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AudioSophia I 50jm - ampli integrato

Shine like stars

[AudioSophia I-50JM - front]
[English version]

Prodotto: AudioSophia I 50jm - amplificatore integrato a stato solido
Costruttore: AudioSophia - Italia
Prezzo appross.: 2080 €
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Gennaio, 2005

Descrizione e caratteristiche tecniche

La AudioSophia è una nuova Azienda italiana nel settore dell'HiFi, in quel di Padova. Ha già in catalogo diversi prodotti interessanti: due ampli integrati, un pre fono e tre modelli di diffusori, uno da stand e due da pavimento. Completa il quadro una nutrita scelta di cavi di ogni tipologia.
L'apparecchio in prova è un ampli integrato da 50 watt per canale, fratello minore del più raffinato I-50j che costa più del doppio. I due amplificatori sono apparentemente identici, visti dall'esterno, ma le differenze sono tutte all'interno.
Quelle principali sono che il I-50j è interamente costruito a mano su basetta di bachelite e filato all'inglese (sia circuito che alimentazione) con leghe speciali di metalli preziosi (trafilature armoniche fatte su specifiche, in particolare è usata anche una lega di argento e platino proprietaria).
Il circuito del modello I-50jm (quello in prova) viene invece montato su una basetta di vetronite stampata. La sezione di filtraggio dell'alimentazione nel I-50jm è di 40.000 uF (4 x 10.000), quella del I-50j è di 100.000 uF. Il modello più costoso utilizza inoltre condensatori speciali in carta-olio.
Queste le principali caratteristiche del I-50JM:

[Audiosophia I-50JM inside]

Questo I-50jm mi ha conquistato da subito, prima ancora di estrarlo dall'imballo :-) Un po' stufo di avere a che fare con sarcofaghi in legno da 50 e più chili, contenenti intere famiglie di dignitari di corte egizi, finalmente potevo far riposare schiena e bicipiti. Estratto dall'imballo, poi, il "piccolino" è diventato ancor più attraente. Davvero di piccole dimensioni (30x32x7!!!), bellissimo e rifinito in maniera superlativa si è dimostrato subito essere una piacevole alternativa a tanta HiFi nera, grossa, ingombrante e "pesante" da vedere e...maneggiare. Fattore WAF davvero alle stelle ed un feeling immediato con l'utilizzatore sono le sue "prime" armi segrete. Tra l'altro, come diceva Oscar Wilde, la gente è sempre ben disposta e benevola verso qualcuno che si "presenta bene" anche dal punto di vista estetico.

Un bel led blu segnala l'accensione, comandata da una manopola di generose dimensioni. Una manopola analoga serve per selezionare uno dei 3 ingressi linea mentre una comodissima manopolona comanda il volume. Tutto, ma proprio tutto, è realizzato in alluminio "pieno" (da 1 cm e mezzo) ottimamente rifinito. Nel retro, sono presenti i soliti connettori per i diffusori e gli RCA dorati per gli ingressi. Presente anche una vaschetta a norme IEC per il cavo d'alimentazione. Completano il tutto 4 bei piedoni in alluminio con anima in gomma.
All'interno, come potete vedere dalla foto, l'ordine, la semplicità e la pulizia regnano sovrani. La sezione d'alimentazione è separata da quella di potenza anche da una paratia in alluminio. Il trasformatore toroidale è un italianissimo Teca, i condensatori sono Elna, il potenziometro un ALPS serie blu, mentre lo stadio d'uscita è realizzato tramite la coppia J162 e K1058. La sezione pre è passiva ed il selettore degli ingressi è posto - tramite un lungo rinvio - a ridosso degli stessi, per minimizzare il percorso del segnale.
Insomma, tutto fa pensare ad un progetto ben studiato ed ottimizzato in ogni suo aspetto.

L'ho già detto che mi piace? No? Lo dico ora: finalmente un ampli integrato di fascia media bello a vedersi, comodo da usare ed elegantissimo. Davvero un apparecchio di gran classe.

