Dayton Audio APA-150 - amplificatore integrato/finale di potenza

Potente e versatile

[Dayton Audio APA-150]
[English version]

Prodotto: Dayton Audio APA-150 - amplificatore integrato in Classe AB, con filtro per subwoofer
Costruttore: Dayton Audio - USA
Prezzo appross.: 210$/170 €
Recensori: Arvind Kohli (TNT USA) & Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - TNT Italia
Recensito: Giugno 2012

Dati dichiarati dal Costruttore
Costruttore Dayton Audio
Prezzo medio suggerito $210 USD ($158 USD da Parts-Express.com, circa 180€ in Europa)
Classe di funzionamento A/B
Potenza d'uscita STEREO: 50 + 50 @ 8ohms, 75 + 75 @ 4ohms, 0.01% THD, 20-20kHz
MONO: 150 watts @ 8ohms
Impedenza d'ingresso 47 kohms +/- 5%
THD @ alla potenza nominale inferiore a 0.01%
Ingressi 1
Dimensioni 14.3 x 13 x 29 cm (L x A x P)
Peso 5 kg

Premessa

Questa è la seconda volta che ci occupiamo di Dayton Audio, una giovane Azienda statunitense che commercializza (distribuisce) prodotti audio realizzati in Cina, tra i quali abbiamo già favorevolmente recensito il modello DTA-100a, un interessantissimo ed economicissimo integrato in Classe D da 25 watt per canale. Vi rimandiamo quindi a quella recensione per alcune informazioni sull'Azienda. Stavolta vi parliamo di un oggetto insolito nel panorama delle amplificazioni HiFi, un finale di potenza che, in realtà, grazie a un controllo di livello, funge da vero e proprio amplificatore integrato. In più, incorpora un filtro elettronico regolabile da 50 a 150 Hz per funzionare come amplificatore per subwoofer e come se non bastasse può essere utilizzato in mono, raddoppiando la potenza d'uscita, tramite un semplice interruttore sul retro.

Il mio vicino di casa era alla ricerca di un amplificatore compatto da utilizzare per alimentare i diffusori in wall della sua cucina. Poiché i diffusori erano poco sensibili, i tentativi con dei piccoli amplificatori in Classe D si rivelarono poco soddisfacenti.
Gli amplificatori tradizionali in classe AB erano tutti grandi, ingombranti e costosi quindi li avevamo eliminati dalla lista dei candidati. Alla fine trovammo questa bestiolina, commercializzata dalla Dayton Audio che ha la sua sede esattamente a 50 miglia da casa. Gli amplificatori avevano una garanzia del tipo soddisfatti o rimborsati, costavano appena 120$ per cui il mio vicino decise che il rischio si potesse correre. Fu molto felice della scelta e io avevo del materiale nuovo da recensire!

Non posso certo dire che alla Dayton siano molto ferrati in termini di marketing e pubbliche relazioni. Ho dovuto provare diverse volte prima di riuscire a parlare al telefono con qualcuno. È sorprendente riscontrare come tante Aziende siano così mal organizzate da non riuscire a trarre profitto da pubblicità gratuita come questa. Alla fine son riuscito a parlare con la persona giusta e il processo si è velocizzato notevolmente.

[Dayton Audio APA-150 - vista del retro]
Dayton Audio APA-150 - vista posteriore

Ho parlato con Mike Van Den Brok della Dayton Audio, che era il project manager per il progetto di questo apparecchio. Il Dayton APA150 è stato progettato e messo in produzione nel 2008. L'idea era quella di mettere in commercio un apparecchio che potesse funzionare come ampli integrato, come ampli per subwoofer e come unità di potenza in ambiente HT.

Da quello che mi ha raccontato Mike le prestazioni elettriche di questo apparecchio sono abbastanza sorprendenti, visto che è stato testato persino su carichi da 2 Ohm! In queste condizioni, però, dopo un'ora di utilizzo si surriscalda e va in protezione termica. Sul carico di 1 Ohm sono stati necessari 15-20 minuti di utilizzo per far scattare la ventola! In mono non è stato testato ad impedenze inferiori a 8 Ohm ma Mike ritiene che dovrebbe riuscire ad erogare 200-250 watt su 4 Ohm. Per questo prezzo, si tratta di performance assolutamente straordinarie.

