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LC
Caro Daniele,
grazie per il feedback sugli ZeroZone e sulla tormentata vicenda della risposta in frequenza della Ortofon Quintet. Sfido chiunque a sentire perdite di un paio di dB a frequenze così elevate. Immaginando che anche tu non sia più un ventenne già da qualche decennio, ti sfido a sentire i 15kHz non a -1dB, ma a -10 dB! Qualche settimana fa ho pubblicato un link a una pagina che consente di eseguire test in doppio cieco per rilevare la capacità del nostro udito di sentire differenze di pochi dB. È un test che tutti noi dovremmo fare, prima di accanirci a leggere misure che non hanno ALCUN impatto su cosa sentiamo. Tu definisci la tua Quntet soporifera ma se lo è non è certo perché perde qualche dB sulle frequenze altissime (che tu NON SENTI). Semplicemente, è quello il suo carattere, magari da riferire alla sua capacità di seguire le variazioni dinamiche in maniera più o meno pronta, caratteristica che non ha niente a che vedere con la risposta in frequenza. Quest'ultima è solo uno dei tanti parametri che caratterizzano un componente HiFi, certamente è quello più facilmente misurabile ma, soprattutto dai 10kHz in poi, quello meno influente e significativo di tutti. Scusa se non ho pubblicato i tanti grafici che mi hai spedito ma, ripeto, sono assolutamente non significativi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Rossano,
il costruttore ha risposto in maniera abbastanza corretta. Lo standard XLR ha, tipicamente, un'uscita più alta rispetto a quella cosiddetta “sbilanciata” cioè RCA. Il fatto che l'uscita sia più alta non ha alcuna relazione con la qualità del suono prodotto, anzi! Potrebbe essere che, trasformando un'uscita XLR in una RCA con degli adattatori, l'eventuale aumento di voltaggio causi la saturazione dell'ingresso dell'amplificatore o comunque una maggiore difficoltà nella regolazione fine del volume. Quindi no, gli adattatori non ti servono, usa la connessione RCA e dormi tranquillo. La connessione bilanciata XLR ha un senso a patto che sia l'apparecchio che quelli ad esso collegati siano realizzati in modalità bilanciata vera, spesso è infatti fittizia. I vantaggi di un collegamento bilanciato tra apparecchi bilanciati è, di solito, una diminuzione del rumore di fondo e una migliore refrattarietà alle interferenze esterne. Per lunghezze come quelle tipiche di un cavo audio in ambito domestico (1 metro) questi vantaggi sono praticamente inesistenti. Infine no, non sono sicuro che questo lettore che hai preso possa funzionare da DAC, perché gli ingressi denominato Audio IN sono analogici, così come le uscite. Se non è un dispositivo in grado di registrare i CD, immagino questo ingresso e questa uscita servano per collegare un dispositivo esterno e regolarne il livello.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Maurizio,
sembrerebbero esserci due pareti più o meno libere, quella lunga a sinistra e quella corta con in mezzo la finestra. Io proverei prima la parete lunga, le Heresy dovrebbero avere abbastanza spazio, sia posteriormente che lateralmente. La parete corta sembra offrire poco spazio laterale alla cassa nell'angolo destro, e questo potrebbe essere un vulnus da non sottovalutare. Ovviamente, tutto questo ragionamento prescinde dal resto degli arredi, immagino inserirai dell'altro in questa stanza, altrimenti rischia di suonare male a prescindere, specie in gamma medio-alta, dove le Heresy non hanno certo bisogno di essere rinforzate ulteriormente. Scegliendo la parete laterale sinistra obbligatoriamente dovrai pensare a poltrone o a un divano sulla parete opposta, per realizzare il punto d'ascolto. Avere alle spalle una libreria (mi auguro senza troppi vetri) potrebbe non essere praticissimo, immagino che questa libreria sarà usata in qualche modo e quindi dovrà essere accessibile, un divano davanti ad essa certo non è desiderabile. Comunque sia, prima di pensare a nuovi diffusori io un tentativo lo farei.
Eventualmente, se tutto fallisse, potresti stare ancora in casa Klipsch con delle snelle torri da pavimento, ci sono modelli interessanti in diverse fasce di prezzo. Se ti piace quel suono difficilmente potresti gradire altro. Inoltre, la potenza non esuberante del tuo amplificatore pone dei vincoli sulla sensibilità dei diffusori.
