Prodotto: Origin Live Aurora Mk III
Produttore: Origin Live - UK
Costo: 999 Sterline /1300€ - (YMMV)
Recensore: Todd Bromgard - TNT USA
Recensione: Dicembre, 2013
Traduttore: Stefano Miniero
Mark Baker è stato per molti anni un ingegnere impegnato nella cantieristica navale in Gran Bretagna. "L'ingegneria navale" è una disciplina praticamente onnicomprensiva e racchiude una moltitudine di altre discipline che hanno a che fare con il calore, con le strutture e con le vibrazioni, come spiega con affabilità lo stesso Baker. Tuttavia quando quel settore è entrato in crisi negli anni ottanta, egli cambiò settore seguendo la sua passione per il tweaking dei componenti audio e fondò la Origin Live. I primi prodotti che immisero sul mercato furono i cavi, ma nel 1992 il loro supporto isolante per il diffusissimo giradischi Linn LP12 attirò l'attenzione degli audiofili sulla OL. A partire da quel momento Baker ha cominciato ad occuparsi delle modifiche per i bracci Rega, e l'azienda ha avuto una crescita continua man mano che la loro linea di prodotti si arricchiva.
Al giorno d'oggi, Origin Live produce apprezzatissimi giradischi, bracci, stadi phono ed elettroniche, che sono interamente costruiti in casa da Mark e dal suo team. L'azienda distribuisce anche una propria linea di tavolini costruiti in bamboo per la capacità che ha questo materiale di dissipare le vibrazioni. OL continua quindi ad essere artefice del proprio successo e si accinge ad introdurre anche una linea di diffusori. In ogni caso, qui recensiamo il giradischi più recente rilasciato da Origin Live, l'Aurora Mk III, che è il più accessibile all'interno della loro offerta.
L'Aurora Mk III è un giradischi a cinghia con la predisposizione per il montaggio del braccio integrata. È rifinito in un attraente nero lucido scolpito in forma di semi cerchi di spessore ridotto. Il look è moderno ed elegante. La predisposizione per bracci da 12 pollici è fornita su opzione.
Il piatto è costruito in un materiale proprietario sviluppato per la sua capacità di ridurre gli stress intrinseci. Il nuovo cuscinetto di precisione fluttua su una sottile pellicola dello speciale olio OL. Il sotto-telaio è costruito in un materiale rigido sviluppato per la sua bassa capacità di risuonare. Il tutto appoggia su 3 piedini regolabili che sono stati messi a punto per ridurre le vibrazioni. Il motore è esterno per ridurre ulteriormente la trasmissione di vibrazioni e viene descritto come un motore in continua non metallico privo di "effetto cogging" (una sorta di tendenza nei motori magnetici a muoversi a scatti anziché in modo lineare - NdT ).
L'interruttore d'accensione è posizionato in cima al contenitore del motore, in prossimità della puleggia che guida la rotazione della cinghia. OL è passata dalle pulegge metalliche a quelle in plastica perché queste ultime sembrano produrre miglioramenti nel suono anche se in realtà sono più costose quelle metalliche. La cinghia è fatta a mano sempre con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità del suono. OL è convinta che l'effetto cumulativo di queste piccole migliorie nel giradischi determini in realtà un grande passo avanti nella qualità complessiva del suono.
I precedenti giradischi di OL usavano piatti di materiale acrilico privi di tappetino; al contrario, l'Aurora Mk III viene fornito con il nuovo tappetino OL. Quest'ultimo è fatto anch'esso di un materiale proprietario unico, che è stato sviluppato nel corso degli ultimi 20 anni. Questo nuovo tappetino può essere usato con qualunque giradischi e può essere acquistato anche separatamente.
Il giradischi Aurora Mk III con il suo tappetino si può trovare presso i normali rivenditori o può essere ordinato direttamente alla OL per 999$. L'esemplare della mia recensione mi è stato fornito con il trasformatore di potenza opzionale ed il bel braccio Silver Mk IIIA.
