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Cavi di segnale Chord Chorus 2 e cavi di potenza Odyssey 2

[Chord Chorus 2 & Odyssey 2]
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Prodotto: Cavi di segnale Chorus 2 e cavi di potenza Odyssey 2
Costruttore: The Chord Company - UK
Distribuiti in Italia da: GTO s.r.l
Prezzo: Chorus £225, Odyssey £120 (i prezzi italiani sono diversi, si veda il listino della GTO)
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Traduttore: Fabio Egizi
Data recensione: Luglio 2008

Introduzione

La definizione dell'audiofilo moderno potrebbe essere quella di colui che crede nell'effetto sul suono dei cavi. O per lo meno, questo sembra essere il pensiero dei non audiofili e, naturalmente, molti di loro sono in totale disaccordo con questa convinzione. A prima vista, ammetto che possa apparire ridicolo pensare che i cavi possano influenzare significativamente la qualità del segnale che li attraversa. Ma non ho problemi a dire che un cavo può suonare in maniera leggermente diversa rispetto ad un altro. Del resto, i cavi presentano caratteristiche elettriche come capacità ed induttanza e queste hanno sicuramente degli effetti che, anche non fossero direttamente responsabili del suono, possono influenzare le apparecchiature che tramite il cavo sono interconnesse. Un'effettiva differenza nella qualità del suono in sé è un po' più da spiegare. Negli impianti economici i componenti stessi dell'impianto produrranno sicuramente maggiori effetti rispetto a qualsiasi cavo, sembrerebbe logico pensare.

In effetti, non sono del tutto convinto su questi argomenti ma molti altri recensori sembra avvertano sostanziali differenze tra cavi diversi. Ho deciso fosse ora di indagare un po' più a fondo sull'argomento ed ho deciso di recensire alcuni cavi. La Chord vanta un'ottima reputazione come costruttore di cavi di alta qualità, ma non costosissimi in assoluto per cui mi è sembrato logico provarne qualcuno. In aggiunta a quanto detto, un'ulteriore complicazione è rappresentata dalla teoria che vuole che tutta la cavetteria sia in qualche modo "consistente". L'idea è che i cavi daranno risultati migliori se usati consistentemente nel vostro impianto, per cui quelli di segnale devono ben adattarsi come caratteristiche a quelli di potenza, e alcuni arrivano a sostenere che anche i cavi di alimentazione devono essere scelti con oculatezza. Per un impianto come il mio la Chord consiglia di utilizzare i Chorus 2 di segnale e gli Odyssey 2 di potenza, ed è quello che ho fatto.

Ed infine bisogna considerare che l'effetto dei cavi dipende dai componenti con cui si utilizzano. Questo implica che teoricamente dovreste riconsiderare i vostri cavi ogni qual volta cambiate uno dei componenti del vostro impianto. E questo potrebbe rivelarsi costoso. Inoltre viene da pensare che recensire cavi può diventare una specie di lotteria. Per questo motivo ho condotto la prova con diversi componenti e in diverse combinazioni tra loro.

[Chord Chorus 2 & Odyssey 2]

I miei cavi di segnale sono autocostruiti, con il miglior cavo che ho potuto reperire da Maplin, e si tratta del modello Shark in argento bilanciato. Sono terminati con connettori WBT Nextgen, una coppia con la versione in rame ed una con la versione in argento. Sia il cavo, sia i connettori sono piuttosto esoterici, il che non equivale a dire costosi, per cui potrebbero, a ragione, essere definiti dei buoni cavi DIY. Il costo di un set di WBT nextgen in argento supera le 100 sterline, e per un metro di cavo occorrono 80 sterline, per cui il costo del materiale per un cavo di segnale da un metro è paragonabile e quello del Chord Chorus. Il prezzo finale per una versione commerciale dei miei cavi potrebbe benissimo essere il doppio rispetto ai Chorus. Ovviamente ero curioso di confrontarli con un modello commerciale pronto all'uso di prezzo equivalente. Un'ulteriore differenza è che i miei cavi hanno una lunghezza di soli 60 cm mentre i Chord sono lunghi un metro, e questo dà ai miei cavi un leggero vantaggio, considerato che i cavi più corti tendono ad avere meno effetti sul suono.

