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Prodotto: Diffusori Tekton Design ENZO XL e subwoofer CINEMA
Produttore: TEKTONDESIGN
Prezzo: 1.900 e 1.000 dollari, rispettivamente - Convertitore di valuta - il prezzo può variare
Recensore: Todd Bromgard - TNT USA
Pubblicato: Novembre, 2017
Traduttore: Roberto Felletti
Nel 2013 recensii, sempre per TNT-Audio, i diffusori ENZO, di Tekton Design, restandone favorevolmente colpito. Eric Alexander è il motore della Tekton Design, e quando ho letto che aveva sviluppato i diffusori ENZO XL ne ho richiesto una coppia in prova. L'affabile, e sempre paziente, Alexander ha accolto la mia richiesta, inviandomi anche un subwoofer CINEMA giusto per divertimento.
I diffusori ENZO XL sono dei grandi due vie e mezza da pavimento. Ciascun cabinet contiene due woofer da 25 cm e tre tweeter, disposti in asse. Tutti gli altoparlanti sono a emissione frontale, insieme a due ampi sbocchi reflex. Dietro, sono presenti dei connettori di elevata qualità. I diffusori sono alti e misurano circa 120 x 30 x 40 cm. La risposta in frequenza (dichiarata) è compresa tra 30 Hz e 30 kHz; l'efficienza è elevata: 96,5 dB. La finitura degli ENZO XL è disponibile in una vasta scelta di colori o di legni.
Il subwoofer CINEMA utilizza un grande altoparlante da 45 cm, pilotato da un amplificatore BASH da 300 WRMS, alloggiato in un cabinet che misura 84 x 50 x 66 cm. Con i suoi 99 dB è super-efficiente, e la risposta in frequenza (dichiarata) va da 19 Hz a 200 Hz. La regolazione della frequenza di taglio e del volume permette una facile integrazione con i diffusori principali. Come per gli ENZO XL, anche il subwoofer CINEMA può essere rifinito in fabbrica su vostre specifiche.
I diffusori ENZO XL e il subwoofer CINEMA formano, insieme, un vero sistema di diffusione largabanda per poco più di 3.000 dollari, direttamente a casa vostra dalla fabbrica.
Per pilotare gli ENZO XL ho utilizzato un amplificatore integrato Pass Labs INT 150. La sorgente era un giradischi Origin Live Resolution con braccio Illustrious, equipaggiato con testina Soundsmith MIMIC Star. Lo stadio phono era un Jolida JD9, pesantemente modificato.
I diffusori ENZO XL sembrano pressoché identici agli ENZO, a parte gli altoparlanti e i cabinet, di dimensioni maggiori; ecco il motivo per cui sono denominati XL. Se ci sono altre differenze, esse sono interne. I cabinet della coppia in prova erano splendidamente rifiniti in verde salvia, un colore che avevo scelto affinché i grandi diffusori si integrassero più facilmente nell'arredo della mia stanza. È bello poter scegliere altri colori oltre al solito nero, e credo che sia un aspetto che possa piacere a molti.
Il mio ambiente di ascolto è relativamente piccolo (3,5 x 4,5 m circa) ed è aperto sul resto della casa, il che rappresenta una serie di dure sfide. I diffusori che solitamente occupano la mia stanza sono dei monitor Usher 718, dei quali mi piacciono la seducente gamma media e la trasparenza dell'estremo superiore. Però sono dei piccoli due vie con un unico woofer da 16,5 cm, che ha difficoltà, nella mia sala di ascolto, a generare una risposta adeguata nell'estremo inferiore.
Ho condotto degli esperimenti con grandi diffusori multi-altoparlanti, in grado di generare un'adeguata risposta nell'estremo inferiore, ma ho riscontrato che la sistemazione di diffusori di grandi dimensioni in una stanza piccola è problematica; questo perché diffusori simili, dotati di più altoparlanti dello stesso tipo, non hanno semplicemente il tempo necessario per amalgamare il suono in un'onda sonora coesa. Ma gli ENZO XL hanno un ampio raggio di dispersione e hanno funzionato alla grande nel mio ambiente di ascolto, a una distanza di 2,5 m. Inoltre, gli sbocchi reflex frontali permettono di posizionare i diffusori più vicino alla parete di fondo, il che è un vantaggio quando lo spazio sul pavimento è ridotto.
