Prodotto: Slim Devices Transporter audio streaming device
Costruttore: Slim Devices by Logitech - USA
Prezzo approx.: 1999$ (negli USA) - 2000 € in Italia
Distribuito da: Audiogamma
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Recensito: Febbraio 2008
Essendo finalmente stato convinto dallo Squeezebox modificato Attunes SB+ che l'audio del PC possa anche suonar molto bene ho deciso di acquistare uno Slim Devices SB3, ne ho modificato la sezione dedicata all'uscita digitale e l'ho felicemente utilizzato per qualche tempo accoppiato ad un DAC esterno. Questo significa che al momento possiedo lo Squeezebox (SB3) in versione standard, la versione da me modificata e la versione "audiophile" della Attunes. Patrick Dixon della Attunes è stato così gentile da lasciarmi in prova il suo Slim Devices Transporter, così da poterlo confrontare con altri dispositivi di streaming marchiati Slim Devices, in particolare il modello SB+.
La Transporter è un'unità di streaming digitale pensata esplicitamente per il mercato audiophile. Così, sebbene la SB3 standard non sia malvagia non le affibbierei certo l'etichetta di "vera HiFi". Non credo, tra l'altro, che la Slim Devices abbia pensato questa unità come "audiophile" in senso stretto. Come ho scoperto con la mia SB3 modificata essa può comunque funzionare molto bene come sorgente digitale. La mia recensione della SB+ mi ha mostrato quanto lontano si possa arrivare quando ci si mette le mani sopra e la si "tweakka" come si deve, come ha fatto la Attunes.
La Slim Devices, prendendo atto del fatto che la SB3 non è esattamente un'unità di streaming di livello elevato si è rimboccata le maniche ed ha progettato e commercializzato una nuova unità dalle grandi pretese, questa Transporter che ho in prova.
Dovrebbe apparire ovvio dall'aspetto esterno che la qualità sonora non è l'unico obbiettivo del progetto Transporter. Ad esempio, sono state inserite tante features in più rendendo dunque la Transporter molto più che una versione "deluxe" dell'SB3. La Transporter è infatti un'unità "all-in-one" con alimentazione integrata nello chassis. Per far spazio all'alimentazione ed a tutte le nuove features il cabinet è stato ridisegnato ed ampliato fino a farlo diventare di dimensioni diciamo "standard". L'aspetto l'ho trovato piuttosto attraente. Gli spigoli arrotondati e le finte maniglie (rimovibili) nel frontale conferiscono un aspetto "professionale" pur non dimenticando del tutto le origini e le somiglianze con l'SB3 originale.
Il pannello frontale ospita non uno ma ben due display. Il vecchio display dell'SB3 l'ho trovato adeguato nel 90% delle situazioni. In effetti ho sempre pensato a quanto fosse ben più utile ed informativo del display del mio lettore CD! Tuttavia, ci sono state delle situazioni nelle quali avere a disposizione un secondo display si sarebbe dimostrato utile. Ho necessità di un display con caratteri testo a tutto schermo, per poterlo leggere bene ma non posso avere, ad esempio, il titolo della traccia in un display ed il tempo trascorso sull'altro a meno che non selezioni l'opzione del testo a caratteri più piccoli. Per questa ragione il secondo schermo dell'unità Transporter è rimasto inattivo la maggior parte del tempo o, al massimo, per fare bella mostra dei bellissimi VU meters digitali!
Ancora sul pannello frontale ci sono ben 14 tasti ed una grossa manopola, così che tutte le numerose funzioni del Transporter possano essere comandate anche dal pannello oltre che dal telecomando. A meno che uno non smarrisca il telecomando, trovo questa "doppia" possibilità utile solo durante una prima installazione. Il telecomando appare identico a quello dell'SB3 originale, con l'utilissima feature dei tasti retro-illuminati.
Il pannello posteriore dell'unità Transporter ospita ogni genere di connessione in grado di soddisfare il più smanettone degli audiofili! Ci sono uscite digitali coassiali, ottiche, BNC S/PDIF e AES/EBU bilanciate. In ingresso ancora coassiale, ottica, BNC, bilanciata e tutte si collegano direttamente al DAC interno. Tutte queste sono ovviamente in surplus alle usuali uscite RCA analogiche, alla presa Ethernet ed alla RS-232 per il collegamento ad un PC. E' presente anche una presa "word clock in" che consente la connessione sincronizzata ad una sorgente di clock esterna, ad esempio quando si utilizza il DAC interno alla macchina con un CD player o una meccanica CD come sorgenti di dati digitali. A dispetto della vasta dotazione di features incluse in questo Transporter, il peso dell'oggetto è basso, poco rassicurante se si utilizza la vecchia equazione che mette in relazione peso con qualità, equazione ormai quasi obsoleta oggi che si utilizzano tecniche di costruzione grazie alle quali si riesce a contenere di molto i pesi.
