Prodotto: Diffusori Norh 9.0
Produttore: nOrh - Tailandia
Prezzo approssimativo:$ 2.500 USD - Euro
Recensore: Stefano Monteferri
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TNT Audio torna a parlare di nOrh, e questa volta lo fa con il prodotto di punta della gamma dei diffusori acustici,
il modello 9.0. Come ricorderete se avete letto la recensione delle
piccole nOrh 4.0 su queste stesse pagine, l'azienda condotta
da Michael Barnes, ubicata in Tailandia, si contraddistingue per le sue scelte progettuali e costruttive del tutto singolari.
D'accordo, ormai sono diversi i costruttori che vendono direttamente al pubblico tramite il web, inviando i propri prodotti
in tutte le parti del mondo.
Bisogna però riconoscere che la filosofia costruttiva dei diffusori nOrh resta un caso unico, dal momento che utilizza la foggia ed il materiale utilizzato per la costruzione dei tamburi tradizionali Thai come
cabinet dei suoi diffusori.
Come risultato dell'operazione, si ottengono diffusori dall'estetica singolare ed intrigante, che non mancano di
suscitare curiosità ed ammirazione da parte di chiunque, e che si propongono come elemento "attivo"
dell'arredamento della propria abitazione.
Al di là del lato estetico, non va però dimenticato l'aspetto più tecnico: i cabinet così prodotti
risultano incredibilmente solidi, a tutto vantaggio della pulizia e dell'intellegibilità del suono.
Esigenze di "sublimazione del concetto", nonchè di reperimento di materia prima
(leggi tronchi d'albero) in quantità e foggia adeguata, hanno spinto Michael Barnes ed il suo staff tecnico
a valutare l'utilizzo di nuovi materiali. Alla fine, alla nOrh hanno preso la propria decisione: gli obiettivi estetici e
tecnici prefissati sarebbero stati raggiunti utilizzando, come materiale per la costruzione del cabinet del proprio modello
di punta (e non solo), il marmo! Oh si, avete capito bene: il cabinet delle nOrh 9.0 è scavato da un blocco di marmo e presenta uno spessore di ben cinque centimetri (!).
Assurdo? Folle? Tremendamente efficace! Ed a Michael piace pensare che, un qualche giorno in un lontano futuro, qualcuno possa ritrovare tali indistruttibili cabinet quali reperti archeologici, di foggia così particolare, a testimonianza dell'abilità della nostra civiltà.
Impossibile non restare impressionati da un manufatto così atipico e curato: quasi scioccante al primo impatto, ad un'analisi più approfondita rivela un sapiente mix di tecnica ed artigianato, innovazione creativa e tradizione, e risulta dotato di un fascino del tutto particolare. Mettetele nel salotto buono, e catalizzeranno l'attenzione di chiunque capiti a farvi visita. Non so se ci siamo capiti, qui siamo di fronte ad una una piccola opera d'arte...
Gli Scanspeak "Revelator" |
Abbiamo già accennato alla costruzione del cabinet, ricavato scavando un blocco di marmo, e che si presenta sordo e rigido in modo pressochè assoluto. Appoggiatevi sopra l'orecchio mentre il diffusore suona, e non udrete praticamente alcun rumore ne avvertirete moti vibrazionali (!). Se a questo aggiungete che la conformazione utilizzata scongiura l'insorgere di onde stazionarie all'interno del diffusore, otterrete un quadro ancora più completo sull'accuratezza posta nella realizzazione del cabinet.
Anche il pannello frontale, sul quale sono montati gli altoparlanti, è stato realizzato in marmo e, successivamente, rivestito in vera pelle. I piedini di appoggio, in numero di quattro per motivi di stabilità, sono in acciaio e dotati di oppurtuni spessori per la "messa in piano" del diffusore. Acciaio lavorato al laser anche per la struttura della griglia frontale, mentre a protezione degli altoparlanti vengono utilizzate cordicelle realizzate in seta naturale Thai applicate manualmente.