Il sito web OL dichiara che questo nuovo giradischi è capace di superare nelle prestazioni giradischi più costosi, anche quando equipaggiato con bracci e testine meno dispendiose, ragion per cui ho voluto verificare questa affermazione personalmente. Durante la recensione dell'Aurora MK III ho usato una Ortofon 2M Blue, una Grado Gold1, una Benz ACE L ed infine una Dynavector 10x5. Gli altri apparati utilizzati includevano lo stadio phono Jolida JD9, l'amplificatore integrato Pass Labs INT-150, l'integrato Rogue Audio Sphinx con la sua scheda phono, l'altro integrato Jolida 502, i diffusori Tekton Enzo, i Silverline Prelude e gli Usher Audio X-718, nonché il player universale Oppo BDP 103.
Il giradischi Aurora Mk I ed il braccio Silver Mk III sono stati il mio personale riferimento per molti anni, quindi penso di avere tutte le carte in regola per parlare della versione Mk III.
Ci vogliono meno di 10 minuti per effettuare l'installazione iniziale del giradischi Aurora Mk III. Il tutto era estremamente ben confezionato e tutti gli attrezzi necessari, come le chiavi Allen, erano inclusi. Il manuale di istruzioni è molto efficace nello spiegare come il giradischi debba essere installato ed usato. Mettete semplicemente in piano il sotto-telaio su una superficie stabile, mettete l'olio nell'alloggiamento del cuscinetto, fate scivolare l'insieme del piatto nel cuscinetto e posizionate il tappetino sul piatto stesso. È tutto estremamente semplice.
Il contenitore del motore si posiziona accanto al giradischi per limitare la trasmissione di vibrazioni. La cinghia si avvolge intorno al bordo esterno del piatto e si collega alla puleggia. La velocità si può registrare tramite viti regolabili posizionate sul retro del contenitore. Io ho usato il disco stroboscopico KAB per regolare la velocità, uno strumento davvero eccellente. Una volta regolata, cambiare tra 33 1/3 e 45 è solo questione di spostare un interruttore, il che è un'ottima cosa data la preponderanza di stampe di qualità in 45 rpm che stanno uscendo. La velocità si mantiene corretta anche dopo qualche mese. L'assemblaggio ed il livello di finitura complessivo si può considerare di elevata qualità. L'unico dubbio che ho riguarda l'interruttore di accensione e regolazione della velocità che è posizionato un po' troppo vicino alla puleggia, cosa che rende possibili contatti accidentali con la cinghia se non si fa attenzione.
Il braccio Silver IIIA è un partner perfetto per l'Aurora Mk III e si integra perfettamente col suo aspetto. La base del Silver si inserisce nell'alloggiamento del braccio e viene assicurata tramite bulloncini di tensione, che se vengono serrati troppo possono avere effetti peggiorativi sul suono. Fa uso di un contrappeso su un perno nella parte posteriore, e l'anti-skate è ottenuto tramite 2 pesi rotondi appesi ad una lenza monofilare. Man mano che il braccio si muove verso i solchi più interni di un LP, la tensione sulla lenza si incrementa determinando un effetto anti-skate più forte.
Ho adagiato l'Aurora MK III su una base in acero da 4 pollici di spessore dotata di piedini, appoggiata al mio ripiano dei dischi. L'Aurora è facile da configurare e permette di ottenere un gran suono, ma come nella maggior parte dei casi quando si parla di audio high end, può essere notevolmente migliorato curando attentamente i dettagli come nel caso del posizionamento del motore, della regolazione del VTA e della coppia di serraggio dei bulloncini di tensione.
Avevo letto una recensione di uno dei bracci di Origin Live, non ricordo esattamente quale modello o dove l'avessi letta, ma ricordo che faceva menzione del fatto che non vi fosse molto spazio per manovrare la levetta alza-braccio. Non appena ho ricevuto il giradischi ed ho installato il braccio, in effetti la levetta alza-braccio non poteva semplicemente essere usata perché non c'era abbastanza spazio per alzarla. Tuttavia, uno sguardo più attento ha rivelato una piccola vite Allen che può essere allentata per regolare la levetta stessa, dando così sufficiente spazio per manovrarla. Mi ci sono voluti appena 2 minuti per completare la regolazione.
