Non mi spezzo ma mi (s)piego: posso sempre e comunque formulare giudizi su un componente HiFi?

[Un esempio di sala d'ascolto sbagliata]

“No, secondo me suona così...”

Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: novembre, 2024

Antefatto

L'ispirazione per mettere insieme alcuni concetti base su come ascoltare e giudicare un componente o un impianto HiFi, concetti ripetuti ormai migliaia di volte sulla nostra Rubrica della Posta, mi è venuta da un messaggio recente sulla nostra pagina Facebook.

Un nostro lettore, commentando la mia recensione dei finali Fosi V3 Mono, ha scritto che anche lui aveva confrontato i V3 Mono con i finali ZeroZone (come io ho fatto), trovando i primi - in qualche modo - non inferiori, se non addirittura superiori in certi parametri. Questo, naturalmente, avrebbe avuto un senso se tale prova fosse stata eseguita a parità di condizioni. Purtroppo, la prova a confronto che avrebbe consentito al nostro lettore di farsi un'idea del suono di queste amplificazioni, è avvenuta in ambienti diversi e in impianti diversi (!!!). Posto che è già molto difficile, per chi non ha esperienza da recensore, determinare esattamente le differenze tra due finali di potenza di costo simile, ma il contesto diverso, come avrebbe dovuto essere ovvio, priva tale confronto di ogni senso logico. Credevo che, nel 2024, un fatto così elementare fosse ovvio. Evidentemente non lo è. Allora, forse, vale la pena fare un po' di chiarezza.

Fatto #1: non si può, in alcun modo, esprimere giudizi e fare confronti tra componenti, siano essi amplificatori, sorgenti o diffusori, se tale confronto non è eseguito nello stesso impianto, nello stesso ambiente e nello stesso momento. Il suono di un impianto HiFi è condizionato per almeno il 50% dall'ambiente, a seguire dai diffusori e dal resto dei componenti. Basta cambiare anche una sola di queste variabili e il confronto perde di significato. Fare confronti nello stesso momento è altrettanto importante, per due ragioni: la memoria audio, specie di ascoltatori non allenati, è incredibilmente ingannevole e, in più, lo stesso impianto può suonare diversamente a seconda delle condizioni ambientali: temperatura nella stanza, qualità della rete elettrica, rumore ambientale di fondo. Bastano un paio di dB di rumore di fondo in più per percepire il suono come meno dinamico. Poi entra in gioco anche il nostro stato fisiologico: essere più o meno stanchi e/o più o meno ben disposti altera la nostra capacità di giudizio.

Per gli stessi motivi, non si può estrapolare il suono di un singolo componente all'interno di un impianto che non si conosce. Questo, purtroppo, accade di frequente: audiofili che ascoltano impianti in contesti sconosciuti (mostre, negozi, case di amici) e sono in grado di esprimere giudizi sul suono di un singolo componente. Cambiando le condizioni al contorno, viene a mancare la possibilità di capire “chi influenza cosa”. La sempre più diffusa mancanza di cultura scientifica porta a questo genere di superficialità: le conclusioni di un esperimento si traggono nel momento in cui tutte le condizioni sono note e controllabili. E ripetibili.

Fatto #2: l'ambiente e la disposizione dei diffusori alterano a tal punto il suono di un impianto che sarebbe meglio astenersi dal formulare giudizi o trarre conclusioni se questi due fattori non sono stati ottimizzati. Purtroppo capita di sentire, o di leggere nella nostra Rubrica della Posta, di appassionati che prendono decisioni su acquisti o vendite basandosi su condizioni completamente sbagliate, come ad esempio stanze vuote (e quindi riflettenti) o diffusori posizionati a due metri d'altezza, o modelli da scaffale poggiati a pavimento o ancora attaccati alla parete posteriore e/o agli angoli (salvo le poche eccezioni che lo consentono da progetto). Qualche esempio, proveniente dalle nostre stesse pagine, può essere visto qui sotto e nella foto che apre questo articolo. È chiaro, o dovrebbe esserlo ma evidentemente non lo è, che in condizioni come queste è impossibile ritrovare il suono che viene descritto nelle recensioni, dove il componente è messo in condizioni di dare il suo meglio, spesso all'interno di impianti estremamente rivelatori delle differenze.

