Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 6/7/2024 - 13/7/2024

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  1. Naim (ampli e CD)
  2. Problema sibilo nell'ascolto dell'impianto
  3. Preamplificatore e classe D Zero Zone
  4. Non tutte le librerie vengono per nuocere!
  5. Biamplificazione attiva
  6. Scelta diffusori
  7. Upgrade impianto
  8. Ho visto anche degli audiofili felici

Naim (ampli e CD)
Buongiorno Lucio,
pensavo che dopo essere stato l'audiofilo felice del
vol. 972, me ne sarei rimasto tranquillo lasciando spazio ai giovani (ho passato i 65). Senonché, stamattina, vado subito a consultare l'amata rubrica della posta e trovo la nuova lettera di Marco, dove si parla anche degli amplificatori Naim. Mi è dunque tornata la voglia di intervenire...
Premesso che ascoltare di persona è il minimo sindacale, vorrei aggiungere alle tue risposte che amplificatori (integrati o pre + finale) ne ho cambiati veramente tanti, ma la dinamica, la precisione, la spazialità del Supernait 3 non le avevo mai riscontrate. Fatica di ascolto? Pari a zero anche a volumi sostenuti, anzi! Più giri verso destra la maledetta manopola del volume e più il Supernait ti ringrazia! Naturalmente, ma spesso tanti lettori se ne dimenticano, la qualità delle incisioni gioca un ruolo fondamentale: ad es. una stampa sbilanciata su alti taglienti è impossibile da addomesticare. Nella mia ultima lettera parlavo anche dell'intenzione di sostituire il lettore CD: effettivamente è arrivato il Naim CD 5si, e qui vorrei portare il mio contributo.
Miglioramento notevolissimo rispetto al pur buon Cambridge, soprattutto in termini di musicalità e scena sonora, d'altronde un po' di orecchio in tanti anni me lo sono fatto! La cosa stranissima, vista la qualità e la serietà del marchio, è che quasi subito nell'ascolto di alcuni cd, sia originali che masterizzati, si sono manifestati dei problemi quali salti rapidissimi nella riproduzione, "scariche" quasi come un vinile elettrostaticamente carico, fino allo stop nella riproduzione. Il mio rivenditore lo ha subito inviato all'assistenza in Emilia (complimenti per la gentilezza e la professionalità), non riscontrando alcun difetto hanno comunque sostituito, in garanzia, la parte meccanica. Riavutolo a casa, sono ricominciati gli stessi, identici problemi anche dopo aver controllato tutto l'impianto elettrico di casa, come consigliatomi nella disperazione del caso! Giuro, non sto inventando nulla!!! Torno dal rivenditore e finalmente un cd manifesta anche lì, nella sala di ascolto, qualche problemino (per la cronaca "In a glass house" dei Gentle Giant). A questo punto decido drasticamente di rimettere mano al portafoglio per la dovuta differenza e mi porto a casa il Rega Saturn MK3: nessun problema ed un lettore ancora migliore del Naim. Conclusione: il negoziante procede ad ulteriori controlli senza esito ed alla fine lo rivende ad un signore perfettamente soddisfatto dell'acquisto e che a tutt'oggi non ha riscontrato il benché minimo problema.
Immagino, Lucio, che non ti sia mai capitato niente di simile!
Un caro saluto a te e a tutti i lettori.
