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Pre & finale JE Audio VL20 - VS70

[preamplificatore bilanciato JE Audio VL20
]
[amplificatore di potenza bilanciato JE
Audio VS70]

L'approccio bilanciato al suono valvolare high-end?

[English version]

Prodotto: Amplificatori e preamplifcatore JE Audio VS70 e VL20
Costruttore: JE Audio - Hong Kong
Costo: VL20: 1880 €, VS70: 2000 €. (YMMV)
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Settembre 2010
Traduttore: Roberto D'Agosta

Solitamente per le mie recensioni mi concentro sulla fascia medio bassa del mercato, ma in questo caso mi sono spostato di uno o due gradini più in su per una coppia prodotta dalla JE Audio, con base a Hong Kong: questo articolo è sui loro pre e amplificatore bilanciati VL20 e VS70, rispettivamente.

Entrambi questi oggetti fanno una certa impressione ancora prima di connetterli e farli suonare: quando il corriere mi ha messo nelle mani una grossa scatola ho pensato che contenesse entrambi i componenti, quindi potete immaginare il mio stupore quando è tornato al suo furgone per prenderne un altro più o meno delle stesse dimensioni. Non esagero nel dire che è stato un discreto sforzo portare le due scatole su per le scale per poterle finalmente aprire. In questi giorni in cui i commercialisti sorvegliano come aquile tutti i costi e la plastica è il modo più economico per alloggiare componenti hi-fi non è facile trovarsi tra le mani un oggetto di hi-fi che possa trovare spazio in una nave da guerra.
Sia il VL che il VS entrano con onore in questa categoria: niente pannelli di alluminio mentre alcuni dei pannelli laterali sono spessi 9 mm! Entrambi sfruttano un'idea progettuale che serve a raffreddarli e tenere le valvole protette: fanno infatti uso di quello che io definisco "disposizione a camino"; lo chassis è progettato come una ciambella quadrata, cioè con un buco al centro; le valvole escono da questa apertura e quindi non possono essere rotte ed è difficile andargli addosso. Il calore prodotto si alza dall'apertura producendo quindi un flusso di aria fredda dal basso come in un camino: per aiutare questo effetto convettivo entrambi sono sollevati da piedini enormi che li tengono quasi 30 mm al di sopra del piano di supporto. Pesanti griglie metalliche sopra le aperture significano che le valvole sono ben protette e non possono essere toccate né da piccole dita investigatrici né da animali incuriositi. Un ulteriore vantaggio di questa progettazione è la rigidità aggiuntiva prodotta dall'avere due "muri" invece che uno: sono abbastanza convinto che potrebbe passarci sopra una macchina senza danneggiarli. Di quali altri componenti, specialmente valvolari, si può dire lo stesso?

Le finiture sono di qualità molto alta: i lati leggermente incurvati rappresentano un tocco di qualità molto bello. Tuttavia non sono molto convinto del loro aspetto complessivo: il grosso bassorilievo sulla parte frontale con la scritta "BALANCED TUBE AMPLIFIER" ha un aspetto un po' troppo "industriale" per i miei gusti. Detto questo è difficile costruire qualcosa di così grosso e robusto mantenendolo anche intrigante nell'ambiente domestico. Entrambi sono costruiti badando principalmente alla praticità piuttosto che all'estetica anche se di certo non si può dire che siano brutti. Chi decida di comprarli però avrà bisogno di un mobile molto robusto dove alloggiarli ed essendo entrambi alti più di 170 mm, dovrà inoltre stare attento che entrino tra i piani. Dovrei aggiungere che entrambi si sistemano bene su ripiani hi-fi standard e dovete stare attenti solo all'altezza tra i diversi ripiani.

Il VL20 offre tutte le opzioni che dovrebbero essere incluse in qualsiasi preamplificatore di questa qualità: potete scegliere tra 4 ingressi bilanciati o sbilanciati (RCA). Mi sarebbe piaciuto ci fosse un telecomando anche se il potenziometro è molto silenzioso e dà una sensazione molto positiva e di fluidità all'uso. Quello che ottenete in cambio del vostro denaro si può leggere facilmente dalle specifiche:

C'e ovviamente una grossa quantità di idee e ricerca nella progettazione e costruzione del VL20: la disposizione interna è pressoché perfetta. Il tutto, non solo lavora molto bene, ma dà anche una buona sensazione di confidenza: non ci sono rumori strani nell'accendere il VL20 perché questa delicata fase viene controllata da circuiti ritardati che accendono o spengono i relay al momento giusto.