Uno sguardo all'interno

L'amplificatore APA-150 utilizza una configurazione circuitale abbastanza tradizionale, in Classe AB, con transistor (2 per canale) di potenza montati su un dissipatore chiuso dal quale poi una ventola si preoccupa di estrarre l'aria calda qualora la temperatura fosse eccessiva. Già, questo amplificatore ha una ventola di raffreddamento, peraltro silenziosissima e che entra in funzione soltanto in condizioni d'uso molto gravose, ad esempio dopo qualche ora di funzionamento alla massima potenza. La potenza dichiarata è di 75 watt per canale su un carico di 4 Ohm (con lo 0.01% di THD), in realtà c'è da aspettarsi 50 watt per canale sul più classico carico di 8 Ohm. Comunque sia, la potenza non gli fa certo difetto! In più, può essere messo in mono, tramite un pulsante sul retro, per raggiungere la rispettabile soglia di 150 watt, sempre su 8 ohm. Come ulteriore dotazione, dispone di un filtro elettronico passa-basso, con pendenza 18 dB/ottava e soglia d'intervento regolabile tra 50 e 150 Hz. Questo filtro, disinseribile tramite pulsante, serve nel caso in cui si desideri usare questo amplificatore per pilotare un subwoofer passivo.
Nel retro una coppia di ingressi RCA dorati (linea) abbinati ad un'altra coppia di uscite (linea), utili per prelevare il segnale da inviare, ad esempio, a un eventuale amplificatore principale nel caso in cui questo APA-150 sia destinato al solo subwoofer. Completa la dotazione un circuito di autoaccensione che sente la presenza di un segnale in ingresso (soglia di intervento: 3 mV) e accende l'amplificatore automaticamente. Anche questo servizio è disinseribile tramite switch posto nel retro. I morsetti per i diffusori sono molto belli e accettano ogni tipo di terminazione (anche cavo spellato di buona sezione). Il pannello posteriore, dove ha sfogo la ventola di raffreddamento, include anche un cambatensioni 110/230 volt e la presa a norma IEC per il cavo d'alimentazione.
Sul frontale, in alluminio spazzolato, ci sono soltanto il pulsante d'accensione, un led blu e il controllo di livello.

All'interno, un grande spazio è occupato dal toroidale d'alimentazione, del quale non sono riuscito a reperire informazioni sulla potenza max ma soltanto il voltaggio dei secondari, che escono a 25.8 volt. A completare la sezione di alimentazione ci pensano due condensatori elettrolitici da 6800 uF ciascuno (50 volt) della Transcend Electrolytic Co. (TEC) di Taiwan. Purtroppo per conoscere le sigle dei dispositivi di potenza avrei dovuto smontare mezzo apparecchio, alla fine ho desistito. La costruzione è abbastanza affollata, con un bel po' di cavi volanti qua e là. I circuiti stampati riportano la sigla APA150 -04 ver. 1.0 con una data del 2007. La realizzazione appare a cura della cinese KS. In generale, la componentistica utilizzata non mi pare di livello particolare, anzi, si tratta di una realizzazione con materiali assolutamente standard, allineati verso il livello base e, visto il prezzo dell'oggetto, ci sarebbe stato da stupirsi del contrario.

La caratteristiche tecniche parlano di un rapporto segnale/rumore pari a 100 dB e di un'impedenza d'ingresso di 47 kOhm. Sulla potenza d'uscita ho già avuto modo di precisare (50 watt su 8 ohm, 75 su 4 ohm, in regime continuo). Il peso dell'unità, un piccolo parallelepipedo di 14.4 (larghezza) x 13 (altezza) x 29 (profondità), si attesta sotto i 5 kg. Non sono noti altri dati tecnici rilevanti. Il manuale utente può essere scaricato direttamente dal sito Dayton Audio.