Un'altra considerazione sull'installazione. I diffusori ENZO XL hanno un'efficienza elevata, e sono in grado di gestire potenze elevate. Possono essere pilotati con valvolari da pochi watt oppure con amplificatori a stato solido di grande potenza; la scelta spetta a voi. Il mio Pass Labs INT 150 si è rivelato un partner ideale.
La ristampa Classic Records di Witches Brew è un tour de force audio, ma gli ENZO XL sono riusciti a gestire ogni singola nota senza difficoltà. La musica non ha mai suonato compressa, e ho potuto distinguere facilmente gli strumenti, anche durante i crescendo e i passaggi più impegnativi. I triangoli tintinnavano chiari e precisi, senza mai suonare troppo vivi o risaltare. Il suono era equilibrato, e tweeter e woofer sembravano ben integrati. Anche a distanza ravvicinata, non sono riuscito a percepire discontinuità tra i tweeter e i woofer.
I diffusori ENZO XL non sono prodighi di bassi, come capita con certe auto che senti a tre isolati di distanza. Dispensano le basse frequenze con giudizio, e vi ricorrono solo quando è il caso. Ad esempio, la profonda voce baritonale di Tony Joe White, in Homemade Ice Cream, non ha mai suonato impastata né più grande di quella reale, e non ho riscontrato evidenti rimbombi di frequenze né enfatizzazioni.
Tuttavia, quando il tipo di musica richiedeva il basso profondo, gli ENZO XL erano pronti a tirarlo fuori. Ho ascoltato Stadium Arcadium, e sono convinto di non avere mai sentito i Red Hot Chili Peppers suonare così bene. Il basso di Flea era profondo e intonato. Potevo sentire le singole note e seguire facilmente il giro di basso. Con alcuni diffusori il basso è appena accennato, ma con gli ENZO XL veniva riprodotto distintamente.
La precisione timbrica è uno dei punti di forza dei diffusori ENZO XL. Gli scostamenti di tonalità o la precisione timbrica diventano evidenti quando si ascolta un pianoforte ben registrato. Ho ascoltato il Concerto N°1 per Pianoforte di Beethoven, suonato da Glenn Gould, senza riscontrare imperfezioni. In generale, direi che i diffusori ENZO XL sono caratterizzati da una tonalità piena, con una gamma media densa e completa che fa risaltare la musica. Ne ho avuto un'altra dimostrazione ascoltando I'm a Fool to do Your Dirty Work, degli Steely Dan. Verso la fine di questo brano c'è un sassofono che suona forte a centro palco; con i diffusori ENZO XL, la tonalità del sax era proprio quella che doveva essere.
Lo ammetto, ho un debole per i diffusori in grado di riprodurre un palcoscenico tridimensionale realistico, con precisione millimetrica. Mi piace quando i diffusori non danno l'impressione di essere la sorgente sonora e la musica sembra provenire da qualsiasi altra parte, e non da una coppia di diffusori collocati nella stanza. In base alla mia esperienza, i diffusori di piccole dimensioni sono quelli che riescono a ricreare meglio questa sensazione. I diffusori di dimensioni maggiori tendono a evidenziare altri aspetti, quali quelli di cui abbiamo parlato: estensione in frequenza, tonalità e dinamica. Tuttavia, gli ENZO XL mi hanno sorpreso, diventando più “invisibili” di quanto mi sarei aspettato da diffusori così grandi.
L'ampio palcoscenico è... ampio, e si estende oltre i limiti dei cabinet. L'immagine centrale è estremamente stabile e resta sospesa tra i diffusori, come se provenisse da un diffusore centrale nascosto. La profondità è ricreata particolarmente bene. L'album At Swim, di Lisa Hannigan, comprende il brano Anahorish, che l'artista canta “a cappella”, accompagnata da un coro. Tutte le voci sembrano provenire dal centro, tra i due diffusori ENZO XL, ma la voce della Hannigan è in primo piano, mentre il coro sembra arretrato di tre metri, o più, dietro i diffusori.
Ho provato il subwoofer CINEMA, con gli ENZO XL, nel mio ambiente di ascolto, come parte di un impianto analogico a due canali, largabanda, estremo. L'integrazione del subwoofer CINEMA con gli ENZO XL non ha richiesto molto tempo, e dopo avere regolato frequenza e volume in modo appropriato, la combinazione ENZO XL/subwoofer CINEMA ha prodotto il suono più coinvolgente che abbia mai sentito a casa mia. In passato avevo già usato dei subwoofer, ma mai uno così grande e potente. Stiamo parlando di un subwoofer con un altoparlante da 45 cm e 99 dB di efficienza, pilotato da un amplificatore BASH da 300 WRMS! Questo bestione ne muove di aria! Sono rimasto sbalordito dalla quantità di informazioni, presente nella parte inferiore dello spettro audio, che veniva tralasciata, finché non ho collegato il subwoofer CINEMA.