Una storia simile si potrebbe raccontare del VS70: un circuito a partenza dolce fa in modo che non ci siano mai rumori inviati ai diffusori; il relay d'uscita non si accende se non quando, dopo un paio di minuti, le valvole sono propriamente riscaldate. Anche le altre specifiche tecniche sono impressionanti:

Questo è quello che la JE Audio ci dice del VS70 sul suo sito:

L'amplificatore di potenza VS70 è basato su un'idea che segue abbastanza fedelmente il progetto dell'amplificatore di potenzza monoblocco VM60: a parte il fatto che il VS70 fa uso di valvole a più bassa potenza, il progetto ricalca il DBFT del VM60.

Operando in configurazione bilanciata si eliminano il rumore elettromagnetico raccolto dai cavi e questo, Insieme alla migliorata linearità del DBFT, produce un suono trasparente con immagini tridimensionali localizzate un paesaggio acustico naturale. I segnali d'ingresso single-ended possono, attraverso le prese RCA non bilanciate, trarre beneficio dalla operatività bilanciata.

L'operatività bilanciata completa si raggiunge usando il DBFT come mostrato nel diagramma di seguito: i segnali di INPUT positivo e negativo sono prima portati allo stadio d'ingresso formato da 2 12AX7/ECC83. Ognuna di queste contiene due piccoli triodi di segnale nello stesso rivestimento di vetro: in questo modo il primo stadio è formato da quattro piccoli triodi di segnale configurati in maniera tale che il primo stadio amplifichi i segnali d'ingresso e due coppie di segnali di feedback in maniera estremamente ordinata.

Il secondo stadio è formato da una 6DJ8/ECC88 che serve ad amplificare ulteriormente il segnale del primo stadio e mostra una piccola impedenza d'uscita per pilotare lo stadio d'uscita. Quest'ultimo fa uso di 2 EL34 e un trasformatore d'uscita bilanciato. I segnali di feedback sono presi a coppia cosicché l'accurato bilanciamento sia mantenuto sempre.

La prima coppia di segnali di feedback è presa dalle uscite del secondo stadio. Un piccolo feedback è usato in maniera tale che la larghezza di banda, l'impedenza d'ingresso siano migliorate e la distorsione ridotta. Questo piccolo feedback determina anche il guadagno dei primi due stadi combinati. Una seconda coppia di segnali di feedback è presa dalle uscite del trasformatore: di nuovo un piccolo feedback è usato per incrementare la larghezza di banda e diminuire la distorsione e l'impedenza d'uscita di tutto l'amplificatore.

D'altra parte, alla JE AUDIO sono state impiegate molte ore per selezionare le migliori valvole sul mercato in base alla loro stabilità operazionale e ai loro pregi sonori: tutte le valvole sono rodate per almeno 50 ore prima di determinare le loro caratteristiche elettriche per trovare la compagna adatta.

Non sono certo un progettista di amplificatori valvolari, tantomeno un esperto, ma questo mi sembra diverso dalla semplice progettazione di sistemi valvolari che mi è capitato di incontrare in passato. E tuttavia la prova può venire solo da un ascolto diretto: come suona la coppia VL20/VS70? Per ascoltarli usando le loro connessioni bilanciate ho usato il DAC Harmony DA9 (con uscite bilanciate) alimentato da un Logitech Squeezebox modificato e i miei diffusori open baffle che fanno uso degli altoparlanti Goodmans 201.

Come al solito ho lasciato il sistema a riscaldarsi per un po' prima di iniziare un ascolto serio: non so quanto questo possa aver aggiunto alla mia bolletta della luce, ma c'era una bella atmosfera calda attorno al mio mobiletto hi-fi. Detto questo, nessuno dei due amplificatori è mai diventato troppo caldo e il "caminetto" funziona bene.