Gian Mario - E-mail: gm.roggeri (at) gmail.com

LC
Caro Gian Mario,
grazie per il feedback sulle amplificazioni Naim, a riprova del fatto che di leggende (errate) è piena la rete. Per quanto riguarda invece il tuo lettore Naim ti confermo che è la prima volta che sento di un problema simile. Magari c'è qualche difficoltà a leggere alcuni CD, ma chiaramente è un difetto. Io temo che ormai i progettisti HiFi realizzino i lettori CD giusto per accontentare una ristretta fascia di mercato, visto che la maggior parte della musica oggi si ascolta principalmente in streaming. Questo potrebbe portare a una progettazione meno attenta di quanto dovrebbe essere. Un problema simile si è verificato con il Rega Apollo, pare a causa di un software di gestione della meccanica, sviluppato da terze parti, che era affetto da qualche bug. Sono felice che il tuo Saturn invece legga tutto senza problemi e che al contempo ti regali un suono migliore del Naim CD5si. Vista la differenza di prezzo tra i due, è il minimo sindacale, direi!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Problema sibilo nell'ascolto dell'impianto
Caro Direttore, la voglio intanto ringraziare per tutto il lavoro che svolge e che io seguo sempre con molto interesse ogni settimana da tantissimi anni. È passato molto tempo dall'ultima email in cui le chiedevo consigli sul rinnovo del mio impianto. Torno a disturbarla per un problema che mi si presenta da qualche anno e che non riesco a risolvere. Il mio impianto è composto da:

Quando ascolto, soprattutto i dischi in vinile, ma delle volte succede anche con l'ascolto della musica liquida e addirittura con il solo amplificatore in standby, si genera un sibilo in riproduzione che disturba in maniera importante la riproduzione. Faccio presente che questo problema era comparso anche con il vecchio amplificatore Audio Analogue Puccini SE con scheda phono interna e giradischi Project. Avendo una Grado Red che leggevo molto sensibile ai disturbi e interferenze, ho cambiato e per un periodo il disturbo è scomparso. Ora si è ripresenta più invadente di prima senza un motivo, ho solo inserito il pre phono Lehmann nella catena audio. I cavi sono tutti di qualità Van den hul e audioquest e NACA5 Naim di potenza.
Ultima informazione, ho portato il mio Naim da un mio amico che ha lo stesso giradischi Rega e pre Lehmann e il tutto funziona in modo ottimale.
Mi scuso se non sono riuscito ad essere molto sintetico, e la ringrazio tantissimo per eventuali consigli su come risolvere questo problema.
Con rinnovata stima.
Basilio - E-mail: solong (at) inwind.it

LC
Caro Basilio,
proverei ad escludere settorialmente i possibili colpevoli. Ad esempio, eliminerei il Bluenode, scollegandolo dalla rete e dall'impianto. Proverei anche a spegnere il modem WiFi. Poi controllerei in quali situazioni si verifica il sibilo, se ci sono degli orari dove accade più di frequente o se si verifica quando in casa c'è acceso qualche altro dispositivo elettrico/elettronico (lampade alogene, condizionatori etc.). Quando si presenta il sibilo staccherei tutto lo staccabile (anche il frigorifero) e lascerei in funzione solo amplificatore e una sorgente per volta. C'è sicuramente qualcosa che inietta nel sistema una qualche forma di disturbo elettromagnetico. Non sarà facile, ma procedendo per eliminazioni successive sono sicuro che ne verrai a capo! Potrebbe anche essere qualcosa che viaggia nella tua rete elettrica, ma di questo mi preoccuperei in un secondo momento. Fai gli esperimenti che ti ho elencato e sentiamoci di nuovo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Preamplificatore e classe D Zero Zone
Buongiorno Direttore,
vorrai perdonarmi se ritorno col medesimo argomento, ma sto tentando di ottimizzare il suono già di per sé bello degli zanzaroni. Ho provato, come da tuo suggerimento, la sezione pre dello Yamaha as 2100 sui medesimi, e va bene. Tuttavia gli preferisco - sia pur di poco - il pre Vincent SA 31. Preferisco "quel" genere di suono, forse meno nitido ma più ricco. Quindi mi e ti chiedo, sostituire il Vincent con un pre di buona qualità, tipo un AR usato (anche solo rca senza xlr) o un altro che tu possa immaginare adatto alla circostanza, potrebbe migliorare sensibilmente il suono? Il rapporto costo/beneficio (restando entro i 2 k) è giustificabile oppure voglio investire il pre di una responsabilità che non potrà mai avere?