[Dayton Audio APA-150 - viste interne - laterale]
[Dayton Audio APA-150 - viste interne - dettagli]
Dayton Audio APA-150 - viste interne

[Emotiva BPA1]

Lo stesso amplificatore sembra nascondersi (neanche troppo bene) sotto la veste più ricercata dell'Emotiva BPA-1 (che ora figura discontinued) mentre se state pensando a qualche modifica esotica ...c'è qualcuno che ci ha già pensato: si tratta di Linn Audio of New Hampshire di David Linn (che non ha niente a che vedere con la più famosa Linn UK) che propone lo stesso amplificatore, con ancora su il logo della Dayton (!!!), per la modica cifra di 1950$ (millenovecentocinquanta dollari), sostenendo di aver sostituito dei componenti in punti critici del circuito. Sarei curioso di vedere (e sapere) cosa accidenti ci hanno fatto per far lievitare il prezzo di quasi 20 (venti) volte. Già che c'erano, con pochi centesimi di pasta abrasiva avrebbero potuto almeno levare il logo Dayton dal frontale e mettercene uno più cool e high-end. Ho naturalmente chiesto informazioni all'Azienda ma il contenuto delle modifiche e anche la foto dell'interno sono custoditi meglio dei più oscuri segreti militari dell'Area 51. Per saperne di più occorrerà attendere qualche file segreto di Wikileaks perché il Costruttore non ha intenzione di spedire l'apparecchio in prova...chissà perché. Siamo nel 2012, si devono vedere ancora queste cose nel mondo dell'high-end, che tristezza.

Reperibilità

Il Dayton APA-150, al momento (Giugno 2012), non è disponibile in Italia ma non è difficile acquistarlo sia da www.partsexpress.com (se il link non dovesse funzionare andate sul sito di partsexpress.com e cercate il prodotto per nome) al prezzo di 158 dollari USA, sia su Amazon.com che su altri siti online internazionali. Per acquisti fuori dalla UE ci sono da aggiungere le spese di trasporto e di eventuale dogana, in generale circa il +30% rispetto al prezzo base.
È disponibile una lista di distributori internazionali sul sito della Dayton Audio, quello più interessante per noi dovrebbe essere quello europeo, visto che così si salterebbero a piè pari i costi di importazione. Si tratta di Intertechnik.de, in Germania, che attualmente vende l'amplificatore a 168 € (+ 15 di spedizione per l'Italia).

Video di PartsExpress che descrive il Dayton APA150 (in inglese)

Potente e versatile

Sembrerebbe che dal punto di vista tecnico le carte in regola questo amplificatore ce le abbia tutte, ma ciò che a noi interessa maggiormente è la qualità all'ascolto. Mi chiedo sempre se un buon amplificatore muscoloso sia ciò di cui abbiamo realmente bisogno o se ci sia una vera differenza tra amplificatori di pari potenza oltre a un design più raffinato e a componentistica meglio selezionata.
C'è un unico modo per capirlo, naturalmente, ed è a questo che servono le prove d'ascolto. Ho utilizzato dei diffusori Quad ESL988, principalmente in configurazione nearfield, e per un confronto diretto ho utilizzato un amplificatore precedentemente testato, di potenza analoga, ossia il TBI Millenia che costa però circa 500 €.

"Rimshot" (Eryka Badu; Baduism; Universal; UD53027)
Utilizzo una porzione di questa traccia per testare le performance in bassa frequenza, in particolare del basso elettrico. Vi garantisco che ho fatto molta fatica a trovare una differenza tra questi due amplificatori. Con un basso livello di certezza posso dire che il Dayton sembrava avere un po' più di energia e di profondità di risposta, mentre il TBI Millennia possedeva un pizzico di raffinatezza e di chiarezza in più.

"Bass resolution test" (Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
Anche questo test va benissimo per mettere alla prova le prestazioni in gamma bassa, stavolta però con un contrabbasso. In questo frangente posso affermare con maggiore sicurezza rispetto a prima che il Dayton mostra una estensione in frequenza maggiore rispetto al TBI.