Mi spiace, infine, per la disavventura con il lettore Cyrus, perché non lo porti a riparare?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Stefano,
non sono sicurissimo che il gioco valga a candela, a meno che non ti servano tutte le caratteristiche aggiuntive del DacMagic, come l'ingresso USB ad esempio. Secondo me devi puntare un po' più in alto per sentire differenze evidenti. Il DacMagic 100 è un buon DAC entry-level, io andrei su un DAC usato di qualche anno fa, ma di livello superiore. Per cifre intorno ai 400-500€ ti porti a casa un bel DAC più raffinato del DacMagic. Gli esempi possono essere innumerevoli, da M2Tech a Musical Fidelity, da Audiolab ai più recenti iFi Audio. Comunque sia, se hai la possibilità di confrontare direttamente il DacMagic con il tuo vecchio Attessa, fallo! Non aspettarti differenze dal giorno alla notte, realisticamente il Cambridge sarà un po' più rifinito in gamma medio-alta. Da verificare. Per quanto riguarda il livello, tutti i DAC hanno i soliti 2V in uscita, il consueto livello linea ormai standardizzato da decenni. Non dovrebbero esserci problemi con il Levinson.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Migliorare l'ascolto a volume medio-basso
Buongiorno,
la ringrazio anticipatamente se potrà dare un cortese ritorno ad un quesito che sto cercando di risolvere.
Mi ritrovo pienamente in linea con la sua recensione dell'AM Audio A 50, con cui piloto Martin Logan Sequel 2 (a monte preamplificatore Red Rose model 3a, lettore cd Audio Analogue Maestro 24/96).
La sala d'ascolto è di 40 mq rettangolare divisa parzialmente in due da una libreria a giorno posta sulla schiena del divano di ascolto.
Vengo al dilemma, sono abbastanza soddisfatto del suono riprodotto, quello che vorrei migliorare in particolare è la dinamica a basso medio volume.
In pratica, per dirla, automobilisticamente parlando è come se mancasse la coppia a basso volume, per poi ritrovare un netto miglioramento alzando dopo ore 12 di almeno uno scatto i potenziometri del volume del preamplificatore.
Avendo letto con attenzione le sue recensioni, in un mondo a me nuovo, quello della classe d, del Nuforce 9 ref e dei Nuprime st10M, la domanda che le pongo è la seguente: sostituendo l'AM Audio con uno dei due, preferibilmente il Nuprime, a parte il vantaggio dinamico, il controllo sui bassi, perderei sul medio alto in termini di raffinatezza focalizzazione e profondità di scena o per questi tre parametri otterrei un miglioramento se non un valido compromesso con l'attuale configurazione.
Tengo molto a questi ultimi 3 parametri e so che rivolgersi alla classe D non è l'unico modo per ottenere più corrente per le Logan, che sembrano averne notevolmente bisogno.
La ringrazio nuovamente per quanto potrà prestare attenzione alla mia questione. Le chiedo infine se anche il Nuprime st 10 stereo possa essere un scelta da prendere in considerazione.