Le mie sessioni di ascolto sono cominciate con alcune colonne sonore. La prima è stata quella del film Uomini di Gloria, del 1989, con Matthew Broderick. La colonna sonora comprende la sublime musica di James Horner con l'Harlem Boys Choir, insieme a una pletora di cannonate, colpi di moschetto e soldati in marcia. Tutto quanto è stato registrato con sorprendente realismo. L'accoppiata ENZO XL/subwoofer CINEMA mi ha inchiodato alla poltrona, come quella vecchia pubblicità delle cassette Maxell, che domandava «È reale o è Maxell?»
Ho apprezzato così tanto quello che ho ascoltato, al punto che ho scelto un'altra colonna sonora a tema bellico dallo scaffale: Full Metal Jacket, di Stanley Kubrick. Il rumore dei passi dei marines in marcia e il suono prodotto dal rullare dei tamburi erano spettacolari. Posso solo immaginare come suonerebbe un impianto 5.1 realizzato con diffusori ENZO XL e subwoofer CINEMA. Ma l'emozione uditiva prodotta dall'abbinamento ENZO XL/subwoofer CINEMA si ha solo quando si iniziano ad ascoltare colonne sonore ed effetti speciali. Il semplice ascolto della musica è comunque altrettanto coinvolgente, specialmente con il rock e derivati.
Who's Next, degli Who, è l'album di rock classico definitivo. Ne possiedo una prima edizione su etichetta Decca, master realizzato da Doug Sax, e la qualità audio è molto buona, specialmente per un disco rock. Quando ho ascoltato il disco con l'accoppiata ENZO XL/subwoofer CINEMA, ho potuto apprezzare la musica in un modo nuovo. Le percussioni di Keith Moon suonavano selvagge e viscerali, e i rapidi giri di basso di John Entwistle non avevano mai suonato così fragorosi. Ho alzato il volume e sono riuscito ad ascoltare gli Who senza distorsioni percepibili. In certi casi non c'è niente che possa sostituire grandi woofer che “pompano”.
Revelator, della Tedeschi Trucks Band, è un altro esempio di disco rock ben suonante, con il virtuoso della chitarra Derek Trucks e l'angelica voce di Susan Tedeschi. Il gruppo, al completo, consta di tredici membri, e quando tutti suonano la pressione sonora generata dall'abbinamento ENZO XL/subwoofer CINEMA nella mia stanza è simile a quella che ho sperimentato solo nei concerti dal vivo. I mini-monitor, semplicemente, non possono competere.
E se gli effetti speciali non interessano e non si ascolta musica a volumi particolarmente elevati? Ebbene, ho riscontrato che la musica restava comunque sempre più coinvolgente con il subwoofer CINEMA collegato, anche quando le registrazioni non avevano un basso profondo. Credo che fosse dovuto alla capacità del subwoofer CINEMA di “riempire” la stanza. The Trinity Sessions, dei Cowboy Junkies, è stato registrato nella Church of the Holy Trinity a Toronto (Canada). La registrazione inizia con alcuni secondi di silenzio, in attesa che il gruppo cominci a suonare. Il silenzio sembra riecheggiare dalle pareti della chiesa, cominciando a definire i confini dello spazio interno. Poi i musicisti iniziano a suonare, rivelando nitidamente l'ambiente in cui la registrazione è stata effettuata. Con il subwoofer CINEMA inserito, l'effetto era più pronunciato; senza, era pressoché impercettibile.
Riassumendo, considero gli ENZO XL dei diffusori dal suono equilibrato e neutro, senza coloriture evidenti. Sono facili da sistemare in ambiente e ricreano un palcoscenico credibile, con una buona larghezza e un'eccellente profondità. Inoltre, sono efficienti e in grado di gestire potenze elevate. Il subwoofer attivo CINEMA è un prodotto la cui qualità è da riferimento, in grado di scendere veramente sotto i 20 Hz, un'aggiunta alla godibilità di tutto ciò che ho ascoltato. Non conosco nessun altro sistema di diffusori largabanda che, per 3.000 dollari, offra le prestazioni dell'accoppiata ENZO XL/subwoofer CINEMA. Si tratta di prodotti fantastici, che consiglio senza riserve.
© Copyright 2017 Todd Bromgard - todd@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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