NAD PP-1 - pre fono MM
Prodotto: NAD PP-1 pre fono MM
Costruttore: NAD Electronics Co.
Prezzo approx.: 75 Euro
Recensore: Lucio Cadeddu
Il pre fono NAD PP-1 |
Gli ampli integrati, ma anche i pre, dotati di ingresso fono per giradischi stanno diventando merce sempre più rara a causa della progressiva scomparsa degli LP. La maggior parte dei nuovi audiofili possiede soltanto i CD per cui non c'è ragione per far pagare uno stadio in più che non sarà mai utilizzato, stadio che, peraltro, è piuttosto delicato e particolare.
Tuttavia ci sono ancora moltissimi audiofili che usano il giradischi, acquistano LP e diversi altri che si stanno convertendo oggi al suono del vinile. Per questa ragione gli stadi fono separati, magari anche di livello abbordabile, stanno diventando piuttosto diffusi e popolari in questi ultimi anni.
Prima di questo "riflusso" gli stadi pre fono separati erano costosi e riservati alla clientela hi-end, oggi invece diverse Aziende hanno messo in catalogo degli oggetti di prezzo basso e buone prestazioni così da soddisfare un pubblico più ampio.
Per citare qualche nome, sul mercato troviamo il QED DS-1, qualche modello Rotel, il KAB PH-1 (recensito qui su TNT-Audio) e il NAD PP-1 oggetto di questa prova: un apparecchio destinato ad un vasto pubblico, dal costo contenuto (uno dei più economici in assoluto), basato su semplici operazionali, dotato di una alimentazione esterna da 15 Volts e di cavi di segnale di buona qualità.
Non c'è molto altro da dire, il cabinet è un piccolo box in acciaio con due connettori RCA dorati da una parte (ingresso) e un cavo saldato e terminato con RCA dorati dall'altra. Un led si attiva all'accensione dell'apparecchio che dovrebbe essere lasciato permanentemente acceso, visto che non è previsto alcun tasto d'accensione.
La NAD ha una buona reputazione da difendere nel campo degli stadi fono, visto che i suoi ampli integrati hanno sempre disposto di sezioni phono di buona qualità. Ricordo ancora l'ingresso fono del vecchio glorioso integrato 3020, uno dei pochi, all'epoca, ad avere un suono accettabile anche col giradischi.
La prima cosa che salta...all'orecchio durante la prova di questo NAD PP-1 è la sua silenziosità, il rapporto segnale/rumore apparente è veramente molto buono, in parte da attribuirsi alla presenza dell'alimentazione esterna e quindi lontana dai sensibili circuiti di preamplificazione. Incollando le orecchie ai woofers si sente solo un certo residuo di "rete".
Parto con le buone notizie: il PP-1 possiede una gamma media ed alta molto dolci, le voci sono riprodotte in modo naturale, forse un po' sul "leggero" ma ancora con un buon livello di articolazione e dettaglio.
Le voci maschili appaiono un po' prive di corpo ma il basso livello di distorsione rende la performance molto godibile.
Inoltre il PP-1 mostra una buona capacità introspettiva, certo non si parla di effetto "lente d'ingrandimento" però considerando il prezzo questa sua caratteristica è un regalo inaspettato e molto apprezzato.
Passo alle note dolenti. E parlo del basso e del medio-basso.
Le basse frequenze sono piuttosto limitate in estensione, un taglio abbastanza netto che sarà inudibile coi partners tipici di questo pre (ovvero diffusori da supporto con limitata estensione lato basse frequenze) ma definitivamente udibile con grandi diffusori da pavimento.
Il medio-basso manca di articolazione e le note del basso elettrico perdono la tonalità propria, apparendo spesso sempre uguali, come se lo strumento avesse una corda sola. È un'esagerazione, ovviamente, ma dovrebbe rendere l'idea.
La batteria appare essere un po' "gommosa" e contribuisce ad una vaga sensazione di suono un po' "loudness", cioè un po' gonfio sul medio basso ed un po' slabbrato.
In generale, la presentazione musicale del PP-1 è piuttosto "compatta", pulita ed indistorta ma poco coinvolgente.
Inutile aspettarsi miracoli da un pre fono commercializzato a poco più di 150.000 lire, dovreste saperlo. Quindi non vi sorprendereste se vi dicessi che la performance dinamica del piccolo NAD è accettabile ma non invita ne' all'applauso ne' a battere il tempo col piede. Il suono presenta evidenti compressioni della dinamica totale ed il "passo" è piuttosto lento.
Nonostante questo, tuttavia, l'impatto del basso sui 100Hz è buono, convincente. Purtroppo a contraltare c'è una piuttosto evidente slegatura tra il tempo tenuto dalle basse frequenze ed il resto della gamma sonora, che produce la spiacevole sensazione di far molta fatica a seguire il ritmo.
Altra nota positiva viene tuttavia dalla microdinamica, buona grazie alle qualità già citate della gamma medio alta.
Anche relativamente a questo parametro, inutile aspettarsi performances memorabili. C'è un certo soundstage ma di profondità di scena, di fatto, non se ne può onestamente parlare.
Curiosa invece la larghezza del palcoscenico sonoro, piuttosto estesa, a patto di non esagerare con la distanza tra i diffusori pena un fastidioso e nettissimo buco al centro. Questo spiega anche perchè il suono tenda comunque a stazionare fedelmente :-) dentro le casse, non riuscendo a svincolarsi fisicamente.
Consentitemi però un'osservazione forse banale ma necessaria: non credo che il possibile acquirente di un PP-1 abbia nel realismo della scena sonora il più serio dei suoi problemi. Il PP-1 va in impianti economici dove i problemi sono principalemnte timbrici e di dinamica.
L'utilizzo del PP-1 è semplice e diretto, proprio come deve essere: basta collegare i cavi, inserire la spina e...lasciarla permanentemente inserita. Da "freddo" suona in una maniera abbastanza irriconoscibile, quindi, meglio seguire i consigli della Casa e lasciarlo sempre acceso, il consumo è comunque irrisorio.
Ricordatevi, anche se può sembrare superfluo, che l'uscita del PP-1 va collegata ad un qualunque ingresso AUX (o linea) del vostro amplificatore o preampli. Infine posizionatelo su una superficie ben smorzata, magari tramite l'interposizione di uno strato sottile di gommapiuma: i pre fono sono sempre abbastanza microfonici.
Niente da eccepire sulla costruzione e sulla finitura. Il suono che, sia chiaro, non può rivaleggiare neppure da lontano con quello di un pre fono di alto livello come il Lehmann Black Cube, è un po' lento, a tratti "loudness" e privo di immagine propriamente detta.
Forse, confrontando il tono generale di questa prova d'ascolto, con quello piuttosto entusiastico della media delle recensioni che si leggono in giro, può sembrare che questa suoni in modo molto negativo. Beh, non è così e cerco di spiegarvi perchè.
Il NAD PP-1 è uno stadio fono ben costruito, poco costoso (anzi, è uno dei più economici in assoluto), facile da reperire e ben assistito.
Il suono non è di quelli che vi farà ballare davanti ai diffusori ma è comunque piacevole, diciamo del livello di quello che si ottiene dagli stadi fono integrati disponibili negli integratini audiophile sotto il milione di lire.
Quindi, se il vostro ampli ha solo ingressi linea ed il vostro giradischi non è esattamente un oggetto da mille e una notte, vi conviene prendere in seria considerazione il NAD PP-1.
© Copyright 2000 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
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