Ho messo sul piatto Paper Airplane di Alison Krause e Union Station ed ho girato la manopola di accensione su 33 1/3. Il mio primo pensiero è stato: questo coso è decisamente silenzioso! La musica ha cominciato ad emergere da un sottofondo di silenzio come se venisse direttamente dal nastro master. Il palcoscenico sonoro era tridimensionale, e sembrava che Alison Krause fosse sulla scena nel bel mezzo del mio soggiorno. L'Mk III ha aperto la proverbiale finestra sulla performance registrata. Alcuni dei giradischi che ho ascoltato producono un palcoscenico sonoro eccessivo con gli esecutori che suonano come se fossero alti oltre 6 metri. Invece il suono che ho udito dall'Aurora Mk III dava molto più l'impressione che veri strumenti stessero suonando in una realistica scena tridimensionale.
L'Aurora Mk III non ha alcun tipo di sospensione. I giradischi non sospesi corrono il rischio di trasmettere vibrazioni non desiderate all'amplificatore ed ai diffusori. Ma non così con l'Aurora, con il volume alzato ho verificato che i woofer non avessero un'escursione eccessiva ed in effetti non ve ne era traccia. Questo giradischi sembra molto ben isolato.
Ho poi fatto suonare una copia di Spiritoso da Calexico, che ho acquistato nel "Record Store Day" del 2013 (la giornata mondiale dei negozi di dischi, che si tiene in tutto il mondo ogni terzo Sabato di Aprile - NdT). Spiritoso è una compilation di registrazioni live accompagnate da un'orchestra al completo ed è uno di quei dischi che ogni fan dovrebbe avere. Sulla copertina dell'LP c'è una immagine di uno dei luoghi di registrazione che appare piuttosto cavernoso. Il senso di ariosità e spazio nella registrazione è evidente. L'MK III riesce a ritrarre tutta l'immediatezza della musica live.
Sono rimasto veramente colpito dalle prestazioni che stava offrendo questo giradischi, nonostante fosse equipaggiato con una Ortofon 2M Blue, una testina MM da appena 225$. La Blue è molto piacevole e si può considerare un grande affare a quel prezzo ma non si può considerare un riferimento in termini di definizione o trasparenza. Il giradischi Mk III ed il braccio Silver riescono a spremere fino all'ultima goccia della performance dalla piccola 2M Blue e la qualità del suono era impressionante.
Ho cambiato quindi testina montando la appena rivisitata Grado Gold1 ed ho ancora ottenuto grandi risultati. La Gold1 ha prodotto un palcoscenico sonoro credibile ed aveva una tonalità naturale in particolare con le voci femminili e con il piano. Come Away with Me di Norah Jones suonava in modo dettagliato e naturale. La Gold1 ha anche mostrato ottime doti di tracciamento ed i passaggi più forti non hanno mai costituito un problema.
Sugli LP con le migliori registrazioni, preferisco la presentazione della Blue; tuttavia, la maggioranza delle registrazioni che ascolto non sono proprio delle ottime registrazioni. La Gold1 è un pizzico più calda, il che rende LP come Exile on Main Street dei Rolling Stones ben più godibile. Ho scartabellato la mia collezione di dischi tirando fuori gli LP preferiti che non suonavo da un po' di tempo, il che penso che sia un indicatore del valore di un componente audio. Dopo tutto, se il tuo stereo non ti fa venir voglia di ascoltare musica, perché prendersi la briga di avere uno stereo? Con l'Aurora Mk III più suonavo musica più mi veniva il desiderio di ascoltarne ancora.
La Benz ACE è una testina più sofisticata e più costosa sia della Ortofon che della Grado. L'Aurora MK III gli ha fornito ampio supporto ed ha permesso a tutto il dettaglio nel medio, per il quale la Benz è conosciuta, di emergere. Di recente ho assistito al "T.H.E. Show" a Newport Beach, in California ed ho avuto modo di ascoltare parecchi sistemi costosi. Quelli che suonavano bene condividevano tutti la capacità di riprodurre una gamma media che suonasse piena e naturale. I risultati che ho ascoltato sulla combinazione Benz/Aurora Mk III rivaleggiano con il suono dei sistemi migliori che abbia ascoltato al "T.H.E. Show".