L'AudioSophia I-50JM è stato compagno di ascolti per diversi mesi e confrontato - oltre che coi miei consueti riferimenti - anche con altri due ampli italiani di fascia di prezzo "vicina": il Monrio MC 207 e lo STAT Audio S201 (presto la prova qui su TNT-Audio). Presente in sala d'ascolto, a fare da bau-bau rompiscatole, anche il piccolo Sonic Impact T-Amp, oggettino "fastidioso" contro il quale molti apparecchi di fascia media dovranno confrontarsi.

Shine like stars (da "Screamadelica" - Primal Scream)

Non so se la forma possa in qualche modo influenzare il "contenuto" ma questo I-50JM suona come appare: elegante, agile, prezioso. Si sente subito che si tratta di un apparecchio di gran classe, il suo suono è preciso, armonicamente ricco e completo.
Dal punto di vista timbrico è tendenzialmente neutro ed appare dotato di una gamma bassa pronta, veloce e ben estesa. Non è forse potentissima ma quel po' di "leggerezza" passa quasi inosservato, essendo "mascherato" da una qualità veramente di ottimo livello. Basso e batteria appaiono tesi e veloci, graziati da quello che chiamo "boogie factor" cioè quella capacità tipica delle buone elettroniche di conferire vitalità (o di non sottrarre, sarebbe meglio dire) alla Musica che riproducono. Peccano un po' di "muscoli" ma l'insieme è assolutamente coinvolgente.
Quando la AudioSophia mi ha spedito un e-mail chiedendomi anticipazioni su come procedessero le mie prove d'ascolto ho replicato con un laconico "Mi sto divertendo molto!". Lo sbadiglio, durante le prove di questo amplificatore, non si è mai presentato, neppure nei momenti di "stanca" che colpiscono ogni recensore audio che si rispetti :-)

La gamma media ed alta sono pulite, quasi cristalline. Di certo non c'è molto spazio all'eufonia fine a se stessa ma ciò non significa che l'ampli suoni freddo. Tutt'altro. Resta in sottofondo una certa nota di "dolcezza" che rende l'ascolto sempre poco affaticante, nonostante il sostanziale rigore formale.
Per capirci ancora meglio, se avete letto la prova del quasi-concorrente Monrio MC207, questo I-50JM è sì chiaro ma non presenta alcuna enfasi in gamma alta. Il Monrio aveva invece una leggera tendenza alla sottolineatura della gamma medio-alta ed alta. Ancora, l'MC207 ha un basso più "presente" e corposo ma anche leggermente più lento, specie nella prima ottava. Questo I-50jm, invece, è più agile ma anche più "leggero".
Nonostante non ci sia spazio per ruffiani ammorbidimenti, questo integratino è estremamente piacevole da ascoltare: non presenta indurimenti in gamma media, non "forza" le sibilanti, non perde mai il controllo, mai una sbavatura, un comportamento sopra le righe. E' dotato anche di una buona capacità di introspezione, analizza a fondo il segnale e ne estrae i particolari, pur senza sconfinare nell'iperdettaglio.
Sulle voci - di tanto in tanto - ho desiderato una superiore chiarezza e definizione. Ad esempio, un parlato in sottofondo - semi-nascosto da suoni e rumori - avrebbe dovuto apparire più netto, distinto e contrastato.

Dinamica

L'aspetto ed il peso, secondo il tipico pregiudizio audiofilo, dovrebbero far pensare ad un ampli poco potente ed incapace di pilotare - in maniera dinamica - diffusori impegnativi. Ebbene, questo piccolo, grazioso oggetto invece possiede doti "elettriche" di ottimo livello, non si scompone neppure di fronte a carichi difficili, non a caso nelle specifiche si parla di pilotaggio fino a 2 Ohm! Suona forte, veloce, dinamico, disinvolto.
Anzi, per essere più preciso, l'aggettivo giusto è ritmico: la scansione dei corretti tempi musicali è eccellente, non si "siede" mai e accompagna le variazioni dinamiche imposte dal programma musicale con piglio severo e rigoroso, direi metronomico.
Di più, direi che invita, coi generi più movimentati, ad alzare senza ritegno il volume, senza mai una slabbratura o una perdita di controllo. L'energia a disposizione è sempre sufficiente, anche con diffusori ostici e pretenziosi.
Si trova a proprio agio un po' con tutti i generi musicali, non mostra preferenze o idiosincrasie particolari. Anche il rock più cattivo non lo intimorisce, anzi.

