Prodotto: Amplificatore Integrato PA-100
Produttore: AM Audio - Corso Milano 102, 27029 Vigevano (PV) - Tel.
+39 381 347161 - Fax +39 381 346469
Prezzo approssimativo: Lit. 3.820.000
Nelle intenzioni dichiarate di Attilio Conti, titolare della italianissima AM Audio, c'è la volontà di progettare e produrre apparecchiature che, alla prova dei fatti, non risultino di qualità costruttiva e musicale men che elevata.
Nulla, a partire dalle componenti meccaniche ed elettroniche, per finire con il disegno circuitale, viene allora lasciato al caso, con il risultato che l'utente finale che acquista il prodotto AM Audio si trova, alla fine, nelle condizioni di poter usufruire di ben cinque anni di garanzia sullo stesso!
Ancora, particolare il modo in cui Conti
si propone sul mercato: non ci sono distributori ne' rivenditori sul territorio
italiano, bensì una distribuzione/vendita diretta al pubblico.
*Apparecchiature per Amatori*, recita
lo slogan pubblicitario. Ed è proprio quello che questa prova si propone
di verificare.
Per chi giudichi eccessive le quattro maniglie
posizionate a coppie sul frontale e sul fondo dell'apparecchio, c'è da
dire che lo stesso accusa al peso ben 26 Kg a secco, e vi garantisco che,
nel maneggiarlo, sembrano ancora di più!
Complice la presenza di enormi
pannelli radianti laterali, a garanzia di una più che adeguata superfice
di dissipazione termica, senza le citate maniglie risulterebbe pressochè
impossibile da *agguantare* con la necessaria sicurezza.
Ad ogni modo, l'apparecchio è dotato del *fascino delle componenti qualitative*, e trasmette una confortante sensazione di sicurezza. E' come se, in qualsiasi situazione, si possa sempre contare su di lui, certi che non si tirerà mai indietro...
L'interno risulta molto curato ed ordinato,
dominato dal grosso trasformatore di alimentazione (un toroidale da 500
VA) totalmente *blindato* (inresinato e schermato). Il filtro di rete utilizza
una capacità per canale complessiva di 60000 uf 63 V.
Due coppie di Mos Fet selezionati per
canale, sono montate direttamente a ridosso delle imponenti alette di raffreddamento.
La componente di preamplificazione è praticamente composta esclusivamente dal selettore degli ingressi (ELMA), dal filtro contro i disturbi a radiofrequenza e dal potenziometro del volume, un NOBLE/ALPS.
Singolare la collocazione della vaschetta IEC per la connessione del cordone di alimentazione: alla base dell'apparecchio proprio sotto il grosso toroidale, ad evitare il passaggio di cavi di alimentazione volanti all'interno dell'apparecchio.
I dati di targa parlano di una potenza continua di 100+100W su 8 ohm, che crescono fino a diventare 220+220W su 2 ohm, con una capacità dell'apparecchio di erogare corrente che si spinge fino ad oltre 50A di picco (!).
Un'ultimo cenno ad un'altra interessante caratteristica del PA-100: la capacità di operare in classe *A* fino alla potenza continua di 5+5W su 8 ohm.
Anteriormente, l'interrutore di accensione, il selettore degli ingressi il commutatore per il Tape Monitor, l'uscita per la cuffia (il cui segnale è prelevato direttamente sull'uscita dell'amplificatore, senza la necessità di passare attraverso un commutatore) ed un piccolo LED verde che segnala la modalità operativa dell'apparecchio.
Non c'è davvero nulla di complicato, e tutti i comandi risultano comodi e intuitivi.
Per i più pigri, da segnalare la possibilità di ottenere, a richiesta, una versione dotata di controllo di volume motorizzato e comandabile a distanza.
Scomoda la presa IEC per il cordone di alimentazione che, come già osservato, è posizionata nella parte inferiore del pesante apparecchio. Dopo aver effettuato la prova di ascolto, però, ho avuto la netta sensazione che, a conti fatti, i vantaggi di tale soluzione superino di gran lunga gli svantaggi...
La prima sensazione che mi pervade è che
l'estetica dell'apparecchio contrasti un po' con il suo carattere sonoro.
Infatti, a dispetto dell'aspetto imponente
ed importante, per certi aspetti quasi violento, il suono che scaturisce
dall'apparecchio è gentile e aggraziato.
La timbrica è calda e vellutata, davvero
molto musicale, e l'ascolto del PA-100 si traduce quindi in un'esperienza
decisamente riposante e rilassante.
Ma questo non significa che il suono dell'apparecchio
sia stato addolcito artificialmente. Piuttosto, sembra quasi che seguire
lo svolgimento del messaggio sonoro per lui sia un fatto del tutto naturale,
e che la questione venga risolta dal nostro con la massima disinvoltura
e senza indecisioni.