Questi Chord sono molto ben realizzati e rifiniti. Molto meglio dei miei. Questo dimostra che costruire qualcosa anche semplice come potrebbe essere un cavo non è così facile come potrebbe sembrare. I cavi di potenza arrivano terminati con connettori a banana, e questi appaiono di buona fattura ed il collegamento dimostra una notevole perizia. Sia i cavi di potenza, sia quelli di segnale sono piuttosto rigidi, rendendo difficoltosa la connessione di volta in volta, in particolare se l'apparecchiatura è posizionata in prossimità della parete di fondo. Ma sono più facili da collegare rispetto ai miei in quanto i connettori nextgen della WBT devono essere bloccati operazione che può risultare difficoltosa e scomoda, specialmente se non si ha molto spazio a disposizione. I Chord di segnale invece sono molto facili da collegare, e non richiedono particolare sforzo. Sia i Chord di segnale che quelli di potenza sono direzionali e, naturalmente li ho collegati seguendo le indicazioni per il corretto orientamento.

L'impianto utilizzato è costituito dal mio lettore CD Astin Trew AT3500, dal mio pre a trasformatori Django, dal finale Electrocompaniet ECI-2 e dai diffusori Dynaudio Contour 1.8 mk2. Gli altri componenti utilizzati nel lungo periodo della recensione sono stati: il Naim CD5x, lo Shanling CD3000 il lettore CD North Star Sapphire ed il finale Vincent SP-331MK.

[Chord Chorus 2 & Odyssey 2]

Il suono

Ho iniziato con i cavi di potenza. I miei sono i Cable Talk 3.1, molto economici. Non sono terminati e devo ammettere che i connettori a banana sui Chord sono molto pratici rispetto ai cavi spellati. Ovviamente una parte della differenza di prezzo che c'è tra questi due cavi è dovuta al fatto che i Chord sono terminati. Ma anche nel modello non terminato la differenza di prezzo con i miei Cable Talk è notevole. Tuttavia, non posso dire di aver notato un'enorme differenza nel suono tra i miei cavi e gli Odyssey. I miei si presentano un po' più caldi, mentre i Chord restituiscono più dettaglio e "aria", ma, in tutta onestà, le differenze sono appena percepibili. Anche dopo molto tempo, e dopo averli scambiati diverse volte non ho percepito più di leggere differenze, e non sono riuscito a decretare un vincitore tra i due cavi.

Sono quindi passato alla prova dei cavi di segnale. Ho sostituito entrambi nello stesso momento: quello che va dal lettore CD al pre e quello che collega il pre al finale. Non mi aspettavo grandi differenze visto che i miei cavi non sono poi male, ma con mia sorpresa anche qui è percepibile una piccola differenza, e i cavi Chord sembrano andare leggermente meglio dei miei! Restituiscono un maggior dettaglio, una miglior pulizia agli estremi ed un palcoscenico un po' più ampio. A confronto i miei cavi appaiono più morbidi.

Ma, e si tratta di un ma importante, non ho mai realmente avuto la sensazione che questi cavi apportino una differenza sostanziale. Nel mio impianto sono transitati moltissimi componenti ed ho avvertito chiare differenze tra lettori CD, amplificatori e diffusori. E queste differenze hanno sempre ricoperto le differenze dovute ai cavi. Naturalmente, l'audio ai livelli high end si basa su sensazioni appena percettibili, ma anche con i cavi di segnale non sono riuscito a decretare una preferenza definitiva verso i Chord Chorus 2 piuttosto che i miei autocostruiti. Questa rappresenta una chiara indicazione che si tratta di differenze minime, almeno se confrontate con le differenze tra i componenti che ho recensito negli ultimi mesi. Ho sempre avuto coscienza di quale ampli o lettore CD stessi utilizzando, mentre con i cavi dimenticavo velocemente quale fosse quello collegato ed era necessario un controllo sul retro dell'impianto per verificare quale stessi effettivamente ascoltando in quel momento.