"Coming of the Mandinka" (V.M. Bhatt, Taj Mahal; Mumtaz Mahal; Water Lily Acoustics; WLA-CS-46-SACD)
Utilizzo questa traccia per mettere alla prova la naturalezza delle voci maschili, le informazioni ambientali e la risoluzione di ogni più fine dettaglio. Qui il TBI aveva una marcia in più: c'era una maggiore profondità e ampiezza dell'ambiente dove è avvenuta la registrazione, rilevabile non soltanto dai diversi piani sonori delle varie voci poste a differenti distanze dai microfoni ma anche dalla quantità delle micro informazioni spaziali che circondano le voci stesse.
Notevole la riproduzione del Mohan Veena, con una risposta ai transienti migliore e superiore naturalezza in termini dello sviluppo armonico delle vibrazioni delle corde dello strumento.

"Guitar demo tracks" (Tonian Labs, Demo tracks)
Questo disco demo è inciso in una maniera spettacolare ed è uno dei miei preferiti per testare il suono della chitarra acustica. Di nuovo, anche in questo caso, il TBI Millennia aveva un piccolo vantaggio in termini di risposta ai transienti e di dinamica sugli strumenti a corda, in questo caso specifico un assolo di chitarra acustica suonata in arpeggio.

"Mining for gold" (Cowboy Junkies; The Trinity session; RCA; 8568-2-R)
Utilizzo questa traccia per provare la naturalezza e la ricchezza di dettaglio delle voci femminili. Dopo non poca fatica, sono giunto alla conclusione che il TBI riproduceva un microdettaglio di qualità superiore. Questo era evidente sia sulla resa delle note che sulle inflessioni vocali. Il Dayton infatti suonava appena più piatto, da intendersi nel senso di mancanza di altrettanto dettaglio e ricchezza di nuances.

In definitiva, dal punto di vista sonoro, il Dayton direi che se l'è cavata egregiamente. Tenete conto che è stato confrontato con un concorrente che costa praticamente il doppio, un concorrente che io avevo recensito già in termini entusiastici. Inoltre, i test sono stati condotti con diffusori (Quad ESL988) estremamente trasparenti e rivelatori! Come uno potrebbe aspettarsi, il Dayton APA150 non è raffinato come il TBI Millennia ma le differenze sono state davvero di piccola entità. Inoltre, va segnalato che il Dayton, in termini di profondità di risposta alle basse frequenze, ha sempre avuto un certo vantaggio sull'avversario.

Confronto con il fratellino Dayton DTA-100

[Dayton Audio APA-150 e DTA-100]
Dayton Audio APA-150 vs DTA-100

L'anno scorso recensimmo il Dayton Audio DTA-100, un minuscolo amplificatore in Classe D, un piccolo gioiellino da 25 watt per canale, equipaggiato con il chip Tripath TK2050, che suonava incredibilmente bene per il costo (appena 100 €). Così come l'APA150 anche il piccolo DTA-100 aveva un unico ingresso linea (duplicato sul frontale) ma in più offriva un'uscita cuffia. La potenza d'uscità è la metà di quella del fratello maggiore ma le sue dimensioni e il suo peso sono di svariate volte inferiori! Inoltre, non ci sono problemi per quanto riguarda la dissipazione del calore poiché il funzionamento in classe D tiene la temperatura d'esercizio molto bassa. In definitiva si tratta di due amplificatori abbastanza diversi, con target di pubblico e di utilizzo diversi, e con diverse caatteristiche. Inoltre, di listino, un APA150 costa quasi quanto due DTA100a.
La nostra opinione è che se non doveste avere la necessità delle caratteristiche aggiuntive dell'APA 150 e della sua maggiore potenza d'uscita, allora il DTA100A sia una scelta tutto sommato preferibile. È più piccolo, più economico ma abbastanza potente da pilotare con disinvoltura la maggioranza dei diffusori in commercio. In più, possiede un certo tocco magico in gamma media garantito dalla presenza del chip Tripath, tocco che ha reso famose tutte le amplificazioni che utilizzano questa tecnologia. Ovviamente, al prezzo superofferta ora disponible su PartsExpress (158$!) l'APA150 risulterebbe comunque vincente. Al prezzo normale invece (per noi in Italia, con la spedizione dalla Germania, siamo poco sopra i 180 €), il DTA-100A ha qualcosa in più, non foss'altro che in termini di rapporto qualità/prezzo.