Cordiali saluti,
Luca - E-mail: luca.marin2 (at) alice.it
LC
Caro Luca,
purtroppo quello dell'ascolto a basso volume è un cruccio di molti e, come spiegato n-mila volte, il problema gira intorno a due fattori principali che, purtroppo per te, non hanno niente a che vedere con l'amplificatore. Il primo sono le nostre orecchie, che a basso volume tagliano via bassi e alti, e non di poco! La risposta dell'orecchio si linearizza solo a volumi molto alti. Quindi: o si usa il loudness o i controlli di tono, quando si ascolta a volume basso, oppure non c'è speranza alcuna. Secondo problema: la stanza. Se l'acustica ambientale non è ideale, ad esempio stanza vuota o con superfici riflettenti, i bassi spariscono e il suono perde di corpo ed impatto. Non a caso quando aumenti il volume tutto sembra riequilibrarsi un pochino. Una possibile soluzione potrebbe essere un DSP che riallinei la risposta della stanza, o un trattamento acustico ambientale. Dubito che un nuovo amplificatore possa fare ciò che tu speri, ma non voglio toglierti questa speranza: vedi se riesci a provarne uno qualunque di quelli che hai indicato, magari contatta il distributore e chiedi se sia possibile averne qualcuno in conto visione. Puoi stare tranquillo: non perderai niente in termini sonori ma, come detto, potresti non risolvere il tuo problema, che è poi quello di moltissimi appassionati, quasi tutti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giuseppe,
se l'integrato che ti hanno proposto è usato e te lo vendono previo ritiro del tuo usato, non puoi più semplicemente ascoltarlo a confronto, nel tuo impianto? Credo te lo possano concedere, viste le cifre in gioco. Immagino si tratti di un rivenditore, no? Un privato difficilmente ti ritirerebbe il tuo usato. E se anche il rivenditore non fosse vicinissimo da raggiungere, un viaggetto prima di fare certi scambi e investire certe cifre lo dovresti mettere in conto. Semmai, mi chiedo quale sia il senso di usare amplificazioni così costose e raffinate per pilotare diffusori bookshelf da 2000€ la coppia. Francamente non capisco. In ogni caso, il tuo orecchio dovrebbe essere giudice sovrano: porta l'Accustic Arts a casa tua, collegalo e confrontalo con il tuo Sheng Ya. Non ti dico quale potrebbe essere il verdetto perché non voglio influenzarti, vediamo che ne pensi tu. Questa dipendenza psicologica dal parere dell'esperto di turno è una schiavitù dalla quale bisognerebbe liberarsi. Sono sicuro che esperti diversi ti daranno pareri diversi...e quindi non usciresti dall'empasse. Per questo motivo, ogni volta che è possibile, come credo sia in questo caso, confrontare di persona...e meglio affidarsi alle proprie orecchie.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Ancora sugli ZeroZone
Direttore,
torno a scriverLe sugli ZeroZone. Li ho acquistati a Marzo 2023, su TNT-Audio c'è stata una girandola di prove per trovare il pre "giusto" che non limitasse le doti di questi piccoli/grandi finali.
Io credevo di aver risolto il problema all'origine, con un dac/pre integrato di buon livello, il NuPrime dac10; negli ultimi due anni l'impianto con le Maggies non ha subito modifiche e mi ha dato tanta musica. Però ho voluto fare una prova: ho un SIMPRE (by TNT-Audio) costruito tanti anni fa, da un amico molto bravo, con le 6922 russe e uscita cathode follower, l'ho risistemato e collegato tra il dac e i finali, così per provare.
Che dire...il suono ha perso un po' di dettaglio, forse prima era anche troppo analitico, ma l'effetto WOW audiophile è sorprendente: il sound è cambiato, ora è un po' loudness e ruffiano, sicuramente my-fy. Gli Zerozone mandano ai diffusori tutto quello che entra, a conferma della bontà dei finali. E ora la domanda: nella prova comparativa del 2022 aveva bocciato il pre valvolare, che era forse un apparecchio che voleva fare troppe cose riuscendo male quasi in tutto. Un apparecchio tipo questo Breeze potrebbe essere un buon match? È nello stesso store, ha il trasformatore marchiato ZeroZone, con l'estetica che richiama i finali. O tra i pre valvolari su cosa orientarsi, restando sempre intorno a cifre ragionevoli rispetto al costo degli amplificatori?
Ancora grazie per i consigli sensati e concreti di ogni settimana, e per il tempo che dedica al sito.
Giovanni - E-mail: Giovanni.ditucci (at) outlook.com
LC
Caro Giovanni,
ti consiglierei, invece, di riascoltare bene l'impianto con il DAC NuPrime usato come pre. L'hai fatto? Quante volte? E in che modo? Capisco la voglia di suono artefatto, ma la verità sta da un'altra parte, non in ciò che sembra ci piaccia di più, ma in ciò che è più vicino all'evento reale. Eventualmente valuta un pre NuPrime o anche semplicemente il Tisbury, se l'obbiettivo è contenere la spesa. Non acquisterei pre a valvole di dubbia provenienza e, anzi, non metterei pre a valvole a monte degli ZeroZone. Se hai perso dettaglio, come scrivi, stai perdendo informazioni della musica che stai cercando di riprodurre. A quel punto butta via gli ZeroZone e prendi un integrato a valvole e amen. Non conosco il pre Breeze che mi segnali, magari è buono. Dovrebbe essere un clone del pre Cary Audio AE-ONE. Puoi azzardare, ma non inquinerei la pulizia e la precisione degli ZeroZone con dei pre a valvole economici.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Stand per diffusori
Buongiorno direttore,
sto cercando degli stand per le mie Elac Debut e pensavo a quelli della VidaXL recensiti da voi, che però mi sembrano troppo corti. Sempre della VidaXL ho trovato questi, più alti. Che ne pensa?