Immagine e soundstage

Rigore e precisione ben si sposano con la ricostruzione di palcoscenici virtuali proporzionalmente corretti e dai contorni ben definiti. Questo AudioSophia I-50jm non è un'eccezione a questa regola. Riesce a fornire un'immagine tridimensionale solida, ben sviluppata in profondità e piuttosto ricca di particolari. I personaggi della scena - strumentisti e cantanti - occupano posizioni chiare e ben definite, non fluttuanti o "galleggianti".
La profondità è di ottimo livello e così pure la verticalizzazione degli interpreti. Gli effetti stereofonici non sono esasperati e questo limita un po' la spettacolarizzazione di certe incisioni ricche di effetti, ma rientra tutto nel preciso carattere di questo amplificatore. Né ruffiano né chiassoso, ma corretto e musicale.

Qualche consiglio

Ben poco da dire oltre alle solite raccomandazioni su rodaggio e riscaldamento. Una cosa che ho notato è la sua sensibilità al cambio del cavo d'alimentazione: il suo rigore e la sua capacità di analisi riescono a mettere ben in evidenza le differenze tra un cavo e l'altro. Non ho avuto modo di provare i cavi d'alimentazione della Casa (uno, tra l'altro, somiglia al nostro TTS, come geometria costruttiva) ma mi sono trovato benissimo con il solito TNT Merlino realizzato con un cavo trifase schermato di dimensioni spropositate e flessibilità pari a zero. Ottimi risultati anche col cavo d'alimentazione Eichmann.
Nessun problema di interfacciamento con sorgenti o diffusori, essendo abbastanza neutro e preciso non richiede attenzioni particolari per trovare i giusti accoppiamenti. Alla AudioSophia ritengono che il meglio lo esprima coi diffusori della stessa Casa ma mi pare di poter dire che si sia comportato benissimo anche con quelli ai quali l'ho collegato (Merlin e Thiel).
Tutto il cabinet in alluminio di ottimo spessore funge anche da dissipatore per il calore prodotto dagli stadi finali. Probabilmente per questa ragione, anche durante un uso abbastanza intenso, l'ampli è sempre rimasto piuttosto "freddo", nonostante sia completamente privo di feritoie d'aerazione. I piedoni molto alti consentono un'ottima circolazione dell'aria anche "da sotto". Questo consente di preoccuparsi "poco" del suo posizionamento. Visto che è "chiuso" la polvere non è un problema.

Lamentele

[AudioSophia I-50JM - vista posteriore]
Un po' di spazio, grazie.... :-)

Costruzione e finitura. Bello e ben rifinito, questo I-50jm ha un'unica cosa che davvero non mi ha convinto: i morsetti d'uscita dei diffusori. Bellissimi per carità ma troppo vicini gli uni agli altri e privi di un "grip" sicuro sulle dita. Per esigenze di "recensione" ho dovuto usare dei cavi terminati con forcelle ed anche del filo "nudo". Stringere le boccole in queste due situazioni è stata davvero un'impresa. C'è giusto lo spazio per le dita di mia figlia (manine di una bimba di tre anni!). Che importa, direte voi! Si attacca una sola volta e poi lo si dimentica. Vero, ma per chi prova apparecchi e deve staccare e riattaccare cavi in continuazione, credetemi, è davvero snervante, specie se non si usano bananine. Oltretutto, i morsetti non sono a norma CE. Belli e ben spaziati, invece, gli RCA d'ingresso.
Ancora, in un ampli da 2000 Euro, un telecomando per il volume e per gli ingressi ci poteva pure stare. Non sono amante dei telecomandi (fanno ingrassare!!! :-)) ma capisco che per l'utente medio di un prodotto di questo livello possa essere una mancanza.
Il manuale d'uso, forse una versione preliminare, è un po' dimesso e sotto tono: 4 fogli formato A-4 stampati da un lato e tenuti insieme da due graffette. Sono certo che alla Audiosophia porranno rimedio anche a questo. La garanzia sul prodotto è di 3 anni.
Sono presenti solo 3 ingressi (solo linea) e non è prevista alcuna uscita, neppure un "tape out". Chi usa il registratore è avvertito.
Il prezzo? 2000 Euro non sono pochi per un ampli da 50 watt, direte voi. Se si guarda alla costruzione, ai materiali impiegati, al livello di rifinitura, al fatto che è costruito interamente in Italia con soluzioni "proprietarie" e se si considera la qualità sonora globale invece, questo I-50jm ha ben poco di che vergognarsi. Anzi, diversi concorrenti (italiani e non) potrebbero trovarsi in serio imbarazzo.

