: "Citiamo le parole di un ex ingegnere BBC: 'Applaudo il vostro ben progettato e godibile sintonizzatore audio analogico. Potrebbero passare degli anni prima che si ascolti qualcosa di altrettanto buono.' "

[La giusta antenna a tre elementi!]
Un antenna da esterno è assolutamente raccomandata!

I prodotti della Consonance stanno ricevendo favorevoli recensioni sia qui su TNT-Audio che sulle riviste di Hi-Fi per cui mi aspetto buone cose da questo sintonizzatore. La serie Consonance Reference sembra sistemarsi a metà della gerarchia dei prodotti della casa. La Consonance non si lega ad una unica filosofia costruttiva: vende elettroniche a stato solido e valvolari, ha amplificatori sia push-pull che single-ended con o senza feedback globale. Il Reference 1.0 Tuner arriva ben impacchettato in scatole di cartone doppio, con abbondante polistirolo e con tutte le cose necessarie, tranne un'antenna esterna, per cominciare ad usarlo:

[il bruttarello telecomando economico]
La favola dei due telecomandi

I guanti bianchi sono un semplice tocco di classe di molti prodotti audio cinesi che, da subito, infiammano l'acquirente con la passione per il nuovo acquisto. Infatti questi guanti hanno lo stesso effetto psicologico del mazzetto di fiori sistemato dagli esperti venditori in alcune macchine di prestigio vicino al sedile del passeggero. Questi sono piccoli servizi che costano veramente poco ma che pagano parecchio in termini d'immagine. Sfortunatamente invece l'insignificante telecomando di plastica non è neanche lontanamente comparabile con il telecomando in alluminio che viene fornito con alcuni amplificatori Consonance.

Per un pò mi sono chiesto a cosa servisse il connettore femmina da 75 Ohm placcato in oro (non avendo neanche mai visto terminazioni placcate in oro in nessun connettore standard da 75 Ohm) fino a quando non ho scoperto che il mio cavo discendente non si sarebbe mai infilato nello spinotto nella parte posteriore del sintonizzatore. Una volta infilato il connettore fornito col sintonizzatore nel mio discendente ho scoperto che non serrava abbastanza bene per creare una buona connessione con lo spinotto montato sullo chassis del Reference 1.0 e ho dovuto quindi stringere tutto usando un paio di pinze per ottenere una buona connessione meccanica ed elettrica.

Le istruzioni, in maniera molto accorta, iniziano con alcuni suggerimenti sulle antenne FM e una buona descrizione dei compromessi cui si va incontro al fine di scegliere la migliore antenna per una determinata posizione e a seconda della stazione che si vuole captare. Il mio impianto riceve il segnale FM solo attraverso la mia antenna esterna a tre elementi. Sinceramente non posso credere che qualcuno sia così pazzo da spendere così tanto denaro (1400 €) per un sintonizzatore e da aspettarsi al tempo stesso che estragga il segnale ricevuto da un pezzo di filo. Inappropriata sarebbe anche la comunissima antenna a dipolo oscillante omnidirezionale: questa antenna va bene per ricevere il massimo numero di stazioni in un centro abitato ma al tempo stesso la distorsione dovuta all'interferenza "multipath" (l'interferenza "multipath" indica il fatto che il segnale dal trasmettitore puo' seguire diversi cammini possibili per raggiungere l'antenna; questo crea interferenza tra i segnali che arrivano con un certo ritardo all'antenna, n.d.t.) riduce di molto l'alta qualità della ricezione.

Sparsi qua e là nel manuale d'istruzione del Consonance Tuner 1.0 ci sono diversi piccoli suggerimenti su come ottenere il massimo dalle varie opzioni di controllo. L'unica ambiguità è che il tasto "MUTE" semplicemente esclude l'uscita piuttosto che offrire il silenziamento tra le stazioni come un utente di lungo corso di sintonizzatori FM analogici invece si aspetterebbe.

