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Redattore: Carlo Iaccarino
Scritto: Gennaio 2019
Questo è stato più o meno il discorso che mi ha informato
della recentissima apertura del 12 INCH RECORD STORE.
Si trova a Napoli, Piazza Amedeo: a due passi dalle stazioni di
metropolitana e funicolare, in una zona molto frequentata. In particolare,
fa parte di una serie di "botteghe" aperte lungo un viale privato
da tempo abbandonato e di recente risistemato che ora ospita esercizi non
propriamente mainstream: un negozio di sartoria maschile molto ricercato,
una gioielleria artigianale, ecc... Ulteriore attrattiva di quel viale
privato è che inizia con una fornitissima enoteca/bistrot e termina
aprendosi su uno storico negozio di cioccolata :-P.
In zona, quando ero giovane, esistevano due dei più forniti e competenti negozi di dischi della città, nonché uno dei maggiori spacciatori dei cosiddetti maxi-single d'importazione destinati ai DJ: tutti e tre oramai da tempo scomparsi, dopo che li ho personalmente finanziati copiosamente ;-) Questi dolci ricordi mi hanno immediatamente spinto ad ulteriori indagini.
È bene chiarire subito che si tratta di una rivendita di dischi
rigorosamente usati.
Il perché di questa caratteristica si deve alla precisa scelta dei
titolari, Raffaele e Carlo Manna, qui di seguito immortalati nella sala
d'ingresso del loro negozio.
Raffaele e Carlo sono cugini ed entrambi amano la musica, che hanno iniziato
ad acquistare sin da piccoli. Si sono, così trovati ad accumulare una
cospicua collezione di vinili ed è nata l'idea di cominciare a
vendere qualcosa, non fosse altro che per far spazio. Alle prime
contrattazioni ha fatto seguito un'attività di compravendita
più strutturata, condotta in parallelo al "vero lavoro" di
ciascuno, con la registrazione sul sito web di discoGS ed altri meccanismi
di pubblicità.
Dopo un po', la collezione è cresciuta tanto (18.000 dischi...) da
imporre la ricerca di un deposito. Di qui, l'idea: se si deve spendere per
affittare un immobile, meglio cercarne uno che non sia solo una
"scatola" più grande dove riporre i dischi, ma possa anche
funzionare come luogo dove avere un contatto fisico con le persone.
Trasformare la relazione commerciale da virtuale in reale, darle una
dimensione sociale, anziché social.
Veniamo, così, ai locali da poco occupati. Si entra dalla strada nel
primo ambiente, dove c'è la postazione di ascolto principale.
Per tentare di lenire il vostro orrore audiofilo :-), vi invito a notare che
la diffusione è affidata alla campana Eventus Audio.
Si prosegue in un'altra stanza dedicata alla sola esposizione, con tanti
scaffali pieni di dischi, e si termina nella ultima stanza, dove si trovano
altri dischi ed un divano di fianco ad un impianto, sempre
"vintage",
per ascoltarsi comodamente in cuffia il disco selezionato.
L'idea dei cugini Manna è quella di utilizzare il negozio anche per
ospitare eventi tematici, come, ad esempio, aperitivi o degustazioni
enologiche (lì di fianco si ritrovano un competentissimo
sommelier...) con abbinamento fra vino e musica, presentazione di libri a
tema musicale, ecc. Nell'ultima saletta, l'ascolto personale in cuffia
potrebbe anche effettuarsi ospitando produttori o distributori che volessero
lasciare in temporanea dimostrazione i loro apparecchi: idea che non mi pare
malvagia, visto che quello del personal listening è il settore audio
che mi è parso in massima espansione, nelle mie recenti escursioni
monegasche.
I due Manna vogliono movimentare le proprie collezioni, non diventare
rivenditori delle case discografiche, che hanno già canali
distributivi con i quali non riuscirebbero mai ad entrare in seria
concorrenza. Mentre pensano di avere uno spazio commerciale, perché
hanno notato che, nel meridione, manca un punto vendita come il loro.
Per Raffaele il mercato dei 12 pollici per DJ è ora tornato in auge
anche fra i professionisti che sinora erano gioiosamente trasbordati al
"tuttodigitale". Inoltre, non sempre si reperiscono come file le
versioni speciali presenti - peraltro, anche in più esemplari - su un
vecchio 12 pollici.
Raffaele parlava dei 12 pollici da discoteca, ma penso che il principio
possa valere anche per Jazz e Rock.
Certo, questi sono discorsi che all'audiofilo lettore di TNT potrebbero non
interessare, quantunque vi esorto a non gettare alle ortiche tutto quanto
prodotto per far ballare i ragazzotti, specialmente se guardiamo alle
produzioni oramai di 30 o 40 anni fa ;-)
Tuttavia, innanzitutto, 12 inch vende anche un sacco di LP Jazz e Rock,
genere sicuramente più apprezzato dai lettori di queste pagine.
Inoltre - chi lo sa? - un giovane si "espone" al vinile per le sue
serate dietro la console e magari sente che effettivamente esiste una
differenza di qualità fra digitale ed analogico, e magari una volta si
siede nella saletta in fondo ed ascolta il suo primo LP di Jazz consigliato
da Carlo, e magari pensa che, in fondo, a casa potrebbe anche installare una
puntina diversa da quella per il backcueing... Vabbè corro troppo in
avanti :-)
Da quest'estate ha aperto i battenti VESUVIUS SOUL RECORDS, immerso
nel centro storico di Napoli e nei suoi caratteristici vicarielli: si
trova, infatti in vico Santa Maria dell'Aiuto, e di fronte si ritrova,
appunto, la facciata di questa chiesa monumentale, una delle tante
disseminate fra cardi e decumani della città antica.
È l'iniziativa di Francesco Campobasso,
che ha pensato di aprire un punto di ritrovo per gli amanti della musica.
È solo il punto di partenza, perché come si intuisce dal nome,
la Vesuvius Soul Records si propone anche come etichetta discografica,
potendo contare anche su uno studio di registrazione fuori città. Per
ora Francesco ha sistemato solo una piccola parte dei locali, dove ha
organizzato l'esposizione dei vinili in vendita.
Francesco vi vende solo i vinili: le birre sono per sé e per gli
amici... ;-)
Quindi, se vi trovate in visita al centro storico di Napoli, e vi piace il soul, passate a trovare Francesco: potreste trovarvi a sorseggiare una birra con altri appassionati di musica, o a sentire qualche jam session improvvisata, o ad ascoltare un estemporaneo DJ set... e, magari, indulgete anche in qualche acquisto discografico ;-)
In ogni caso, penso che a tutti noi possa interessare sapere che a Napoli ci
sono di nuovo dei "negozi di dischi" dove magari nuovamente potere
passare, in un momento di pausa della nostra frenetica vita, a sbirciare fra
gli scaffali per trovare (o ritrovare) un disco da portare a casa, magari
incontrando qualcun altro che pure passa di lì per respirare un
momento... Certo, c'è tutto il sapore della nostalgia e, forse, anche
il rischio di assecondare la fossilizzazione dei gusti musicali. Ma, magari,
l'aperitivo con gli amici, invece di organizzarlo nel chiassoso baretto al
centro, si può organizzare da Raffaele, oppure ci si può
ritrovare ad organizzare una "listening session" da Francesco...
basta accordarsi ;-)
E magari riusciamo anche a trovare quel vecchio disco che cercavamo a
vent'anni e poi abbiamo dimenticato perché presi da altro... - altra
confessione: l'ho fatto ;-)
© Copyright 2019 Carlo Iaccarino - www.tnt-audio.com
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