Prodotto: La Voce Mk2
Produttore: Aqua - Acoustic Quality - Italia
Costo: 1500 Euro, tramite acquisto diretto da Aqua - Acoustic Quality con garanzia soddisfatti o rimborsati di 10 giorni.
Recensore: Mike Cox - TNT UK
Pubblicato: Febbraio, 2013
Traduttore: Roberto D'Agosta
Poco più di un anno è passato da quando ho scritto per TNT-Audio la mia prima recensione del DAC La Voce della Aqua - Acoustic Quality: da allora alla Aqua sono stati molto impegnati nello sviluppo di una serie di prodotti, terminato il quale finalmente sono stati in grado di tornare a questo DAC e migliorarlo. L'unico punto veramente forte per comprare questo DAC è che potete scegliere tra tre diversi chip DAC, cioè tra il Burr Brown PCM 1704, il Philips TDA1541A oppure l'Analogue Devices AD1865, con un nuovo modulo Wolfson che dovrebbe essere immesso sul mercato a breve. Questa possibilità credo sia ancora più unica che rara tra i DAC attualmente in commercio. Questi chip sono montati su schede facilmente intercambiabili per cui potete decidere di comprarle tutte e poi scegliere quella che preferite a seconda del vostro umore. Il TDA1541A ha una propria basetta di connessione per cui se possedete un chip delle serie R, S1 o S2 potete facilmente sostituirlo in questo modulo.
Quando ho recensito il primo La Voce, esso aveva come ingressi una presa USB, una presa coassiale SPDIF e un ingresso ottico TOSLink. La nuova versione ha un'interfaccia USB migliorata che supporta l'USB asincrono fino a 24bit/192 kHz (solo 96 kHZ per il TDA1541A). Oltre ai già citati ingressi SPDIF e TOSLink c'è ora anche un ingresso I2S. Alla Aqua - Acoustic Quality sono molto entusiasti dell'interfaccia I2S, tanto che ora producono un trasporto per CD che la supporta e dichiarano che sia la migliore per qualità, ma tornerò in seguito su questo punto.
Indipendentemente dal chip che usate, non c'è up/over sampling: cioè qualsiasi flusso di dati diate in pasto al La Voce è quello che verrà mandato al chip DAC per la conversione. Hanno scelto il campionamento 1X perché per loro è quello che suona meglio: la loro filosofia costruttiva è quella di cercare di ottenere il miglior suono possibile rispetto al valore del componente. La sezione analogica fa uso di una alimentazione regolata in maniera discreta: nessun regolatore di tensione economico o comune si trova in questo DAC. La disposizione dei componenti elettronici sulla scheda è ottimizzata in modo da minimizzare l'interferenza tra la sezione analogica e quella digitale riducendo in questo modo il rumore e l'effetto delle oscillazioni dell'alimentazione al minimo. Lo stadio d'uscita dopo il chip DAC è un progetto a stadi discreti che fa uso di condensatori di accoppiamento di alta qualità verso l'uscità.
La prima versione di questo DAC La Voce era fornita come kit da assemblare e potete ancora comprarlo in questa configurazione per 750 Euro anche se un incremento di prezzo è previsto a breve. C'è un video su YouTube che spiega come assemblare il kit: potete trovarlo qui di seguito,
Questa nuova versione invece è un prodotto finito e già assemblato in una bella scatola di design con un frontalino di alluminio spesso nero (direi anodizzato) con le lettere in bianco satinato. Il resto della scatola ha uno chassis in alluminio con trattamento Nextel. A questo prezzo, le finiture di questo DAC sono eccellenti anche se probabilmente non le prime della classe. Personalmente, preferisco che lo sforzo progettuale e i soldi per produrre questo DAC vadano nei componenti interni eliminando quelle scatole così pesanti e precisamente lavorate che stanno diventando molto di moda ultimamente.
Nel mio sistema a casa ho il DAC La Voce con la scheda dotata del chip Philips TDA154A. Prima di fare la mia scelta ho avuto modo di ascoltare sia il modulo Burr Brown che quello Analogue Devices nella sala di prova di Aqua a Milano.