Ci sono ancora parecchi sintonizzatori sul mercato in questo 21-mo secolo. Il Denon DT260 è uno dei miei favoriti: al costo di 150 € è stato in produzione (con alcune modifiche) per più di 12 anni. Comprai il mio molto tempo fa ed anche allora costava 150 € quindi adesso, se contate l'inflazione, è ancora di più un ottimo acquisto. Il Consonance sarà confrontato con il Denon per avere una chiara indicazione se valga la pena spendere così tanto denaro per ricevere le trasmissioni FM stereo odierne. Il passo successivo sarà qualcosa simile al Creek T43 (ancora disponibile come Cambridge Audio), un termine di paragone ormai ben stabilizzato e per il quale molti specialistici offrono modifiche ed aggiornamenti.

Esistono inoltre molti altri mostri sacri con cui ogni sintonizzatore deve fare i conti. L'Accuphase T101 è personalmente il mio preferito e vivo con uno di questi gioielli sempre al lavoro quando non ascolto altre sorgenti. Il Naim NAT01 con l'alimentatore NAPST è un altro sintonizzatore che mi ha sempre impressionato per le sue eccellenti qualità musicali. Il Marantz Model 10B con il suo oscilloscopio nel pannello frontale usato per misurare l'interferenza "multipath", è un altro sintonizzatore entrato nella leggenda e che ogni tanto fa la sua apparizione su eBay. Comprarlo e rimetterlo in sesto per farlo funzionare costerebbe circa il doppio del Consonance. Il successore a stato solido del 10B, il Model 150 raramente si vede in giro ma mi impressionò parecchio quando, 25 anni fa, ebbi modo di ascoltarne uno. Più di recente il sintonizzatore valvolare Leak Troughline modificato con un moderno decodificatore stereo è un pezzo di culto molto riverito da chi lo possiede. Sembra che un sintonizzatore a valvole, nel 2006, debba confrontarsi con la concorrenza dei pezzi del passato più che con quella dei pezzi più attuali. Infatti nessun compratore probabilmente considererà l'acquisto del Day Sequerra o del Magnum Dynalab a più di 5000 dollari il pezzo.

Sarà quindi interessante vedere come un sintonizzatore moderno da 1400 € si confronta con i suoi avversari più "classici".

[Senza coperchio]
L'interno ben organizzato con lo stadio d'uscita valvolare 6H30 al centro/dietro
Il circuito FM a destra/dietro
Il grosso trasformatore toroidale a sinistra/fronte
La scheda del circuito di sintonizzazione al centro
La scheda per il controllo ed il display di fronte

Se andiamo a sbirciare sotto il coperchio, scopriamo che tutti i circuiti essenziali sono ben distanziati per diminuire le possibili interferenze anche se i connettori a nastro non sono proprio l'ideale in questo caso. I cavi interni non sono nulla di speciale ma i componenti passivi sono di buona qualità. Ci sono infatti dei buoni rettificatori con ottime risposte nell'alimentatore audio, condensatori Rubicon (niente Black Gates) e altri condensatori di buona qualità a pellicola sulla scheda audio. La scheda principale di sintonizzazione sembra essere un progetto proprietario e il display principale sembra preso in prestito da quegli scatolotti tutti luci e colori che si vedono in vendita nei supermercati. Molto più utile sarebbe stato un dispositivo per centrare il segnale ed un misuratore del livello del segnale. Il Creek T43 offre queste possibilità per circa la metà del prezzo. Va bene, adoro lo stile dell'oscilloscopio del Marantz 10B. Però... Billington Export ha nel proprio catalogo l'oscilloscopio Mullard DG7-32 (identico a quello del 10B) per circa 30 € per cui questa proposta non è cosi peregrina!

