Quando ho scritto, qualche
tempo fa, l'articolo sulla regolazione del VTA/SRA sapevo
bene che avrei ricevuto una filiera di domande riguardo gli altri aspetti propri
dell'allineamento della testina. La lettera che pubblico di seguito, spedita la settimana
scorsa, propone tutti i diversi problemi in maniera così chiara e concisa che nel
tentativo di rispondere mi sono ritrovato a scrivere un altro articolo.
Piuttosto che lasciare tutta questa discussione relegata alla "Rubrica della
Posta" ho deciso di metterla dentro un file .html e proporla come un breve
articolo a cui mi auguro i lettori possano fare riferimento. Di certo questo
articolo non ha il dettaglio che ho raggiunto in quello sull'SRA perché penso
che la discussione che segue sia più semplice e meno problematica e non voglio quindi ripetere
molte delle argomentazioni che ho usato in precedenza. Quindi cominciamo con quello
che il nostro lettore ha scritto...
Cara redazione di TNT-Audio,
ho provato estremo piacere nel leggere l'articolo di Geoff Husband sul VTA anche perché sono arrivato essenzialmente alle sue stesse conclusioni l'ultima volta che ho installato una testina, una Denon DL-301 II MC che è ancora disponibile qui in Giappone. Di certo le mie conclusioni sono giunte dopo un'analisi meno approfondita e più breve di quella di Geoff: infatti ho deciso che un'approssimazione ad occhio e l'ascolto di tre o quattro tra i miei LP preferiti erano più che sufficienti per giudica la qualità dell'allineamento della testina.
In passato quando mi sono ritrovato ad eseguire la stessa operazione sono stato ossessionato dal VTA: dopo ore piegato sul mio piatto con in mano una chiave a brugola, semplicemente non ho trovato un punto G in cui ogni cosa acquisisce un nuovo carattere spettacolare e tutto si mettesse a fuoco. Certo, scelte drammatiche o eccentriche fanno la differenza, ma c'è una certa tolleranza e piccoli cambiamenti sembrano non portare veramente da nessuna parte.
Quindi, mentre la questione del VTA è sistemata per tutto il tempo a venire, gli aggiustamenti necessari per compensare l'errore di tracciamento laterale su un braccio radiale rimane. Chiedo un po' di chiarezza su questo punto. Per quanto mi riguarda, una delle situazioni più frustranti è quando compro una testina nuova e scopro che il cantilever è di qualche grado spostato rispetto all'ideale piano assiale della testina. Queste differenze del cantilever sono dovute a uno spostamento voluto e progettato o sono semplicemente il risultato di un errore costruttivo? Se la risposta corretta è la prima, come si può allineare il blocco della testina senza alcuna forza laterale che invece si presenta mentre la puntina è nel solco di un disco? Prendiamo come riferimento il cantilever spostato o il centro della testina?
In tutta la letteratura che ho trovato riguardo l'allineamento della testina non sono riuscito a scovare alcun suggerimento a riguardo. Questa è semplicemente la prima di una serie di annose domande riguardo l'allineamento della testina che fa uso di quei eccentrici fori nel porta-testina.
Sto iniziando a pensare che tecniche più avanzate siano necessarie: finora non ho usato un voltmetro per misurare l'uscita Sinistra/Destra. Non possiedo un oscilloscopio o un disco di test. Tutto quello che ho usato è stato una dima protractor che mi sono autocostruito tracciando alcune linee su un vecchio LP, un dinamometro, uno specchio e una lampadina tascabile. Dovremo fare uso di qualche altro strumento per riuscire a fare un lavoro decente? Spero che Geoff possa applicare la stessa semplicità che ha usato per il VTA nell'affrontare questo problema. Grazie Geoff e TNT!
Lorne Spry
Caro Lorne,
grazie per le gentili parole e siccome le tue domande meritano un altro articolo spero che scuserai la mia scelta di risponderti in questo modo...
Veniamo quindi alla tua prima domanda: il cantilever è non allineato con il corpo della testina è un problema di fabbrica. In teoria il cantilever dovrebbe risultare perpendicolare alla parte frontale della testina quando lo si guardi da sopra sia quando la puntina è nel solco del disco sia quando non è in uso. Tuttavia spesso non è così.
Di nuovo in linea teorica lo stilo di diamante dovrebbe essere allineato con il cantilever per cui quando allinei la testina dovrebbe essere il cantilever a risultare parallelo alle linee della tua dima e non i bordi della testina. Ancora una volta in teoria lo stilo dovrebbe quindi essere correttamente allineato nel solco, assumendo che la geometria del braccio sia corretta e si confaccia alla dima protractor. Tuttavia molti costruttori di testine dichiarano un errore di allineamento del diamante di +/- 0.5 gradi o peggio, per cui anche se la testina fosse configurata perfettamente con la dima il diamante potrebbe risultare lo stesso non allineato.