[Un esempio di sala d'ascolto sbagliata]

[Un esempio di sala d'ascolto sbagliata]

Fatto #3: non si possono formulare giudizi sul timbro di un impianto o di un componente HiFi se non si conosce il suono vero degli strumenti musicali. La conoscenza della musica non amplificata, riprodotta interamente in acustico, è fondamentale. Non solo bisognerebbe saper distinguere un violoncello da un contrabbasso, ma anche averne sentiti diversi, in vari contesti, per costruirsi un modello mentale di come dovrebbe suonare quello strumento in casa nostra. Questa mancanza di esperienza del mondo reale ha generato ogni genere di mostro: dai violini che devono sempre suonare setosi, dalle basse frequenze che devono essere sempre veloci e controllate, dal suono caldo che non deve mai affaticare l'orecchio. Provate ad ascoltare una batteria non amplificata che suona a pochi metri di distanza e vediamo se suona calda e arrotondata: il rullante vi trafigge i timpani, la cassa preme contro il plesso solare, e i piatti sono così ricchi di armonici che vi verrà voglia di attenuarli con un controllo di tono. Ascoltate un grande organo a canne in una chiesa, e vediamo se il basso è veloce, controllato e articolato. Scuoterà le viscere e le pareti stesse della chiesa, e le note galleggeranno nell'aria così a lungo che vi verrà voglia di tappare lo sbocco del reflex, se ce ne fosse uno. Lo stesso dicasi per il contrabbasso, pizzicato o suonato con l'archetto. E gli ottoni? Avete mai sentito una tromba suonare morbida e avvolgente? La maggior parte delle volte suonerà aggressiva, lucida, metallica. E persino le stesse voci umane, ad esempio una soprano, ascoltata a poca distanza, non suonerà sempre carezzevole all'udito. Potranno persino esserci questi difetti di riproduzione che spesso si imputano agli impianti: le sibilanti, ad esempio.

La musica amplificata, invece, elettrica o elettronica che sia, può essere comunque utile per valutare altri parametri, ma certamente non il timbro. Direi principalmente la dinamica, la velocità e l'articolazione delle basse frequenze, la corretta scansione dei tempi musicali (se la base ritmica va a tempo col resto) e, su tutte, la capacità di un componente o di un impianto di riuscire a dipanare trame musicali complesse, composte da tanti strumenti diversi.

Conclusioni

Essere appassionati di musica e della sua corretta riproduzione dovrebbe essere qualcosa per persone attente ai particolari, ai dettagli e alle condizioni d'ascolto. La stessa orchestra, in due teatri diversi, suonerà molto diversamente, perché due diffusori non dovrebbero fare lo stesso? Ricordo ancora una frase che mi disse un rivenditore Linn, quando ancora ventenne mi accingevo ad acquistare il mio primo giradischi del celebre marchio scozzese: “essere audiofili significa essere pignoli”. Ecco, sembra che tutto questo si sia perso, e tutti possano improvvisarsi recensori in maniera grossolana e superficiale, senza aver neppure rispettato le condizioni minime per poter esprimere giudizi.

Quindi no, il tanto amato “secondo me suona così” non è espressione di democrazia, la maggior parte delle volte è sintomo di superficialità e inesperienza. Perché “uno vale uno” è FALSO in ogni contesto culturale, e pertanto anche e soprattutto in un contesto come questo, dove esperienza e attenzione maniacale al dettaglio dovrebbero essere principi inalienabili.

Sullo stesso tema, ma più da un punto di vista fisiologico/filosofico, non perdetevi l'articolo di Mark Wheeler sempre qui su TNT-Audio.

Ti è piaciuto questo nostro articolo? Puoi sostenere la nostra rivista gratuita e senza pubblicità con una piccola donazione Paypal col pulsante qui sotto. Grazie![Love]

[Donate with Paypal!]

DISCLAIMER. TNT-Audio non è né un negozio, né un azienda HiFi, né un laboratorio di riparazione di componenti HiFi. Non vendiamo nulla. È una rivista di divulgazione tecnico-scientifica 100% indipendente che non accetta pubblicità, banner o richiede abbonamenti e registrazioni a pagamento ai propri lettori. Potete sostenere la nostra indipendenza tramite una piccola e volontaria donazione PayPal. Dopo la pubblicazione di una recensione, gli autori non trattengono per sé i componenti in prova, se non per una valutazione a lungo termine che includa il confronto con prodotti simili in prova a breve distanza di tempo. Di conseguenza, tutti i contenuti delle recensioni sono prodotti senza alcuna influenza né editoriale né pubblicitaria. Le recensioni, positive o negative, riflettono le opinioni indipendenti degli autori. TNT-Audio pubblica eventuali repliche delle Aziende, condizionatamente al diritto di controreplica dell'autore stesso.

[Trovaci su Facebook!]

© Copyright 2024 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com