Fosi V3 mono - finali mono di potenza

Vedo doppio?

Prodotto: Fosi V3 mono - amplificatore finale monofonico
Costruttore: Fosi Audio - Cina
Prezzo approssimativo: 340€ la coppia, con due alimentatori da 48V/5A
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT-Audio Italia
Recensito: Ottobre, 2024

[Fosi V3 mono - vista frontale]
[English version here]

Introduzione

Non è un mistero, ormai, che io non ami particolarmente le novità sfornate a ritmo frenetico, come ci ha abituato Fosi e come avevano promesso alla nostra reporter Cora durante la visita alla loro sede in Cina. Così, dopo l'uscita dell'ampli integrato V3, del pre P3 e del ZA3 ecco pronto il V3 mono, un finale monofonico basato sul V3, con alcune caratteristiche aggiuntive.

Uno sguardo da vicino

Il V3 mono è quindi un V3 privo di manopola del volume, con un ingresso RCA sbilanciato e uno XLR bilanciato, e un selettore posteriore che consente di regolare il guadagno (+25 o +31 dB, ma fisso a +20dB sull'ingresso XLR) ovvero il quanto l'amplificatore potenzia il segnale in ingresso. Tecnicamente è simile al V3 originale, con l'aggiunta di un circuito, denominato PFFB (Post-Filter Feedback Technology, qui il white paper della Texas Instruments), che dovrebbe rendere l'amplificatore più insensibile al carico, un problema che affligge la risposta in alta frequenza di tanti circuiti in Classe D. In sostanza, si tratta di una sorta di circuito di controreazione, come si vede nello schema qui sotto.

[PFFB - Post-Filter Feedback Technology]

Volendo, si può acquistare un unico alimentatore da 48V/10A che fornisce energia a entrambi i finali mono, una comodità che risparmia spazio e cavi volanti. La mia coppia di V3 mono, gentilmente fornita da un lettore di TNT-Audio che ringrazio di cuore, era invece equipaggiata con due alimentatori separati da 48V/5A l'uno.

Le caratteristiche tecniche, relativamente alla potenza d'uscita parlano di 120 watt continui su 8Ω (e 240 su 4Ω) con una THD di 1%. Diciamo che, come al solito, accettando un tasso di distorsione più “HiFi”, la potenza scende intorno ai 100 watt. Si tratta comunque di valori impressionanti per il costo e le dimensioni, specie se si considera che la potenza di picco su 2Ω si avvicina ai 400 watt.

I tre operazionali presenti nel circuito sono sostituibili, e nell'imballo viene fornita una coppia di operazionali MUSES02. In un breve video Fosi Audio spiega come procedere alla sostituzione. Io ho tenuto gli operazionali standard, gli NE5532. Su YouTube si trovano anche dei video che comparano il suono dei V3 utilizzando sia i MUSES02 che gli Sparkos SS3602. Si tratta di una sorta di moderno tube rolling che altera - in un modo o nell'altro - il suono dei finali. Volendo, si possono montare altri operazionali compatibili, tipo OPA2604, OPA2134PA, OP249, AD827, RM4559, LM4562, LME49720HA etc.

La prima produzione di finali V3 mono era invertente, occorre contattare la casa madre col numero di serie per capire se i vostri lo siano. Quelli acquistati dal 2 agosto 2024 in poi sono non invertenti. In ogni caso, basta una qualunque traccia test (ad esempio quelle del Focal CD che ho recensito qualche tempo fa) per capire se la fase è corretta o invertita, nel caso basta invertire la polarità dei cavi lato diffusori.

[Fosi V3 mono - inside view]
Fosi V3 mono - vista interna con tanti ottimi componenti! Click sull'immagine per una foto ad alta risoluzione

Ho testato i V3 mono a confronto con una coppia di ZA3, sempre di Fosi, e coi consueti ZeroZone IRS2092. Ho usato gli ingressi RCA sbilanciati, col guadagno posizionato su +31dB. Non ho notato differenze col guadagno impostato a +25dB.

[Fosi V3 mono - vista posteriore]

Vedo doppio?

L'integrato V3 mi aveva ottimamente impressionato, ritenendolo, al momento, il migliore integrato compatto in Classe D tra quelli che ho ascoltato finora, sicuramente superiore al fratello “maggiore” (in termini di ingombri) ZA3. I finali V3 mono confermano la bontà del progetto ed escono vincitori da un confronto testa a testa, a parità di condizioni (stessa alimentazione), con i fratelli ZA3.

Le differenze sono più o meno le stesse rilevate nel confronto tra integrati: l'impostazione timbrica è sostanzialmente identica, e non potrebbe essere altrimenti visto che i circuiti sono molto simili, ma la struttura del layout circuitale dei V3 regala sempre qualcosa in più: il suono è globalmente più equilibrato, coeso e raffinato. La prima differenza che salta all'orecchio è la gamma bassa: profonda, potente e articolata quella dei V3 mono, meno profonda e anche leggermente fuori tempo quella dei ZA3, sempre leggermente in ritardo sul resto. Come la solito, la gamma bassa si rivela essere il campo dove gli amplificatori fanno più fatica, perché maggiore è la richiesta energetica. Non ho una spiegazione del perché il V3 se la cavi meglo, visto che chipset e alimentatore sono identici, ma resta il fatto che la differenza è evidente.