All'interno della Transporter, la Slim Devices è stata molto generosa nella componentistica utilizzata. Ad esempio, l'alimentazione utilizza regolatori di tipo discreto (del tipo Walt Jung). Il DAC è un AKM AK4396 Multi-bit Sigma-Delta, mentre la comunicazione con il PC che funge da server può avvenire sia via cavo che in modalità wireless.
Sono stato abbastanza fortunato nel poter ascoltare a confronto diretto la SB+ e la Transporter. Sono piuttosto sicuro di essere in grado di distinguere queste due unità anche in un confronto a distanza di tempo. La Transporter è veramente un'unità di streaming impressionante: basso profondo e ben definito e gamma alta ricca e ben presente. La presentazione dell'evento sonoro è potente e solida. Nonostante questo, c'è anche una grande quantità di dettagli. Certamente si tratta di un upgrade rispetto alla SB3 standard ma non mi aspetterei niente di meno, vista la differenza di costo.
Inizialmente ho avuto la sensazione che l'unità Transporter non fosse così attraente come la SB+ o, per dirla tutta, non così come la mia SB3 personalmente modificata collegata ad un DAC separato. Il suono l'avrei descritto come un buon suono "HiFi", piuttosto che musicale come quello della SB+. Fianco a fianco la SB+ non era altrettanto impressionante come la Transporter ma riusciva comunque a riprodurre bene l'emozione contenuta nella Musica. Dissi ad un mio amico che la Transporter mi dava l'impressione di una macchina con un grande potenziale inespresso, che magari sarebbe venuto fuori con qualche tweak "ad hoc". Il mio amico mi rispose che sì, probabilmente avevo ragione, ma c'era del senso nel voler modificare un oggetto di per sé piuttosto costoso come questo?
Inizialmente poggiai l'unità in prova su un semplice ripiano del mio tavolinetto HiFi, utilizzando i piedini di serie. Poi presi il sistema di supporto che utilizzo con la mia SB3 e lo misi sotto alla Transporter. Il miglioramento fu nettissimo! Il cabinet di questa unità di streaming è davvero molto leggero ed un recensore l'ha descritto come molto "delicato". Suggeriva l'utilizzo di pannelli smorzanti per combattere le risonanze del cabinet. Il sistema che io utilizzo allontana le vibrazioni dall'unità e le scarica altrove. Questo fatto ha prodotto un grande miglioramento nel suono della macchina. L'ordine di grandezza del miglioramento era lo stesso che ebbi con la mia SB3 quindi evidentemente questi oggetti beneficiano di un posizionamento attento e ben calibrato.
Sebbene il suono della Transporter si sia dimostrato molto buono, io lo trovo ancora un componente molto frustrante da ascoltare. Notevole con certi generi musicali ma incapace di comunicare l'emozione vera della musica. Dopo quattro o cinque settimane ci ho collegato il DACkit di Scott Nixon come DAC esterno e la qualità del suono è migliorata notevolmente, tutto è diventato più coinvolgente dal punto di vista emotivo.
Pertanto, dovendo scegliere tra SB+ e Transporter, sceglierei senz'altro il primo. La Slim Devices ha fatto un lavoro enorme nel progettare e costruire l'unità Transporter e, come ho detto, il suono è piuttosto impressionante. Tuttavia, la SB+, o la stessa Transporter collegata ad un DAC esterno di buon livello come il DACkit, è tutt'altra cosa. Ho provato anche diversi tipi di cavi per cercare di portare la performance sui livelli di coinvolgimento della SB+ ma non ho avuto successo.
Detto questo, se state considerando di acquistare qualcosa come la SB+ forse vale la pena di ascoltare anche la Transporter per poter decidere autonomamente ed in base al vostro gusto cosa vi soddisfi di più. Tenete conto che le mie osservazioni critiche sono basate su un oggetto installato a dovere, con tutte le attenzioni del caso. L'unità SB+, probabilmente grazie al cabinet più rigido e pesante, ha risentito molto meno delle diverse modalità d'installazione.
Quando confrontate la SB+ con la Transporter tenete conto anche del fatto che quest'ultima offre molte più features, mentre la prima offre né più né meno che le stesse caratteristiche operative del modello SB3 standard. Ovviamente, c'è anche da considerare la differenza di prezzo, tutta a favore della SB+. Tale differenza potrebbe tuttavia ridursi di molto se acquistaste la SB+ al di fuori dell'Inghilterra ad un prezzo, quindi, inevitabilmente più alto.
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