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Prodotto: diffusori Mummy
Produttore: hORNS di Auto-Tech
Distributore per l'Italia: Joseph Szall - Telefono: 348/7119755 - Email: joeszall@alice.it
Prezzo: 4.000 sterline - Convertitore di valuta - il prezzo può variare
Recensore: Mike Cox - TNT UK
Data della recensione: Gennaio, 2016
Traduttore: Roberto Felletti
Stanchi dei soliti altoparlanti inseriti nei soliti cabinet in legno? Se è così, non dovete cercare altrove: i diffusori hORNS.PL Mummy di AutoTech non hanno certamente un aspetto convenzionale. Essi utilizzano, come “guscio” esterno, un composto sagomato in vetroresina dotato di smorzamento interno multistrato, per ridurre al minimo le coloriture. Le Mummy sono più efficienti rispetto ai diffusori tradizionali (96 dB / 1 W / 1 m) e presentano un carico di 8 Ω, adatto pressoché a qualsiasi amplificatore, dai valvolari da pochi watt ai comuni prodotti a stato solido. Non sono predisposte per il bi-wiring e pesano 30 kg ciascuna; una bella sfida portarle su per due rampe di scale.
I woofer da 12" (30 cm), il cui progetto prevede l'utilizzo di membrane molto leggere, sono dotati di magneti potenti, ideati per fornire una “formidabile” riproduzione dei transienti. I cabinet hanno un caricamento reflex tramite due sbocchi posteriori ciascuno, per cui, auspicabilmente, i bassi dovrebbero essere caratterizzati da un'adeguata profondità, per non parlare dell'efficienza dei trasduttori. Le frequenze superiori sono gestite da tweeter a compressione da 1" (2,5 cm) abbinati a guide d'onda specifiche, sviluppate appositamente per le Mummy, che assomigliano a delle JMLC (o trombe sferiche). Le Mummy sono disponibili in una varietà di colori standard; la coppia recensita era verde, anche se a me sembrava più un verde British racing (tonalità di verde utilizzata per la verniciatura delle auto da corsa inglesi - NdT)). I diffusori sono forniti di griglie, con attacco magnetico, per i woofer; per la recensione sono state tolte.
Vista ravvicinata di un diffusore Mummy
Ho iniziato l'ascolto delle Mummy collegandole agli amplificatori MySound Cube, valvolari che fanno uso di valvole EL84. Questo abbinamento ha funzionato benissimo e ha suonato come nessun altro impianto che ho sperimentato ha mai fatto! Se non avete ancora letto la recensione dei Cube, allora potete trovarla qui: My Sound Cubes. Ho anche fatto una prova con i miei Stereo 50 e Stereo 20 e, infine, ho collegato l'amplificatore integrato 300B SET, acquistato a buon prezzo dalla Cina circa otto anni fa. Questo amplificatore impiega valvole ECC83 ed ECC82 per il guadagno di tensione, e per pilotare i diffusori usa un'unica 300B come valvola d'uscita. Da quando mi sono procurato l'amplificatore, ho sostituito tutte le valvole e ho migliorato sia l'alimentazione sia i condensatori di accoppiamento.
Gli amplificatori valvolari a triodi single ended di bassa potenza hanno fama di avere un suono morbido e un basso lento. La loro impedenza di uscita è alta in confronto a quella degli amplificatori a stato solido e pertanto, se abbinati a diffusori inadatti, possono produrre un basso morbido e impreciso. Perlopiù, ero interessato a scoprire quanto bene le Mummy potessero funzionare con l'amplificatore 300B. Quando i diffusori sono progettati per essere efficienti, un limite tipico è la larghezza di banda. Il basso, solitamente, ricade dove essa è ristretta; in base alla mia esperienza, si può avere l'efficienza oppure un basso profondo, ma non entrambi. Oltretutto, questa è la prima volta in cui ho a che fare con altoparlanti a compressione, con caricamento a tromba, inseriti in un diffusore commerciale; quindi, con le Mummy c'è parecchio da esplorare.
Ho trascorso molto tempo con questi diffusori, pilotandoli con vari amplificatori tra quelli che possiedo. Hanno funzionato tutti molto bene, anche i moderni modelli in classe D. Le Mummy non sono un carico difficile per gli amplificatori; il 300B è stato in grado di operare senza doversi preoccupare di restare a corto di potenza. Con esso, il basso resta, finora, il migliore che abbia mai ascoltato con un amplificatore di questo tipo. Il suono, in gamma bassa, è dettagliato e ben equilibrato con quello che esce dalle trombe. Ascoltando Dave Brubeck e l'album Ken Burns Jazz, trattasi di alcune registrazioni dal vivo dei primi anni '50 del secolo scorso, il risultato è meravigliosamente equilibrato. Tutti gli strumenti hanno lo stesso peso con un ritmo che è pressoché ciò che ci si aspetta.