Fui in grado di usare tutte le mie solite tracce di prova sia su CD sia, via USB, dal mio MacBook Pro. Anche con la musica che conosco meglio fu difficile sapere come il DAC avrebbe suonato nel mio sistema di casa poiché gli impianti di Aqua sono molto diversi. Eppure mi fu possibile notare le varie differenze e decidere quale DAC aveva le caratteristiche migliori per me. Il DAC Burr Brown era eccitante per via del suo senso del ritmo e del tempo. Con tracce tipo "Hotel California" degli Eagles dal "Hell Freezes Over" o qualsiasi cosa di Steely Dan dal loro album "Two Against Nature", il suono era eccitante e irresistibile. Però con tracce di cantanti come Mary Black, Eva Cassidy o Diana Krall la storia era ben diversa. Il DAC Philips conferisce una tonalità così naturale alla voce che fu veramente difficile decidere di andare avanti e valutare gli altri DAC. Il DAC Analogue Devices sembrava posizionarsi in qualche modo a metà strada tra gli altri due chip senza però mai raggiungere gli stessi livelli per il ritmo/senso del tempo o per la tonalità. Alla fine decisi di tenermi il DAC Philips, lo stesso che avevo tenuto nella mia recensione originale un anno fa.
Il DAC La Voce originale che comprai come kit da assemblare era fornito di un'interfaccia USB standard che però se anche funzionava non mi rese mai molto felice con le sue prestazioni musicali. La nuova versione dell'interfaccia USB è una storia completamente differente e secondo me produce la migliore qualità sonora: la preferisco rispetto alla connessione SPDIF del mio trasporto Meridian CD200 (che probabilmente ha oramai superato il suo picco). Usando il mio MacBook Pro, l'interfaccia USB è estremamente semplice da configurare, perché non sono richiesti driver: tutto si riduce a scegliere la giusta unità sonora nelle preferenze di sistema.
Non ci volle molto per il team di Aqua per capire che c'era un problema! Tirando fuori un misuratore di frequenze, un rapido controllo ha messo in mostra che qualsiasi fosse il file sorgente, la frequenza di campionamento che veniva sempre inviata al DAC era di 192 kHz. Il mio portatile stava ricampionando il segnale per usare la massima capacità del DAC: questo è un effetto non voluto e va proprio contro la filosofia di eliminare l'up-sampling. La soluzione fu quella di installare un'applicazione che si chiama Pure Music creata dalla Channel D. Questo programma viene descritto come un server musicale per la piattaforma Mac e funziona con iTunes: l'interfaccia per selezionare la musica rimane quella di iTunes ma la musica è effettivamente riprodotta da Pure Music. La frequenza di campionamento dipende direttamente dal file sorgente per cui non c'è ricampionamento: il programma fornisce anche una conferma sullo schermo di quando la frequenza di campionamento cambia.
Come certo vi aspetterete, il La Voce funziona attraverso l'USB anche un PC Windows: il mio stava facendo girare Windows 7 ma tutte le versioni precedenti fino a Windows XP sono supportate. Per usare Windows avere bisogno di un driver che è disponibile sul sito web di Aqua - Acoustic Quality. La procedura di installazione non è banale (niente è semplice con Windows!) ma dopo che da Aqua Acoustic mi hanno dato una nuova versione, il tutto si è installato e ha funzionato bene. Ho provato il PC per completezza e per essere sicuro che funzionasse, ma le mie prove d'ascolto sono state tutte fatte o con il Mac o con la meccanica CD.
Mentre stavo visitando l'Aqua - Acoustic Quality sono stato in grado di ascoltare il La Voce accoppiato a un nuovo trasporto CD che usava l'interfaccia I2S. Avendo anche connesso l'interfaccia SPDIF era estremamente semplice poter passare da una all'altra. Non conoscevo molto dello standard I2S, voi potete trovare maggiori dettagli su Wikipedia. Il beneficio principale è un ridotto jitter ma siccome non c'è ancora uno standard che definisca il tipo di connessione fisica, nel La Voce si fa uso di un cavo RJ45 (ethernet) e relativo connettore. Usando le mie solite tracce su CD e cambiando da un'interfaccia all'altra ho potuto concludere che la qualità del suono è migliore con la I2S: c'era meno "nebbia" tra l'ascoltatore e l'artista con il palcoscenico acustico che era maggiormente definito e credibile. Quando rinnoverò la mia meccanica CD nel prossimo futuro mi assicurerò che la nuova abbia un'interfaccia I2S.