Grazie, a presto.
Massimiliano - E-mail: massimiliano.manganelli (at) gmail.com
LC
Caro Massimiliano,
questi che mi segnali mi sembrano in tutto e per tutto identici a quelli che ho recensito, solo che sono più alti. Si tratta di 75cm contro 46cm. Non vedo alcuna ragione per non acquistarli, si tratta dello stesso prodotto, al solito incredibile prezzo: degli stand in vetro temperato e alluminio, alti 75cm per 97€ spedizione compresa sono un affarone da cogliere al volo. Verifica semplicemente che l'altezza sia vermente quella necessaria, che ponga i tuoi Elac Debut coi tweeter ad altezza di ascoltatore seduto. Potrai poi sperimentare se riempirli con sabbia o altro materiale inerte e se provare a sostituire i piedini regolabili con punte, a seconda del risultato sonoro che desideri ottenere. Una coppia di stand, diciamo così, audiophile in vetro temperato e alluminio - magari pure realizzati peggio! - non ti costerebbe meno di 400€. Facciamoci furbi, visto che i costruttori di accessori HiFi ci considerano dei polli da spennare.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato sul risultato finale!
Lucio Cadeddu
iFi GO link Max vs. iFi GO bar
Buongiorno direttore,
ho letto immediatamente l'articolo di questa mattina (link), in quanto sono alla ricerca proprio di un oggetto del genere. A dire il vero stavo tenendo d'occhio anche il modello superiore, cioè l'ifi GO bar. È vero che costa al momento circa il quadruplo. Si possono provare, è vero, ma non mi va di fare resi di continuo, mi sembra uno spreco inutile di risorse, anche se io non pago niente.
In ogni caso, volevo chiedere se in futuro avete intenzione di provare anche il Go bar. In questo caso aspetterei la prova con calma. Altrimenti niente, me la vedrò da solo. Per quanto riguarda gli ampli cuffie fissi, opzione che ho preso in considerazione, per me sono veramente troppo statici, non li userei. Non mi va di non poter nemmeno girare per casa durante l'ascolto.
Deve quindi essere alimentato solo con USB-C del dispositivo meglio senza batteria, per non doversi neanche preoccupare della ricarica. Ecco perché mi interessano questi due articoli. Le cuffie BT le uso in altre occasioni. Eh sì ho un po' di cuffie, ma non troppe :-)
Ho un FIIO K3 in ufficio sulla scrivania, in quel caso l'uso statico è ok. Ovviamente quest'ultimo l'ho provato ben bene con le mie cuffie calate. Risultato medio che però vorrei migliorare con l'acquisto del dongle, se possibile.