La prima impressione che si ha del suono è che viene prodotto senza apparente sforzo: la musica semplicemente fluisce dai diffusori senza che sia necessaria alcuna spinta. Il palcoscenico è semplicemente gigantesco: in realtà in una o due delle traccie che ho suonato, appare anche troppo grande poiché qualcosa delle dimensioni di un sassofono (Scott Hamilton in "Nocturnes & Serenades") sembra essere smisurato! D'altra parte questo significa che le orchestre appaiono in scala reale e di grosso impatto. La Sinfonia 1812 è stata decisamente la migliore riprodotta da un sistema hi-fi che io abbia mai avuto modo di ascoltare. All'inizio questa mancanza di sforzo può far apparire il suono di questi amplificatori come soffice ma dopo un po' ho realizzato che era infatti la mancanza di qualsiasi durezza piuttosto che un difetto nel riprodurre i "bordi" delle note. Il suono è splendidamente trasparente e i più piccoli dettagli sono abbastanza riconoscibili: con un'immagine così grande c'è tanta "aria" e spazio tra tutti gli strumenti e questo aiuta di certo a percepire i più piccoli dettagli.

Il senso del tempo è perfetto, l'impatto del basso buono e la parte alta dello spettro molto chiara senza neanche avvicinarsi al divenire stancante: tutto quello che ho fatto suonare attraverso questa catena di componenti è stato godibile e particolarmente musicale anche se devo dire che probabilmente preferisce il jazz, la classica, l'acustica e similia (cioè musica più "rilassata") al rock. Questo è uno di quei suoni che permette all'ascoltatore di sedersi, rilassarsi, godersi la musica e non pensare troppo a lungo da quale sorgente stia proveniendo. Spesso parliamo di diffusori che "spariscono", ma durante questa recensione, non avessi avuto il mobiletto e quelle due gigantesche casse d'argento di fronte a me avrei detto che tutto il sistema era sparito, non solo i diffusori!

L'immagine non è così netta come il meglio in questo campo che mi sia capitato di ascoltare e mi chiedo se questo punto non potrebbe essere migliorato usando la mia solita tecnica di mettere tutto su piattaforme di granito con i tripodi DD: ma in questo caso non c'è abbastanza spazio tra i vari ripiani per eseguire questa operazione! Ovviamente, se avessi tenuto con me questi amplificatori, mi sarei preso la briga di ottimizzare completamente la loro sistemazione e credo che questo avrebbe risolto alcuni dei problemi dell'immagine.

Inoltre ho messo insieme il VS70 con l'eccellente preamplificatore KingRex Preference che ho recensito qualche mese fa. La combinazione suona molto bene ma non raggiunge quel livello di fluidità che ho sperimentato con il VL20! Ho quindi provato quest'ultimo come pre per il Virtue Audio TWO, producendo comunque un suono molto buono, ma in questo caso stiamo decisamente parlando di altra fascia di prezzo. Sembra che sia la sinergia tra il VL20 e il VS70, oltre i pregi dei singoli componenti, che realmente permette a entrambi di esprimersi al meglio.

Ho molto apprezzato il suono del VL20 e del VS70: penso che si trovino a loro agio con diffusori più efficienti dei miei mentre sospetto che potrebbero essere un sogno a occhi aperti con i vostri altoparlanti a tromba preferiti. Per chiunque voglia un'amplificazione valvolare, mi permetto di suggerire che per la loro qualità, i loro circuiti innovativi, e la loro prestazione sonora accattivante, questi componenti dovrebbero essere degli eccellenti sfidanti in questa fascia di prezzo. Prendendo in considerazione le loro qualità costruttiva e sonora, mi spingo a dire che sono anche un affare: questa combinazione produce un suono che non ho mai ascoltato prima. La mancanza assoluta di sforzo con cui il suono fluisce nel sistema verso i diffusori mi ha fatto dimenticato dell'"hi-fi" spingendomi verso la musica. Questo dovrebbe essere il vero punto d'arrivo di ogni sistema, e per questo raccomando caldamente la combinazione VL20/VS70. Infine, penso che questa combinazione possa dare il meglio in una stanza più larga, con diffusori più grossi e su un tavolinetto più grande!

© Copyright 2010 Nick Whetstone - nick @ tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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