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Prodotto: Argon Audio Alto55 mk2 - diffusori da pavimento
Costruttore: Argon Audio - Danimarca
Distributore per l'Italia: LP Audio
Prezzo appross.: 500-600€/coppia, a seconda delle offerte
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Novembre, 2022
Dopo aver provato diversi diffusori di basso costo, da scaffale, che mi hanno lasciato un po' di amaro in bocca (Wiibo e Moukey, per essere precisi) ho deciso di tentare la sorte con un diffusore da pavimento, anch'esso di basso costo. I diffusori da pavimento di piccole dimensioni li ho sempre considerati una soluzione furba e ottimale nella maggior parte delle situazioni: con lo stesso ingombro di un diffusore da scaffale poggiato su supporti in genere offrono una gamma bassa potente e profonda, e sono persino più facili da gestire e da spostare, oltre a essere più sicuri in ambiente domestico.
Eccomi dunque in casa con questi Argon Audio Alto55 mk2! L'azienda danese è specializzata in prodotti HiFi di buon design e basso costo e ha in catalogo diffusori attivi (presto in prova) e passivi, amplificatori (anche questi presto su TNT-Audio), giradischi e altri componenti. Fondata come azienda indipendente nel 2019 (CEO: Henrik Reinholdtsen) in realtà esiste come emanazione del gruppo HiFi Klubben (fondatore: Peter Lyngdorf) sin dal 1983. HiFi Klubben è una catena di negozi HiFi molto diffusa nel Nord Europa, con oltre 800 dipendenti. Peter Lyngdorf è anche l'uomo dietro ai marchi DALI e Steinway Lyngdorf. Non è un caso che la sede di Argon Audio coincida con quella di DALI, a Noragen in Danimarca.
Argon Audio fa sia vendita diretta (con un'interessante garanzia di 30 giorni, soddisfatti o rimborsati) sia tramite un buon numero di distributori nazionali, in Italia LP Audio, che ha gentilmente reso possibile questa prova.
L'offerta di diffusori di Argon Audio consiste in ben tre linee di modelli attivi (Forte, Fenris e Tempo) e una linea di passivi, la Alto, della quale questo modello 55 mk2 è il top di gamma. Nonostante sia il modello migliore, il suo costo, per coppia, orbita intorno ai 500/600€. Al momento (Novembre 2022) sul sito Argon compaiono scontati a 478€.
L'Alto 55 mk2 è un diffusore da pavimento molto snello (cm 87A x 26P x 17L), realizzato molto bene, equipaggiato con due midwoofer da 13 cm, in caricamento bass reflex con sbocco posteriore. È un due vie e mezzo, nel senso che dei due midwooofer uno solo lavora da woofer vero e proprio, mentre l'alto lo aiuta ma arriva poi a intersecarsi con il tweeter, un'unità a cupola morbida da 1". Il crossover è abbastanza semplice, con due bobine, due condensatori e due resistenze, niente di particolarmente audiophile ma, visto il costo, ci sta benissimo.
Il mobile è di ottima fattura, in MDF di buon spessore, molto sordo. All'interno c'è un po' di assorbente acustico. Purtroppo gli altoparlanti appaiono sigillati e non ho azzardato lo smontaggio, che magari avrebbe causato danni. I connettori per il mono-wiring accettano banane, forcelle e cavo spellato. Il manuale d'uso contiene stringate informazioni sul posizionamento e l'utilizzo ma, per questioni ecologiche, è ridotto a un foglio solo, e si rimanda al sito ufficiale per tutte le altre informazioni, una scelta sostenibile e intelligente. Dei piedini adesivi smorzanti sono forniti a corredo. Le finiture disponibili sono solo nero e bianco. L'aspetto rifinitissimo non tradisce assolutamente la classe di appartenenza. Potrebbero tranquillamente costare tre volte tanto e nessuno si stupirebbe.
Diciamo che il titolo dice già tutto. Questi diffusori sono veramente sorprendenti per ciò che offrono in base al prezzo. In altre parole, il suono conferma l'aspetto, mai direste di ascoltare diffusori da 500 euro la coppia.
Il carattere sonoro è bilanciato, con una gamma bassa incredibile per potenza ed estensione, alti aperti e cristallini e una gamma media luminosa. Non direi che suonino caldi o eufonici, tutt'altro, direi aperti e neutri.
La risposta in basso è dichiarata per 35 Hz a -3dB, un dato forse ottimistico ma non molto distante dal reale. Di sicuro questi piccoli woofer stupiscono: scendono in basso con autorità e controllo e possono digerire impressionanti quantità di watt. Tenete conto che, seppure abbiano una sensibilità non elevata (87 dB/w/m) nel punto d'ascolto ho misurato picchi di 105 dB indistorti, con tracce killer proprio sul fronte delle basse frequenze. Non suonano slabbrati, fuori controllo o compressi e, francamente, non riesco a trovare una spiegazione. È vero che due woofer da 13 spostano la stessa aria di uno da 18 (a parità di escursione) ma - alla cieca - avrei detto che a suonare ci fossero woofer di ben altre dimensioni.