Il che si traduce in un messaggio musicale
molto fluido e coerente, dove le asprezze che, in un certo modo, tradiscono
la fatica cui viene sottoposta l'amplificazione, risultano totalmente assenti.
Ecco allora che anche le nuances più delicate,
armoniosamente integrate col resto della musica, vengono gentilmente porte
all'ascoltatore, assolutamente mai gettate con violenza sul palcoscenico
virtuale. Tutto questo in un contesto davvero corposo e dotato di uno consistente
spessore.
L'energia erogata dall'apparecchio in funzione della frequenza, appare complessivamente costante. Come c'era da attendersi, la gamma bassa appare bene estesa, potente e controllata, ed il medio/basso la sua degna continuazione. Potrei proseguire parlando della gamma media, e poi di quella alta ma... credetemi, il tutto ha senso piuttosto relativo, perchè è davvero l'insieme di tutte queste componenti, molto bene amalgamate, che costituisce il suono del PA-100, dotato di una musicalità complessiva di difficile (e quanto mai inappropriata) segmentazione.
L'immagine ricostruita risulta ottimamente
sviluppata in profondità e in altezza, adeguata nel senso dell'estensione
laterale.
Rispetto al mio usuale riferimento, l'Audioanalyse
PA60, noto che gli strumenti assumono dimensioni più corpose, con i contorni
un tantino meno definiti. Però risultano dotati di maggiore spessore e
consistenza, nonchè collocati nello spazio virtuale con un effetto chiaroscuro davvero sensibile.
In buona sostanza, il PA-100 suona ottimamente,
con un significativo senso di realismo e matericità, e risulta anche
ben dotato dal punto di vista della ricostruzione scenica e dell'estensione.
Ma erano necessari ben 26 Kg e dimensioni da fuoriserie per ottenere tutto
questo? Tutto sommato, anche sul fronte della dinamica siamo di fronte
ad un apparecchio bene educato: quando richiesto, infatti, il PA-100
non si tira di certo indietro, e restituisce le variazioni di intensità
della stessa con la necessaria energia, donando alla musica un senso del
ritmo davvero notevole.
Anche in questo specifico aspetto, però,
non esagera ne' sorprende, ne' intimorisce l'utilizzatore. Ancora una volta,
il tutto viene risolto con la massima naturalezza e con una mai trascurata
attenzione alla musicalità complessiva.
Un'occhiata al potenziometro del volume
mi informa che lo stesso indica le ore 9, con l'efficienza dei miei diffusori
che dovrebbe attestarsi attorno agli 85 db, a sonorizzare un ambiente di
ascolto di medie dimensioni.
Va bene che il potenziometro del volume non e', di per se, indice di riferimento per valutare il livello di utilizzazione dell'amplificatore, pero' non credo proprio che siamo in prossimita' dei limiti dell'apparecchio. Decido quindi di provare ad aumentare il volume di ascolto, ben conscio di come, in genere, a tale azione corrisponda si un aumento della pressione acustica, ma anche ad un certo indurimento del messaggio sonoro.
Le mie preoccupazioni si rivelano totalmente
prive di fondamento.
La sensazione e' quella di avere a che
fare con una specie di carro armato! Il colosso in abito da sera spinge
in maniera impressionante, ma non accenna minimamente ad indurirsi ne'
a perdere di controllo. Tutto resta esattamente come a basso volume, con
la differenza che il livello di pressione acustica diventa, almeno per
me, intollerabile.
Immancabilmente, emergono poi i limiti
dell'ambiente di ascolto, esclusivamente arredato ed assolutamente non
trattato acusticamente.
E siamo ancora ad ore 12 (!), però non
mi sembra proprio il caso di spingersi oltre. Ad ogni modo, fine dei problemi
imputabili ad un'efficienza dei diffusori eccessivamente limitata!
E' probabilmente proprio qui che si manifesta
la *sostanza* del PA-100: lui, in condizioni di lavoro anche gravose,
e' in grado comunque di esprimersi allo stesso livello prestazionale e
qualitativo di cui e' capace in condizioni normali. Niente compromessi!
Dinamica adeguata ed ottimo suono a prescindere dal volume di ascolto.
Oltretutto, mi risulta che la capacita' di erogare corrente anche su moduli particolarmente difficili, fino ad 1 ohm, sia davvero elevata.
Nel corso della prova di ascolto del PA-100, sono emersi alcuni aspetti utilizzativi di una certa rilevanza.
Innanzitutto, l'apparecchio ha mostrato di non gradire ciabatte di alimentazione con annesso filtro di rete. Un tentativo di utilizzarne una ha comportato un avvertibile limitazione in termini di dinamica.
Sempre riguardo all'alimentazione di rete,
va rilevato come l'amplificatore risulti sostanzialmente poco sensibile
alla fase elettrica, cosi' come al cavo di alimentazione utilizzato.