In fondo è proprio così importante? Con
qualsiasi braccio "radiale", la testina e quindi anche lo stilo ruotano intorno
ad un arco e saranno perciò perfettamente allineati con la punta che incise il disco
solo in due punti. Questi punti differiscono a seconda della geometria del braccio ma
molti costruttori fanno in modo che questi punti "nulli" si trovino a circa
1/4 e 3/4 del disco. Così facendo, l'errore massimo, cioè il punto
in cui la puntina è massimamente angolata rispetto alla tangente al solco, viene minimizzato
attorno ad un disallineamento "medio".
I "punti nulli" effettivi
e come essi siano legati alla geometria del braccio sono argomento di continue discussioni
e alcuni costruttori, vedi per esempio il Naim ARO, fanno in modo che il punto
più interno cada nell'ultima traccia del disco perché quello è il momento in cui
lo stilo ha solitamente i problemi di tracciamento maggiori e quindi ha bisogno di
tutto l'aiuto possibile. Il lato negativo di questa scelta è che l'errore di allineamento
massimo da qualche parte nel disco è più grande che in altri casi -- visto che ci
mettete i soldi la scelta è vostra.
Come con l'SRA più lungo è il braccio minore
l'errore di allineamento. Tuttavia se la testina e con essa lo stilo è disallineata di
un paio di gradi (non è tanto difficile da vedere) quando aggiungete l'errore
massimo indotto dalla geometria del braccio allora il disallineamento complessivo
potrebbe diventare significativo: quello che succede è che il segnale stereo presenta
un'anomalia destra/sinistra perché la modulazione della parte destra è "letta"
dallo stilo prima di quella sinistra. Potreste, se siete così pretenziosi, chiamare
questo effetto una "degradazione temporanea dell'effetto stereo"...
Come con l'SRA ci rimane da capire non tanto come "raggiungere la perfezione" (che è e rimane fuori della nostra portata) ma come "arrivare al punto in cui non notiamo difetti". Ancora una volta dobbiamo però rimanere nel mondo reale: allineare una testina con la precisione di una frazione di grado è un'operazione molto difficile da fare semplicemente allentando due bulloni e ruotando la testina (che è precisamente quello che quasi tutti i bracci si aspettano che noi facciamo), ma farlo in maniera consistente da poter eseguire dei confronti è semplicemente impossibile a meno che non vi inventiate qualche marchingegno che vi permetta - diciamo - una precisione di mezzo grado. La soluzione più semplice che mi sia capitata di vedere è quella della SME che ha una base del braccio ruotante, mentre ho visto anche un paio di portatestina ruotabili, una cura che, a mio avviso, potrebbe essere peggiore del male. Il problema di fondo rimane che anche con una testina perfettamente allineata lo stilo sarà in alcuni punti del disco disallineato di 2 o più gradi. Quindi ci deve essere qualche tipo di tolleranza intrinseca nel sistema che ci permetta di cavarcela: il segreto è che i vari disallineamenti si compensino in modo che alla fine del disco la testina non raggiunga mai - diciamo - un angolo di deviazione dalla tangente al solco superiore ai 5 gradi.
Tornando quindi al mondo reale, se pensi di sentire una distorsione e/o il collasso del palcoscenico in qualche punto del disco hai probabilmente, in quei punti, superato la tolleranza del sistema formato dallo stilo e dalle tue orecchie e potresti dover riaggiustare l'angolo della testina. La regolazione più fine deve essere fatta ad orecchio specialmente assumendo il possibile disallineamento intrinseco dello stilo sul cantilever.
Per questo motivo i bracci paralleli sono così buoni? Beh, si e no: per tutti i fan dei bracci paralleli è bene notare che qualsiasi disallineamento, sia nell'angolo dovuto a problemi costruttivi o di regolazione sia nella lunghezza effettiva del braccio (per esempio se la testina è 1 mm troppo in là rispetto alla canna del braccio) produrrà un errore su tutto il disco rendendo la sua identificazione ancora più difficile.
Un braccio radiale è un po' come un orologio rotto: anche se disallineato (ragionevolmente...) sarà perfetto almeno due volte per facciata del disco :-) In questo caso abbiamo quindi un vantaggio gigantesco rispetto al "punto magico" dell'SRA poichè sappiamo che lo stilo sarà almeno due volte perfettamente allineato e quello che ci rimane da fare è cercare deterioramenti inaccettabili del suono in altri punti del disco invece che andare alla ricerca della mitica arca perduta: se non sentite alcun deterioramento apprezzabile allora lo stilo sta operando all'interno delle tolleranze del sistema; se sentite qualche deterioramento, allora potete provare a ruotare la testina; semplice no?
Ancora una volta quindi agite con un po' di buon senso: se sentite un problema, cercate di individuarlo e risolverlo, se non lo sentite lasciate perdere e godetevi la musica...(*)
(*) Una nota per i veri ossessionati da questo problema: per essere certi di aver raggiunto il corretto allineamento, avete bisogno di un oscilloscopio a doppia traccia e un'incisione mono. Fate in modo che le due tracce siano indistinguibili e saprete che per quel punto "nullo" lo stilo sarà perfettamente allineato... buona fortuna...
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