Eccoci di nuovo a casa con questo componente e nella stanza che conosco bene: il La Voce si è trovato quasi subito al lavoro, è sempre molto eccitante inserire un nuovo componente nella catena audio. Tutto ha funzionato immediatamente senza alcun danno subito nel volo di rientro da Milano per cui l'ho lasciato a scaldarsi per qualche ora suonando silenziosamente una selezione casuale di pezzi musicali. Quando l'ho usato nella stessa configurazione della precedente versione e cioè attraverso un cavo ottico TOSLink alimentato dal mio Airport Express della Apple connesso in maniera remota al MacBook, la qualità del suono è buona come prima. Il La Voce con il TDA1541A mette in risalto le sfumature e la tonalità delle mie cantanti preferite, artiste come Mary Black, Eva Cassidy e Christine McVie. Se prendiamo il pezzo classico del 1977, Songbird, scritto e eseguito da Christine McVie nel disco "Rumors", il La Voce mette in mostra l'acustica del luogo della registrazione, la chitarra che gentilmente accompagna Christine che suona il piano e la sua voce è resa con una tonalità superba.
Come spiegato in precedenza, il nuovo La Voce ha un'interfaccia USB decisamente migliorata, al punto che questo è ora il mio metodo di connessione preferito. Con il programma Pure Music so esattamente quale è la frequenza di campionamento che viene inviata al DAC e ora posso finalmente usare al meglio quei pochi file ad alta risoluzione che ho comprato. Ho cominciato con qualche traccia che ho estratto dal CD, per esempio la versione di Allegri Miserere dei Tallis Scholars nello spettacolo a South Bank. Il La Voce, attraverso la porta USB, rende il sottofondo acustico della sala con un dettaglio maggiore a qualsiasi DAC che abbia ascoltato in passato. Le voci dei cantanti hanno una bellissima struttura tonale e sono posizionate nello spazio come angeli del Paradiso. Questa è una registrazione meravigliosa e col La Voce siete trasportati nel luogo e al momento dell'incisione, come una vostra macchina del tempo personale.
Ora possiamo passare ai pezzi in alta risoluzione: il mio primo test è stato con l'album di Paul McCartney and Wings "Band on the Run", che ho scaricato da HDTracks. Questo è stato molto deludente: non ho veramente mai amato molto Paul McCartney se non con i Beatles e soprattutto con John Lennon, e la versione ad alta risoluzione di "Band on the Run" non mostra nessuno dei supposti benefici di un file 24bit/96 kHz. Non penso che questo sia un problema del DAC ma più la mancanza di qualità intrinseca nella registrazione. Il pezzo successivo, sempre da HDTracks, è stato di "Summertime" dal disco "Portrait of a Legend" di Sam Cook. La trasparenza e il dettaglio di questa vecchia registrazione sono spettacolari anche se non sono convinto che valga la pena pagare il sovrapprezzo di un file ad alta definizione. Un disco ben registrato inciso su CD può suonare altrettanto bene se non decisamente meglio di un disco di media qualità in alta definizione. Per ora però non ho alcuna registrazione moderna in alta definizione, questa è un elemento nella mia lista personale delle cose da fare.
Il brano successivo a definizione normale a suonare è stata "Stimela" da una registrazione del 1994 di Hugh Masekela: ancora una volta il palcoscenico viene riprodotto di fronte a voi con la giusta profondità, larghezza e chiarezza. Per me le voci sono estremamente importanti e il modo in cui quella di Hugh Masekela è stata riprodotta è stato notevole, quasi come essere presenti alla registrazione. Finora, ho parlato molto del palcoscenico e delle qualità tonale riprodotti da questo DAC, ma non devo dimenticare le altre aree della riproduzione audio: il basso elettrico in "Stimela" è veloce e sotto controllo, con un eccellente ritmo e senso del tempo di caratteristiche simili a quelle che solitamente vengono attribuiti ai componenti Naim.
Potrei continuare a parlare dei molti dischi nella mia collezione e di come questo DAC li ha riprodotti, ma dopo un po' mi ripeterei. Il LA Voce con il Philips TDA1541A nel mio sistema è semplicemente il miglior DAC per me finora. In passato ho usato il Meridian CD203, il Perpetual Technologies P1/P3A e ho ancora un DAC che ho personalmente costruito in cui ho usato dei trasformatori dal chip DAC verso il mondo esterno: solo quest'ultimo si avvicina a competere il La Voce. Se ne avete occasione, ascoltate il La Voce e traete il massimo beneficio dalla possibilità di scegliere il chip DAC per accoppiarlo al meglio con il vostro sistema.
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