Pedali d'organo, frequenze di basso sintetico infrasoniche (Massive Attack e Morcheeba), basso e batteria devastanti (Rage against the Machine), non c'è niente che li ha fatti scomporre, neppure a volumi elevati. Non ho osato oltre per paura di danneggiarli, ma vi garantisco che picchi di 105 dB nel punto d'ascolto non sono una prestazione facile per alcun diffusore.
Questa performance così coinvolgente in gamma bassa è poi sostenuta da una dinamica molto buona, con attacchi e rilasci repentini, il che è strano se si pensa che i midwoofer sono stati tirati all'inverosimile per scendere così in basso.
Poi c'è il resto della gamma audio: le gamme media e alta sono rifinite e ricche, con un contenuto armonico buono. Se vi piacciono i suoni caldi e morbidi, statene lontani, perché qui si viaggia in altri territori. Questi diffusori possono essere estremamente rivelatori, e non perdonano troppo le cattive registrazioni, mentre si esaltano con quelle buone. Se nel disco è presente del rumore di fondo (es. fruscio del nastro master nei pianissimo) state certi che ve lo faranno sentire. Non fraintendete, non è un suono in faccia all'ascoltatore, aggressivo. No, è trasparente e rivelatore, che è diverso. Per capirci, non è un suono alla Klipsch.
Le voci maschili e femminili son ben presentate, chiare e definite, solo un po' leggere nella parte più bassa dei registri. Probabilmente questa è la regione dove il midwoofer, peraltro costretto a fare gli straordinari in basso, interseca l'emissione del tweeter, ed è come se ci fosse un piccolo avvallamento che svuota un po' i registri più bassi delle voci e degli strumenti a corda. Talvolta questa leggerezza fa suonare alcune voci e alcuni strumenti un po' indietro e alleggeriti. Tutto questo, naturalmente, mi fa ricordare che non siamo di fronte a un diffusore high-end ma a una piccola, seppur miracolosa, torre da 500€ la coppia! Aspettarsi la perfezione sarebbe stato disonesto.
Altri diffusori che ho recensito, di caratteristiche simili, i Duevel Planets e i Pylon Audio Opal 20 (comunque più costosi) sono più facili in gamma medio-alta, più rotondi e meno severi con le incisioni meno buone. D'altro canto, però, non hanno lo stesso punch e la stessa vivacità di questi Alto55. È pur sempre una questione di coperta corta...e di compromessi.
Grazie al cabinet poco risonante e a questa analiticità in gamma medio-alta, questi diffusori riescono a creare anche un palcoscenico tridimensionale molto, molto buono: ampio, profondo e alto, ben al di là della dimensione dei piccoli mobili. La messa a fuoco di strumenti e interpreti è anch'essa molto buona, così come la stabilità dei contorni e delle posizioni reciproche delle varie porzioni dello stage. A questo prezzo, difficile chiedere di più.
Costruzione & finitura.
Questi diffusori sono realizzati veramente bene, nessuna lamentela particolare. Semmai, sarebbe bello se fossero disponibili anche in altre finiture, nero e bianco è un po' poco e magari l'abbinamento con certi arredi non è facilissimo.
Suono.
La gamma bassa è veramente molto potente e profonda quindi, onde evitare rigonfiamenti, è bene tenere le pareti lontane, sia quelle laterali che, soprattutto, quella posteriore. Nella mia sala, che ha un'acustica buona, il frontale dei diffusori è a un metro dalla parete posteriore, per esempio, e si potrebbe anche aumentare un po'.
Come già detto, se state cercando suoni morbidi e carezzevoli, non sono questi i diffusori per voi. Non sono difficili da pilotare ma i 4 ohm e gli 87 dB di sensibilità consiglierebbero, se ascoltate in una stanza grande o ad alto volume, di non lesinare troppo con l'amplificatore, in termini di potenza e di qualità. Essendo rivelatori, un amplificatore scadente sarebbe messo subito in difficoltà, evidenziandone tutti i suoi limiti.
La gamma medio-alta non è perfetta, appare un po' leggera e indietro nella sua porzione più bassa. Inoltre, per renderli un po' più universali, a mio parere il tweeter potrebbe essere attenuato un pochino, magari anche solo di 1 dB.
Lo ammetto, sono molto impressionato, questi diffusori hanno un rapporto qualità/prezzo sbalorditivo. Dopo diversi diffusori economici con tanti difetti, questi Alto55 mk2 mi hanno riportato il buon umore e un bel sorriso stampato in faccia. Se state cercando una piccola torre da pavimento, che non vi svuoterà il portafoglio e che vi farà divertire non poco, teneteli in considerazione. Fino ad ora, non avevo mai sentito un tale livello di performance o visto un simile standard costruttivo, per la cifra di 500€ la coppia. Complimenti, Argon!
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