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Recensore: M.L. Gneier - TNT USA
Pubblicato: Settembre, 2023
Traduttore: Roberto D'Agosta
Quando, anni fa, ho iniziato a recensire prodotti hi-fi non c'erano molti esperti nel campo: c'erano Stereophile e TAS e i soliti noti che vennero e rimasero, ma tanti vennero e sparirono. Poi c'erano "quelli della carta stampata" come me e il compianto Martin De Wulf. Eravamo una comunità molto piccola di recensori di prodotti di alta fascia. Ci conoscevamo tutti e, soprattutto, apprezzavamo il nostro background, esperienza e preferenze. Da allora molte cose sono cambiate: ora ci sono decine di recensori. Infatti, ce ne sono così tanti che sono sicuro che l'impatto di ogni recensione si sia notevolmente ridotto rispetto ad anni fa. E chissà, magari è una cosa buona.
Eppure è fin troppo facile prendersi troppo sul serio quando si scrive di audio.
Vorrei parlare delle qualità che chiunque sia interessato a diventare un recensore dovrebbe avere prima di prendere in considerazione l'idea di scrivere di prodotti che non possiede. Innanzitutto, dovreste amare la musica, l'audio e la scrittura, in parti più o meno uguali. E dovreste davvero divertirvi a condividere osservazioni, piuttosto che limitarvi a discutere, criticare o difendere idee e prodotti. Infine, dovreste avere un profondo rispetto per ciò che state facendo, ovvero fare dichiarazioni potenzialmente consequenziali su prodotti nella cui realizzazione altre persone hanno sputato sangue. Dimenticatelo a vostro rischio e pericolo: ricordate che il produttore e i vostri lettori hanno molto più da perdere di voi.
Dovreste avere un sistema di riferimento che capite. Per "capire" intendo conoscerne i suoi punti di forza e di debolezza. Un grosso errore commesso da molti lettori (e molti recensori) è quello di presumere che quanto più costoso il sistema di riferimento, tanto più valida sia la recensione. Errato. Non lo è mai stato e non lo sarà mai. Credetemi quando vi dico che la maggior parte dei sistemi più costosi hanno problemi fondamentali sempre maggiori se usati come metri di paragone rispetto a un sistema più modesto. Perché? Perché invece di aumentare veramente la trasparenza, un mega sistema corre il rischio di incorrere in problemi di interazione con gli ambienti che un sistema più elementare, ma selezionato con cura, potrebbe facilmente evitare.
Tuttavia, non importa quanto semplice o complesso sia il vostro sistema di riferimento, dovreste avere (a portata di mano) gli accessori necessari per valutare qualsiasi attrezzatura che potreste recensire. Per esempio, se state pensando di recensire un preamplificatore a bobina mobile, dovreste già possedere una testina MC e il suo preamplificatore come riferimento. Nel caso in cui non abbiate un sistema simile, dovreste segnalarlo in anticipo e poi scrivere dell'esperienza che la nuova combinazione preamplificatore e testina presentano rispetto al vostro sistema esistente. Siate onesti dicendo che state confrontando mele e pere. Con "accessori" mi riferisco anche a cose come supporti per altoparlanti e cavi appropriati con i quali, ancora una volta, avete una certa familiarità...non qualcosa appena acquistato per poter completare la recensione! Anche il vostro ambiente d'ascolto richiede profonda onestà: è adatto a ciò che state recensendo? Ecco, qui sto pensando agli altoparlanti; è semplicemente improponibile recensire diffusori relativamente full-range in una stanza piccola. Quindi, rinunciate alla recensione di quei grossi altoparlanti a meno che non possiate rendergli giustizia.
Dovreste anche sapere (preferibilmente per esperienza diretta) come installare correttamente il componente che state recensendo. Certo, forse questo aspetto veniva fuori maggiormente con nastri e vinile, ma rimane comunque importante sapere come individuare un loop di massa o assicurarsi quale componente specifico si comporta male, piuttosto che concludere prematuramente che si tratta del componente sotto recensione in modo da tirar fuori dai guai il resto del vostro sistema (e le vostre capacità di configurazione...). Decenni fa, ho fatto diverse registrazioni dal vivo e successivamente ho installato bracci e giradischi che costavano più dell'acconto sulla prima casa che acquistai. Erano momenti carichi di tensione, ve lo assicuro. Tuttavia, sono grato per ogni esperienza, soprattutto quelle impegnative. Se, come recensore nuovo o esperto, incontrate un qualsiasi intoppo, provate a trovare una soluzione semplice ma, in caso contrario, contattate il produttore. Se il vostro orgoglio non ve lo consente, non meritate il privilegio di essere un recensore.