Teniamo conto che già così sono molto contento del suono e che non modificherò la catena ulteriormente.
Grazie ancora e perdona la mia insistenza.
Giovanni E-mail: giovamanti (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
ho capito che vuoi le valvole a tutti i costi, quindi mi arrendo :-) A questo punto direi che per fare un salto qualitativo sensibile un buon Audio Research usato potrebbe decisamente essere adeguato. Valuta anche Manley o Conrad Johnson qualora desiderassi un suono leggermente più tubey. A me gli Audio Research sono sempre piaciuti molto, forse proprio perché hanno un suono preciso, dettagliato e rifinito che non concede troppo all'eufonia. A mio parere sarebbe sbagliato contaminare la precisione e la trasparenza degli ZeroZone con qualcosa di arrotondato e scuro. Quanto alla responsabilità del futuro pre puoi stare tranquillo, gli ZeroZone se la sono cavata egregiamente anche con pre di livello molto alto, non saranno certo i finali a fare da collo di bottiglia per le performance del tuo impianto.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Non tutte le librerie vengono per nuocere!
Buongiorno direttore,
in risposta al
Vol. 1075 di posta mi ero messo in ricerca di alcuni diffusori da lei consigliatemi. Proprio durante la ricerca mi sono imbattuto nell'usato (a un prezzo irrisorio, 100€) in dei diffusori che avevo preso precedentemente in considerazione più che altro per l'idea di utilizzarli come monitor (in alcuni casi vengono usati anche in questo contesto) per i miei piccoli lavoretti audio (sono un batterista). I diffusori in questione sono i Mission LX-2 e una nota rivista on-line inglese ne parlava molto bene proprio dopo aver fatto alcune prove con i sopraccitati diffusori collocati in libreria. Insomma, seppur non rientrassero in quelli da lei consigliati, per ascoltare il mio istinto e per l'irrisorio prezzo li ho acquistati, gli ho messo degli I-Cone alla base, puntati verso il punto d'ascolto ed Inseriti nel mio Set-up (Rotel RA-1520, Marantz SA-KI Pearl Lite, Pro-Ject Xpression III/Ortofon 2M Red e Ortofon 2M Blu, Teac W-780 R, Teac T-R 400) nonché nella stanza della nuova casa dove è collocata la libreria a parete di cui parlavo nel già citato volume di posta 1075. Bang! (permettetemi l'immagine onomatopeica) perché sono rimasto piacevolmente e positivamente sorpreso!!!
Certo in questo contesto si saranno persi per strada dei parametri (ma non pretendo certo una scena “esoterica" tantomeno un “nero infra-strumentale”), e non sarà una collocazione degna del purismo HiFi, ma questi diffusori (perlomeno nel mio set-up) suonano, diamine se suonano! Buoni i medio-alti, un tweeter che non stanca mai e ovviamente per le dimensioni che hanno dei bassi dignitosi. Il tutto per le mie orecchie risulta molto equilibrato e godibile. Ora mi resta solo da disaccoppiare con un marmo il giradischi dalla libreria (eh sì, lo so che non andrebbe collocato sullo stesso piano dove poggiano i diffusori, ma onestamente non sta dando grossi problemi). Insomma mi sto godendo la musica senza troppi fronzoli, nonché un salotto funzionale ed accogliente ricco di libri, fumetti, vinili, CD, casette, DVD e quant'altro . Per cui evviva!!!
I miei saluti.
