Quattro pre a confronto: passivi contro valvole contro stato solido - Parte II

4 sotto i 200

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Prodotti: Tisbury Mini, BRZHIFI PAP-FV3-2, BRZHIFI VOL-02, Akliam/Domelec - pre linea
Costruttori: Tisbury Audio (UK), BRZHIFI (Cina), Akliam/Domelec (Cina)
Prezzo appross.: da 50 a 200€/$
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Giugno, 2022

[Quattro preamplificatori economici]
A sinistra: Akliam/Domelec e a destra, dal basso verso l'alto: BRZHIFI VOL-02, Tisbury Mini, BRZHIFI PAP-FV3-2

Questa è la seconda parte della prova a confronto tra quattro preamplificatori linea sotto i 200€, vi invito a rileggere la prima parte per le caratteristiche tecniche, foto degli interni e tecnologie utilizzate.

Lo scopo di questa (faticosa) prova a confronto è duplice:

Prima di tutto un'osservazione iniziale: due pre del gruppo offrono molte caratteristiche aggiuntive, come ingressi Bluetooth, USB, DAC integrato e altro ancora, caratteristiche che non sono state testate, perché non condivise dagli altri contendenti. Li ho immaginati tutti come dei semplici pre linea. Naturalmente, andando a valutare tutte le caratteristiche extra, il rapporto qualità/prezzo sarà rivalutato.

In secondo luogo, se si avesse necessità di un pre che aumenti il livello dell'uscita della sorgente, direi che si possano escludere i pre passivi, che si limitano ad abbassare il livello del segnale che ricevono, tramite potenziometro del volume o anche tramite switch di attenuazione variabile, come fa il Tisbury Mini Pre. In quest'ultimo caso si può fare a meno di utilizzare degli RCA attenuati qualora il segnale della sorgente fosse troppo elevato per il finale di potenza.

Terzo, due di questi pre offrono un telecomando, ma quello del modello a valvole comanda solo le funzioni di un'unità integrata che gestisce Bluetooth, lettore di schede di memoria e DAC integrato. Purtroppo non comanda il volume generale né la selezione degli altri ingressi linea. I due pre passivi ne sono completamente sprovvisti.

Infine, va tenuto conto che la performance di un pre passivo (non a trasformatori) è influenzata dall'interfacciamento delle impedenze d'ingresso e uscita di sorgente e amplificatore di potenza, oltre che dai cavi d'interconnessione. Pertanto, situazioni diverse possono generare risultati all'ascolto leggermente differenti. Naturalmente, per i confronti sono stati utilizzati gli stessi cavi e gli stessi amplificatori.

Uno contro l'altro!

Comincio subito col dire che esiste un vincitore evidente, dal punto di vista sonoro: si tratta del Tisbury Mini Pre, che stacca la concorrenza e non di poco. È vero che è il più costoso del lotto, ma la differenza sonora va ben oltre quella di prezzo, in proporzione. È dettagliato, trasparentissimo, preciso, veloce e pulito. Di sicuro, suona ben al di là di ciò che la sua classe di prezzo lascerebbe supporre. Non posso pertanto che confermare, rafforzandole, le conclusioni cui era giunto il nostro recensore Andy Norman quando lo provò nel 2016:

Si tratta di un dispositivo ben suonante, racchiuso in un contenitore ben fatto e dall'aspetto gradevole. Inoltre l'offerta commerciale, sia in termini di prezzo che di politica di restituzione e di garanzia, è praticamente imbattibile. Per questi motivi, lo raccomando caldamente.
Altre recensioni internazionali, più o meno, si sono espresse negli stessi termini, anche utilizzando paragoni con pre tradizionali di alto costo. Probabilmente la costruzione accurata e pulita, la qualità del potenziometro del volume e dei percorsi del segnale rendono possibile un piccolo miracolo come questo. Il confronto diretto con l'altro pre passivo del gruppo, pur ben realizzato, con ottimi connettori e un blasonato potenziomentro del volume ALPS blue RK27, è semplicemente impietoso, e in cuor mio speravo invece che fosse il piccolo Davide a battere il solito Golia. Così non è, la differenza in termini sonori è evidente. Laddove il Tisbury è preciso, trasparente e dettagliato, il BRZHIFI è (esagero per far capire meglio) confuso, pasticciato e privo di vita. La cosa, lo confesso, mi ha un po' spiazzato. Anche gli altri due pre del gruppo hanno suonato meglio di questo che, pertanto, è il peggiore del lotto.

Tuttavia, se si considera la differenza di prezzo - il Tisbury costa 4 volte il BRZHIFI, ma offre due ingressi extra e due uscite - il piccolo anatroccolo si prende la sua bella rivincita. In altre parole: se il budget fosse ridotto all'osso, questo BRZHIFI diventerebbe il più appetibile perché sì, non suona come gli altri, ma ha un prezzo praticamente simbolico e, senza confronti diretti, non se la cava affatto male. Ora che ho definito il migliore e il peggiore della classifica, almeno in termini sonori, è più facile capire come si posizionano gli altri due, quelli attivi.

