Come al solito, abbiamo misurato il jitter dell'RDV-03.
La misura del jitter alle uscite audio mostra una notevole pulizia ed un rumore di fondo relativamente basso. I problemi principali consistono nell'ampiezza della campana alla base della riga centrale ed in qualche riga estranea di troppo.
La larghezza della campana è indice di una relativa instabilità della frequenza del clock, che oscilla leggermente attorno alla frequenza centrale con una distribuzione statistica che privilegia le frequenze più vicine a quella centrale. Di solito un fenomeno del genere è causato da rumore termico sull'alimentazione del clock, ma in questo caso potrebbe anche essere dovuto ad un PLL destinato a ricostruire il clock di campionamento a 44.1KHz derivandolo dall'unico clock quarzato a 27MHz.
Le righe ulteriori sono di origine ignota, ma abbastanza rilevanti da essere ben in evidenza nel diagramma.
Tanto per verificare come si comporta l'RDV-03 come meccanica, abbiamo provato a collegarlo al nostro DAC zero oversampling TNT1541, dopo aver smontato il circuito di decimazione.
Il comportamento in questo caso risulta molto peggiore di quello atteso. Normalmente, infatti, il DAC ha un comportamento più che adeguato, ed è anzi con esso che ho misurato i livelli di jitter in assoluto più bassi dopo quelli del Weiss Medea. In questo caso invece, si vede che le righe spaziate di 459Hz, causate dalla variazione da 0 ad 1 del bit meno significativo ogni 192 campioni, divengono molto più elevate del normale in prossimità della frequenza centrale (11.025KHz).
Questo indica che il sistema è soggetto ad un pesantissimo jitter correlato al segnale: la misura da più di 3.5nsec. Un tale fenomeno si può generare, di solito, unicamente a livello di interfaccia SPDIF. Il fenomeno è alquanto particolare ed inatteso, in quanto i ricevitori digitali utilizzano tecniche di minimizzazione del jitter stesso basando la ricostruzione del clock sui soli preamboli dei dati, che hanno un formato costante ed indipendente dai dati stessi (i preamboli sono infatti le parti del flusso dati che permettono di identificare dove il dato di ciascun canale inizia).
Per cercare di capire la causa di tale jitter ho provato a confrontare l'uscita SPDIF del DVD player con quella di un'altra sorgente a mia disposizione, una scheda audio Terratec, che connessa allo stesso TNT1541 produce un jitter correlato al segnale ridottissimo.
La connessione in esame è una vera e propria SPDIF consumer, quindi i livelli di segnale attesi erano dell'ordine dei +-200mV. In realtà, come si può vedere dal diagramma seguente, il Rotel rispetta la normativa, mentre la scheda semiprofessionale Terratec no, avendo dei segnali di livello più vicini a quello AES/EBU.
Si sarebbe indotti a pensare che un segnale eccessivo possa provocare problemi per irradiazione, oltre a potenzialmente saturare gli ingressi, ed in effetti in passato alcune mie misure avevano evidenziato un problema simile. In realtà dalla misura in questione risulta evidente che i ricevitori utilizzati nel TDA1541 non hanno grossi problemi al riguardo. Guardando invece il segnale dell'RDV-03, si nota che le sue curve sono molto morbide, arrotondate, come peraltro indicato dalle normative che suggeriscono in effetti di limitare la banda del segnale SPDIF allo scopo di ridurre i disturbi irradiati.
Potrebbe però forse essere proprio la scarsa pendenza del segnale in corrispondenza dei fronti a limitare precisione temporale dei punti di transizione, al punto da rendere la collocazione temporale della transizione dipendente dalla storia pregressa del segnale stesso, e da introdurre quindi tutto quel jitter correlato ai dati che è stato evidenziato nel diagramma sopra.
Si noti comunque anche che all'ascolto questo jitter non si percepisce più di tanto.
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