Roberto - E-mail: mastgra (at) hotmail.it

LC
Caro Roberto,
due audiofili felici in una settimana sola, un record! Gli LX-2 erano dei diffusori assolutamente dignitosi e non esattamente primo prezzo, visto che viaggiavano intorno ai 300/350€ la coppia. Averli trovati a 100€ è stato un bel colpo di fortuna. La libreria è sempre un mezzo disastro, io credo che si li ascoltassi in campo libero capiresti quanto meglio possano suonare. Non c'è bisogno di supporti ad hoc, realizza due pile di libri alte 60/70 cm, lascia loro un po' di spazio attorno e potrai intuire cosa ancora potrebbero dare questi piccoli diffusori. Io non dico che in libreria i diffusori non si possano mettere, dico solo che si perde un buon 50% di ciò che possono fare. E più è raffinato il diffusore e più il castigo è insopportabile.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Biamplificazione attiva
Salve sig. Lucio, mi chiedevo se era possibile rendere attive le mie IPL S4tl, costruite con tanto amore (adoro la linea di trasmissione) biamplificarle in classe d e collegarle direttamente, con un cavo professionale ad un buon dac/pre/streamer Bluetooth (altro consiglio che mi piacerebbe chiederle) ci sono kit adatti ai miei diffusori e soprattutto di buona qualità che non costino un rene?
Mi scusi non avendo mai preso contatto e letto molto forse ho chiesto troppo.
Saluti,
Alessandro - E-mail: alexbottari (at) outlook.it

LC
Caro Alessandro,
per biamplificare le tue IPL devi ovviamente rimuovere il crossover passivo e dotarti di un crossover elettronico, sul quale poi impostare le frequenze di taglio degli altoparlanti e regolare i livelli. Non esiste un crossover attivo specifico per i tuoi diffusori, naturalmente, ma conoscendo le frequenze di taglio, un qualunque crossover andrà benissimo. Anzi, potrai divertirti a sperimentare piccole variazioni nell'incrocio tra i driver. Le scelte più sensate, visto che non costerebbero una cifra spropositata, sono da cercare nei cataloghi Behringer (es. CX2400) e MiniDSP, che offre diversi modelli molto interessanti. Anche Dayton Audio ha qualche modello che potresti considerare. Per quanto riguarda la sorgente, ci sono tante opzioni possibili, a partire dai fact-totum di Cocktail Audio, passando per i vari Camdridge Audio, BlueSound e Wiim. Molto, ovviamente, dipende dal budget e dalla versatilità d'uso che ti serve.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta diffusori
Gentile Direttore buonasera,
qualche mese fa chiesi consiglio per un impianto più semplice possibile (amplificatore streamer connesso a un giradischi - oltre che alla televisione - e diffusori da pavimento da inserire nella casa in via di ristrutturazione. I lavori finalmente volgono a conclusione.
L'amore maggiore è per la musica jazz, ma mi trovo molto frequentemente ad ascoltare generi molto diversi. La mia intenzione era quella di acquistare qualcosa che garantisse la maggiore fruibilità del sistema Hi Fi e perciò la scelta è caduta su prodotti con tecnologia Bluos. In questi giorni ho acquistato per via di una promozione interessante Roksan Attessa streamer e Roksan Attessa turntable spendendo circa 1800 euro. Vorrei adesso non sciupare tutto con dei diffusori sbagliati. In molti suggeriscono le Monitor Audio ma sono molto voluminose e preferirei qualcosa di dimensione più contenuta. Il budget è 1000-1300 euro max. Precedentemente mi aveva consigliato i diffusori della Argon Audio 55 mk2 che sarebbero di costo nettamente inferiore (e quindi ben vengano!!) ma è una combinazione appropriata con l'amplificatore Roksan o sono casse "sottodimensionate"?! Le Indiana Line DIVA 5 sarebbero meglio?! O debbo forse osare qualcosa di più e andare su diffusori da 1300-1700 euro?! Focal, Sonus Faber?! Le Monitor Audio Silver 200 vedo che hanno buone dimensioni, potrebbe esser questa la cassa giusta? Purtroppo, so che storcerà la bocca, non ho modo di ascoltare quasi nessuna di queste alternative.