Prima di tutto, confesso che entrambi suonano maledettamente bene per quello che offrono e per il costo. Tenendo conto di tutte le numerose caratteristiche extra, il rapporto qualità/prezzo di questi due pre è semplicemente incredibile, troppo alto per essere vero. In secondo luogo, il pre a valvole ha un'uscita altissima, dichiarata in 13.5 volt, mentre quello a stato solido a mio parere non amplifica quasi per nulla il segnale che riceve, credo sia uno stadio a guadagno zero o quasi. Il risultato è che col primo potete pilotare con disinvoltura qualunque finale di potenza collegato a qualunque sorgente, mentre il secondo è più assimilabile, come comportamento, agli altri due pre passivi. Nella maggior parte dei casi, comunque, l'uscita di una sorgente linea è sufficiente a pilotare un finale di potenza fino a fargli erogare la massima potenza disponibile, quindi nessun problema. Alla peggio occorrerà ruotare un po' più verso destra la manopola del volume.

A parte la differenza nel livello d'uscita, questi due pre sono differenti anche dal punto di vista sonoro. Il pre a valvole suona, indovinate un po'?, abbastanza valvolare, nell'accezione più old-style che può venire in mente. Si tratta quindi di un suono fondamentalmente caldo, morbido, con alti smussati e un basso grosso, a tratti gonfio, e un po' lento. Un suono del genere può essere benefico se il resto della catena tende a sonorità asciutte o affaticanti. Per queste ragioni, si trova più a suo agio con generi musicali tranquilli, acustici (jazz e classica senza troppe pretese dinamiche) mentre col pop e rock più vivaci tende a rallentare e ammorbidire un po' troppo. Quel tocco vellutato a tanti può piacere, ma a me sa molto di finto, ruffiano. Può essere gradevole in certi contesti, ma alla lunga ci si allontana dal reale, che non è sempre caldo, morbido o carezzevole, anzi.

Il BRZHIFI VOL02, invece, suona veloce, dinamico, preciso e controllato, specie in basso. Le basse frequenze infatti hanno un ottimo punch e sono veloci quanto basta per rendere vivace qualunque traccia che sia dinamicamente coinvolgente, dove il ritmo giochi un ruolo fondamentale. Il medio è pulito, senza particolari enfasi, ma manca della precisione e della naturalezza cui mi ero abituato ascoltando il Tisbury (o altri pre di livello più elevato). Quando le tracce musicali si fanno complesse, il piccolo pre BRZHIFI perde un po' il controllo, impasta e distorce qua e là, non in maniera fastidiosa, ma mostra tutti i suoi limiti. Il suono può apparire a tratti confuso, fenomeno che si attenua quando si riproducono brani più semplici. D'altra parte anche il pre a valvole soffre di problemi analoghi.

Complessivamente, questi due pre non raggiungono le vette di precisione e trasparenza del Tisbury. In più, non riescono a creare il soundstage ampio e arioso che il Tisbury dipinge in sala d'ascolto, con una performance che non fa desiderare apparecchi ben più impegnativi. Sì, certo, il Tisbury è un pre che non perdona, non ammorbidisce e non arrotonda, mentre il pre a valvole può sembrare più gradevole, vellutato ed emotivamente più coinvolgente. Se state cercando questo tipo di suono, potreste persino preferirlo al Tisbury, ma si tratta di un suono artefatto, seppur non in maniera scandalosa. Certi integrati vintage che piacciono tanto oggi, fanno pure di peggio. Più vicino all'impostazione rigorosa è il pre attivo BRZHIFI, che però fallisce nel confronto diretto. La distanza non è piccola, almeno all'interno di un impianto molto rivelatore. Di sicuro non credereste che a suonare ci sia un pre da meno di 200€.

In termini di rapporto qualità/prezzo, però, i due pre attivi si prendono una bella rivincita, perché offrono una marea di caratteristiche utili (e il BRZHIFI persino un completo telecomando) che li rendono vincitori assoluti. Se avete bisogno di tutti gli ingressi e la flessibilità d'uso di questi due pre, la scelta dovrà cadere su uno di essi, su quello a stato solido se state cercando un suono veloce e ritmato, su quello a valvole se vi affascina un suono più caldo e morbido, magari migliorabile a piacimento sostituendo le valvole con altre migliori.

Dal punto di vista esclusivamente sonoro, come detto, vince a mani basse il Tisbury, mentre se il parametro di scelta è il costo contenuto, il piccolo passivo di BRZHIFI diventa un must.