Lamentele

Costruzione e finitura.
L'apparecchio si presenta ben realizzato, seppur in economia. Il pannello frontale in alluminio spazzolato da 6 mm di spessore è inusuale in questa fascia di prezzo. I piedini smorzanti sono i soliti supereconomici che si trovano su prodotti simili, la qualità dei connettori posteriori è invece buona. I morsetti per diffusori sono purtroppo molto vicini tra loro e non consentono grandi libertà di manovra, ma comunque con banane o forcelle ci si arrangia molto bene.
La ventola è silenziosa e non entra mai in funzione durante un utilizzo normale anche ad alto volume. La forma inusuale dello chassis, che ricorda il Cubo di Carver (M400), può causare qualche problema di collocazione ottimale, visto che i rack per elettroniche sono pensati per apparecchi larghi e bassi. Gli switch per il funzionamento in mono, l'inserimento del filtro passa-basso per il subwoofer, per l'auto-sense e la regolazione della frequenza di taglio sono nel pannello posteriore, certamente in una posizione abbastanza scomoda. È vero che alcuni si usano una volta sola, ma la regolazione continua della frequenza di taglio per il subwoofer sarebbe stato utile averla sul frontale. La regolazione di volume, per colpa della manopola un po' incassata, non è esattamente comodissima. Il potenziometro non ha mostrato i segni di lieve sbilanciamento tra i canali che hanno afflitto alcuni esemplari del fratellino DTA-100A.
Durante il funzionamento non ho notato problemi particolari, né ronzii. Il tutto si mantiene piuttosto silenzioso e fornisce la sensazione di un apparecchio solido e durevole. È sopravvissuto senza problemi a un mini party di Capodanno, con la ventola spesso in funzione.
Non occorre dimenticare che questo è, in realtà, un finale di potenza, non esattamente un ampli integrato. Questo significa che con alcune sorgenti potrebbe non essere possibile fargli esprimere la potenza massima anche con il volume a fondo corsa. Potrebbe rendersi necessario l'utilizzo di un pre attivo. Ad esempio, è stato impossibile portare l'amplificatore al limite utilizzando un vecchio lettore CD Cyrus PCMII, questo perché la sensibilità d'ingresso dell'APA150 è bassa. Se questa fosse la vostra situazione e doveste aver necessità di TUTTA la potenza che l'APA150 può erogare, pianificate l'acquisto di un pre attivo.
Due parole sul rapporto qualità/prezzo: al costo attuale (± 180 €) ci sono diversi concorrenti molto agguerriti che dispongono di pari potenza, numerosi ingressi linea, telecomando, controlli di tono e persino un ingresso phono (es. Denon PMA510AE). Qualora non aveste bisogno delle features speciali dell'APA150 (possibilità di utilizzo in mono con raddoppio della potenza, uscita per subwoofer, dimensioni ultracompatte etc.) dovreste prendere in considerazione anche integrati di origine giapponese, come il Denon citato, che offrono molto di più a un costo sostanzialmente simile.
Suono.
Probabilmente non si tratta dell'amplificatore più performante in termini di precisione, trasparenza e capacità di creare un soundstage particolarmente convincente ma a parte questi aspetti è davvero difficile criticare ferocemente questo apparecchio, in particolare se si pensa al prezzo e alla insolita (direi unica) versatilità che offre.

Conclusioni

Non siamo sicuri se sia stata una casualità o la crisi economica planetaria che ha generato questa strana situazione ma con 158$ (offerta speciale attuale di PartsExpress) questo è ciò che si riesce ad acquistare. Si tratta di ottime notizie per gli appassionati ma potrebbe anche essere che il responsabile marketing della Dayton abbia commesso un grave errore. La nostra raccomandazione per chiunque stesse iniziando a muovere i primi passi e avesse bisogno di un amplificatore di media potenza va tutta a questo Dayton APA150, come primo passo da compiere. Riteniamo sia necessario spendere parecchio di più per poter percepire un miglioramento sensibile in termini di qualità sonora.

Data la versatilità che viene offerta siamo stupiti di quello che sono riusciti a fare progettando e realizzando questo APA150.

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Copyright © 2012 Arvind Kohli - arvind@tnt-audio.com & Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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