Allego la pianta del salotto di 19 m2 dove andrei a posizionare l'impianto (A ampli, T turntable).
Un caro saluto e grazie per la pazienza,
Andrea - E-mail: calabro.frusa (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Andrea,
io credo che le Argon non siano assolutamente sottodimensionate, visto che non sfigurerebbero neppure in impianti ben più impegnativi. Semmai, l'unico dubbio è che le Alto 55 non esistono più, rimpiazzate da una nuova versione che non ho ancora avuto modo di ascoltare. Non sempre le nuove versioni di un prodotto suonano meglio delle precedenti (esempio: Elac Debut 1 contro Debut 2) pertanto sospenderei il giudizio. Dovessi trovare qualche rimanenza di Alto 55 prendile pure senza esitare. Altrimenti una torre tra quelle da te elencate andrebbe benissimo, cui eventualmente aggiungere qualche modello Totem da cercare nell'usato. La stanza non pone, apparentemente, grossi vincoli, per cui non mi preoccuperei troppo delle dimensioni dei diffusori, mi pare tu li possa tenere abbastanza distanti dalle pareti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade impianto
Buonasera spett. direttore, sono da poco in possesso di un impianto hi fi composto da amplificatore Denon pma 2500 ne, lettore cd Denon pma 1700ne e diffusori Proac DT8, cavi di potenza Sommercable blue, cavo segnale Equinox 8. L'impianto si sente veramente bene, ma volevo un consiglio da lei per quanto riguarda l'amplificatore, se fosse il caso di cambiarlo e avere ancora più qualità per sfruttare al massimo i diffusori o investire su una ciabatta filtrata e un buon cavo di alimentazione per l'ampli, ad ogni modo la ringrazio anticipatamente per qualsiasi consiglio.
Michele - E-mail: mikrossi (at) alice.it

LC
Caro Michele,
per un serio upgrade lascerei perdere ciabatte e cavi d'alimentazione - sui quali, tra l'altro, non forniamo più consulenza da tanti anni - e penserei a un amplificatore di livello più elevato, da cercare in casa Naim, Musical Fidelity, Primare e simili. Bisognerebbe, prima di tutto, decidere un budget, perché un amplificatore di livello più elevato rispetto al tuo costerebbe ben di più di un cavo e di una ciabatta. Dovresti preventivare almeno 2500/3000€, se volessi davvero fare un salto di qualità sensibile. Nell'usato, ovviamente, il discorso cambia un po', in meglio. Naturalmente, tutto questo ragionamento ha senso a patto che diffusori e ambiente siano consoni a mettere in evidenza eventuali differenze tra amplificatori. In via preliminare potresti valutare un trattamento ambientale, qualora non ci avessi già pensato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
è da un po' che non ti scrivo per questioni puramente audio, ma oggi ho ascoltato qualcosa che mi ha colpito molto e sento la necessità di condividere la cosa. Il negoziante di hi-fi della mia città, l'unico sopravvissuto, ha portato delle Magnepan MG 0.7 a casa di un mio amico e sono stato invitato ad ascoltarle. Faccio subito un grande, doveroso complimento al negoziante. Non è proprio usuale che un commerciante di alta fedeltà recapiti a casa, con i suoi mezzi, dei diffusori da 2/3.000 euro, si occupi del posizionamento, della taratura e le lasci poi in prova per qualche giorno, senza la certezza della vendita. Bravo! Lo so, è difficile, quasi impossibile, se non addirittura un po' folle ma...se si vuole sopravvivere, mi sa che si debba fare così. E il fatto che lui sia l'unico sapravvissuto, lo dimostra, credo.