In connessione coi finali ZeroZone IRS2092

Tenendo conto che i finali ZeroZone IRS2092 già producono un suono potente, lucido, solido e certamente non accomodante (nel senso che perdonano poco alle cattive incisioni) si potrebbe pensare che il partner ideale sia il pre a valvole, capace di addomesticarne un po' le caratteristiche. In realtà non è proprio così, perché è vero che la gamma alta si scalda e si arrotonda, ma il basso già esuberante dei finali, non fa altro che gonfiarsi ancora col basso lungo e un po' pienotto del pre, con un risultato che potrebbe risultare eccessivo, specie se i diffusori sono dotati di basse frequenze importanti, per potenza ed estensione. Per mio gusto personale, continuo a preferire il Tisbury, perché riesce a non velare in alcun modo la bella trasparenza dei finali, mentre gli altri tre pre nascondono un po' questa straordinaria caratteristica. La mia personale classifica, senza considerare flessibilità d'uso o altri parametri, è pertanto: Tisbury, BRZHIFI VOL02, Akliam/Domelec, BRZHIFI PAP-FV3-2.

Lamentele

Il Tisbury, purtroppo per gli altri, si rivela anche quello che funziona meglio, facile da usare, ben realizzato, elegante e senza sbavature.

Il piccolo pre passivo BRZHIFI PAP-FV3-2, essendo il più semplice e minimale del gruppo, segue a ruota e funziona anch'esso senza problemi. L'unica cosa cui stare attenti è il suo peso, inesistente, che fa sì che si capovolga utilizzando cavi di segnale anche sottili. Meglio pensare di metterci un peso sopra. Il volume non è a scatti, come negli altri tre pre in prova, pertanto consente una regolazione molto più precisa, non è un fattore da trascurare.

L'Akliam/Domelec è un pre a valvole, pertano scalda, soprattutto la parte rettificatrice diventa rovente. È vero che è protetta e che le valvole di segnale sono anch'esse poste all'interno di un castelletto protettivo, ma il calore c'è. Per giudicare come suona, lasciatelo scaldare almeno 15 minuti, meglio se un po' di più. Il telecomando purtroppo non controlla né la selezione dei due ingressi linea né la manopola del volume. Consiglierei al costruttore di estirpare quell'orrenda sezione centrale e di far diventare il pre un componente essenziale: pre linea due ingressi e basta. Magari è un'idea per un semplice tweaking dell'apparecchio. Ancora, poiché il potenziometro è a scatti e il livello d'uscita è molto alto, utilizzando finali ad alta potenza o diffusori ad alta sensibilità potrebbe non essere facile regolare bene il volume: in uno step potrebbe essere troppo basso e in quello successivo troppo alto.

Il BRZHIFI VOL02 utilizza dei relay sia per controllare il volume che la selezione degli ingressi. Il potenziometro del volume, un bel componente OMRON, non dà problemi ed è silenziosissimo, non così la selezione degli ingressi che ad ogni cambio di sorgente produce un fastidioso tick nei diffusori. Niente di pericoloso, ma può essere fastidioso. Ancora, la qualità dei connettori d'ingresso, ancorché dorati, è minimale: utilizzando dei cavi di segnale con connettori un po' stretti si può arrivare - come è successo a me - a estirpare l'RCA femmina dal pannello. Poiché non è saldato, basta reinserirlo in posizione, ma di certo gli altri tre pre hanno dei connettori di qualità infinitamente superiore, che non danno luogo a problemi.

Prezzi

Riassumo brevemente i prezzi orientativi dei pre in esame (per altri dettagli si veda la prima parte di questa prova). Il Tisbury Mini Pre costa ∼190€, l'Akliam/Dorelec ∼130€, il BRZHIFI VOL02 ∼100€ e il BRZHIFI PAP-FV3-2 ∼50€.

Conclusioni

Ero partito cercando un buon pre economico che non castigasse troppo le prestazioni dei finali ZeroZone e ho finito per svolgere una prova ben più interessante, ovvero il confronto di diverse tecnologie (passivo, valvole, stato solido). Il risultato finale è che uno qualunque di questi pre può far funzionare bene i finali ZeroZone, ma solo il Tisbury rende loro quasi piena giustizia. È, purtroppo, il più costoso del gruppo e non offre una grande flessibilità d'uso come gli altri.

In generale, questa prova mi ha sorpreso non poco. Innanzitutto perché mi aspettavo risultati diversi, e sono stato smentito, non immaginavo che la distanza in termini di prestazioni sonore fosse così evidente, per esempio. In secondo luogo è incredibile constatare come per cifre assolutamente simboliche si riesca ad accedere oggi a prestazioni audio così elevate. Certo c'è da festeggiare, perché il buon suono può essere alla portata di tante persone, ma d'altra parte questo fa anche capire quanto certi prezzi elevati siano oggi assolutamente anacronistici e prima ce ne rendiamo conto e meglio è, per tutto il settore.

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