Tutti gli ingredienti sembrano ben scelti e sono ben racchiusi in un bel pacchetto. Le strisce in ciliegio proprie della linea Consonance Reference sono ben fissate al coperchio e lo rendono così inerte che qualsiasi materiale per lo smorzamento delle vibrazioni dello chassis non farebbe molta differenza. La presenza delle valvole nello stadio d'uscita mi ha spinto a provare la piattaforma ERaudio SpaceHarmoniser ma non ho riscontrato praticamente nessuna differenza rispetto ai BrightStar Isonodes su un vecchio ripiano.

[Cavetteria posteriore]
Sotto il coperchio

Specifiche Tecniche dichiarate:

  • FM:
  • Spettro di frequenze: VHF/FM 87.5 - 108.5MHz
  • Sensibilità: (INF) 10dB uV/m
  • Rapporto Segnale/Rumore 55dB
  • Livello d'uscita: 700mV per canale al 100% della modulazione
  • AM:
  • Spettro di frequenze: VHF/AM 522 - 1620kHz
  • Sensibilità: (INF) 60dB uV/m
  • Rapporto Segnale/Rumore: 45dB
  • Livello d'uscita: 700mV per canale al 100% della modulazione

Ora queste specifiche tecniche sono abbastanza senza senso perché quasi tutte le grandezze non sono rapportate ad un valore di scala o riferite al punto di lavoro. Per esempio il rapporto segnale/rumore è arbitrariamente indicato come 55 dB senza nessun riferimento al livello del segnale di ingresso necessario a raggiungere questo rapporto. Il manuale dell'Accuphase T101 ha due pagine di specifiche solo per l'FM compresi cinque grafici. Mentre le specifiche numeriche sono abbastanza irrilevanti nel determinare le qualità sonore di un amplificatore, con i sintonizzatori la situazione è abbastanza diversa perché queste specifiche possono essere molto utili nel determinare se quel dato modello si adatterà alle condizioni dell'FM "locale". Alcuni ascoltatori vorranno infatti sentire sconosciute stazioni FM lontane e con deboli trasmettitori, altri vorranno sentire la loro musica preferita da una stazione (pirata, perché no?) locale tra le sovraffollate onde elettromagnetiche di un centro urbano, mentre molti di noi semplicemente ascoltano le stazioni BBC attraverso una buona antenna e con niente a far da ostacolo con il trasmettitore. Questi appassionati della BBC avranno bisogno di un circuito ricevente con un ampio margine di lavoro (il segnale della BBC può essere molto forte), mentre gli ascoltatori "da lontano" avranno bisogno di un'eccellente sensibilità ed infine i pirati avranno bisogno di un'eccellente selettività della frequenza.

Le specifiche tecniche Accuphase per gli stessi parametri:

  • FM:
  • Sensibilità (stereo): 50dB quieting 34.8dBf
  • Sensibilità (stereo): usufruibile 19.2dBf
  • Rapporto Segnale/Rumore a 65dBf: 75dB
  • Livello d'uscita: 2.0V

L'Accuphase è un sintonizzatore ormai entrato nella leggenda per cui qualche lettore potrà pensare che non sono molto bilanciato in questa recensione. Tuttavia non si può scegliere un sintonizzatore di alta qualità senza qualche conoscenza di come si troverà nel vostro ambiente. Con 1400 € potete comprare un sacco di sintonizzatori, ci sono per esempio molti modelli giapponesi al di sotto di 400 € che sono abbastanza competitivi. Non possiedo gli strumenti necessari per misurare i circuiti di ricezione FM per cui mi devo fidare soltanto di come suona. Ho dato in pasto al Consonance Reference Tuner 1.0 i migliori segnali della BBC captati dalla mia antenna a tre elementi posta su un traliccio di 4 metri sopra il comignolo. L'antenna è orientata verso il trasmettitore da 250 kW di Sutton Coldfield, che trasmette i segnali dei canali nazionali della BBC, Radio 2 sugli 88.3, Radio 3 sui 90.5 e 92.7 e Radio 4 sui 97.9 kHz. Le stazioni a più alta frequenza tendono ad essere stazioni pop locali con abbastanza compressione audio da essere paragonabili all'AM.