Bene, vado al dunque. Non era la prima volta che ascoltavo dei diffusori planari, ma questa volta la situazione era diversa, rispetto al solito costosissimo impianto da esposizione. Le casse (casse?) in questione le abbiamo, ovviamente, ascoltate con l'impianto del mio amico. Non ti elenco tutto, solo l'amplificazione: pre Electrocompaniet e finali ZeroZone. Fantastico! Suono meraviglioso. Alte e medie frequenze da sogno, mai nulla di troppo aspro o, al contrario, troppo chiuso, voci “come vorresti sentirle” e...incredibile ma vero, bassi belli, presenti, dettagliati. Ovvio, non profondissimi, ma definiti, godibilissimi, anche con generi lontanissimi dalla “voce e sassofono” tanto cara agli espositori delle mostre hi-fi. Scena da “sorriso ebete”. L'abbinamento ZeroZone e Magnepan è una delle cose più entusiasmanti che abbia mai ascoltato, senza se e senza ma, soprattutto considerando il prezzo della combo.
Insomma, ho fatto due conti. Con 3.000 euro ci può portare a casa una amplificazione (ZeroZone e che so, un pre passivo, come ripeti spesso tu) e due diffusori, che insieme sono in grado di ridicolizzare tanti, tantissimi impianti molto più costosi. Basta aggiungere una sorgente ed il gioco è fatto! Certo, non sarebbe un impianto per tutti, ma nemmeno per così pochi. Io ascolto prevalentemente del rock (alternativo, tra l'altro) e se non avessi i miei amatissimi diffusori autocostruiti non mi farei troppi problemi a mettermi in casa queste Magnepan, abbinate ai miei ZeroZone (si, anch'io poi li ho presi da un po', dopo aver provato quelli del mio amico ed esserne uscito “confuso e felice” :-) ).
Tra l'altro, ho notato che la gamma medio-alta delle Magnepan è piuttosto simile a quella dei miei diffusori. Nel suono delle 0.7 non c'è la “zanzaritudine” (perdona il mio orrendo neologismo, ma a me viene da chiamarla così) e la nasalità di molti, troppi, diffusori che si ascoltano oggi in giro, a volte pure molto costosi. Troels Gravesen, che ha progettato i miei diffusori, ha sempre sostenuto di usare come riferimento i pannelli planari o gli elettrostatici per tarare la gamma medio-alta e soprattutto le voci femminili dei suoi progetti. Forse ha sempre detto la verità! :-)
Grazie, come sempre, per tutto.
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
sui planari Magnepan ho sempre speso delle parole di apprezzamento, con la piccola riserva (mia personale) sulla gamma bassa che non è violenta e veloce come nei migliori diffusori tradizionali. Anche su questo punto, però, devo dire che sono stati fatti dei notevoli progressi in questi ultimi anni. Nel tuo caso, probabilmente, il basso poderoso e profondo degli ZeroZone aiuta un pochino i pannelli. Quanto all'abbinamento ideale, sfondi una porta aperta. È dai tempi dei primi NuForce che i pannelli tipo Magnepan hanno mostrato di gradire moltissimo la trasparenza della Classe D. Probabilmente il carico resistivo dei pannelli evita delle oscillazioni nella risposta in frequenza, sempre in agguato quando ci sono dispositivi in classe D a monte. Quindi non sono affatto sorpreso, anzi mi confermi ciò che sapevo già. Il prezzo ridicolmente basso degli ZeroZone, poi, fa sì che l'accoppiata abbia un rapporto qualità/prezzo stellare. Un plauso anche al negoziante (che mi sarebbe piaciuto citare) per essersi impegnato così tanto per la vendita di un prodotto non particolarmente costoso!
Ti auguro buon ascolto e ti ringrazio per il prezioso feedback,
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Nuovo album anche per la cantautrice statunitense jazz/blues Madeleine Peyroux, intitolato Let's Walk, questa è la trascinante Please Come On Inside. Il suo modo di cantare, spesso accostato alle grandi voci del jazz come Billie Holiday, Ella Fitzgerald e Edith Piaf, ci accompagna in un bellissimo viaggio a cavallo tra sonorità vintage e moderne.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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