Saluti,
Michele - E-mail: pareoparty (at) gmail.com
LC
Caro Michele,
al momento non è prevista una prova imminente del GO bar, perché l'idea è più quella di confrontare diversi dispositivi di basso costo. La differenza tra il GO bar e il GO link, tecnicamente, non è piccola: il GO Link Max, specie se usato in sbilanciato, ha una potenza d'uscita non altissima, 100mW su 32Ω, mentre il GO bar ha un'uscita il triplo più potente (300mW) che diventano 475mW sull'uscita S-Balanced. È tanta roba. In più, offre i due filtri che si trovano sugli altri ampli cuffia di iFi, ovvero l'XBass+ (che aggiunge peso alle basse frequenze, utile nell'uso con piccoli auricolari) e l'XSpace, un sistema di spazializzazione del suono che, devo ammettere, funziona molto bene, limitando la sensazione di suono dentro la testa. Certo, non è regalato, visto che supera abbondantemente i 300€. Per quanto riguarda il confronto col tuo FiiO K3 io non credo che l'iFi GO link Max possa suonare chissà quanto meglio: la potenza d'uscita è simile (leggermente superiore nel K3) e il DAC utilizzato nel FiiO è persino migliore. Si tratta di due apparecchi diversi, pur costando uguali. Secondo me non faresti un salto qualitativo sensibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore,
la contatto al riguardo dei consigli che mi ha dato la scorsa settimana, che io ho prontamente accolto: ho acquistato via Amazon i Fosi mono V3 nella versione con un solo alimentatore per entrambi e quindi meno cavi ed un filtro di alimentazione il cui scopo non mi è chiarissimo, magari lei ne sa qualcosa in più. Rimanendone da subito molto colpito, a parità di diffusori (i miei vecchi Liuto) la differenza in macro termini con la mia amplificazione da 120 watt non è molta c'è sicuramente una differenza evidente nel basso più teso e controllato ed in un alto più chiaro, ma per tutto il resto, punch, scena sonora, potenza espressa ecc...risultano effettivamente molto sovrapponibili pur essendoci una differenza in termini di prezzo molto elevata. Quindi sono molto soddisfatto dell'acquisto. Una volta venduto le mie Liuto ed il mio xi-125 (tra l'altro molto velocemente, avrò fatto prezzi troppo bassi?) sono quindi partito alla volta del rivenditore hi-fi per acquistare le Sonetto 3 g2. In negozio davanti a me ho trovato però un'ardua scelta: le nuove Sonetto 3 g2, le Sonetto 5 prima versione, usate, e delle Cremona appena ritirate ... La mia preferenza è andata alle Sonetto 5 prima versione... mi sono basato su una preferenza sonora e di portafoglio, suonavano globalmente meglio delle nuove ma più piccole Sonetto 3 g2, mi hanno dato l'impressione di una presentazione nell'insieme migliore, entrambe erano molto diverse dalle Cremona che mi hanno devo dire un po' deluso, avevano un suono più cupo, non di mio gusto.
Portate a casa mi è rimasto il dubbio che le più piccole Sonetto 3 g2 potessero suonare meglio nel mio ambiente di casa, ma devo dire che ora l'impianto suona globalmente molto meglio in tutti i parametri, la correzione ambientale applicata dal wiim corregge molto bene l'asimmetria della cassa destra più vicino all'angolo ed il risultato finale è a mio avviso apprezzabile. Quindi la ringrazio nuovamente per i consigli, senza svenarmi sono riuscito a migliorare di molto la mia esperienza sonora.
Maurizio - E-mail: maurizio.dallara (at) gmail.com
LC
Caro Maurizio,
lieto di esserti stato utile in questo percorso di upgrade! I Fosi V3 mono si confermano degli ottimi amplificatori che, come vedi, non si lasciano intimorire da vecchi bestioni grossi e pesanti, fatti più per colpire l'occhio (anche coi VU meter!) che l'orecchio. A me ricordano tanto certi uomini super-palestrati che appena aprono la bocca per parlare sono imbarazzanti. Non a caso hai venduto quell'ampli molto facilmente, la gente sceglie con gli occhi, non con le orecchie. Perché? Semplice: è più facile, siamo più abituati a usare la vista che l'udito, e non richiede sforzi. Di sicuro il tuo integrato era molto più bello degli orrendi (diciamolo) V3 mono, brutti, piccoli e inoffensivi...almeno fino a quando non si mettono a suonare ;-)
Per quanto riguarda il filtro nell'alimentazione dei tuoi V3, è un dispositivo che elimina un po' di interferenze con l'utilizzo dell'alimentatore unico per entrambi i finali. Ottima la scelta della Sonetto 5 usate, credo siano state la scelta più logica.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Nuovo album per il duo americano The Lumineers, intitolato Automatic. Semplicità e freschezza, piano, chitarra e voce per canzoni brevi (3 minuti o meno) che colpiscono già al primo ascolto. Sembra facile, ma non lo è. Uno dei due, Jeremiah Fraites, abita a Torino dal 2021. Questa è Automatic, la bellissima title-track.
Archivio!
Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una “TNT-Audio Suggestion” su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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