Registrare ed incidere bene un disco sono cose tutt'altro che facili e richiedono un'attenzione e la conoscenza di tecniche raffinate spesso ignorate dalle grandi Case discografiche, più interessate alle vendite che all'alta qualità.
Non è dunque affatto sorprendente che gli audiofili spesso preferiscano
dischi di etichette sconosciute al grande pubblico (Sheffield, Telarc, MSFL,
ecc.) ritenendoli qualitativamente insuperabili.
Come distinguere un'incisione buona da una cattiva?
Facile, le cattive incisioni suonano male. Troppo facile.
Beh, allora aggiungiamo che in una buona incisione tutti i parametri che concorrono a caratterizzare un ascolto ad Alta Fedeltà sono tenuti in debito conto: la timbrica, l'immagine e la dinamica, tanto per ricordarne alcuni.
Generalmente le incisioni commerciali peccano sui primi due aspetti: o sono squilibrate timbricamente, in genere verso l'alto, o non riescono a proporre una credibile scena acustica o, naturalmente e frequentemente,
entrambe le cose.
Le incisioni timbricamente sbilanciate verso l'alto (con una preponderanza di
toni alti, quindi) sono per la maggior parte quelle di Musica leggera (pop,
melodico, ecc.). Cercheremo di fornire una plausibile spiegazione per una scelta
tecnica apparentemente così strampalata.
Le incisioni rivolte principalmente ad un pubblico giovane vengono ottimizzate per suonare in modo brillante quando riprodotte da radio, walkman e radioni vari.
Un'esaltazione delle alte frequenze è necessaria per far fronte alla ridotta risposta in frequenza di questo genere di apparecchi.
A volte si assiste ad un'esaltazione della gamma bassa, sempre per la stessa ragione, ma è meno frequente. Infatti tali apparecchi sono ormai tutti dotati di circuiti di esaltazione della gamma bassa tipo HyperBass, SuperMegaBoom e compagnia cantante.
Il guaio di questa ottimizzazione in fase di incisione è, naturalmente,
il fatto che con un impianto stereo ad Alta Fedeltà tali dischi suoneranno
intollerabilmente squilibrati, tutto bassi e alti ovvero boom boom
- tizz tizz (NDR: per comprendere cos'è il suono Boom Boom - Tizz
Tizz basta stare fermi ad un paio di semafori, capirete all'istante cosa intendo).
Per le incisioni di generi musicali seri (come se possa esistere Musica più o meno seria...) tipo classica o jazz, questo problema dello squilibrio timbrico voluto è molto meno frequente e si deve dedurre quindi che, ove squilibrio ci sia, questo è stato ricercato dal tecnico del suono, dal produttore o dal musicista stesso.
Dicevamo dell'immagine: incidere della Musica riuscendo a raccogliere intatte
tutte le informazioni ambientali, che permettano in fase di riproduzione il
ricrearsi dell'evento sonoro originale, non è impresa facile. Esistono
diverse scuole di pensiero, ognuna con i suoi punti di forza e lati deboli.
Essendo questo delle tecniche microfoniche e di mixaggio un'argomento molto
delicato e complesso, eviterò di trattarlo in questa sede che, ricordiamoci,
è volta a fornire le basi per la comprensione dell'Alta Fedeltà.
Tuttavia, nella nostra sezione delle Inter.viste
troverete un paio di piacevoli ed istruttivi botta e risposta con alcuni
esperti del settore.
Queste limitazioni naturali nei dischi di normale commercializzazione
non devono però indurci ad acquistare solo dischi speciali, moda
purtroppo diffusa tra tanti presunti audiofili.
È consigliabile cercare, per quanto possibile, delle buone incisioni,
ma, essendo la Musica in quanto tale il fine ultimo di ogni audiofilo, non occorre
esagerare. Un buon impianto HiFi deve poter suonare bene anche con incisioni
di medio livello.
Pur possedendo decine di dischi speciali, spesso la prova d'ascolto di un componente
audio la eseguo con dischi di normalissima commercializzazione, perchè
sono fermamente convinto che, mentre alcune incisioni riescano a far suonare
bene anche una radiolina a transistor, solo pochi componenti audio riescono
a far ascoltare decentemente dischi mediocri.
Non occorre esagerare neppure in questo senso, infatti le incisioni davvero
scadenti suonate da un buon impianto ne escono proprio malconcie e tutti i loro
limiti vengono messi spietatamente in evidenza.
In definitiva è molto utile poter disporre di un certo numero di incisioni
di riferimento, per essere in grado di valutare le reali potenzialità
del nostro impianto o del componente che intendiamo analizzare.
Esse in genere rappresentano uno strumento di valutazione veloce, preciso ed
attendibile.
In un articolo separato, dal titolo I dischi per le prove d'ascolto troverete un elenco di dischi, sia Audiophile che di normale commercializzazione, che possono essere usati come riferimento.
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