Vista posteriore di un diffusore Mummy che mostra il doppio sbocco reflex
Con molti diffusori, quando si abbassa il volume il suono può collassare rendendo l'esperienza d'ascolto molto meno interessante. Usando le Mummy con l'amplificatore 300B, il bilanciamento e il palcoscenico restano invariati a qualsiasi livello del volume, per cui potete godervi quella sessione di ascolto in tarda sera senza disturbare i vicini. Con registrazioni moderne, ben realizzate, quali quella di David Watkin che esegue le Suite per violoncello di Bach su etichetta Resonus Classics, in versione download nel formato FLAC 24 bit - 96 kHz da HDTracks, le Mummy permettono alla musica di esprimersi in tutto il suo splendore. Il palcoscenico è ampio e profondo, con il timbro pieno del violoncello trasposto fedelmente.
Attualmente, dispongo di una nuova configurazione analogica che vede la mia solita accoppiata Garrard 401/Rega RB1000 dotata di una testina MM Rega Carbon (l'affare del secolo). Lo stadio phono è un Encore 7 Eggshell PS-5 e l'insieme, con le Mummy, ha funzionato alla grande. La testina Rega Carbon, talvolta, può suonare un po' veloce; tuttavia, il PS-5 fa in modo che essa suoni correttamente la maggior parte delle volte e, con le Mummy, la combinazione è molto ben equilibrata. Mettendo sul piatto l'album So long so wrong di Alison Krauss & Union Station, su vinile 180 g di produzione MFSL, la musica ha esibito tutta la sua vitalità e la sua dinamica, con l'incantevole voce di Alison Krauss. L'aspetto più sorprendente è stato l'apparente ottava extra del basso, anche a volume ridotto.
Con l'impianto giusto, le Mummy suonano in maniera splendida, rivelando la qualità della sorgente; per permettere a questi diffusori di dimostrare tutte le loro potenzialità occorre una sorgente digitale, nonché un amplificatore, di un certo livello. Recentemente, ho notato che le sorgenti digitali si stanno avvicinando alla qualità del vinile; la disponibilità di registrazioni in alta definizione, ben realizzate, e la presenza di DAC in grado di gestirne la qualità ha elevato di un gradino gli elementi multimediali digitali. Con le Mummy, una buona amplificazione valvolare e una configurazione analogica discreta, in base alla mia esperienza il divario con le sorgenti digitali è di nuovo aumentato.
Nel tentativo di costruire un diffusore con altoparlanti a compressione e trombe, più un grosso woofer, utilizzando un Reckhorn DSP-6 come crossover digitale, ho scoperto che le trombe proiettavano in avanti il palcoscenico, rispetto ai diffusori. Sembrava quasi che i musicisti sedessero in grembo all'ascoltatore. Con le Mummy, il palcoscenico dà una maggiore sensazione di naturalezza, estendendosi oltre la larghezza dei diffusori e, con alcune registrazioni, anche nello spazio dietro di essi.
Gli opuscoli pubblicitari delle Mummy affermano che c'è una “formidabile riproduzione dei transienti” e, con alcuni dischi, è proprio così. La grancassa presente nell'album Killing Me Softly (1973), di Roberta Flack, ha un bel colpo. Con l'album Buenavista Social Club, i complessi ritmi delle percussioni sembrano molto reali.
Gli hORNS.PL Mummy non sono diffusori timidi e non passano certo inosservati in una stanza. Sono alti (1.232 mm) e larghi (447 mm), sebbene non così profondi come si potrebbe pensare (308 mm); per questo motivo dominavano il mio, non troppo ampio, ambiente d'ascolto. Dovrebbero essere posizionati distanti dalle pareti laterali e da quella posteriore, per consentire agli sbocchi reflex di funzionare correttamente. La stanza non dovrebbe essere di dimensioni inferiori alla mia (4 m x 5 m). Le Mummy non hanno preferenze in tema di amplificatori; con tutti quelli che possiedo hanno suonato bene, perfino con i valvolari 300B da 8 W per canale. Il suono era ottimo anche con alcuni amplificatori sperimentali in classe D. È difficile dire quale amplificatore sceglierei se possedessi una coppia di questi diffusori, è solo una questione di gusti individuali. Se fossi messo alle strette, opterei per i 300B poiché la gamma media è così chiara e quella alta così armoniosa e delicata.
Se non avete dimestichezza con altoparlanti a compressione che alimentano trombe, allora noterete che il suono è particolare, diverso da quello di normali tweeter e midrange a cupola. Nel caso usaste amplificatori valvolari di bassa potenza, dovreste ascoltare le Mummy; esse permettono veramente all'amplificatore di esprimersi al meglio. Se, poi, siete amanti del vinile, allora consiglio caldamente un ascolto; vale la pena uscire di casa e percorrere quel paio di chilometri in più.
© Copyright 2016 Mike Cox - mike@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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