Non sono riuscito a valutare una particolare sinergia tra gli stessi cavi Chord , o tra qualsiasi cavo e qualsiasi altro componente dell'impianto. L'effetto del cambio di cavo sembrava essere indipendente dal contesto del resto dell'impianto, ad esclusione naturalmente del fatto che migliori sono i componenti e più beneficiano di un cavo di miglior qualità rispetto agli impianti economici. Purtroppo miracoli non ce ne sono stati, anche se non sono mancate piacevoli sorprese occasionali.

D'altra parte, ci si aspetterebbe che un prodotto commerciale abbia la peggio a confronto di una soluzione DIY dello stesso prezzo. In questo caso non è così in quanto i Chord di segnale vanno leggermente meglio rispetto ai miei in un confronto diretto. Devo quindi ammettere di essere rimasto piuttosto impressionato e questo dimostra che si deve molto al progetto e alla realizzazione del cavo piuttosto che all'utilizzo di componenti e materiali costosi. Nella mia esperienza ho quindi constatato che non sempre i cavi high end autocostruiti riescono a ridurre i costi. Al momento devo dire che i Chord Chorus 2 rappresentano la migliore soluzione, poiché ad un prezzo leggermente superiore si dispone di un cavo più lungo che suona leggermente meglio e di più facile utilizzo. questa affermazione potrebbe apparire sacrilega in una recensione per TNT, che presenta un cospicuo numero di progetti DIY, ma si tratta della mia esperienza.

[Chord Chorus 2 & Odyssey 2]

Conclusioni

Mi aspettavo nette differenze rispetto ai miei economici cavi di potenza, e non molte differenze rispetto ai cavi di segnale, ma le cose sono andate diversamente! I cavi di potenza sono comunque di buona qualità e pratici da utilizzare. Considerato il loro modesto costo non rimangono molti argomenti per cui lamentarsi. I cavi di segnale sono più costosi. Ma non battono i miei autocostruiti, se non di pochissimo, e devo ammettere di essere rimasto sorpreso ed impressionato per questo.

Non ho avuto modo di ascoltare differenze eclatanti, ma in tuta onestà non me lo aspettavo. Penso di appartenere alla categoria degli scettici sui cavi nel senso che penso i miglioramenti sul suono ottenibili dai cavi è limitato e spendere molti soldi sui cavi ha senso per gli impianti high end, senza compromessi, top di gamma. I miglioramenti ottenibili con alimentatori quali il Naim Flatcap, il controllo delle vibrazioni e la sinergia dei componenti dell'impianto sono semplicemente più grandi, alle mie orecchie, rispetto alle differenze ottenute con i cavi. Non so quanto valga la pena andare oltre questo livello di prezzo per i cavi, ma considerato il loro costo non proibitivo e la loro buona qualità possono essere considerati un investimento sensato per un impianto di medio prezzo.

In definitiva penso che questi cavi meritino di essere presi in considerazione. Ma solo se utilizzati con componenti meritevoli. Resto dell'idea che la vecchia regola del 10% non rappresenti un'approssimazione campata per aria. Forse potremmo modificarla con un intervallo che va dal 10 al 20%. Spendete una simile cifra del vostro capitale a disposizione e starete tranquilli. E se il vostro budget è abbastanza alto da far rientrare questi cavi tra le possibili scelte ve li consiglio caldamente per un ascolto.

© Copyright 2008 Maarten van Casteren - www.tnt-audio.com

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