[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]
Autore: David Hoehl - TNT USA
Data pubblicazione: Ottobre, 2017
Traduzione a cura di: Stefano Miniero
Questo pare proprio l'anno in cui sono costretto a segnalare la scomparsa di istituzioni imprenditoriali. Sono passati solo pochi mesi da quando, allontanandomi dall'usuale campo d'interesse di TNT-Audio, cioè l'audio, mi sono occupato, per una volta, della chiusura del circo dei Ringling Brothers. Adesso, sfortunatamente, devo occuparmi di una linea di prodotti ben più attinente al nostro mondo.
Nel 1933, un'azienda che fino ad allora aveva prodotto attrezzature e parti per quella che allora era la novità del momento, gli apparecchi radiofonici, fece il suo debutto nel settore discografico: iniziò producendo testine in cristallo per la riproduzione di dischi a 78 giri che, in quel momento, erano lo standard. A partire da quelle umili origini, la Shure Bros. di Chicago sarebbe cresciuta fino a diventare il maggior produttore di testine fonografiche degli Stati Uniti e, addirittura, fino a essere identificata con le testine a magnete mobile stesse. Tra le altre cose, è stata anche la prima azienda del settore a immettere sul mercato una testina stereofonica. Durante tutto questo tempo, la Shure è sempre rimasta saldamente legata alle proprie origini, continuando a fornire almeno una testina e gli stili per riprodurre i 78 giri. In anni recenti, i modelli in questione erano la testina monofonica M78S e il corrispondente stilo N78S, che erano venduti anche separatamente, in modo da adattarsi anche ai modelli Shure più diffusi, fino a coprire la tristemente scomparsa V15Vx-MR, l'ultima incarnazione della leggendaria serie traccia-tutto-sotto-al-grammo V15, introdotta nel 1964.
Bene, ora potete capire dove sto andando a parare: quell'epoca è giunta al termine. Infatti, un paio di settimane fa ho ricevuto una pubblicità via e-mail da uno dei miei fornitori di materiale fonografico, in cui mi si proponevano in liquidazione diversi articoli, tra i quali ho notato subito lo stilo N78S. Proseguendo, ho potuto vedere con sgomento che l'N78S era classificato con "non più in produzione." Non riuscendo a trovare alcuna conferma altrove, ho scritto direttamente alla Shure, ed ecco cosa mi hanno risposto:
“La produzione di M78S e N78S è cessata. Le principali ragioni sono: 1) Vendite annuali estremamente basse; 2) Il fornitore di alcuni componenti chiave della M78S non è più in attività.”
Guardate anche qui.
Ora lo sapete anche voi: dopo ben otto decenni la Shure esce dal mercato dei 78 giri, almeno negli Stati Uniti. Ma quel che è peggio, se il sito web della Shure è il riferimento, sembra che l'intera gamma di testine sia stata notevolmente ridotta: dove una volta la Shure metteva a disposizione una vasta gamma di modelli, di vario costo, adesso, cercando la M78S ne ho trovati solo sei: un modello ultra-economico; l'attuale portabandiera M97xE (auto-proclamatasi "di stirpe audiofila"), economica erede della defunta e mai troppo compianta V15Vx-MR; oltre a quattro modelli rivolti al mercato DJ.
Contrariamente a quello che potreste pensare, non intendo tornare fino alle origini della Shure ma, detto questo, io e i prodotti di questa azienda abbiamo una lunga storia insieme. La testina nel mio primo vero impianto stereo, messo insieme con due soldi quando ero all'università alla fine degli anni '70, era una Shure M91ED, che avevo ereditato insieme a un giradischi BSR McDonald. Poco tempo dopo, sostituii quel giradischi un po' smorto, che non aveva nemmeno la regolazione della velocità a 78 giri, con un usatissimo Dual 1218, che però aveva i 78 giri, ma tenni la Shure, alla quale aggiunsi uno stilo per 78 giri, anch'esso residuo di magazzino. In seguito, dopo aver flirtato brevemente con una testina Empire e una digressione un po' più duratura con delle Grado di fascia bassa, ho preso la laurea con una Shure V15-III, acquistata nel suo cofanetto originale in finto legno in stile nautico, per la modica cifra di 35 Dollari, al mercatino dell'usato di quartiere.
Appena un paio di anni dopo, mentre ero in un negozio di alta fedeltà, ne “rubai” un altro esemplare dallo scatolone dei rimasugli di una compravendita di testine. Destinata una agli LP e l'altra ai 78 giri, equipaggiate con stili Shure “78” d'occasione e montate in porta-testine separati, svolsero egregiamente il loro compito da sole e fino in fondo, durante tutto il periodo in cui la Shure interruppe la produzione della linea V15 e fino alla sua resurrezione, con la V15Vx-MR. A quel punto, passai direttamente a quel modello. Poco tempo dopo mi procurai parecchi esemplari di N78S e li ristilai con varie puntine su misura, adatte per la V15Vs. Da allora, queste sono state le mie testine principali sebbene, piuttosto stranamente, a volte abbia rilevato che le V15III mostrano una capacità di tracciamento migliore, con certi dischi.
Durante tutto questo periodo, la Stanton, anch'essa riposizionatasi sul mercato DJ da quando fu acquisita dalla Gibson, il produttore di chitarre, pochi anni fa, era una specie di standard de facto per la riproduzione dei 78 giri. Però, da bravo bastian contrario, mi piaceva e mi piace tuttora di più il suono di casa Shure. Mi rattrista pensare che la Shure non fornirà più alcuna opzione per quelli che vogliono entrare nel mondo dei 78 giri e a cui serva una testina per iniziare, né tantomeno materiale grezzo per i più esperti che vogliano sperimentare la ristilatura. Certo, i fornitori del mercato secondario, come la Jico, continueranno probabilmente a produrre stili e, infatti, uno dei miei amici collezionisti mi ha già detto che ha trovato uno stilo 78 generico, piuttosto economico, che gli piace più dell'N78S. Questo perché ha una puntina più grande, quindi più adatta alle registrazioni dell'era acustica, che sono quelle che gli interessano maggiormente.
Personalmente, non ho mai provato alcun prodotto Jico, sebbene sia cosciente del fatto che sia un'azienda rinomata, e non conosco nei dettagli gli impianti dei miei amici, ma permettetemi un richiamo alla prudenza, quando si parla di stili per i 78 giri: molti di essi, specialmente quelli più economici, non sono altro che puntine più grandi montate su normali cantilever per LP. Da amara esperienza, posso assicurarvi che questi assemblaggi non sono semplicemente soddisfacenti per la riproduzione dei 78 giri, perché i cantilever per gli LP non riescono a trasmettere sufficiente forza di tracciamento.
Perciò, date le condizioni a contorno, non raccomanderei a nessuno di cominciare ora con materiale Shure per 78 giri. Quello che raccomando caldamente a qualunque collezionista di 78 giri, che abbia già investito in prodotti di questa azienda, è fare quello che ho fatto io e agguantare i pochi ricambi rimasti ora, prima che gli avvoltoi di eBay facciano incetta delle ultime giacenze, facendo schizzare i prezzi alle stelle, esattamente come hanno fatto con gli stili da LP per la V15Vx-MR.
Scusatemi per essere stato latore di pessime notizie; solamente, per favore, ricordate che ambasciator non porta pena!
© Copyright 2017 David Hoehl - drh@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]