Finora, la parte facile, ora parliamo di qualcosa di più difficile; la vostra mente. Anche se otterrete qualche soddisfazione per una recensione ben scritta e ben ponderata, tenete bene a mente che non scrivete una recensione per voi ma per i vostri lettori. Non dovreste mai abbandonare questo punto di vista: state (o meglio dovreste) presentare le vostre osservazioni al fine di aiutare i lettori a determinare se un prodotto è degno della loro considerazione. Provate a farlo con il minor numero di parole possibile. Senza equivoci. Senza dilungarsi troppo o sbrodolarsi, come purtroppo è comune in tante altre pubblicazioni. Gran parte di questa abbondanza è legata al desiderio che gli ignari lettori girino pagina quante più volte possibile: più pagine visualizzate equivalgono a più apparizioni degli annunci pubblicitari e maggiori incassi per la rivista. Uno dei motivi per cui preferisco scrivere per TNT risiede nel fatto che le nostre recensioni sono presentate in modo pulito, semplice e senza pubblicità. Per questo devo ringraziare la lungimiranza dell'editore di TNT. Ora che ci penso, anche i nostri lettori dovrebbero ringraziarlo.
Chiudiamo il cerchio, tornando brevemente alle registrazioni che utilizzate per le vostre recensioni. Dovreste conoscerle. Dovreste apprezzare quali aspetti potrebbero stressare un componente in fase di recensione e rendere la registrazione meno musicale. Ricordate che proprio come non esiste un componente perfetto, non esiste nemmeno una registrazione perfetta, non importa quanto possiamo amare la musica riprodotta. Anni fa avrei detto che un recensore avesse bisogno di un sistema analogico di riferimento, ma questo non è più vero. A questo punto non c'è bisogno di discutere se sia superiore il digitale o l'analogico. Il semplice fatto è che il digitale si è evoluto fino al punto in cui la sua musicalità complessiva rimane fuori discussione. Potrei (o voi) preferire l'analogico a parità di condizioni? Ovviamente! Questa è prerogativa del recensore e del lettore e lo sarà sempre.
Torniamo al mio punto fondamentale. Un buon revisore ha bisogno di un sistema di riferimento ben conosciuto e di una raccolta conosciuta di registrazioni di riferimento. Non importa se la raccolta contiene FLAC, RTR, vinile, CD o cilindri di cera. Aggiungerei solo che non si dovrebbe usare ancora lo streaming a scopo di recensione. Senza perdite o con perdite, penso che dovreste riprodurre la vostra musica su supporti. Lo streaming presenta semplicemente (almeno a oggi) troppe variabili difficili da controllare. Spesso ascolto i file FLAC dei miei LP quando inizio la valutazione di un nuovo prodotto, ciò mi permette di mandare avanti e indietro, ancora e ancora, la musica per assicurarmi di aver notato davvero un dettaglio senza sottoporre i miei LP ad usura. Inoltre, quei file FLAC (e i file ALAC e AAC, se devo essere sincero) suonano dannatamente bene.
C'è una vecchia citazione che ritengo sia vera: "Non c'è musicista migliore di un bravo jazzista". Per un recensore, non c'è recensore migliore di un bravo recensore high-end. Questo vale per lettori, recensori, produttori, distributori, rivenditori... l'intero pantheon. Ma, mentre analizzate più attentamente quel gruppo, prendete nota di una cosa molto importante. Con la sola eccezione del recensore, tutti in quella lista fanno un investimento, hanno qualcosa da perdere. Noi, che lo meritiamo o no, galleggiamo al di sopra di tutto con poche incombenze, mentre ci trastulliamo con ottimi componenti di fascia alta. Recensire può essere un compito meraviglioso e gratificante, ma solo se si rispettano tutti coloro che mettono e si mettono in gioco molto più di noi.
Rimanete sintonizzati per la Seconda Parte dove discuterò dei pregiudizi nella progettazione, influenze e la maledizione delle moderne recensioni video.
Come sempre, specialmente ai colleghi recensori, ascoltate bene ma ascoltate felici.
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