Ho quindi installato la Dynavector 10x5 ed ho tirato fuori uno dei miei vecchi album preferiti, Trinity Sessions dei Cowboy Junkies. Ne ho una stampa originale in eccellenti condizioni. La acquistai nuova dopo aver visto la band dal vivo al "The Coach House" a San Juan Capistrano nel 1988. La musica venne registrata in Canada nella chiesa della Santa Trinità con la band disposta a semicerchio intorno ad un solo microfono. Quando la prima canzone "Mining for Gold" è cominciata, proprio appena prima che la musica iniziasse, l'Aurora è riuscito a trasmettere il silenzio e la sensazione di spazio all'interno della chiesa. Quindi, quando Margo Timmons ha iniziato a cantare, si sono definiti i confini delle mura all'interno della chiesa ed il luogo della registrazione è apparso all'interno del mio soggiorno.
A paragone con la Benz, la Dynavector 10x5 sembrava avere una leggera tendenza ad enfatizzare l'estremo alto ed avere una presentazione leggermente più in avanti, sempre rispetto alla Benz. La 10x5 mi ha dato l'impressione di essere più vicino al palco che non la Benz ed inoltre ha incrementato la percezione dello spazio infra strumentale.
L'Aurora Mk III mi ha permesso di percepire chiaramente le differenze tra le varie testine. Mi sarebbe piaciuto avere a disposizione testine ancora più sofisticate da far suonare sulla combinazione Aurora MKIII/Silver, sono certo che avrebbe fornito un supporto appropriato per testine di maggior classe e costo, tuttavia sono rimasto sbalordito di aver ottenuto risultati tanto notevoli utilizzando solo delle testine cosiddette budget.
Ho fatto suonare una gran varietà di LP con l'Aurora Mk III e indipendentemente da quale testina o da quale apparato io abbia utilizzato, il giradischi ha sempre trasmesso efficacemente l'essenza della musica. Ho ascoltato vinili da Madeleine Peyroux, Yma Sumac, Beethoven, Charlie Parker, Led Zeppelin, The Band, White Zombie, Fun e molti altri, e l'Aurora non ha mai fallito nel comunicare l'immediatezza della musica, a prescindere dal genere. La musica suonata su questo giradischi è avvincente e divertente, esattamente come dovrebbe essere.
Pressoché la totalità degli ascolti è stata fatta utilizzando il trasformatore di potenza opzionale invece che quello a muro fornito in dotazione. Di fatto il trasformatore opzionale rappresenta un decisivo upgrade del suono del giradischi e dovrebbe pertanto essere considerato obbligatorio per soli 180$. Oltretutto può essere usato anche su altri giradischi OL, quindi se rimanete all'interno dell'offerta OL non avrete bisogno di un nuovo trasformatore. In ogni caso, potrete aggiungerlo anche in un secondo momento, per cui se le vostre disponibilità sono ridotte usate pure quello a muro, ed aspettate fino al momento in cui potrete acquistarlo.
L'Aurora MK III esprime una dinamica superiore agli altri giradischi che ho avuto. La gamma alta e quella bassa avevano una estensione più ampia rispetto a quello che ero abituato ad ascoltare. Il basso era più definito e potevo riconoscere chiaramente note diverse e distinte durante l'ascolto. Le voci erano ben definite ma al contempo naturali. Il mio Mk I non ha niente da invidiare a nessuno quanto al PRaT. L'Mk III condivide indubbiamente lo stesso lignaggio dell'MK I, ma l'MK III ha suonato meglio sotto tutti i punti di vista. I miglioramenti rispetto all'Aurora MK I erano tutti immediatamente percepibili però più lo ascoltavo e più mi convincevo che l'Mk III apparteneva proprio ad una categoria diversa.
Con la rinascita del vinile ci sono molte persone che sono in cerca del loro primo giradischi high end. L'Aurora Mk III offre molto di più di un suono entry level ad un costo prossimo a quello di un entry level. Funziona benissimo con una gran varietà di testine, comprese quelle economiche, tirandone fuori fino all'ultimo bit della performance. Una volta ho sentito qualcuno dire: "Se avessi una testina da 3000$ avrei paura di suonarci dei dischi." La buona notizia è che l'Aurora non richiede una testina da 3000$ per suonare alla grande. Insieme al braccio OL Silver MK IIIA ed una testina budget potrei conviverci felicemente molto a lungo. L'Aurora offre un autentico suono high end ad un prezzo ragionevole e riesce perfettamente a trasporre la performance musicale registrata nei vostri ascolti. Come avrete già capito non sono riuscito a separarmene, per cui ho acquistato l'esemplare che avevo in prova. Continua così OL.
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