Eh, come dite? Gli altoparlanti utilizzati? Beh, tenetevi forte, perchè le nOrh 9.0 utilizzano componenti che sono tra i migliori (e costosi!) della produzione mondiale: tweeter Scanspeak 9900, meglio noto come "Revelator", ed il nuovo woofer 15W/8530K00, anch'esso insignito della Scanspeak del titolo di "Revelator". È finalmente chiaro che si tratta di diffusori a due vie e che, come il modello 4.0 già recensito, presentano il condotto di accordo reflex collocato sulla "coda" dei diffusori stessi.
Il filtro prevede l'utilizzo di componenti controllati e selezionati a mano. I condensatori sono prodotti dalla Multicap e le bobine del tipo avvolto in aria. Per le 9.0, è stato adottato un taglio del terzo ordine alla frequenza di 3000Hz. Il cablaggio interno dei diffusori, curiosamente realizzato con un'architettura molto simile a quella proposta nel nostro progetto DIY "TNT tripleT", utilizza esclusivamente argento ad alta purezza, e tutte le saldature sono state effettuate utilizzando il medesimo materiale. Inoltre, lo stesso è stato effettuato in modo da poter facilmente escludere il filtro passivo e rendere così possibile la multiamplificazione attiva con crossover elettronico. Questo consentirebbe di ottenere, secondo la nOrh, il massimo in termini di prestazioni musicali, in quanto un filtro passivo, seppur ben realizzato, non fa altro che introdurre distorsioni e limitazioni più o meno avvertibili. La soluzione di casa nOrh si chiama Multiamp, ed è stata specificamente progettata per questo scopo: basta utilizzare una coppia di questi amplificatori, dotati di livello di uscita regolabile e filtro elettronico selezionabile tra 2000/2500/3000Hz, ed il gioco è fatto! Naturalmente, è possibile utilizzare il Multiamp anche come "normale" amplificatore.
I connettori sono ovviamente quattro per diffusore e dotati, molto intelligentemente, di morsetti di serraggio con testa a dado esagonale, così da poter essere stretti in modo sicuro con una semplice chiave inglese. L'efficienza che scaturisce dal progetto, che dovrebbe attestarsi sugli 84-85dB, non è elevata. Piuttosto sorprendente, considerato l'utilizzo di un woofer da 13 cm, il dato relativo alla risposta in frequenza riferito all'estensione in gamma bassa: ben 30Hz a -3dB (!). Valore eccessivamente ottimistico? Lo verificheremo nel corso della prova di ascolto. Ah, dimenticavo: questi "bookshelf", che viaggiano racchiusi in un ingombrante doppio contenitore, pesano sballati la bellezza di oltre 70Kg (!) la coppia, quindi pensateci bene prima di collocarli sui vostri mobili inglesi del 1800... Le dimensioni? Espresse in centimetri, 35x38x50 rispettivamente per larghezza, altezza e profondità.
Lo chiarisco subito, così non se ne parla più: siamo di fronte ad una coppia di diffusori dalle caratteristiche musicali di livello qualitativo molto elevato.
Una vista dall'alto delle nOrh 9.0 |
L'estensione in frequenza è sorprendente e, a dispetto dell'utilizzo di un woofer di soli 5 pollici (circa 13 centimetri), risulta notevolissima e allineata, ad orecchio, con quelle che sono le dichiarazioni della casa, che parlano del notevolissimo valore di 30Hz a -3dB (!). Tale prestazione, oltretutto, è stata ottenuta senza l'utilizzazione di alcun particolare sistema di caricamento, ma tramite l'adozione di un consueto sistema di accordo in bass-reflex, cosa che ha permesso di mantenere ottime doti in termini di velocità.