Suono. Inutile nascondere che questo ampli mi sia piaciuto molto. E' divertente, corretto, veloce, dinamico. Per mio gusto personale avrei preferito una gamma bassa un po' più corposa e potente, senza perdere quell'agilità così convincente che questo ampli possiede in gran misura. Infine, sulle voci, talvolta avrei preferito una migliore definizione ed intelligibilità. Gli amanti del suono eufonico a tutti i costi potrebbero trovare "eccessivo" il suo rigore (a me invece piace).

Confronto col T-Amp :-)

Visto che questa è la mia prima recensione "successiva" a quella del T-Amp molti si aspetteranno di capire se questo ampli sia sopravvissuto al confronto o meno. Non mi sottraggo di certo ai miei doveri :-) ma non aspettatevi che in OGNI futura recensione di amplificatori ci sia il paragrafetto "Come va contro il T-Amp", sarebbe ridicolo.
A rigor di logica avrei dovuto dedicare un tale paragrafetto per ogni confronto fatto con altre amplificazioni "di riferimento": "Come va contro il NAD 3120, contro il Naim Nait, contro pre e finale Naim, contro etc. etc.". Diciamo che le recensioni sono sempre figlie di confronti. Questa, in particolare, è frutto dei confronti fatti con altri due amplificatori di fascia di prezzo simile, i già citati Monrio e STAT Audio (pure loro italiani). Mi interessava capire cosa ci fosse di nuovo nel panorama italiano degli ampli integrati tra i 1000 ed i 2000 Euro.
In definitiva: rispetto al piccoletto, questo I-50jm ha più corpo, suona un po' più "fluido" ed ha, ovviamente, migliori capacità dinamiche, oltre che una potenza superiore (grazie). Sull'introspezione, il microdettaglio e l'analisi delle voci il T-Amp si prende invece la sua rivincita, seppur con qualche lieve accenno di "durezza" in più. E' chiaro che il confronto, di per sé, non ha molto significato, trattandosi di due oggetti distanti anni luce come costruzione, materiali, flessibilità d'impiego, universalità di applicazione e...costo.

Di conseguenza, anche questa prova non fa altro che confermare quanto già scritto sul piccolo fenomeno. Non è la soluzione per tutti i problemi del mondo ma è e resta incredibile la sfacciataggine con la quale riesca a confrontarsi, senza timori reverenziali, con prodotti di classe e come, almeno su certi parametri, riesca a metterli persino in imbarazzo.

Conclusioni

In un periodo non proprio roseo per questo settore - attaccato dalla crisi economica mondiale da una parte e dagli arrembanti prodotti cinesi dall'altra - fa piacere salutare nuove e coraggiose iniziative "italiane". Soprattutto, fa piacere vedere persone che lavorano ancora con estrema attenzione, perizia e passione per la Musica ben riprodotta. Questo I-50jm è un prodotto che, per qualità sonora e costruttiva, potrebbe ben figurare nel catalogo di un Costruttore "blasonato" e di grande stirpe "audiophile".
Anzi, dirò di più, non è affatto frequente imbattersi in prodotti così originali e ben realizzati come questo. Un eccellente biglietto da visita per un'Azienda che, se continuerà su questo livello di eccellenza, farà parlare molto di sé.
Hats off! come dicono gli angolosassoni.

Copyright © 2005 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

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