Il suono della Radio odierna

Sono così fortunato da potermi sintonizzare sull'affascinante programma The Copleat Conductor della BBC Radio 4. In questo programma si parla del ruolo del direttore d'orchestra ed è inframezzato da estratti presi da registrazioni di prova della mia sinfonia di Beethoven preferita, la Settima in La maggiore. Tra l'opera di Beethoven questa è quella che più dipende da una perfetta scelta del tempo. Gli estratti sono troppo corti per testare quanto bene questo sintonizzatore mantenga il senso del tempo, ma di certo non mi è parso perdersi sotto questo punto. Appare inoltre abbastanza chiaro che la trasmissione è compressa il più possibile con il protocollo Optimod prima di raggiungere il trasmettitore.

Posso captare i deboli segnali da Buxton (100W modulata orizzontalmente) e Chesterfield (400W, modulata verticalmente), ed uso il mio misuratore di forza del segnale per tornare rapidamente al segnale da Sutton Coldfield ogni volta che risintonizzo manualmente il mio Accuphase. Poiché le frequenze delle varie stazioni sono reperibili sul sito web della BBC con il Consonance un misuratore non è necessario perché è possibile introdurre le frequenze nella memoria dell'apparecchio. Altre radio con molti trasmettitori solitamente non rendono l'informazione sulle frequenze disponibile per cui è difficile con il Consonance trovare il segnale migliore semplicemente scorrendo lo spettro di frequenze avanti ed indietro. Un misuratore della forza del segnale o un indicatore del centro della sintonia potrebbero risolvere questo problema.

Quando il programma è stato compresso in formato digitale ogni oltre possibile immaginazione è abbastanza difficile riconoscere qualsiasi differenza tra i tre sintonizzatori. Ognuno ha un modo leggermente diverso di trattare il materiale mediocre ma non c'è sufficiente differenza per catalogarli in classi distinte. In queste condizioni, il Consonance è probabilmente il più "dolce" dei tre.

Quando la BBC si degna di graziare i propri ascoltatori con un segnale di buona qualità (solitamente su Radio 3, la sera) delle ben definite differenze nelle performance dei tre sintonizzatori si fanno sentire. L'Accuphase ha sicuramente il più ampio spettro dinamico, il miglior senso del tempo e il più stabile palcoscenico. Sembra inoltre estrarre più informazione dal segnale FM. Il Consonance crea un più ampio palcoscenico ed è abbastanza "modesto" da lasciare la musica fluire senza aggiungere del suo. Il vecchio Denon sicuramente risulta perdente sotto ogni parametro audio, e sinceramente non so come si comporterebbero le nuove versioni adesso che sono molto più economiche rispetto al prodotto originale.

Da segnali FM provenienti da deboli stazioni non sul corretto asse dell'antenna, l'Accuphase, con il suo sistema "multipath" che indica il livello di distorsione dovuta al disallineamento, è il migliore. Il Denon in questo caso equivale il Consonance, ma solitamente non comprate un sintonizzatore Hi-Fi di questa qualità per andare a caccia di remote, improbabili, stazioni.

[le connessioni posteriori]
Connessioni sul pannello posteriore

La sezione audio del Consonance Reference 1.0 è sicuramente la sua migliore qualità. Lo stadio di uscita valvolare 6H30 è una piccola gemma. La 6H30 e le sue varianti sono comuni oggi nell'Hi-Fi come lo furono le varianti 6922 della ECC88 una decina di anni fa. Ho usato tranquillamente il mio cavo da 7 metri senza alcuna apprezzabile differenza al confronto con il cavo da un metro dello stesso materiale. Se usato direttamente per alimentare il Consonance cyber 100 (di cui la recensione verrà pubblicata a breve) la coppia si completa alla perfezione fino a creare la più naturale riproduzione di una voce umana possibile attraverso l'elettronica audio.