Il basso risulta così sempre estremamente controllato, immanente quando il messaggio musicale lo prevede, e senza che vi sia traccia di eccessiva asciuttezza, ma anzi caratterizzato da una piacevolissima morbidezza di fondo (controllo e morbidezza sono doti che difficilmente riescono a convivere). Complice l'estrema rigidezza e conformazione del cabinet, il mediobasso è pulito, agile e trasparente, magnificamente fuso con la splendida gamma media, a partire dalla quale la prestazione timbrica appare calda, fluida ed estremamente musicale, con una pressochè totale assenza di grana. A guadagnarne è la riproduzione di voci e strumenti, sempre estremamente levigata e tuttavia morbida e vellutata come raramente capita di ascoltare. Tale caratteristica, unita ad una coerenza tonale eccellente e priva di gradini e/o incertezze, rende la riproduzione musicale estremamente equilibrata e l'ascolto assolutamente scevro da qualsiasi fatica di ascolto.
Il comportamento è piuttosto omogeneo, e le nOrh 9.0 si lasciano ascoltare con estrema soddisfazione (amplificazione permettendo) sia a basso che ad alto volume. È tuttavia innegabile che le maggiori soddisfazioni le forniscono all'ascoltatore quando si ascolta a volume medio e alto, situazione in cui mostrano una pulizia esemplare proprio dove non è raro che altri diffusori vadano in crisi per motivi di rigidità strutturale del cabinet, che risuona inquinando la riproduzione del messaggio musicale.
In un contesto di tale vellutata musicalità, il rischio è quello di veder mortificati elementi quali l'introspezione e il dettaglio. E invece le nOrh eccellono anche da questo punto di vista, dimostrandosi pulite e abilissime nel riproporre all'ascoltatore anche le informazioni più minute e recondite. Scavano nella musica fino a portare alla luce tutti gli elementi che compongono le architetture dei suoni, e lo fanno con una dolcezza ed un'accuratezza sorprendenti, all'interno di un contesto fluido e musicale fatto di calore e trasparenza. Già, perchè le 9.0 sanno essere così selettive e trasparenti che seguire i virtuosismi degli esecutori diventa di estrema semplicità, senza che si debbano fare particolari sforzi di concentrazione.
In termini di dinamica, da un due vie da supporto dotato di un woofer da 13 cm. e di efficienza bassina, non mi aspettavo francamente grossi risultati. Ed invece, la prestazione sfoderata dalle nOrh 9.0 risulta estremamente gratificante in tal senso, e la cosa mi ha sorpreso al pari delle citate capacità di estensione in gamma bassa. Il contrasto dinamico c'è tutto, e contribuisce non poco a ricreare quella sensazione di realismo che è propria dei grandi diffusori acustici. È chiaro che non stiamo comunque parlando di un grosso diffusore acustico ad elevata efficienza, ma credo di potervi assicurare che, abbinando questi singolari "tamburi marmorei sonanti" ad un energica amplificazione (diciamo un buon 100W ad alta corrente dalle ottime capacità di pilotaggio), non vi troverete a rimpiangere altre soluzioni in tal senso. In poche parole, l'emozione è assicurata!
In ultima analisi, a proposito di emozioni, parliamo della ricostruzione dell'immagine virtuale. Qui la prestazione è straordinaria, e perfettamente un grado di simulare una squadra di muratori pronti ad abbattere le pareti di casa vostra! :-) Larghezza, altezza, profondità... stiamo parlando di concetti che diventa difficile persino misurare. Molto semplicemente, i diffusori scompaiono e resta solo la Musica a farla da padrone. La Musica, densa e materica, che magicamente si materializza con tutte le sue componenti architetturali un po' dappertutto, anche nei luoghi meno prevedibili. Questa magnifica sensazione di mancanza di compressione e di libertà, insinua nell'ascoltatore quel senso di naturalezza che appaga e rilassa, senza più alcun tipo di ossessione conseguenza della ricerca millimetrica del miglior posizionamento in ambiente dei diffusori. Non credo sia necessario dire altro.