Infatti, l'inserimento del TNT-TTS, che
con altri amplificatori aveva determinato miglioramenti estremamente significativi,
sul PA-100 non ha comportato variazioni sul suono di spessore altrettanto
consistente.
Probabilmente la causa di cio' e' da ricercarsi
un po' nell'eccellente cura posta nella realizzazione della sezione di
alimentazione dell'apparecchio, un po' e dalla scelta di blindare il trasformatore
di alimentazione e di avvicinare allo stesso la vaschetta IEC il più possibile
(scomodità ripagata dai risultati), e forse anche dalla presenza di uno
stadio di preamplificazione di tipo passivo.
Più di una volta ho infatti constatato che, ad avvantaggiarsi particolarmente dall'utilizzo di cavi di alimentazione di qualità, sono proprio i preamplificatori attivi.
Considerate le caratteristiche timbriche
e musicali del PA-100, consiglio un suo utilizzo in abbinamento a diffusori
di qualità e dalla timbrica piuttosto aperta. Sceglieteli tra quelli dotati
di un'accurata capacità di analisi.
Un diffusore con tali caratteristiche,
il più delle volte, in unione con amplificatori di scarsa qualità, genera un suono poco piacevole e piuttosto affaticante. Ma questo non è certamente
il nostro caso.
Ad esempio, l'utilizzo del PA-100 in unione
con le Suono Riferimento, di classe sicuramente inferiore rispetto al nostro,
che sono caratterizzate da un suono piuttosto dolce e, in un certo modo,
attenuato sulle alte frequenze, ha eccessivamente mortificato le capacità
musicali dell'amplificatore, che non ha certamente bisogno di alcun trattamento
*eufonizzante*, anzi...
Ad ulteriore conferma di ciò, basta considerare
la produzione di diffusori marchiati AM Audio: gli altoparlanti utilizzati,
scelti tra i migliori Dynaudio (Tweeter) e Seas (Woofer), risultano di
qualità davvero elevata (a giudizio di chi scrive, si tratta di componenti
tra i migliori in assoluto), perfettamente in grado di riproporre con chiarezza
anche le più delicate nuances.
Intendiamoci, non che il PA-100 non vada bene anche con oggetti economici, però, al fine di non mortificarne le qualità musicali, meglio, molto meglio curare che i partner musicali dispongano di tutte le *carte in regola* per ben figurare!
Il fatto è che, molto semplicemente, non
saprei di cosa lamentarmi... certo, se vi piacciono le apparecchiature
*slim*, poco ingombranti e da collocare in abbinamento al mobilio antico,
il PA-100 potrebbe non fare per voi.
Se poi non avete intenzione di affiancargli
partner adeguati, dalla sorgente ai cavi per finire con i diffusori, c'è
modo di scegliere qualche altro buon amplificatore risparmiando, nel contempo,
qualche liretta (occhio ai ripensamenti, però: dopo potrebbe essere troppo
tardi ed economicamente anche peggio!).
A meno che, intendendo acquistare o rinnovare il vostro impianto HiFi, non abbiate stabilito di utilizzare una logica di tipo *incrementale*. Ed allora potreste sopportare di buon grado temporanei limiti in termini di affinità sinergiche (però non so fino a quando...).
Perfettamente in grado di energizzare i minidiffusori più ostici, come di controllare le membrane dei più ingombranti sistemi da pavimento, il PA-100 risulta ottimamente capace di riprodurre la dinamica e la profondità della musica sinfonica, così come l'atmosfera umorosa e soffusa dei quartetti jazz, per finire con l'impeto anche violento della musica rock, assecondando, come la mitica lampada, ogni vostro *desiderio* musicale.
Volendo effettuare un paragone di tipo motociclistico, di quelli a me cari, lo classificherei come una Sport Touring di cilindrata medio/alta: adatta alle tranquille passeggiate *fuori porta*, come ad una sana puntatina sulle autostrade (meglio se... tedesche ;-) o misto di collina, per finire con qualche sporadica tirata in pista.
Una scelta matura e di qualità, quindi,
per un apparecchio che vale davvero tutto il suo prezzo, e che può rappresentare
il cardine attorno al quale comporre un impianto di alto livello qualitativo.
Se ben coadiuvato da un'ottima sorgente
e da diffusori all'altezza, accurati e trasparenti, nonchè di sicura abilità
nell'esprimere una ricostruzione scenica estesa ed intellegibile, è
perfettamente in grado di durare nel tempo e garantire parecchi anni di
estrema soddisfazione e musicalità.
Un caloroso ringraziamento ad Attilio Conti, titolare della AM Audio, per averci messo a disposizione l'apparecchio oggetto di questa prova.
© Copyright 1999 Stefano Monteferri
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