Ero curioso di vedere se era possibile ottenere un simile effetto usando l'economico Denon DT260L connesso attraverso un preamplificatore a valvole. Ho quindi inserito il Concordant Excelsior tra il Denon e l'amplificatore integrato Consonance con il volume del Concordant equivalente a quello del sintonizzatore Consonance. Questo veloce esperimento ha creato un'impressione simile a quella del Consonance ma l'economico stadio d'uscita del Denon decisamente nasconde molta informazione audio.

Conclusioni

Trarre delle chiare conclusioni sul Consonance Reference Tuner 1.0 non è un compito facile. Lo stadio d'uscita valvolare 6H30 certamente addolcisce il suono e le componenti audio e di alimentazione sono sicuramente state scelte con accuratezza per cui non ci dovrebbero essere problemi di accoppiamento con qualsiasi amplificatore o cavo.

L'aspetto esteriore è splendido, mi piace molto il look dato dalle strisce di legno di ciliegio e di certo sono contento del loro contributo all'inerzia dello chassis. L'alimentazione e l'aspetto interno sono eccellenti per un sintonizzatore e l'aggiunta di un circuito AM di certo non ha effetti sulle performance della sezione FM.

Le barrette del display che si muovono su e giù di certo non appartengono a questo livello di qualità. Il telecomando di plastica è semplicemente patetico al confronto degli oggettini d'alluminio con cui la Consonance rifornisce alcuni dei suoi amplificatori e i miei lettori abituali sanno che mi lamento in continuazione di questo aspetto per tutti quei prodotti che non siano un lettore DVD da supermercato. L'amplificatore Consonance Reference ha un bellissimo telecomando in alluminio, quindi perché chi acquista un sintonizzatore non riceve lo stesso trattamento?

Devo anche considerare chi di voi lettori spenderà 1400 € per un sintonizzatore e se questo sia uno di quelli da aggiungere alla lista dei papabili. Gli acquirenti di sintonizzatori sono una specie a rischio nel Regno Unito perché la corsa verso il digitale sta accumulando sempre più stazioni in porzioni piccole di banda. La vita media di un nuovo sintonizzatore deve essere pesata anche su questo aspetto. Lo spegnimento della sezione FM della BBC è previsto in 5-8 anni. Questo significa che ogni nuovo acquisto deve durare almeno 8 anni secondo queste ultime indiscrezioni. Questo porta ad investire circa 3 € alla settimana per il Consonance Reference 1.0.

Come acquisto separato in un sistema non Consonance, un qualsiasi utente deve essere un vero amante della radio per spendere 1400 € per un sintonizzatore. Tutto quell'entusiasmo per la radio però imporrà anche la presenza e l'uso di altre opzioni FM, come il muting tra le stazioni, una selettività regolabile ma soprattutto un qualche sistema di misura del tuning per poter usare una sintonizzazione manuale tra le affollate onde elettromagnetiche. Quel compratore probabilmente andrà a cercare la sua nuova elettronica da qualche altra parte...

Tra i vari componenti della famiglia Consonance, il suono e l'aspetto del sintonizzatore Reference 1.0 delizieranno i possessori degli amplificatori Consonance. Durante la durata di questa recensione, ho ascoltato ogni giorno la BBC solo attraverso il Consonance, senza mai sentire l'urgente necessità di tornare ad una delle alternative possibili come l'Accuphase. I lettori che abbiano già un amplificatore Consonance non avranno dubbi nel comprare il Reference 1.0. I possessori di altre elettroniche saranno probabilmente allontanati da questo acquisto dalla mancanza di alcune opzioni per l'FM, nonostante il suo superbo suono.

Nel'Hi-Fi del 21-mo secolo non ci sono molti sintonizzatori FM interessanti e sono contento che la Consonance ne produca uno.

Musica goduta durante questa recensione:

BBC Radio 3
BBC Radio 1
BBC Radio 2
e un sacco di talk-radio della BBC Radio 4

© Copyright 2006 Mark Wheeler - www.tnt-audio.com

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