Per finire, mi sento di segnalare un'ultima caratteristica della quale non ho ancora fatto menzione, in quanto difficilmente definibile se non con un concetto che riconosco essere poco esaustivo ed esplicativo: la "classe". E quando parlo di classe, intendo dire quel qualcosa che, in un certo senso, esula da ogni parametro di valutazione, ma che si avverte in modo chiaro e riconoscibile. Quel modo di raccontare la musica all'ascoltatore con tutti i particolari e le sfumature che la compongono, senza tuttavia urlarla in alcun modo. Quella grazia e quell'autorevolezza che, assieme, catturano l'interesse dell'ascoltatore affascinandolo e convolgendolo...
L'elegante versione in marmo bianco |
La collocazione dei morsetti di collegamento dei cavi di potenza, soprattutto se terminati con forcelle, non rende agevoli le frequenti operazioni di collegamento e scollegamento, ed avrei anche preferito una maggiore distanza tra gli stessi. Per l'utilizzatore medio che, diversamente dal recensore, non dovrebbe essere assillato da operazioni ripetitive di questo tipo, si tratta comunque di un lieve fastidio facilmente sopportabile. Ancora, l'utilizzo di quattro piedini di appoggio rigidi rende un po' laboriosa la messa in piano dei diffusori, ma credo che, considerato il peso degli stessi, adottarne solo tre non avrebbe garantito adeguate caratteristiche in termini di sicurezza e stabilità.
Prima di tutto lo spazio in profondità. Le nOrh 9.0, non presentano particolari criticità in termini di
posizionamento, però sono profonde mezzo metro ed hanno il condotto di accordo collocato posteriormente,
ragion per cui dovrete assicurarvi di avere spazio sufficiente per la loro collocazione in ambiente.
I supporti, da preferire di altezza compresa tra i 60 e 70 cm., è devono essere solidi e molto pesanti alla base,
altrimenti potreste trovarvi con un bel buco nel pavimento.
Della sensibilità non elevata abbiamo già parlato, ragion per cui regolatevi di conseguenza anche in funzione dell'ambiente di ascolto. Se non è di dimensioni esagerate, una cinquantina di watt "ad alta corrente"
di elevata qualità possono andare già bene. Però vi avverto: i nOrh 9.0 sono diffusori che
fanno venire una gran voglia di alzare il volume di ascolto... :-)
Sottolineo il concetto di qualità: con amplificazioni non all'altezza delle magnifiche capacità espressive di questi diffusori, si rischia di limitarne le possibilità e banalizzarne le prestazioni complessive. Voglio essere chiaro fino in fondo, perchè altrimenti si può rimanere delusi dal risultato finale: pur avendo espresso un suono di buon livello un po' con tutte le amplificazioni provate, gli eccellenti risultati sonici che vi ho riportato sono stati ottenuti in unione con una coppia composta dal preamplificatore AM Audio A-5, che ho avuto a disposizione in prova nello stesso periodo, ed l'ormai ben noto amplificatore finale della stessa casa A-50 Reference! Attenzione quindi...
Musicalità, morbidezza, accuratezza, velocità, dinamica, realismo, immagine, classe... confesso di aver letto più volte la recensione delle nOrh 9.0, convinto di aver esagerato con le lodi e ben deciso a limitare entusiasmi e valutazioni. Tuttavia, non ho potuto far altro che confermare quanto scritto in precedenza.
Alla nOrh, con la realizzazione del modello 9.0, si sono prefissi l'obiettivo di realizzare il diffusore a due vie meglio suonante in assoluto. Francamente, non ho idea se siano riusciti nel loro intento oppure no: le variabili in gioco sono talmente elevate, che lo stilare una classifica "oggettiva" in tal senso risulta, a mio avviso, pressochè impossibile. Tuttavia, al termine di quella che è stata una prova di ascolto estremamente interessante, mi sento di esprimere un giudizio che però è, badate bene, del tutto soggettivo: le nOrh 9.0 in marmo sono complessivamente i migliori diffusori a due vie da supporto che abbia mai avuto l'opportunità di ascoltare!
Un sentito ringraziamento a Michael Barnes, presidente della nOrh Loudspeaker Company, per averci concesso in prova le eccellenti nOrh 9.0 oggetto di questa prova.
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