In gamma medio-alta il suono degli ZA3 è leggermente più artificiale, ha un che di elettronico che nei V3 mono è quasi del tutto assente. Questo tocco di artificiosità si sente in particolare sulle voci e su certe percussioni, abbastanza povere di struttura armonica. La gamma alta a tratti sembra più chiusa nei ZA3, mentre coi V3 mono è precisa, ricca di dettagli e, globalmente, più naturale. Questo può essere imputato alla presenza del circuito PFFB nei V3, che dovrebbe garantire una risposta più estesa in alto, indipendentemente dal carico. Il fatto è che però questa differenza c'era anche col V3 integrato, che era sprovvisto di tale circuito di feedback.

Dal punto di vista dinamico la prestazione dei due contendenti è sostanzialmente simile, con un piccolo vantaggio per i V3 in gamma medio-alta, ma niente di eclatante. Più evidente invece la differenza in termini di stage riprodotto: coi V3 mono il suono è grande, esteso nelle 3 dimensioni spaziali, mentre con gli ZA3 resta un po' confinato nello spazio tra i diffusori. Anche con gli integrati si verificava lo stesso strano fenomeno.

In conclusione, e immagino sia la domanda che in tanti si stanno ponendo, come si comportano i V3 mono rispetto agli ZeroZone? Mi aspettavo che la differenza fosse più piccola, perché il suono dei V3 mono è di fatto poco criticabile, ma una volta ricollegati gli ZeroZone non c'è stata partita, sia in termini timbrici, che di immagine o dinamica. Mentre coi V3 mono il desiderio di alzare ancora il volume non è una necessità, con gli ZeroZone è un tentazione troppo forte, per via della facilità di emissione del messaggio sonoro. Non credo sia una questione relativa alla differenza di potenza, perché realisticamente non ho portato i V3 mono al loro limite naturale...è che arrivati a un certo livello di pressione sonora - parlo di picchi di 100dB nel punto d'ascolto, sia chiaro - con i V3 ci si ferma, sostanzialmente appagati, mentre con gli ZeroZone verrebbe voglia di esagerare.

Osservazioni & lamentele

  1. Non è male l'idea di rendere il guadagno regolabile tra 25 e 31 dB sull'ingresso RCA (ma fisso a 20dB sul bilanciato), onde adattarsi a situazioni diverse. Sia a 25 che a 31dB, durante le mie prove, i V3 hanno scaldato un bel po', niente di drammatico, ovviamente, ma tanta potenza in un cabinet così piccolo si fa sentire, anche se sembra ben ventilato. Quel che è strano è che l'integrato V3 stereo non scaldava così tanto. E sì, scaldano di più degli ZA3, aiutati da un cabinet più spazioso.
  2. Continuo a trovare insensata la possibilità di collegamento bilanciato, perché nessuno in questa fascia di prezzo utilizza sorgenti bilanciate.
  3. Due alimentatori, due finali, tanti cavi! Mi chiedo se sia davvero così complicato mettere tutto dentro un unico cabinet, fare un finale stereo puro e semplice, senza ingressi XLR. Oppure, volendo suddividere gli ingombri, perché non realizzare un unico cabinet per i finali e un unico alimentatore esterno?
  4. Dal punto di vista sonoro, come è ovvio che sia, la parentela con il V3 integrato e gli ZA3 è forte, trattandosi di circuiti molto simili, basati sullo stesso chipset TPA3255. Tuttavia i V3 vincono su tutta la linea. Non c'è area dove gli ZA3 si fanno preferire.

Disponibilità

I V3 mono sono disponibili nei soliti store online, sia su Amazon (al momento appaiono come “non disponibili”), su Aliexpress che sul sito Fosi Audio. Su Aliexpress talvolta si riesce a spuntare un prezzo più basso, ma esiste il rischio di dover pagare la dogana.

Conclusioni

Finalmente Fosi Audio ha capito che due integrati (gli ZA3) da usare come finali mono è una cosa priva di senso, ecco quindi questi V3 mono, semplici da usare e ben suonanti, molto ben suonanti. Per circa 300€ ci si porta a casa due finali mono potenti, dinamici e trasparenti, quanto mai ci si aspetterebbe per una cifra così bassa. Parliamoci chiaro: per 300/350€ non solo non esiste una coppia di monofonici che ci si avvicina, ma neppure un finale stereo che possa anche solo lontanamente competere, anche perché, in verità, per questa cifra nessuno riesce a mettere in commercio dei prodotti analoghi, a parte ZeroZone, che appartengono però a una categoria a sè stante. Quindi...brava Fosi, dopo due delusioni (P3 e ZA3) un nuovo prodotto che suona dannatamente bene.

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